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1) Dizion. 5° Ed. .
GUARDIA.
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GUARDIA.
Definiz: Sost. femm. L'atto del guardare, ossia del custodire, del vigilare diligentemente, cose o persone; Custodia, Vigilanza. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 29: Vanuccio.... àe da me.... porcelli due maschi a ingrassare.... Di morte fatata, a mio rischio; di mala guardia, a rischio del ditto Vannuccio.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 113: Bestemmiò tacitamente sè, che a lui la guardia delle sue cose aveva commessa, conoscendol, come faceva, nigligente, disubbidente, trascutato e smemorato.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 63: Comandò allora il re, che ella in alcuno padiglione sotto la fidata guardia d'Ascalione ella e le sue compagne fossero onorate.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 471: Assai sono quelle che, per non avere persone sopra capo, fanno de' mancamenti; che ogni piccola cosa di guardia le scamperebbe, e no le lascerebbe isdrucciolare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 227: Tutti furono racchiusi e tenuti a buona guardia in una stanza del Palagio del Potestà.
Esempio: Car. Long. 39: La Cloe era restata a guardia delle greggi.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 8: Prendete in guardia questa selva, e queste Piante, che numerate a voi consegno.
Definiz: § I. E in senso speciale , Atto, Operazione , Servizio, che gente armata fa, di vigilare e custodire un dato luogo, o un dato fornimento da guerra, a fine di difenderlo dai nemici, di mantenerne il possesso, o di preservarlo da qualsivoglia altro danno o pericolo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 184: Sì che poca gente rimase fuori, altro che alcuni artigiani, a cui commissono la guardia.
Esempio: Vill. G. 165: Di notte tempo con iscale.... entrarono in Cortona, la quale era molto fortissima, ma per mala guardia la perderono i Cortonesi.
Esempio: Vill. M. 40: Così armati traevano (accorrevano) a casa messer Giovanni. Le masnade del Conte, a piede e a cavallo, che il dì avieno la guardia, temendo di questa novità, trassono a casa messer Giovanni, e cominciarono mischia ec.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 24: Con tutto questo assai credo che vaglia La bona guardia, e con ognuno a l'erta Star sempre: pigliam pur la vettovaglia In prima, ec.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 373: Tutta la forza della guardia era dentro a' fossi, la quale facevano [i Romani] con una diligenza e con un ordine grandissimo.
Esempio: E 374: Quanto a dare il nome, e quello rinnovare ogni sera, e fare le altre cose che in simili guardie si usano, per essere cose note, non ne parlerò altrimenti.
Esempio: E Leg. Comm. 3, 177: El Papa motta alla guardia della piazza di Perugia 500 fanti, ed ad ogni porta Sella città di Perugia 50, o quelli più che vuole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 81: Come a gran contestabile, a lui dato La guardia fu del campo e de la piazza.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 434: La mala guardia di quegli di dentro.... dette occasione agl'inimici d'entrarvi (in Capua).
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 128: Perchè unirebbero tutte le forze loro dalla banda del castello, dove altrimenti sarebbero necessitati stare divisi per resistere agl'inimici, e non abbandonare la guardia del castello.
Esempio: Varch. Stor. 2, 149: Giovanni da Turino guardava da prima il bastione della Porta alla Giustizia, poi fu messo alla guardia di quello di san Giorgio.
Esempio: Bus. Lett. 104: I Dieci disposono i soldati per le mura e per i bastioni, ed a ciascuno capitano consegnarono il luogo suo, e dettono vettovaglie loro e munizioni; e fra gli altri dettono otto pezzi d'artiglieria a Malatesta che le guardasse, e difendesse una parte de' bastioni del Monte; il quale le pose, non dentro, ma sotto i bastioni senza guardia alcuna; ed il contrario fece Mario.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 14: Ed il primo dì ch'egli fu eletto imperadore, dette per contrassegno e nome al tribuno, al quale toccava la guardia, ottima madre.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 52: Vede.... rimaner della sublime via Clorinda in guardia, e 'l Cavalier circasso.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 267: Onde l'inviarono con l'armata ad Artemisio per guardia dello stretto.
Esempio: Dav. Tac. 2, 15: In cammino, in ordinanza, in guardie, chiamando i più vecchi per nome; e, come già soldati di Nerone, appellandoli suoi compagni.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Ambo (gli angeli) vegnon del grembo di Maria, Disse Sordello, a guardia della valle, Per lo serpente che verrà via via.
Definiz: § III. E per Vigilanza esercitata in una città, terra, e simili, da genti a ciò deputate ed armate, a fine di mantenervi l'ordine, la tranquillità, la sicurezza pubblica. –
Esempio: Vill. M. 296: Gli artefici e 'l minuto popolo [di Siena].... avieno commessa la guardia della città a certi caporali, i quali andavano alla cerca con grande compagnia di loro artefici per la terra, oggi l'uno e domani l'altro.
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 171: Vicario si trasse nuovo, ed in quello luogo a guardia si mandò uno Bargello ovvero Difensore.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 210: Avvenne per caso che Buccio, avendo una notte la guardia, come spesso in molte terre interviene, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 211: Dormito che ebbono egli e la donna, che n'aveano avuto bisogno, sì per lo vegliare della guardia, ec.
Esempio: Morell. Cron. 276: Se per disavventura sentissi nulla, di subito e sanza alcuno pensiero rapporta alla Signoria, o veramente all'Uficio deputato alla guardia della città.
Esempio: Land. Diar. 75: Tutti e' gonfaloni andorono tutta notte per Firenze alla guardia della città,... con torchi accesi, in modo che non si fece più male.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 175: Farai etiam andare fuora la notte alla guardia la tua famiglia e quella del potestà.
Definiz: § IV. E più generalmente L'atto del vigilare che chicchessia faccia, a fine di scoprir qualche cosa, d'impedir danni, o per altro motivo. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 28: Così taciutesi, tra sè le vigilie e le guardie segretamente partirono, per incoglier costei.
Definiz: § V. Trovasi per Ufficio o Carico permanente di custodire e vigilare alcun luogo, più che altro in servigio pubblico. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 235: Io comperai ad un molto antico servitor di casa mia, pochi anni sono, un luogo alla guardia della porta di Codalunga qui in Padova, nel qual luogo, per la casa che egli v'ha, e per quel poco della mercede e stipendio, esso nutriva una sua povera famigliuola.
Esempio: E Bemb. Lett. 2, 236: Affine che un suo fratello di venti due anni con quella guardia la potesse (una fanciulla) maritare, pregai ec.
Definiz: § VI. Guardia, in senso particolare, riferito a persona, vale anche Custodia e cura, Governo, ed altresì Protezione, e simili. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 49: Non la volse [san Giuseppe] lassare senza sè, imperò ch'ella (Maria Vergine) era commessa alla sua guardia, e però la menò seco.
Esempio: Stor. Apol. volg. 49: Questa mia balia.... sì si morie, a cui egli m'aveva accomandata. E poi la donna, a cui io rimasi in guardia, per invidia mi volle fare uccidere.
Esempio: Vill. G. 153: Sappiendo come del re Currado suo fratello era rimaso uno figliuolo chiamato Curradino, il quale.... era in Alamagna alla guardia della madre, sì si pensò ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 68: Colei che venia seco, avea difesa: Ch'altrimente sua fè saria confusa; Perchè quando in sua guardia l'avea presa, Promesse a sua possanza di salvarla Contra ognun che venisse a disturbarla.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 497: Delle Grazie io son sorella; M'ha qui Venere mandata: Son a guardia destinata Dell'età tua tenerella.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., detto di Dio, e della Vergine. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Ancor ti prego, Regina che puoi Ciò che tu vuoi, che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 59: E con grande fidanza della grazia e della guardia di Dio prese abito di mercatante.
Definiz: § IX. Riferito a pupilli, si usò per Tutela, Protezione, che un Comune o la Chiesa talvolta ne assumeva. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 130: Essendo il conte Alessandro.... piccolo garzone, il conte Napoleone suo consorto e ghibellino, imperciocch'egli era alla guardia del popolo di Fiorenza, sì gli tolse le dette castella, e guerreggiava il Comune di Fiorenza.
Esempio: Vill. G. 111: La 'mperatrice Gostanza poco appresso.... morì, e lasciò il detto Federigo suo figliuolo piccolino in guardia e tutela di santa Chiesa.
Esempio: E Vill. G. 286: E ciò fu, che morto il padre,... rimanendo Maghinardo detto, piccolo fanciullo, con molti nimici,... il detto suo padre lasciò alla guardia e tutoría del popolo e Comune di Firenze lui e le sue terre: dal quale Comune benignamente fu cresciuto, guardato e migliorato suo patrimonio.
Definiz: § X. E riferito a terre, castelli, e simili, o ai loro abitatori, si usò per lo stesso che Accomandigia. –
Esempio: Vill. G. 211: I Sanesi.... vennero ad oste al castello di Colle di Val d'Elsa, il quale era alla guardia de' Fiorentini. E ciò fecero, perchè i Fiorentini, il maggio dinanzi, erano venuti ad oste e a guastare Poggibonizi.
Esempio: E 6Vill. G. 31: Giurarono la fedeltade perpetua del Comune di Firenze,... e' Fiorentini li presono a loro guardia, e libertà, e difensione, come loro amati sudditi.
Esempio: E Vill. G. 704: Non potendo di suo podere guardar la terra, la diede in guardia al Comune di Firenze, salvo si ritenne la ròcca.
