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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSENTIRE.
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CONSENTIRE.
Definiz: Neutr. Dare, Prestare, il proprio assenso a checchessia, Assentire, Acconsentire.
Dal lat. consentire. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 257: Per tutto questo non volendo lo marito a ciò consentire, quella prendendo in Dio fiducia, pur continuoe la battaglia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 190: Dove in guisa si facesse, che il Duca mai non risapesse, che essa a questo avesse consentito.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 219: Tanto fece, che questi consiglieri consentirono di mandarvi artiglierie, e la metà del campo del Caliano.
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 55: Avvedutosi d'essere circonvenuto, e che non è vero che li suoi ci consentano, non avendo... veduta mai quella puttina,... non intende di volerla.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 18: Lasciando bene a nostra disposizione ed arbitrio di consentirvi o no, con la volontà.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 40: Perduta ogni speranza della vittoria, consentirono alle condizioni della pace di Parigi.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 130: Se il Re consentisse a cedere la Sardegna alla Francia, gli sarebbe dato in compenso lo Stato di Genova.
Definiz: § I. E assolutam. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 32, 4: Dice la chiosa: consentire è tacere, conciossiacosachè possa riprendere.
Esempio: Car. Eneid. 2, 221: Di concerto con lui ruppe il silenzio Sì, ch'io fui dichiarato al fin per vittima; Consentir tutti, perchè tutti ancora Finian con la mia morte il lor periglio.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 6: Così dice Goffredo; e 'l suo germano, Consentendo ciascun, risposta diede.
Definiz: § II. Per Dare ad alcuno facoltà, permesso, di far checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 191: Per che la Duchessa consentì che egli, come il meglio gli paresse, facesse.
Esempio: Tass. Lett. 3, 55: Credo senza dubio ch'ella in ogni luogo consentirà ch'io le sia quel servitore c'ha potuto conoscere.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 3: Mio padre non è per consentire che si faccia la proposta altrimenti.
Definiz: § III. E per Aderire a checchessia, Non opporvisi, Non impedirlo. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Voglia assoluta non consente al danno, Ma consentevi intanto, inquanto teme, Se si ritrae, cadere in più affanno.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 122: Non consente al danno; non può la voluntà volere lo male, quantunqua piccolo.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 25: Non consentite che la nostra potenza, da voi a' nostri antecessori benignamente conceduta, crudelmente senza cagione si distrugga.
Esempio: Tass. Lett. 3, 33: Non consenta Vostra Signoria che per questa cagione io perda alcuna parte de la sua grazia.
Esempio: Mont. Poes. 1, 387: Nè il Fato consentía ch'oltre quel punto Ei procedesse nel vïaggio impreso.
Definiz: § IV. Per Convenire, Concorrere, con la propria opinione, col giudizio e simili, in checchessia. –
Esempio: Senec. Pist. 305: Tu mi consentirai, che gran vergogna è il temere, e 'l tornare addietro del ben fare.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 98: Sono, mi si dice, le castella di che si ragiona, vecchie, disabitate, inutili, e quasi piuttosto ruine al tutto che castella; consento, ma ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 33: Consento che non si giovi, e stimo che non si noccia (co' libri mordaci).
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 60: Io consentirò facilmente che ella (l'inclinazione al suicidio) in buona parte provenga da qualche mal essere corporale.
Definiz: § V. E Consentire al desiderio, volontà e simili, di alcuno, vale Aderire ad esso, Non opporvisi. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 9: Consentendo al santo desiderio del suo marito, insieme con lui si proposero e deliberarono fermamente insino alla morte castità tenere.
Definiz: § VI. Consentire, vale anche Essere del medesimo parere, opinione, sentimento, che un altro, intorno a qualche cosa, espressa o sottintesa; e uniscesi con la particella Con, e talora anche con la particella A. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 248: A Palladio pare che ogni anno il seccume [dell'ulivo].... si debba tagliare; al qual più tosto consento.
