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1) Dizion. 4° Ed. .
GUARDIA
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GUARDIA.
Definiz: Sust. verbal. da Guardare, in signific. di Custodire, e Aver cura; l'Atto del custodire, Custodia. Lat. custodia, praesidium. Gr. φυλακή, φρουρά.
Esempio: Bocc. nov. 46. 7. La giovane, parendole il suo onore avere omai perduto, per la guardia del quale ella gli era alquanto nel passato stata salvatichetta (cioè conservazione)
Esempio: E Bocc. nov. 60. 15. A lui la guardia delle sue cose aveva commessa.
Esempio: Dant. Inf. 10. Già son levati Tutti i coperchi, e nessun guardia face.
Esempio: E Dan. Inf. 17. Dove per guardia delle mura Più, e più fossi cingon li castelli (cioè difesa, riparo, propugnacolo)
Esempio: E Dan. Par. 33. Vince tua guardia i movimenti umani (cioè: cura, diligenza, vigilanza, provvedimento)
Esempio: Petr. canz. 22. 2. Io die' in guardia a San Pietro, or non più no.
Esempio: E Petr. canz. 35. 3. Ove si fa men guardia a quel, ch'i' bramo.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Se ne vuol far buona guardia.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 72. Con tutto questo assai credo, che vaglia La buona guardia, e con ognuno all'erta Star sempre.
Definiz: §. I. Guardia; vale anche Persona, che guarda, Custode, Guardatore. Lat. custos, speculator. Gr. κατάσκοπος, διοπτήρ.
Esempio: Varch. stor. 10. 304. Oltra questa guardia generale si avevano eletto una particolare, la quale andasse giorno, e notte circondando le mura.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 128. I nostri vecchi dalle guardie, che in cota' fortezze si tengono, disser guardingo.
Definiz: §. II. Far la guardia, vale Fare la sentinella. Lat. excubare, excubias agere.
Definiz: §. III. Guardia, o Guardia del corpo, o Soldati della guardia ec. vagliono Quelli, che assistono alla persona del principe. Lat. praetoria cohors.
Esempio: Bern. Orl. 2. 2. 57. Parlando il tamburin fu tosto preso Dalla guardia del Re, che intorno stava.
Esempio: Boez. Varch. 1. 4. Ne presi la difesa contra il capitano della guardia del palazzo.
Esempio: Segn. Rett. 14. Che Dionisio tentasse di farsi Principe per aver domandato la guardia del corpo.
Esempio: Red. esp. nat. 16. Uno de' quali era alabardiere della guardia a piede, e l'altro corazza della guardia a cavallo.
Definiz: §. IV. Esser di guardia, o soldato di guardia; vale Essere, o Dover essere attualmente in sentinella.
Esempio: Buon. Fier. 2. 2. 5. A te, che se' di guardia, fa mestieri D'assistere alla porta.
Esempio: E Buon. Fier. appresso: Comparsa è tanta gente Verso la porta, che chi v'è di guardia, Non basta per reprimer la gran calca.
Definiz: §. V. Corpo di guardia; Numero di soldati che sieno in guardia. Lat. custodiae, excubiae. Gr. φρουρά.
Esempio: Buon. Fier. intr. 1. Or ha 'l popolo il passo, e 'l capitano Messo ha 'l corpo di guardia.
Definiz: §. VI. Guardia, e Corpo di guardia, chiamasi anche il Luogo stesso, dove sta cotal numero di soldati. Lat. militum statio, tabernaculum excubiarum, vigilum contubernium.
Definiz: §. VII. Per Quegli sbirri, che di notte girano per la città.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 6. Che la guardia incontrolla, Fermolla, e frugnolò, Cercolla, e ricercolla, Nè nulla proibito le trovò.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 1. 1. S'ode romor di fusti, e lanternoni, Perchè la guardia alieggi quivi intorno.
Definiz: §. VIII. Guardia del fuoco; si dicono Coloro, che sono destinati dal pubblico a spegnere gl'incendj.
Esempio: Buon. Fier. 5. 1. 2. E se' tu forse la guardia del fuoco Corsa al nostro soccorso?
Definiz: §. IX. Guardia, si dice anche Quell'astante, che nello spedale all'ore assegnate assiste agl'infermi.
Esempio: Malm. 3. 19. Vedendo poi, che il flusso raccappella (Come quello, ch'ha in zucca poco sale) Comincia a gridar: guardia, la padella.
Definiz: §. X. Terra di guardia, e Luogo di guardia; cioè, Che ha bisogno d'esser guardata.
Esempio: Com. Inf. 8. E potrebbesi dire, che 'l segno è fatto dalli torrigiani, a guisa che si fa quì nelle terre di guardia, che quando si sente, che 'l nimico cavalchi, o faccia apparecchiamento di cavalcare di notte ec. fa segno di fuoco per vincere le tenebre.
Definiz: §. XI. Prender guardia; cioè Aver cura, Pigliarsi pensiero, Usar cautela. Lat. curam gerere, curam habere, cavere. Gr. ἐπιμελεῖσθαι, ἐντρέπεσθαι.
Esempio: Tes. Br. 4. 1. E però molte volte i marinari ne prendono guardia, quando lo veggiono.
Esempio: Bocc. nov. 44. 3. Del quale niuna altra guardia messer Lizio, o la sua donna prendevano, che fatto avrebbon d'un lor figliuolo.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 9. Per lo quale assai ben conobbe, se divenire innamorato, se guardia non se ne prendesse.
Esempio: Amet. 10. Nè prima di questo si prese il giovane guardia.
Esempio: G. V. 4. 5. 2. I Fiesolani essendo assicurati da' Fiorentini, e non prendendone quasi guardia, ec. i Fiorentini entrarono in Fiesole.
Definiz: §. XII. Non voler dormir, nè far la guardia; proverb. che vale Aver l'elezione del prendere a fare una delle due cose, e non ne voler far niuna. v. Flos 247.
Definiz: §. XIII. Guardie, diciamo anche a Quella parte del morso, che non va in bocca.
Definiz: §. XIV. Guardia, chiamasi anche il Fornimento, o Elso della spada. Lat. capulus. Gr. κοπή, λαβή.
Definiz: §. XV. Guardia; termine della scherma, che è propriamente Positura, o Atto di difesa; onde Mettersi in guardia, Porsi, e simili in guardia, si dice del Prepararsi alla difesa. Lat. pugnae se aptare. Gr. εἰς ἀλκὴν τρέπεσθαι.
Esempio: Bern. Orl. 1. 23. 11. Voltossi tosto il guerrier animoso, Messosi a buona guardia a buon governo.
Esempio: Tass. Ger. 6. 42. Si reca in atti varj, in guardie nove.
Esempio: E Tass. Ger. 6. 43. Nè poi ciò fatto in ritirar si tarda, Ma si raccoglie, e si ristringe in guarda (quì guarda per guardia per la rima)