Esempio: Capp. N. Comment. 40 t.: La legge costrigne a porlo (il catasto) in qualunque luogo il Comune di Firenze ha iurisdizione o guardia: di voi il Comune ha guardia; dunque ve lo dobbiamo porre.
Definiz: § XI. Si usò altresì per l'Azione propria dello Stato di difendere o proteggere i sudditi nelle persone e negli averi, e pel Diritto o Beneficio che essi hanno di una tal difesa. –
Esempio: Vill. G. 602: Lo levarono (l'interdetto) infino a Befanía, e poi il ripuosero, infino che 'l Vescovo di Firenze.... tornò e levollo con loro gran vergogna (de' cherici), perochè s'ordinava di trarre i cherici della guardia del Comune.
Esempio: E Vill. G. 850: Feciono una aspra e crudele legge sopra i cherici.... con molti capitoli contro a libertà di santa Chiesa. Intra gli altri, che quale cherico offendesse ad alcuno laico d'alcuno maleficio criminale, fosse fuori della guardia del Comune, e potesse esser punito personalmente della (dalla) Signoria secolare in avere e in persona.
Definiz: § XII. Si usò anche per Reggimento, Governo, riferito a città o regni. –
Esempio: Vill. G. 38: Troviamo che la nostra città di Firenze si resse sotto la guardia delli imperadori di Roma intorno di 350 anni poi ch'ella fu fondata.
Esempio: E Vill. G. 151: E lui (Federigo imperatore) morto, il detto Manfredi prese la guardia del reame, e tutto il tesoro.
Definiz: § XIII. Guardia, vale pure Difesa, Riparo, Presidio, Protezione, detto sia di persone, sia di cose, e riferito così all'une come all'altre. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Quale, dove per guardia delle mura Più e più fossi cingon li castelli, La parte dov'ei son rende figura: Tale imagine quivi facean quelli: E come ec.
Esempio: Vill. G. 424: Onde i principali furono i Fiorentini e gli altri Toscani che prima scesero di galea, sotto la guardia de' buoni balestrieri delle galee, ch'erano alla riva, e per forza d'arme preser terra.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 76: Scote una man le mura a sè vicine, L'altra sospesa in guardia è della fronte.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 36: Arte di schermo nova e non più udita Ai magnanimi amanti usar vedresti; Oblia di sè la guardia, e l'altrui vita Difende intentamente e quella e questi.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 21: Armata (una guglia) con le convenienti imbragature e tagli (taglie), e parecchi altri ferri di guardia, bisognevoli a sollevarla e sostenerla sicura in aria.
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Se il pastor di Cosenza che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Esempio: Vill. G. 351: E come erano cacciati da' Fiamminghi si riduceano di fuori in su' fossi sotto la guardia delle torri della città.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 48: Ma con gli altri esso è già corso in securo Sotto la guardia dell'amico muro.
Definiz: § XV. Pur figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 129: La giovane, parendole il suo onore avere omai perduto, per la guardia del quale ella gli era alquanto nel passato stata salvatichetta, ec.
Esempio: Machiav. Disc. 23: Quelli che prudentemente hanno costituita una repubblica, intra le più necessarie cose ordinate da loro è stato costituire una guardia alla libertà; e secondo che questa è bene collocata, dura più o meno quel vivere libero.
Esempio: E Machiav. Disc. 24: Talchè essendo i popolani preposti a guardia d'una libertà, è ragionevole ne abbiano più cura, e non la potendo occupare loro, non permettano che altri l'occupi. Dall'altra parte, chi difende l'ordine spartano e veneto dice, che coloro che mettono la guardia in mano de' potenti, fanno due opere buone; l'una ec.
Definiz: § XVI. Trovasi per la Cosa stessa che guarda, cioè difende, ripara, protegge, checchessia. –
Esempio: Soder. Coltiv. 58: La buccia della marza sopra quella delle viti componendo, legano attorno sopr'una guardia d'un'altra boccia accomodatavi, e cosi anche s'attacca.
Definiz: § XVII. Guardia, talvolta vale L'atto, e altresì Il modo, del guardarsi, difendersi, schermirsi, preservarsi, da chicchessia o checchessia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 132 t.: Qui dice della guardia.
Esempio: E Giamb. Lat. Tes. appr.: Guardia è guardarsi da' vizj contrarj; suo officio si è ch'elli adoperi il meglio di tutte cose.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 83: Non tenda [la donzella] nel suo viso alcun lacciuolo; Chè quanti più l'averanno a guardare, Tanto arà più di guardia a pensare.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 216: Ma perchè il diletto non si può accordare con l'afflizione, alcun tempo s'affliggono per sollecitudine di guardia, alcuno s'ammolliscono a' diletti per abbondanza.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 15: Tra le mura D'augusta casa asconde i suoi gran pregi, E de' vagheggiatori ella s'invola Alle lodi, agli sguardi, inculta e sola. Pur guardia esser non può, che 'n tutto celi Beltà degna ch'appaia e che s'ammiri.
Definiz: § XVIII. E come Term. dei Medici, si usò per Lo stare, durante un tempo congruo, in un regolato tenor di vita, a fine di rendere efficace una data cura, e di rimettersi in buona salute; Il guardarsi, L'astenersi, per un certo tempo, da tutto ciò che può nuocere a un più sollecito ricuperamento della sanità: che oggi diremmo Riguardo. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 142: Questo anno io stato sono travagliato, prima per un mese da febbre continua, che m'ebbe a levar la vita; poscia per otto da una quartana noiosa molto, e gli altri tre sono stati dispensati in guardia ed in cura di ricuperar le forze, per le passate febbri, perdute.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 210: Io vorrei che voi m'aveste scritto come la fate dopo la guardia del vostro legno (cioè del legno santo).
Esempio: Targ. Osserv. medic. 167: Essendo il medicamento dell'Arcispedale un gagliardo alterante, ne viene per conseguenza che doppo al di lui uso debba per alquanto tempo osservarsi una convalescenza appropriata, o guardia, come dicesi, affinchè il corpo gradatamente riassuma le forze, si riavvezzi al cibo consueto, e si adatti alle impressioni dell'aria esterna. Questa guardia è di somma importanza per perfezionare la cura.
Esempio: E Targ. Osserv. medic.appr.: Si dà la salsapariglia per le case con dieta più larga e con caldo più moderato che nell'Arcispedale; eppure è necessario tenere i malati in una lunga guardia, sì nel mutare e crescere i cibi, sì ancora nel prendere aria esterna, vedendosi in pratica che, non usando questa diligenza, s'impedisce al medicamento di compire la sua operazione.
Definiz: § XIX. Si usò anche per Trattenimento in luogo appartato, imposto per un certo tempo alle persone sospette di pestilenza; Contumacia, Quarantena. –
Esempio: Morell. L. Cron. 219: Si fece in Firenze uficiali sopra detto male (la peste), che.... avessino cura e non lasciassino venire nella terra forestieri, che venissino e passassino da luoghi infetti di tal malattia, e così e' paesani, se prima non avessino fatto la guardia di 40 giorni fuori.
Esempio: E Morell. L. Cron. appr.: E' luoghi deputati alle guardie degl'infetti e sospetti, fu Camaldoli la prima guardia, e la seconda san Salvi.
Definiz: § XX. Guardia, prendesi pure per Persona, armata o no, e anche Numero di persone, cui è affidata, commessa, la vigilanza e custodia di chicchessia; anche figuratam. –
Esempio: Vill. G. 151: Andando [gli stadichi Guelfi] in Puglia, quando furon in Maremma seppono novelle della morte sua (dell'imperator Federigo); le guardie per paura gli lasciarono.
Esempio: Machiav. Disc. 109: Il senato, i consoli e i tribuni restando con l'autorità loro, venivano ad essere (al dittatore) come sua guardia, a farlo non uscire della via diritta.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 296: A lui ed al re di Navarra furono poste le guardie, e levati loro i primi servitori.
Definiz: § XXI. E pur figuratam., riferito a cose. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Sola sedeasi in su la terra vera, Come guardia lasciata lì del plaustro, Che legar vidi alla biforme fiera.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 277: La quale la dea veggendo molto si maravigliò, e così disse: o antica madre, sollecitissima fugatrice degli scellerati assalti di Cupido, e guardia de' miei fuochi, a te conviene ec.
Definiz: § XXII. E per Colui che ha il carico di guardare, di vigilare, luoghi, e particolarmente boschi e tenute, a fine di preservarli da furti e altri danni o abusi, e di accusare alle competenti autorità chi fosse colto a commetterveli. –
Esempio: Legg. Sal. 25: Tiene la Comunità di Volterra, per custodia delle boscaglie riservate alla fabbrica de' sali, un notaio, con titolo di Ufiziale del danno dato;.... siccome ancora tiene due guardie;... e tiene altresì un messo.
Esempio: E Legg. Sal. appr.: Alli suddetti notaio, guardie e messo, si concede, in virtù della presente legge, la facultà di armi offensive e difensive, in ogni luogo e tempo, e di archibusi a ruota o fucile, per quel tempo che staranno in dette cariche.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 133: Darà [l'Auditor fiscale] le patenti di guardia de' beni, destinerà i famigli a i respettivi tribunali, magistrati e deputati della città.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 214: Alla mancanza delle pecore maremmane moltissimo ancora ha contribuito e contribuisce la crudezza e l'avidità delle guardie de' possessori particolari. Debbono i pastori, prima di giungere al posto, passar di mezzo a una gran quantità di tenute, e dappertutto si presentan loro le guardie, a cui, per non sottoporsi a essere o giustamente o ingiustamente accusati, bisogna che offeriscano e l'agnello e la lana, e il cacio, ec.