Esempio: Car. Eneid. 10, 154: Così Giuno dicea, quando fremendo Gli Dei tutti mostrar, che chi con questa Consentian, chi con quella.
Definiz: § VII. E nello stesso senso dicesi altresì Consentire con l'opinione, parere, credenza e simili, di alcuno; e trovasi detto anche Consentire alla opinione, parere e simili, di alcuno. –
Esempio: Petr. Vit. volg. 33 t.: Dannò Celestino e Giuliano, i quali colla falsa credenza di Pelagio consentirono.
Esempio: Fiorett. C. Consid. 37: Consentele (all'opposizione) il Tasso nell'Apologia alla trentunesima riga della faccia cinquanzeesima.
Definiz: § VIII. Consentire ad alcuno, vale Risolversi per la sua parte, Aderire ad esso. –
Esempio: Dant. Conv. 298: Da questo fallo si guardò quello maestro de' Filosofi, Aristotile, nel principio dell'Etica, quando dice: Se due sono gli amici, e l'uno è la verità, alla verità è da consentire.
Definiz: § IX. E detto di donna, vale Prestarsi al congiungimento carnale. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 363: Per ricevere alcuno refrigerio nel suo dolore, spesse volte andava a vedere Briseida, ed umilmente la pregava.... ch'ella li consenta.
Definiz: § X. Consentire, riferito ad azione, impresa e simili, trovasi detto per Esser favorevole, propizio, ad essa, Far che riesca a buon fine; e riferito alle preghiere, ai voti e simili, per Esaudirli. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 79: Aiutimi la Dea Diana, e consenta a' miei grandi ardiri.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 63: Quella voce poteva parere di uomo, sì come ella era, però che lo Iddio dell'alto mare aveva già consentito a' preghieri.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 505: O Iove onnipotente, consenti alli ardenti incominciamenti.
Definiz: § XI. E per Soddisfare, Compiacere; ma è modo poco usato. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 106: Quando el diletto dannevole della carne ti costrigne, non consentire alla gola, ch'è amica del ventre.
Definiz: § XII. E per Esser conforme a checchessia, Esser secondo la natura di esso; ed è modo anche questo poco usato. –
Esempio: Senec. Pist. 394: La cosa ch'è buona, sì è secondo natura; ma non tutto quello ch'è secondo natura è buono; perocchè molte cose consentono a natura, ma elle son sì piccole che elle non debbono avere nome di bene.
Definiz: § XIII. Consentire, detto di corpi, vale Cedere alla pressione, all'impulso e simili. –
Esempio: Deput. Decam. 22: Vuol dire [la voce Croio] il rovescio appunto, cioè duro, e che non consente, e grosso, e rigonfiato.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 423: Come gli aceri, i pini, gli abeti e così fatti grandi alberi, se si avventa lor contro un vento stranamente gagliardo, consentono e piegan su un lato.
Esempio: E Bart. D. Tens. 36: La cagione di questa minor salita, è, dicono gli uni, perchè l'aria consente allo stirarla che fa il peso dell'argentovivo.
Definiz: § XIV. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 97: Nè più che al verno antica rupe alpina, A sorte avversa il tuo valor consente.
Definiz: § XV. Consentire ad alcuno in una cosa, che anche si disse Consentire ad alcuno a una cosa, vale Permettere, Non impedire, che egli la faccia, la commetta, vi perduri, o simili. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 19: Chi ama altrui consentendogli nel male, non l'ama, anzi lo 'nnodia.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 257: Per tutto questo non volendo lo marito a ciò consentire, quella prendendo in Dio fiducia, pur continuòe la battaglia, e ogni dì lo predicava e tribolava, pregandolo che a ciò le consentisse.
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. 145: Però io protesto oggi dinanzi da Dio e da voi, che mondo sono del sangue di tutti voi, cioè che non v'ho consentito a peccato, ma ho gli peccatori ripresi arditamente.
Definiz: § XVI. Att. Permettere, Concedere, dando il proprio assenso; Accordare. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 171: O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me, s'io nol consento?
