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CONSENTIRE
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CONSENTIRE.
Definiz: Concorrere, condescendere nell'altrui opinione, approvarla, contentarsene. Lat. consentire, assentire.
Esempio: Boc. Nov. 17. 39. Dove in guisa si facesse, che il Duca mai non risapesse, che essa a questo avesse acconsentito, ec. Perchè la Duchessa consentì, che egli, come il meglio gli paresse, facesse.
Esempio: E Bocc. Nov. 18. 10. Prima sofferrebbe d'essere squartato, che tal cosa contra l'onor del suo Signore, ne in se, ne in altrui consentisse.
Esempio: Dan. Par. 4. Voglia assoluta non consente al danno, Ma consentevi in tanto, inquanto teme.
Esempio: Petr. Son. 103. Come puoi tanto in me s'io nol consento?
Esempio: M. V. 9. 103. La detta sua figliuola consentì mogliera del detto Messer Giovanni.
Esempio: Guid. Giud. E umilmente lo pregava, ec. che ella gli si consenta.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dan. Inf. 7. Per contraddizion, che nol consente.
Definiz: §. In forza di nome.
Esempio: Cron. Mor. E che le due parti possan fare, e non senza il consentire della madre.
Definiz: §. In proverb. Chi tace acconsente: e vale, che Chi non si oppone, si presume, che consenta; onde si legge.
Esempio: Maestr. 2. 32. 3. Dove dice la chiosa consentire, è tacere, conciossiacosachè possa riprendere.