Definiz: § XXIII. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 961: Tu non temi d'altrui forza nè inganni, Se non del lupo, e la tua guardia è il cane; Il cui fedel amor non cede a prezzo.
Definiz: § XXIV. E per Quel marinaro che alla sua volta, e per un tempo determinato, vigila sul bastimento. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 147: La guardia, o altri che scoprirà vascelli, subito nel miglior modo che potrà, lo notificherà alla capitana.
Definiz: § XXV. E per Quell'astante che nelle ore assegnategli, vigila negli spedali per assistere agl'infermi. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 19: Vedendo poi che il flusso raccappella,... Comincia a gridar: Guardia, la padella.
Definiz: § XXVI. Trovasi per Guardiano di animali domestici. –
Esempio: Pallad. Agric. 35: Dal trentesimo quinto die ched elli (i pavoni) son nati, si possono cacciare fuori al campo, andando con loro la guardia, che li ralletti alla villa.
Definiz: § XXVII. E per Colui che in una città, terra o simile, ha il carico di vigilare alla tranquillità e sicurezza pubblica, alla preservazione da certi pericoli, e simili. –
Esempio: Cellin. Vit. 212: Noi sentimmo a tutte l'ore della notte una guardia che cantava in molto piacevol modo; e per essere tutte quelle case di quelle città di legno di abeto, la guardia non diceva altra cosa, se non che s'avessi cura al fuoco.
Definiz: § XXVIII. Guardia, vale anche Chi guarda, difende, protegge, alcuno, o alcuna sua qualità: ma in tal senso usasi solo figuratam., detto anche di cosa sia morale, sia materiale. –
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 70: La scienza è virtù: ma la umiltà è guardia della virtù.
Esempio: S. Bern. Pist. 12: Se tu hai nimico, l'occhio sia tua guardia.
Esempio: Mars. Lett. 16: Da Cino ebbi i franchi quaranta a mia volontà. Dio sia sempre vostra guardia. In Parigi a dì XVIII d'aprile 1377.
Esempio: E Mars. Lett. 18: Iddio sia sempre guardia di voi.
Definiz: § XXIX. Guardia, in senso strettamente militare, vale Soldato che vigila alla difesa, o alla sicurezza, di alcun luogo; e spesso equivale a Sentinella. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 373: Non mi pare avere trovato appresso agli antichi, che per guardare il campo la notte ei tenessero guardie fuora dei fossi discosto, come si usa oggi, le quali chiamano ascolte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 3: Ruggier (come io dicea) dissimulando, Su Rabican venne alla porta armato: Trovò le guardie sprovedute, e quando Giunse tra lor, non tenne il brando a lato.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 172: Così disposti, messero in quel loco Le successive guardie, e se ne vanno.
Esempio: Varch. Stor. 3, 248: Avvenne che 'l lunedì sera a due ore di notte, nel metter le guardie sulle mura, si levò in arme tutto il popolo gridando, fuora fuora i soldati forastieri.
Esempio: Car. Eneid. 9, 237: Indi a Messapo incarco Si dà, che sentinelle e guardie e fochi Disponga anzi a le porte e 'ntorno al muro.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 78: Vegghian le guardie, e sempre in volta Van di fuori al palagio e sulle mura.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 43: Grida la guardia, e lor dimanda il segno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 368: E perchè quel paese patisce d'acqua, mette guardie alle fonti, e con la rena ricuopre i rivi.
Esempio: Rinucc. O. Poes. 116: Tra le schiere passar tacito e solo Delle vigili guardie, e del guerriero E dell'amante è solito costume.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 125: Quella notte, quantunque non paresse verisimile che i Messicani avessero pronto un esercito da assaltare il quartiere, raddoppiò, non ostante, le guardie.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 174: Le guardie si mutano allo spuntar del giorno, o verso la sera, collocandole in modo, che elle non possano essere sorprese, nè le più avanzate tagliate fuora.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 97: Chi ritirò le guardie dai posti a lui confidati con evidente pericolo di pubblico infortunio, chi per essere ec.
Definiz: § XXX. E per Soldato deputato alla guardia o difesa di un principe. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 51: Sempre ha [il tiranno] da pensare e temere, per le inimicizie che ha; onde sta in timore sempre, e non si fida ancora delle sue guardie medesime.
Definiz: § XXXI. E per Tutti insieme i soldati che vigilano a difesa e sicurezza di un dato luogo; Mano, Schiera, Corpo, di soldati, o di gente armata, che guarda alcun luogo, o alcuna cosa; e altresì prendesi per Corpo di milizie che guernisce alcuna città o fortezza, Guarnigione, Presidio. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 312: Egli rispose fieramente, ch'elli non ritornassero a lui, s'elli non uccidessero in prima, ovvero gli dessero la guardia de' Sanniti ch'era dentro da Satrico.
Esempio: Vill. G. 785: A voler levare l'assedio,... l'oste de' Fiorentini si dovea porre al fosso Arnonico.... e fare un piccolo battifolle a piè di Marti, o in su castello del Bosco, e in quelli lasciare guardia e guernigione di gente d'arme.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 325: Finalmente i Tedeschi avendo assaltata la guardia dell'artiglieria, e rottala, e toltine loro due pezzi, e l'altra impedita, presero partito i Viniziani di levare il campo.
Esempio: Guicc. Op. ined. 4, 71: La terra prese le armi, e sforzorono la Corte vecchia, dove era una guardia di più di cento fanti napoletani.
Esempio: Varch. Stor. 1, 358: Le quali parole udite da Iacopo,... rispose:... tu sarai prima impiccato, che questa guardia di qui si levi.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 150: E oltra questa guardia generale, si avevano eletto una particolare di sedici commessarj, la quale andasse giorno e notte circondando le mura, e specolando i bisogni della città.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 381: Alcuna volta si veggono queste mandate, che per l'ordinario si soglion dire, per cagione di presidio, esser chiamate semplicemente presidj, che noi peravventura diremmo guardie o difese, ove non capiva quel gran numero che, pare che a far giusta colonia si ricerchi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 353: Di poi scrissemi Quel tale amico mio che avea parlatoli, Che gli avea voglia di passare a Napoli, E vedere o d'entrare in qualche guardia, O imbarcare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 17: Ribellò la Tessaglia e guerreggiò con le guardie lasciate dallo stesso Demetrio per le città della Grecia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 330: Aveva due guardie; una di soldati, e così numerosa, che occupava i cortili e si ripartiva in diverse squadre alle porte principali; e l'altra ec.
Definiz: § XXXII. E per Corpo di milizie, a piedi o a cavallo, deputato specialmente a difendere e onorare il sovrano, o chi abbia il supremo comando di uno stato, di un esercito, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 416: Questa notte andò tutta la guardia del Papa ad Ostia, per condurre qui el duca Valentino secondo dicono alcuni; e secondo alcuni altri, non solamente per condurlo, ma per assicurarsene meglio.... fece cavalcare la guardia.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 221: Volendo venire la persona del Papa a Bologna, non potessi entrare in quella città se non con la guardia sua da pie' ordinaria, che sono circa 250 o 300 Svizeri.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 87: E l'arme avranno alla francesca; e quale La guardia di Goffredo ha bianco e d'oro Il suo vestir, sarà l'abito loro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 11: E là dove gli altri re cercavano di rappresentarlo con la porpora, con la guardia d'armati, col piegare il collo e parlar alto, Pirro solo rassomigliava Alessandro ne' fatti d'armi e in prontezza di mano.
Esempio: Rinucc. O. Relaz. 269: Il Re si partì di Parigi risoluto d'andare in Borgogna, e si fermò in Fontanablò, attendendo la nobiltà, e i soldati della guardia.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 374: Uscito dunque un giorno al foraggio Pier Francesco Nicelli, capitano della guardia a cavallo del duca, insieme con diversi altri capitani pur di cavalleria, non seppe egli contenersi nel modo che bisognava.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 148: E fra gli altri più da vicino il Mastro di campo generale, e il Generale della cavalleria: dopo cui terminavasi quella pompa dalla guardia del Principe.
Esempio: Red. Esp. nat. 20: Ritornò di nuovo in compagnia di due altri soldati, uno de' quali era alabardiere della guardia a piede, e l'altro corazza della guardia a cavallo.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 330: Aveva due guardie; una di soldati,... e l'altra di cavalieri:... era questa di dugento persone di qualità, che ogni giorno venivano in palazzo, col solo fine di guardare la persona del re, e di fargli corte.
Definiz: § XXXIII. E per Tutte insieme le persone armate, che hanno il carico di vegliare, e più specialmente di notte, alla tranquillità e sicurezza di una città o terra; e si prese altresì per Famiglia del Capitano, del Potestà, e simili, e più tardi per Quegli sbirri, che di notte giravano per la città. –
Esempio: Vill. M. 296: In questo avvenne che certi fanti da Casoli di Volterra, che venieno a petizione di certi gentili uomini, la guardia degli artefici gli presono, e di fatto gli voleano fare impiccare.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 210: Occorse per alcuno accidente che Buccio, avendo bisogno d'essere a casa, ebbe la parola dall'officiale della guardia; e giugnendo all'uscio, ec.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 175: Avvertirai il capo della guardia, che osservi chi trovassi fuori, e te ne rechi nota, e massime di uomo che fussi di tempo, o di qualche condizione, che l'ora nella quale e' lo trovassi non fussi conveniente.