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 118: Non era niuna cosa, ch'egli non avesse fatta e consentita per danari.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 56: A sua ritenzïon libero vegna: Questo, ch'io posso, ai merti suoi consento.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 187: La Francia chiedeva che le si consentisse il passo, chè l'esercito della Repubblica già si avvicinava.
Definiz: § XVII. Figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Nè pentere e volere insieme puossi, Per la contraddizion che nol consente.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 87: La gentilezza e la carità.... in certi casi non solamente consentono, ma piamente comandano, l'ingannare.
Esempio: Fag. Comm. 5, 97: Se l'amor, che voi portate a Lucinda il consente,... datele ora la fede di sposo.
Esempio: Pindem. Poes. 358: Del gran Sole al trono Non tentano i Pianeti.... Farsi vicini più, chè nol consente Agli elittici corsi imposta legge.
Definiz: § XVIII. E pur figuratam., detto di luogo, tempo, occasione e simili, vale Dar modo, opportunità, agio di far checchessia; ed anche Essere acconcio, opportuno a checchessia. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 34: Non era il fosso di palustre limo (Che nol consente il loco) o d'acqua molle.
Definiz: § XIX. Riferito a grazia, dono, favore, aiuto e simili, vale Concedere, Accordare. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 63: Solo una grazia vo' che mi consenti, Che non ritorni a purgar le mie colpe Drento Ascalona.
Esempio: Segn. B. Edip. volg. 34: Febo consente al doloroso gregge Salute e pace a' tormentosi guaj.
Definiz: § XX. E per Dare, Donare, Cedere e simili. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 119: Lo Re di Persia gli diede vivanda, ed egli gli consentì la Soria, ch'è nell'Egitto.
Definiz: § XXI. E per Riconoscere, Ammetter come vero checchessia, Concedere. –
Esempio: Dant. Rim. 192: E puossi dir che 'l suo aspetto giova A consentir ciò che par maraviglia.
Esempio: E Dant. Rim. 197: Ancor segue di ciò, che innanzi ho messo, Che siam tutti gentili ovver villani, O che non fosse all'uom cominciamento: Ma ciò io non consento, Nè eglino altresì, se son cristiani.
Definiz: § XXII. E per Credere, Menar buono, e simili; usato nella maniera Consentire checchessia a sè, o ad altri. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Se tu sei or, lettore, a creder lento Ciò ch'io dirò, non sarà maraviglia, Chè io, che il vidi, appena il mi consento.
Esempio: Bocc. Laber. 81: Il non consentirle le favole e le bugie sue, delle quali ella è più che altra femmina piena, niuna cosa sarebbe, se non un volersi con lei azzuffare.
Definiz: § XXIII. Trovasi per Affidare, Commettere. –
Esempio: Urban. 18: A noi resta di pensare quanto sia pericoloso consentire nelle mani d'un tenero giovane così alte e terribili faccende.
Definiz: § XXIV. Neutr. pass. consentirsi Detto di donna, si usò per Prestarsi al congiungimento carnale. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 498: Della quale [Zenobia] si legge, mai ad Odenato suo marito essersi voluta consentire.
Definiz: § XXV. Detto di persona, e riferito a ragione, argomento e simili, trovasi per Arrendersi, Lasciarsi persuadere, vincere e simili. –
Esempio: Pitt. B. Cron. 64: Egli non si volle consentire a ragione, ch'io n'assegnassi, del non venire io.
Definiz: § XXVI. Pur detto di persone, e usato assolutam., trovasi per Esser concordi, Stare o Viver d'accordo fra loro. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 19: Tre cose piacciono allo spirito mio:... concordia de' fratelli, l'amor de' prossimi, marito e mogliere che insieme si consentono.
Definiz: § XXVII. Detto figuratam. di scrittori, testi e simili, vale Concordare fra loro, Accordarsi. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 215: Sempre così questo nome si legge in tutti gli autori, e in tutti i testi antichi e moderni, senza varietà o novità alcuna; e si consentono insieme i Greci e Latini.