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Dizion. 5° Ed. .
AFFARE.
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AFFARE. Definiz: | Sost. masc. Negozio, Fatto, Faccenda. |
Dal verbo fare, unitavi la prep. a. − Esempio: | Bocc. Decam. 8, 239: Tenendo il re la sua affezion nascosa, nè per grande affare che sopravvenisse potendo dimenticare la bellezza e la piacevolezza di Ginevra,.... sì nell'amorose panie s'invescò, che quasi ad altro pensar non poteva. |
Esempio: | Cas. Pros. 2, 8: Prego V. Ecc. che l'ascolti volentieri,.... e si degni d'indirizzare e favorire gli suoi affari appresso a S. M. Cristianissima. | Esempio: | Tass. Gerus. 16, 26: Ella per uso il dì n'esce, e rivede Gli affari suoi, le sue magiche carte. | Esempio: | Magal. Elog. Leop. 1: Oltre il metterlo a parte di tutti i più intimi affari politici, gli appoggiò, per così dire, tutta la generale soprintendenza. | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 2, 50: Non che questi ostili procedimenti non potessero escusazion trovare presso gli uomini intendenti degli affari di stato. |
Definiz: | § I. Affare, per Condizione, Essere, così delle persone come delle cose. − | Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 65: I savj antichi dissero molte cose dell'affare del mondo, e di molte dissero la veritade. | Esempio: | Fr. Giord. Pred. D. 123: Di verità tutto l'affare del mondo è uno dormire, e come un sognare. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 3, 139: Innamorava tutte le persone Di qual si voglia grado e qualitade, D'ogni affar, d'ogni sesso e d'ogni etade. |
Definiz: | § II. Laonde a significare l'alta o la bassa condizione delle persone, la loro eccellenza o mediocrità, non che la molta o la poca importanza delle cose, si aggiungono i modi Di grande affare, Di piccolo affare, e simili. − | Esempio: | E Rim. ant. F. Rinald. d'Aquin. 1, 227: Uomo di poco affare Per venire in gran loco, Se si sape avanzare, Moltiplica lo poco ch'ha acquistato. |
Esempio: | Malisp. Stor. fior. 189: Disposta (esposta) l'ambasciata al re Carlo e a' suoi baroni, parve loro una grande superbia, quello che gli era mandato a dire a uno de' maggiori re de' Cristiani, ed egli era di piccolo affare. | Esempio: | Vill. G. 1, 173: Altri più legnaggi v'avea di più piccolo affare. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 215: Messere Ansaldo Gradense, uomo d'alto affare, e per arme e per cortesia conosciuto per tutto. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 365: Donna d'alto affare con uomo di picciola condizione, o per lo contrario uomo gentile con donna ignobile, non ben si possono sotto il giogo del matrimonio accompagnare. | Esempio: | Alf. Trag. 2, 213: Tu in ver, donna, mi sembri d'alto affare. |
Definiz: | § III. Di mal affare o di cattivo affare, dicesi di persone dedite a male operare, di mala vita, di cattivo nome; e figuratam. anche talvolta d'alcun ricetto di cotali persone. − | Esempio: | Morell. Cron. 19, 195: Ne venne preso Andrea di messer Piero de' Pazzi e 'l Brigliaino, cagnotto di casa, uomo di mal affare. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 457: Fu congiurato in Roma da Catilina, e alcuni altri cittadini di malo affare. |
Esempio: | Segner. Pred. 572: Non è già questo un postribolo o un lupanare, dove a persone di mal affare non tengasi mai portiera. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 8, 71: Assai uomini di mal affare erano pullulati a cagione dei governi sempre deboli. |
Definiz: | § IV. Donna di mal affare, di cattivo affare, vale Donna di partito, Meretrice. − | V. Donna.
Definiz: | § V. Uomo di affari, diciamo a Colui che ha molte ingerenze, che s'occupa di molte cose per sè o per altri. − | V. Uomo.
Definiz: | § VI. Familiarmente parlando, diciamo: Egli è un affare, Di questa cosa se ne fa un affare, o anche un affar di stato; a denotare che una cosa è grave e difficile, o che, per lieve che sia, vien considerata e trattata come se fosse di gran momento. |
Definiz: | § VII. Sono ancora comunemente usati i modi: Qui sta l'affare; per dire Qui sta il difficile: Non è affare; per ricusarsi ad alcuna cosa, la quale apparisca inopportuna o nociva. |
Definiz: | § VIII. Affari esteri. Term. della moderna Diplomazia. Così chiamansi gli Affari che si trattano fra un governo e l'altro per mezzo di speciali ministri, nell'interesse del pubblico e de' privati; e pigliasi ancora per quell'Ufizio ov'essi ministri riseggono. − | Esempio: | Bott. Stor. Ital. 2, 336: Scriveva egli [Buonaparte] al ministro degli affari esteri, male conoscersi i popoli cisalpini a Parigi. | Esempio: | E Bott. Stor. Ital. cont. 10, 256: Era stato [il Caracciolo] richiamato dalla Sicilia per reggere in Napoli la segreteria degli affari esteri. |
Definiz: | § IX. Dicesi alla stessa maniera Affari ecclesiastici. |
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