Esempio: Nerl. Comment. 147: Affrontarono dipoi la guardia, e ne seguì la morte d'alcuno de' birri del bargello.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: Che la guardia incontrolla, Fermolla, e frugnolò, Cercolla, e ricercolla, Nè nulla proibito le trovò.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, l, 1: S'ode romor di fusti e lanternoni, Perchè la guardia alieggi quivi intorno.
Esempio: Segner. Op. 4, 697: Fanno come quelli, che portando di notte armi proibite, e incontrando nella guardia, le posano in un cantone.
Definiz: § XXXIV. Guardia, figuratam., vale anche Il luogo stesso dove stanno le guardie, o soldati che fanno la guardia; ed altresì Luogo, città o fortezza, dove si tiene guarnigione o presidio. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 206: Circa le guardie degli Stati, che sono un piccolo numero, papa Giulio e voi avete mostro a ciascuno, quanto sia da temere quelli, che non vogliono sapere fare altra arte che la guerra, e gli avete per l'insolenza loro privi delle vostre guardie, e postovi Svizzeri.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 506: Uscito che fu dal portello, i congiurati serrarono tutti i rastelli, nè tardò molto a sopragiungere il Consolo, il quale introdotto nella guardia, mentre interroga i soldati di quanto aveano riferito, fu improvisamente assalito ec.
Definiz: § XXXV. Guardia, usata sia individualmente, sia collettivamente, riceve varj compimenti od aggiunti, secondo il carico che le è affidato, o secondo il fine pel quale vigila, ovvero secondo il luogo, o l'amministrazione, nel quale, o in servizio della quale, vigila. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 147: Fu [Augusto] il primo che ordinasse le guardie del fuoco di dì e di notte per tutta la città.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 2: E se' tu forse la guardia del fuoco Corsa al nostro soccorso?
Esempio: Legg. Band. C. 2, 240: Atteso come da qualche tempo in qua il Vicariato di Vico ha sopportato e di presente sopporta le spese che occorrano l'anno per le guardie di marina, e considerato il benefizio di dette guardie risguardare la difesa, non solamente del detto Vicariato, ma di tutto lo stato ec.
Esempio: E Legg. Band. C. 19, 17: Molte volte queste trasgressioni restano impunite per non poter sempre le guardie de' boschi, o gli esecutori, trovare in fatto i trasgressori, nè averne notizia.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 35: Pagamento degli stipendj e spese per gli ufiziali e soldati tuttora esistenti del corpo delle guardie di sanità.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 58, 5: Gli stradieri, guardie delle porte e delle dogane, corrisponderanno coll'inspettore.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 214: Crediate, mi diceva non ha gran tempo un pastore, che le gabelle del Principe, benchè gravose, sono il minor dispendio che soffrono gl' infelici pastori. Le guardie de' particolari e delle dogane, sono i nostri assassini.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 113: Quando venne la guardia del fuoco per ispegnerlo, una persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio, lasciasse stare.
Definiz: § XXXVI. Guardia del corpo, dicesi un Certo numero, un Corpo, di soldati scelti, che guarda ed assiste alla persona del principe, o del capo dello Stato. E in senso individuale, denota Soldato appartenente alla guardia del corpo. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 172: In Siracusa fu un cittadino, che, chiedendo Dionisio la guardia del corpo, consigliò che e' se ne li desse tanta, quanto io ho detto.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 688: Tuttavia avendo egli (Cortes) per poco saggia quella fidanza che addormenta la cautela, per aprir successivamente la porta al pericolo, nominò dieci, che sotto un capo gli assistessero sempre d'intorno, come sua guardia del corpo.
Esempio: Pap. L. Coment. 2, 73: Due soli furono puniti di morte, i quali furono il Lebois, presidente del quartiere del Teatro Francese, che sul punto di essere arrestato si diede più ferite senza uccidersi, e il Lafond–Soulé, già guardia del corpo del Re.
Definiz: § XXXVII. E per similit. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 15: Da quel tempo in poi Lorenzo crebbe in grandezza e spirito, e dispersi molti suoi nemici, cominciò a trapassare i termini civili, e menar fuora per sua sicurtà qualche guardia del corpo.
Definiz: § XXXVIII. Guardia civica o cittadina, e Guardia urbana, dicesi il Corpo dei cittadini abili, armati a difesa e sicurezza della propria città, in caso di guerre o di gravi pericoli; ma estendesi anche a significare lo stesso che Guardia nazionale. –
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 226: Dentro Napoli poi appariva vicino un terribile sollevamento che dalla guardia urbana, sola forza che ivi fosse rimasta, a gran pena si frenava.
Esempio: Giust. Vers. 295: Dividete e regnate.... A questo punto Suonò d'evviva la piazza vicina Al principe col popol ricongiunto, All'Italia e alla guardia cittadina.
Definiz: § XXXIX. Guardia nazionale, dicesi la Milizia non stipendiata, formata di tutti i cittadini di una nazione, o di uno stato, riconosciuti abili dalla legge, per difendere la patria e la libertà da' nemici interni, per mantenere il buon ordine, e per supplire all'esercito regolare in caso di guerre o di gravi pericoli. Vale altresì Milite appartenente alla guardia nazionale. –
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 248: L'Henriot, comandante della guardia nazionale parigina, era il suo primo satellite.
Esempio: E Pap. L. Coment. 2, 31: Il Pichegru vi accorse immantinente con alcuni battaglioni di guardie nazionali.
Esempio: E Coment. PP. 3, 209: Fu il re chiamato alla sbarra, ove da molta infanteria della guardia nazionale, sottoposta al Santerre, e da molta cavalleria fu accompagnato.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 164: Fece la chiamata alle guardie nazionali.
Definiz: § XL. Guardia, con l'aggiunto di Prima guardia, Seconda guardia, ec., parlandosi di eserciti romani, denota Ciascuna delle quattro parti, comprendenti ognuna tre ore, in che dividevasi militarmente la notte; più comunemente Vigilia. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 68: Su la terza guardia assalirono il campo senza colpo tirare, non l'avendo trovato a dormire.
Definiz: § XLI. E nel linguaggio marinaresco, dicesi Ciascuna delle parti in che dividesi il corso della giornata, o quello della notte, oppure il giorno intero, e durante la quale un certo numero di marinari è a vicenda destinato a vigilare alla custodia e alle varie occorrenze del bastimento. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 95: Sono le guardie, che si fanno la notte in corsia, quattro: prima, seconda, terza, e diana, che è l'ultima, e dura fino a giorno.
Definiz: § XLII. Guardia, Term. della Scherma, dicesi Quella positura che prendono gli schermitori e i duellanti, quando si accingono a venire al paragone dell'armi; e in senso più determinato, vale Positura più atta a difendere sè, e offendere l'avversario in modo da non essere sorpreso. Quindi le maniere Mettersi in guardia, Porsi, e simili, in guardia, per Prepararsi alla difesa. –
Esempio: Bern. Orl. 23, 11: Voltossi tosto il guerrier animoso, Messosi a buona guardia a buon governo, E quando vide ec.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 42: Cautamente ciascuno ai colpi move La destra, ai guardi l'occhio, ai passi il piede: Si reca in atti vari, in guardie nove: Or gira intorno, or cresce innanzi, or cede: Or qui ferire accenna, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 4 , 88: Primiero in guardia il Zoccolin si mette, In sè raccolto, e l'inimico attende.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 29: Poi mette man con gran fatica al brando, Si pone in guardia, e dice all'altro: vienne.
Definiz: § XLIII. E per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 611: In prima in su le punte De' piè l'un contra l'altro si levaro: Brandir le braccia; ritirarsi in dietro Con le teste alte: in guardia si posaro Or questi or quelli; alfine ambi ristretti Mischiar le mani, ed a ferir si diero.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 1404: Al fin di guardia uscito, Addosso se gli spinse, e trasse il tèlo, Sì che del corridore il teschio infisse In mezzo de la fronte.
Definiz: § XLIV. Term. degl'Idraulici. Quel segno che si fa negl'idrometri posti nei grandi fiumi, per indicare che, giunta l'acqua a quell'altezza, c'è pericolo di piena, e bisogna metter guardie per vigilare. Quindi Essere un dato fiume, o Metterlo, in servitù, di guardia, vale Essere quello, o Metterlo, in condizione da superare con le acque il livello delle golene. –
Esempio: Castell. Acq. corr. 26: Il primo pregiudizio dunque che nasce da questo sfogo è, che riempiendosi di acqua gli alvei di Ferrara, Primaro e Volana, si mettono in servitù di guardia ed in pericolo tutte quelle riviere, dal Bondeno sino alla marina.
Definiz: § XLV. Guardia, parlandosi di spada, sciabola, e simili, dicesi Quella parte del fornimento di dette armi, che va dalla coccia al pomo, e che serve a difendere le dita di chi le impugna; Elsa. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 349: Lavorò bene alla fucina guardie di spade.
Esempio: E Baldin. Decenn.555: Era allora graziosa cosa il vedere il pittore (Salvator Rosa) passeggiar le strade di Roma.... con ispada al fianco, con guardia di sodo argento, e con altre sì fatte boriose dimostranze, che ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 326: Al secondo piano si custodivano l'armi della persona del Re, disposte con buon ordine, attorno alle mura: dove gli archi, le frecce e i carcassi,... dove le spade e gli spadoni a due mani di legni rari, col suo filo di pietra focaia, e con le guardie riccamente guarnite; altrove i dardi, e così via via ogni altra sorta d'armi.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 617: Passarono.... dipoi i capitani in file, leggiadramente adornati con gran pennacchi di varj colori, e con gioie pendenti dagli orecchi e dalle labbra, gli spadoni con le guardie appoggiate sul braccio manco e con le punte in aria.
Definiz: § XLVI. E parlandosi di morso da cavalli, dicesi Quella parte di esso che non va in bocca al cavallo, ma che glielo tien fermo alle guance, ed è fornita degli anelli a cui si attaccan le redini.
Definiz: § XLVII. E parlandosi di libro, vale Quel foglio bianco che i librai sogliono mettere in principio e in fine di un volume; ma si usò anche per Coperta di libro. –
Esempio: Stat. Pot. Fir. 2, 18: Ciascuno de' detti notari sia tenuto e debba scrivere nella guardia o coverta del suo libro dalla parte di dentro tutti e ciascuni dì utili, che si debbono rendere ragioni.
Esempio: Targ. Vit. Michel. 221: Allude, credo io, il Monti ad un manifesto in quarto di foglio volante, che troverete fatto da me impastare sulla guardia del libro del Zannichelli.
Esempio: E Viagg. 3, 408: Nelle guardie del medesimo codice sono alcuni schizzi e disegni ideali non cattivi.
Definiz: § XLVIII. E parlandosi di viti, trovasi per Tralcio guardiano, ossia Tralcio novello, che si lascia per riserva della vite. –
Esempio: Pallad. Agric. 96: Tutte l'unghie secche delle guardie, cioè i saettoli secchi dell'altro anno, e ogni cosa vecchia o scabra, ne riciderai in terra.
Definiz: § XLIX. Guardie, son detti i Denti lunghi, o Zanne, dei cani. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: Canino. Add. Di cane.... Si dice anche canino al dente dell'uomo, che è in quel luogo appunto, dove i cani hanno que' denti lunghi, o zanne, che si chiaman guardie.
Definiz: § L. Guardie, chiamano i marinari le Stelle dell'Orsa minore, e più particolarmente le due che seguono alla Stella polare, per mezzo delle quali essi la riconoscono. –
Esempio: Falc. Istruz. 32: Vicino a tale polo artico vi si conosce la stella tramontana, la quale è tre gradi apartata da esso, e con le sue guardie, con le seguenti regole, si conosce, per lo strumento della balestriglia, l'altezza che è del polo sopra il nostro orizonte.
Esempio: E Falc. Istruz. 51: Di queste sette [stelle] ce ne servano al nostro proposito le tre maggiori, che qui vanno segnate con le lettere A, B, C; e così quella A si chiama stella tramontana; B è la guardia che va innanzi, e la C è l'altra guardia che li va dietro.
Definiz: § LI. Capitano di guardia, o della guardia; fu titolo che nelle nostre Repubbliche si diede, secondo i tempi, al Bargello, al Conservatore della pace, e al Capitano del popolo. –
Esempio: Vill. G. 694: Crearono un nuovo ufficio in Firenze, ciò furono sette Capitani di Guardia della città;... i quali guardavano la città, di dì e di notte, di sbanditi e di zuffe e offensioni e di giuoco e d'arme, e furono chiamati Bargelli.
Esempio: E Vill. G. 708: Feciono nuovo Reggimento di Signoria, il quale chiamarono il Capitano della Guardia e Conservadore di Pace.
Esempio: E Vill. G. 759: Il Capitano della Guardia, overo Conservadore di Popolo.
Esempio: Pitt. B. Cron. 80: Entrai Capitano della Guardia di Pisa.
Definiz: § LII. Corpo di guardia. –
V. Corpo, §§ LXIII e LXIV.
Definiz: § LIII. Gran guardia, dicevasi un Corpo di soldati, posto o a qualche distanza dal campo per guardarlo dalle sorprese, o nel punto centrale e precipuo di una piazza o città, per vigilare alla sicurezza e quiete di essa. E figuratam. prendevasi pel Luogo stesso dove stavano la guardia e il comando di una piazza o città. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 210: In tale occorrenza faceva questi (una sentinella assalita) la chiamata alla gran guardia; ed il capitano Preston mandò un caporale con pochi soldati per proteggere dal furor popolare la sentinella e la cassa delle dogane.
Definiz: § LIV. Otto di guardia; era in Firenze un Magistrato sopra le cose criminali, detto anche Otto di balía, e più compiutamente Otto della guardia e di balía. –
Esempio: Dat. Gor. Stor. 139: L'uficio degli Otto della guardia hanno a stare desti e attenti contro di chi cercasse di fare, o facesse, alcune cose contro al reggimento, ec.
Esempio: Invent. Pal. Sign. 221: E' quali (fiorini 173) ebbono in una poliza a Niccolò di Schiatta Ridolfi cassier di Camera, stanziati pe' Signori Collegj ed Otto di guardia in su' catasti di settembre MCDLX, per mano di ser Bartolomeo Guidi uficiale di rinformagione.
Esempio: Giannott. Op. 1, 33: Sono ricordati gli Otto di guardia, che sono i medesimi.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 278: Ogni e qualunque mercante, o artefice.... sia tenuto ed obbligato in fra tempo e termine di giorni tre dal dì del fallimento portare, ed attualmente consegnare in Fiorenza al Magistrato delli spettabili Otto di guardia e balía,... tutti li suoi libri de' conti, scritture, ec.
Definiz: § LV. Quattro della guardia; si disse in qualche Comune un Magistrato di quattro cittadini, che vigilava alla quiete e sicurezza della città. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 23: Dopo la tratta essendo entrati i nuovi priori nel magistrato, pel consiglio de' quattro della guardia, acciocchè non avessi a nascere per lo avvenire alcun sospetto, nelle tratte, crearono ec. (il lat. ha: suadentibus quatuor viris custodiae urbis praefectis).
Definiz: § LVI. Terra di guardia o Luogo di guardia, vale Terra o Luogo dove sta di guardia gente armata, per difesa di un paese, o di una città. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 134: Potrebbesi dire che 'l segno è fatto dalli torrigiani, a guisa che si fa qui nelle terre di guardia; che quando si sente che 'l nimico cavalchi, o faccia apparecchiamento di cavalcare, di notte,... fa segno di fuoco per vincere le tenebre, sicchè il segno paia a colui cui il fa, e di dì per fummo.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. appr.: Levò due fuochi, perch'erano due; e che questo si facesse per ciò, e che elli sia luogo di guardia, si mostra in questo capitolo quivi: Io vidi più di mille in su le porte, ec. (qui per similit.).
Definiz: § LVII. Uficiali della guardia; fu nome dato in Firenze a quel Magistrato che vigilava alla sicurezza e quiete della città e del contado, e che dal numero dei cittadini che lo componevano chiamavasi propriamente Otto di guardia. –
Esempio: Stef. March. Istor. 9, 62: Continuossi in Firenze uno uficio di tutti i consoli e capitani di concordia, che gli posero nome gli Uficiali della guardia, senza alcuna balía, ed erano otto, li quali attendeano alla guardia e alla foresteria, la guardia della città e del contado.
Definiz: § LVIII. Avere a guardia chicchessia, o checchessia, vale Averlo in custodia, Avere il carico di guardarlo, di custodirlo; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 230: Quegli ch'ha ricchezze, vedete che dice (l'Evangelio) che non sono sue, anzi l'ha a guardia, a dispensarle nel piacere del suo Signore.
Esempio: Esop. Fav. M. 149: M'è stato tolto il ladrone ch'io avea a guardia.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 124: Quegli ch'ebbono a guardia Paolo, sì 'l menarono insino ad Attena.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 137: Fece gran festa. La qual Giannotto sentendo da alcuno di quelli che a guardia l'aveano, gittò un gran sospiro.
Definiz: § LIX. Aver guardia, sia assolutam., sia con un compimento retto dalle particelle A, Di, In, vale Aver cura, riguardo, rispetto, Esser cauto, Usar vigilanza, e simili. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 77: Passeremo il primo ramo molto agevolmente, e poscia passeremo il secondo, nel quale ci conviene avere guardia, perchè è di maggiore sospetto.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 38: Dee avere l'uomo guardia in ciascheduna parte: dovemo avere guardia alle mani, che non toccassino nulla cosa in modo disonesto; doveremmo avere guardia agli occhi di cessargli dalle vanitadi; avere altresì guardia agli orecchi delle cose nocive, e così agli altri sensi.
Esempio: Zibald. Andr. 108: Abbia guardia nel parlare in tutti i tua sensi e atti corporali e mentali.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 90: Allora se ne vuole (della pietra da brunire) avere gran guardia, che non si percuota, nè tocchi ferro.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 734: Nelle mentovate diffinizioni i padri ebber guardia d'astenersi affatto dagli articoli superflui.
Definiz: § LX. Aver guardia di chicchessia o checchessia, vale Averne cura, Custodirlo, Vigilarlo, Difenderlo, e simili. –
Esempio: Vill. M. 431: Costoro cercarono segretamente di farlo morire per più riprese, tanto che la cosa li venne palese; e' cittadini ne cominciarono ad avere guardia, e dovunque andava l'accompagnavano; per modo ch'e' Signori nol poteano offendere.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 262: Uno va podestà, e lascia che la donna abbia guardia d'una botte di vino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 11: Non potea Astolfo ritrovar persona A chi il suo Rabican meglio lasciasse, Perchè dovesse averne guardia buona E renderglielo poi come tornasse, De la figlia del duca di Dordona.
Definiz: § LXI. Dare a guardia, vale lo stesso che Dare in guardia, ma è assai meno usato. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 224: Avea domandato.... che gli dovesse dare a guardia e a governamento una turma de' cavalieri romani.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 238: Legò le mani dietro a le reni a santo Martino, e diedello ad uno de' compagni a guardia.
Definiz: § LXII. Dare checchessia o chicchessia, in guardia a uno, o anche di uno, e talvolta anche Accomandare checchessia o chicchessia, in guardia a uno, o anche di uno, Fidare, checchessia o chicchessia, in guardia a uno, o anche di uno, vale Affidarlo alla custodia, al governo, alla protezione, alla difesa, di uno; Consegnarglielo, perchè ve abbia cura, custodia, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 186: Per la porta, che noi gli demo (demmo) in guardia, diè l'entrata a Gherarduccio Buondelmonti.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 110: La paura rende altrui sollicito, che quelle cose che sono accomandate in guardia, siano ricevute che non periscano.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 180: Diedelo in guardia di un Tribuno.
Esempio: Flav. Gios. volg. 119: Era [Antipa] tra gli altri cittadini sì potentissimo, che a lui solo erano stati dati in guardia li tesori publici.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 37: Come Iuno diede in guardia la vacca ad Argo.
Esempio: Stef. March. Istor. 2, 2: Il vescovo d'Arezzo.... sì diede in guardia sue castella alli Guelfi Fiorentini.
Esempio: Cellin. Vit. 148: Che io gli darei in guardia quelli dugento ducati, che io avevo presi dal vicerè.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 8: Ma come apparse in ciel l'alba novella, Quel cui l'immondo tempio in guardia è dato, Non rivide l'imagine dov'ella Fu posta, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 11: Stoltizia eguale Direi la cassa dare a un garzon nuovo, E fidar pomi in guardia ad un fanciullo.
Esempio: Parin. Poes. 20: Tempo già fu che il pargoletto Amore Dato era in guardia al suo fratello Imene; Poichè la madre lor temea che il cieco, Incauto Nume perigliando gisse Misero e solo per oblique vie.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 194: I forti passi del Tirolo erano dati in guardia all'arciduca Giovanni, con una grossa schiera congiungitrice dei due eserciti germanico ed italico.
Definiz: § LXIII. E nel medesimo senso trovasi Donare in guardia. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 285: Tristano dona questa donzella in guardia ad Alcardo, e sì gli comanda ch'egli la si metta innanzi e si parta con essa.
Definiz: § LXIV. Essere a guardia, alla guardia, e anche in guardia, di un dato luogo, o in un dato luogo, vale Avere il carico di guardare, di difendere, un dato luogo, Stare e vigilare ivi alla custodia e difesa di esso. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 387: Messer Galasso, che era alla guardia di Cremona in servizio de' Bresciani forse con cento cavalli.
Esempio: Morell. L. Cron. 221: Que' Franzesi, ch'erano a guardia della ròcca di Cremona,... s'arrenderono, e dieronla per diffalta.... di vettuvaglia.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 224: Li era dato ordine che un giorno e' cavalli di Pisa si mostrassino presso a Cascina, e uscendo fuori quelli che sono alla guardia di Cascina per affrontarli, e rimanendo in Cascina poca guardia, e' contadini si levassino con le donne, e occupassino la terra.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 301: Chi dice che andrà a Castel Brettonico,... e chi a Roverè, dove si dice è in guardia mille cinquecento Spagnuoli.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 39: Le genti che erano a guardia di detto castello, uscirno fuora.
Esempio: Guicc. Op. ined. 4, 72: Dipoi sforzorono il campanile, e gittorono dalla torre certi pochi fanti che vi erano a guardia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 358: Disse poco prudentemente, veggendo quei giovani che v'erano alla guardia: ringraziato sia Dio, che ec.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 359: Serrato il palazzo, senzachè quei giovani che v'erano alla guardia facessero resistenza nessuna, o per timore, o per prudenza, si ragunarono quei magistrati, ec.
Definiz: § LXV. E per similit., con relazione a persona. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 110: Quelli [angeli] che sono con esso noi a guardia in questo mondo, che ci danno le buone ispirazioni, che ci confortano in bene, e guardanci da' pericoli.
Definiz: § LXVI. Esser di guardia, vale Avere il carico di stare per un tempo determinato a custodire e difendere un dato luogo, Essere, o Dover essere, attualmente in fazione di guardia, in sentinella. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 358: Le quali parole udite da Iacopo, che per sorte era quel giorno di guardia, pensando forse che l'avesse dette per lui, rispose, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 5: Alla porta, alla porta: su, soldati, Venitene alla porta. S. A te, che se' di guardia, fa mestieri D'assistere alla porta.
Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: Venite, chè comparsa è tanta gente Verso la porta, che chi v'è di guardia Non basta per reprimer la gran calca.
Definiz: § LXVII. Per similit., dicesi di chi, per ragione di grado, o d'impiego, ha l'obbligo alla sua volta, e per un tempo determinato, di non muoversi dal luogo del proprio ufficio, per esser pronto alle varie occorrenze di questo. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 288: Oggi sono di guardia, e però non posso godere ed approfittarmi insieme della sua conversazione.
Esempio: Not. Malm. 1, 248: Gl'infermi che sono negli spedali, quando hanno bisogno di votare il ventre, chiamano colui che è di guardia, che porti la padella.
Definiz: § LXVIII. Essere nella guardia di alcuno, trovasi per Essere guardato, difeso, protetto, da esso, Averlo per sua guardia. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 282: Apparve la donzella Tessina;... e portava in sua mano una spada tutta ignuda, ed era nella guardia di tre scudieri.
Definiz: § LXIX. Far guardia, vale Guardare, Custodire, checchessia, Vegliare alla sua custodia. –
Esempio: Dant. Inf. 10: La gente, che per li sepolcri giace, Potrebbesi veder? già son levati Tutti i coperchi, e nessun guardia face.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 280: Nessun guardia face.... Nessuno demonio v'è posto a vietare che altrui non vada a vedere, ed ancor che chi v'è dentro non si possa far fuori.
Definiz: § LXX. Più comunemente vale Vigilare, secondo le regole della disciplina militare, alla difesa e alla sicurezza di una città, di un esercito, e simili. E dicesi anche Far guardie, a significare la simultaneità di tale azione in più luoghi. –
Esempio: Giamb. Oros. 215: Si dicea che il re loro in Cicilia era isconfitto; il quale Antandro, fratello d'Agatocle, avea vinto, assalendolo di sicuro, ed egli neghiettoso non facendo buona guardia.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 386: Commemorando tutti strumenti di guerra, per li quali o si comincia stormo, o si ritrae gente, o si cavalca, o si fae guardia, o alcuno atto che a guerra s'appartenga, dice che ec.
Esempio: Vill. G. 365: I Fiorentini, sentendo sua venuta, ebbon gran paura e gelosia, e fecion gran guardia nella terra, e rimandarono nell'oste per la lor gente.
Esempio: Stor. Pistol. 8: Quando furono tornati, ciascuna delle parti faceano grande guardia, e spesso combattieno insieme.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 56: I quali [popoli] abbiano a fare guardie e contribuire alle spese del detto Comune di Gagliano.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 335: Egli voleva.... munir sempre il campo; ristringerlo più che potesse; far diligentissime guardie per tutti i lati, e spezialmente per condur salve le vettovaglie.
Definiz: § LXXI. Far la guardia, e, parlandosi di più persone, anche Far le guardie, vale Far la sentinella, Stare a mano armata a custodire un dato luogo; e in senso più generale, Vegliare alla custodia e alla difesa di un luogo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 181: Gl'insidïosi ferri eran vicini Ai padiglioni che tiraro in volta Al padiglion di Carlo i Paladini, Facendo ognun la guardia la sua volta.
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 517: Quella (la ròcca) di Sassonia ha di più la chiesa; sopra la quale gli abitanti fabricarono uno stanzino da far la guardia, il qual solamente si può vedere.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 126: Sempre, ch'egli andava a cena coll'Imperatore, dava per ciascuno una certa quantità di scudi a coloro, che facevano la guardia.
Esempio: Cellin. Vit. 240: Avendo, come io dico, posata la mia fascia, mi si scoperse addosso una di quelle sentinelle che facevano la guardia.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 130: I luoghi dove i soldati hanno a stare a far le guardie ed a difendere la muraglia, si debbono distribuire di maniera, che alcuni abbino a guardare le parti da basso della fortezza, ed alcuni quelle da alto.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 210: Teneva sempre le sue sentinelle avanzate: facevansi con tutto il vigor militare le guardie: si tenevano la notte i cavalli sellati, e con le briglie all'arcione, e il soldato, a cui l'armi non parevano punto gravi, o non riposava, o riposava con esse.
Definiz: § LXXII. E per similit. –
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 523: Quando escon fuori de la tana su per li monti a pascere, sempre un di loro rimane presso a la bocca di quella,... e diligentissimamente guardala. E quando accade che questo che fa la guardia vegga qualche uomo, o qualche armento, o fiera, di fatto ei grida.
Definiz: § LXXIII. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 106: Or è buono a far la guardia, Che m'hai data sicurtate; Ogni cosa che tu dici Piena è di falsitate.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 119: Siati ricordamento, Frate, la guardia fare, Se vuoi l'alma salvare, Non ci stare a dormire.
Definiz: § LXXIV. Far la guardia a checchessia, o a chicchessia, e talora Far guardia, a checchessia, o a chicchessia, vale Guardarlo, Vigilarlo, Custodirlo, Vegliare alla custodia, alla difesa, alla sicurezza, di esso: e riferito a persona, vale anche, figuratam., Vigilare il modo suo di condursi, di operare, e simili, a fine d'impedire danni o disordini. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 408: E però debbono gli assediati avere a questo grande avvertenza, e sopra tutto d'ogni tempo, e massime la notte, fare buone guardie alle mura, e non solamente preporvi uomini, ma i cani, e torgli feroci e pronti.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 38: E quanto, se Dio ti guardi, si dà egli per far la guardia a questi morti?
Esempio: Grazz. Pros. 67: Non ne potevano venire a capo, per cagione di una fante vecchia, che il sere teneva in casa, non ad altro fine, se non acciocchè il giorno le facessse (alla moglie) la guardia.
Esempio: Lottin. Avved. civ. 38: A' principi è di gran profitto l'aver più d'un ministro nelle medesime cose, perciochè vengono a farsi guardia l'uno all'altro.
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 2: E' basterà ch'io stia discosto tanto Che la gli esca di casa, ch'i' vo' poi Far la guardia da me alla mia roba.
Esempio: E Ass. 5, 6: Sta' tu dì e notte a far la guardia a questo uscio? G. Madonna sì, e non ci lascerei entrar persona.
Definiz: § LXXV. E figuratam. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 233: Tu 'l chiudi (il mio core), o fido albergo:... Tu serba la sua fede e 'l mio diletto, Perch'altri non l'invole; E tu facendo guardia al casto petto, Appresta un molle letto, Sull'Occaso, al mio Sole.
Definiz: § LXXVI. Far guardia da uno, trovasi per Guardarsi da lui, Stare in guardia con esso, Non fidarsene affatto. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 236: E fa' guardia più aguta Da quel, che spesso muta Signore, o compagnoni.
Definiz: § LXXVII. Far guardia di chicchessia o checchessia, vale Guardarlo, Custodirlo, Avergli cura e vigilanza. –
Esempio: Vill. G. 153: I quali ambasciadori, giunti in Soavia, trovaro che del garzone (di Corradino) la madre facea gran guardia, e con lui teneva più altri fanciulli de' gentili uomini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 590: E così si fa guardia d'Alfonso, quant'è possibile: è un pericoloso fanciullo, va sopra di sè, e sta magruccio.
Definiz: § LXXVIII. Si usò per Riguardarsi, Astenersi, da ciò che è espresso dal compimento, ed altresì Aver cura, Usar cautela, rispetto ad esso. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 152: Santo Ioanni Battista così fece guardia d'ogne peccato veniale, come nol dovremmo fare de' mortali.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 137: Non se ne fa guardia, e tutti v'andiàno (alla casa di uno, che si credeva morto di peste).
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 235: A Coppino dissi che per mie' parte ti confortassi, e sopra tutto a far buona guardia della bocca e d'ogni altra cosa che t'avessi a offendere la persona; che vieni in buon tempo a riavere le forze e ridurti in buona sanità.
Definiz: § LXXIX. Far guardia di uno, si usò anche per Guardarsi da lui, Starne in guardia, Vigilare a fine di non essere assalito, sorpreso, e simili, da esso. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 44: Si cominciarono a dimesticare e a usare i Fiesolani in Fiorenza, e' Fiorentini in Fiesole, e piccola guardia facea l'uno dell'altro.
Esempio: Giamb. Oros. 134: Epaminonda doge de' Tebani pensò la cittade di Lacedemonia pigliare, chè, stando sicuri, credette che non facessero guardia di lui.
Definiz: § LXXX. Far guardia, usato assolutam., si usò per Guardarsi da offese, assalti, e simili. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 169: E se tu vai attorno, Sì va' per alto giorno Mirando d'ogni parte, Chè non ci ha miglior arte, Per far guardia sicura, Che buona guardatura.
Definiz: § LXXXI. Imporre guardia alla bocca, trovasi per Tenere in freno la lingua, Guardarsi da parole o discorsi che possano produrre cattivi effetti. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 463: O come s'avviene al savio uomo d'esser cauto e guardingo, di non essere nel tempo della divisione e della turbazione il primo arringatore, impognendo guardia alla sua bocca!
Definiz: § LXXXII. Mettere in guardia alcuno, dicesi per Avvertirlo che si guardi da checchessia o chicchessia, che vada cauto in una data cosa, o con una data persona, e simili.
Definiz: § LXXXIII. Mettere in guardia un luogo, si disse per Porvi genti armate a guardarlo, Munirlo, Guernirlo, di milizie. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 205: Finalmente il vicerè.... si pose con tutto l'esercito.... a campo a Frusolone; terra debole e senza muraglia, ma alla quale succedono in luogo di mura le case private, e la grotta, stata messa in guardia dai capitani della Chiesa per non gli lasciare piede nella Campagna.
Definiz: § LXXXIV. Mettere alcuno in guardia di una cosa, vale Preporlo alla guardia, alla custodia, alla difesa, di una cosa, Dargliela in guardia; anche figuratam. –
Esempio: Machiav. Disc. 24: Venendo alle ragioni dico,... come e' si debbe mettere in guardia coloro d'una cosa, che hanno meno appetito d'usurparla.
Definiz: § LXXXV. Mettersi in guardia, Term. di Scherma. – V. il § XLII.
Definiz: § LXXXVI. Mettersi in guardia, figuratam., vale Stare avvertito contro danni o pericoli preveduti o temuti, Star guardingo. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 241: Per ogni piccolo sospetto.... che gli fusse messo, si metteva in guardia ed al sicuro, e cercava di vendicarsi.
Definiz: § LXXXII. Montare la guardia, vale quanto Fare la guardia, detto di genti armate. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 267: I Tlascalesi scelsero sito per acquartierarvisi poco fuori dell'abitato; e facendovi attorno alcuni ripari, montavano le loro guardie, e ponevano le loro sentinelle.
Definiz: § LXXXVIII. Porsi di guardia in alcun luogo, vale Mettervisi fermo a fare la guardia, a vigilare. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 427: Per assicurarsi che la passassero (la notte) senza offesa divina, si poneva egli di guardia, quando in casa di una, e quando di un'altra, e quivi le notti intere orando per loro, le mantenea frattanto illese dal male.
Definiz: § LXXXIX. Porsi in guardia, Term. di Scherma. – V. il § XLII.
Definiz: § XC. Prendere guardia o Prendersi guardia, usato assolutam., vale Provvedere per mezzo di guardie alla propria difesa o sicurezza; Vigilare, Far guardia, a fine di non essere sorpreso, assalito, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 44: I Fiorentini.... segretamente misono aguato di loro gente armata da più parti di Fiesole: e' Fiesolani essendo sicurati da' Fiorentini, non prendendo guardia, la mattina della loro festa principale, ec.
Esempio: Liv. Dec. 1, 277: Vennersene chetamente di notte e presero di subito la fortezza di Tuscolo, la cui gente non si prendeva guardia.
Esempio: Vill. G. 205: Il maliscalco con 500 cavalieri, non prendendosi guardia, e sanz'ordine, e' più di sua gente disarmati, si mise a passare; e quando giunse al ponte a Valle, che è in su l'Arno presso a Laterino, uscì loro addosso un agguato della gente di Curradino.
Esempio: E Vill. G. 265: Una notte vennero ad Arezo, non prendendosi i Guelfi guardia.
Esempio: Stor. Pistol. 8: Sconosciuto entrò in Pistoia, ed appostò quando messer Bertacca era nella contrada, ed egli non prendea guardia.
Esempio: Vill. M. 191: Temendo per questo i Gambacorti e i loro seguaci perdere lo stato di presente, botarono la città d'ogni sospetto, mandando a' confini de' loro cittadini, e prendendo buona guardia dentro e di fuori.
Esempio: E Vill. M. 419: Gli menò copertamente sopra la città da quella parte dov'era il trattato, e dove non si prendea piena guardia.
Definiz: § XCI. E per Mettersi in guardia, Usare le cautele occorrenti per isfuggire un pericolo. –
Esempio: Lucan. volg. 14: Catellina.... sì ordenò che.... andassero a la casa di Cicerone per ucciderlo. Ma Quinto Currio.... li li fece assapere; laund'elli prese guardia, e non si lassò parlare.
Definiz: § XCII. Prendere guardia a checchessia o Prendersi guardia a checchessia, si usò per Guardare, Attendere, Por mente, Avvertire, e simili, a checchessia. –
Esempio: Stor. Barl. 44: A tutte queste cose mi pres'io guardia a ubbidire i comandamenti di colui che disse, ec.
Esempio: E Stor. Barl. 84: Prenditi guardia a' libri di Cristiani, e tu vi troverai ciò ch'io t'ho detto, che non v'ha se non verità, ec.
Esempio: E Stor. Barl. 114: Ancora ti priego che tu prenda guardia alle leggi e a' costumi delle terre; e se tu vedi cosa che sia contr'a ragione, non la sostenere nè per istabolimento, nè per uso di niuno de' tuoi anticessori.
Definiz: § XCIII. Prendere guardia di alcuno o Prendersi guardia di alcuno, vale Guardarsi da esso, Vigilare sopra di esso, Star guardingo rispetto ad esso; ed altresì Pigliarsene pensiero, Darsene cura, Custodirlo, e simili. –
Esempio: Cic. Opusc. 436: Vedranno e si prenderanno guardia di te.
Esempio: Tav. Rit. 1, 139: Per noi due fue cominciata [nostra battaglia], per noi due debbe finire; chè io d'altro cavalier non prenderòe guardia, ma che di voi.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 425: Quasi egli si contentava d'avere avuta questa trestizia, pure ch'egli avea riavuta la sua reina Ginevra; e di sua dama prendea più guardia d'allora innanzi, che non facea per a dietro.
Esempio: Vill. G. 74: I Fiesolani essendo assicurati da' Fiorentini, e non prendendone quasi guardia,... i Fiorentini entrarono in Fiesole.
Esempio: Canig. Ristor. 46: Questi (i lusinghieri) ci pungon con mortal trafieri, Perchè di lor nulla guardia si prende.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 92: Del quale (di un giovane) niun'altra guardia messer Lizio o la sua donna prendevano, che fatto avrebbon d'un lor figliuolo.
Definiz: § XCIV. Prender guardia di checchessia, vale Guardarsene, Riguardarsene, Star vigilante, guardingo, cauto, rispetto ad esso, a fine di non incorrere in pericoli, danni, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 151: E quelli dentro non prendendo di ciò guardia, non furono così tosto all'arme.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 69 t.: Chimus è un pesce di mare: ma elli è sì savio, che elli cognosce quando dee essere la fortuna.... E però molte volte [e'] marinari ne prendono guardia, quando lo veggiono.
Esempio: Dant. Conv. 312: Quelle cose che prima non mostrano i loro difetti sono più pericolose; perocchè di loro molte fiate prendere guardia non si può.
Esempio: Tav. Rit. 1, 395: Ordinò di prendere alta vendetta sopra di Tristano e di trarlo a fine. E Tristano di ciò nulla prendeva guardia, e di tali novelle egli già non sapeva niente.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 237: Si sentì nel cuore destar un ferventissimo disidero di piacer loro (a due giovinette), per lo quale assai ben conobbe sè divenire innamorato, se guardia non se ne prendesse.
Esempio: E Bocc. Amet. 10: Nè prima di questo si prese il giovane guardia, che amore inestinguibile nella calda mente prese eterne forze.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 35: La sordida lusinga.... è una maschera d'amicizia, che la contraffa sì bene, e l'affigura, e l'appropria, che chi non ne prende ben guardia, di leggieri l'una scambia dall'altra.
Definiz: § XCV. Si usò anche per Astenersi da checchessia, che pur dicesi Guardarsene o Riguardarsene. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 58: Per questa cagione si comanda che si prenda guardia dello sterco del porco, il quale, così per la spezie come per l'accidente, perchè non è secco, fa grandissimo nocimento alle piante (il lat. ha: caveri a stercore porcino).
Definiz: § XCVI. Prendere guardia o Prendersi guardia, reggente, per mezzo della cong. Che, o della particella Di, un compimento verbale, significa Aver cura, Guardare, Avvertire, Badare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 15: Se fussi costretto d'edificare presso a fiume, prenditi guardia di non edificare incontro a quello; perocchè nel verno diventerà fortemente fredda cotale villa, e la state inferma.
Esempio: E Cresc. Agric. volg.60: Diligentemente si conviene prender guardia che il letame ragunato sopra la terra non fummichi a' fiori e a' frutti, o alle gemme delle piante; imperciocchè quel fummo, ec.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 234: È da prender guardia che quella (la pianta di melagrano) ch'ha i rami non si metta a ritroso, cioè col capo innanzi nella fossa, e che non sia dibucciata.
Definiz: § XCVII. Recarsi in guardia, vale Accomodarsi in positura, Porsi in atto, in condizione, di guardarsi e difendersi. –
Esempio: Vill. M. 405: I terrazzani dei castello di Rezzuolo.... s'intesono insieme, e recaronsi in guardia.
Esempio: Dav. Colt. 500: Come fa un esercito, che vedendo l'oste suo recatosi in guardia, con aver le bagaglie abbandonate, non quello investe, ma dà addosso a quelle, e fanne suo bottino.
Definiz: § XCVIII. Stare a guardia, per lo più con qualche aggiunto, come buona, mala, grande, e simili, Stare a buona guardia Stare a mala guardia Stare a grande guardiavale Guardarsi, Star vigilante per non essere assalito all'improvviso, sorpreso, e simili; Vegliare alla propria difesa o sicurezza. –
Esempio: Stor. Pistol. 20: Messer Carlo non gli poteo nuocere niente, perchè stava a grande guardia.
Esempio: E Stor. Pistol. 81: Ciascuno stava a tanta guardia, che non potea essere offeso dall'altro.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 476: Comandò ai suoi baroni che stesseno a buona guardia.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 25: Ultimamente fur tutti d'accordo Di stare a buona guardia.
Esempio: Cellin. Vit. 275: Il cardinale mi disse dipoi, che io stessi a buona guardia, s'io volevo bene alla vita mia.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 380: Il colonnello Miles, non istando quella notte a buona guardia, non si accorse dall'avvicinarsi del nemico.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 433: Lontano a venti miglia dai quartieri dei nemici, si credeva fuori di ogni pericolo, e stava a mala guardia.
Definiz: § XCIX. Stare a guardia, o alla guardia, di chicchessia, o di alcun luogo, vale Guardarlo, Vigilare alla difesa, alla sicurezza, di quello. –
Esempio: Bern. Orl. 34, 52: Colui ch'a guardia della ròcca stava, All'arme grida, e suona forte un corno.
Esempio: Car. Eneid. 2, 735: Altri unitamente entro a la porta Stavan coi ferri bassi in folta schiera A guardia de l'entrata.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 79: Trovato che i soldati, che stavano a guardia della sua persona, si erano partiti, saltò fuori del letto, ec.
Definiz: § C. E riferito ad animali, vale Vegliare alla custodia e al governo di essi, Guardarli. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 4: Sì gli pose (a un leone) cotale uficio, cioè, ch'egli menasse alla pastura e guardasse uno loro asino, il quale recava loro le legne dal bosco; e lo leone ciò faceva con molta intelligenzia a modo d'ingegnoso pastore...; e così, mentrechè pasceva, stava alla sua guardia (qui per similit.).
Definiz: § CI. E Stare checchessia a guardia di alcuno, vale Essere checchessia guardato, custodito, da alcuno. –
Esempio: Libr. Pred.: Gli arnesi manuali ecclesiastici stavano a guardia del proprio sagrestano.
Definiz: § CII. Stare alla guardia in alcun luogo, espresso o sottinteso, vale Farvi la guardia. –
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 78: Ancora v'imponiamo diate ordine di fare tale riparo al muro rotto di Cascina che vi si possa stare alla guardia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 37: Di qua e di là sin alla nuova luce Stanno alla guardia i servitori armati.
Esempio: Bern. Orl. 31, 32: Da un lato solo è la salita, Tutta fatta per forza di piccone, E quivi solo è l'entrata e l'uscita, Ed alla guardia stan molte persone.
Definiz: § CIII. Stare in guardia, vale Guardarsi, Star vigilante, Usar le debite cautele, per la propria difesa o sicurezza, o per non incorrere in pericoli, in danni, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 421: Messer Geri Spini sempre di poi stette in gran guardia, perchè furono ribanditi i Donati e i loro seguaci.
Esempio: Vill. G. 586: Per lo caldo non istavano armati, nè in nulla guardia.
Definiz: § CIV. Stare in guardia di alcuno, trovasi per Guardarlo, Custodirlo, Proteggerlo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 98: Apparve l'Arcangelo Raffaello a Tobia, e stette in guardia di lui più tempo.
Definiz: § CV. Stare sulle guardie, o in sulle guardie, vale Star vigilante e pronto a difendersi, ed altresì Stare in guardia, o guardingo, Usare cautela, circospezione, e simili. –
Esempio: S. Antonin. Confess. 23: Questa allora esce fuori a campo molto feroce, e chi non sta sempre avisato e in sulle guardie, vinti che ha gli altri, rimane vinto da questa; e chiamasi questa Superbia (qui in locuz. figur.).
Esempio: Firenz. Pros. 1, 178: La quale, per non aver cagion di star più su le guardie con esso lei, subito che se ne fu avveduta, fattasi chiamar ec.
Definiz: § CVI. Tenere guardia di alcuna cosa, vale Averne cura, Farne conto e stima, Tenerla in pregio; ma è maniera non comune. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 529: Sua Maestà celava questo suo animo, come quegli che tenea molta guardia della riputazione.
Definiz: § CVII. Tenere alcuno in guardia, o nella guardia, si disse per Tenerlo guardato, custodito, in carcere. –
Esempio: Bibb. N. 1, 203: Mise nelle mani sue (di Iosef) tutti li prigioni che nella guardia erano tenuti.
Esempio: E Bibb. N. 204: Alquanto di tempo era ito, e coloro in guardia erano tenuti.
Definiz: § CVIII. Dar la lattuga in guardia a' paperi. –
V. Lattuga.
Definiz: § CIX. Non si può dormire e far la guardia.
V. Dormire, § XXIX.
Definiz: § CX. Non voler dormire, nè far la guardia; proverbio che vale: Aver l'elezione del prendere a fare una delle due cose, e non ne voler far niuna. –
Crusc. Vocab. I.