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Dizion. 4° Ed. .
MIO
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MIO.
Definiz: | Pronome possessivo, che nel genere maschile nel numero del più ha Miei, nel femminile nel numero del meno ha Mia,
e nel numero del più Mie. Lat. meus, a, um. Gr. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 21. Ho fatte mie picciole mercatanzíe. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 3. Io non so, come la mia si fa. |
Esempio: | E Bocc. nov. 23. 25. Ma tu ti se' molto bene ammendato per li
miei gastigamenti. |
Esempio: | Dant. Par. 2. Dietro al mio legno, che cantando varca. |
Esempio: | E Dan. Par. 4. Dalli miei dubbj d'un modo sospinto.
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Esempio: | Petr. canz. 38. 2. I miei sospiri, ch'addolciscon l'aura. |
Esempio: | E Petr. st. 38. 3. Quante lagrime, lasso, e quanti versi Ho
già sparti al mio tempo. |
Esempio: | E Petr. son. 202. Che mi scusi appo voi, dolce mia
pena. |
Definiz: | §. Si muta nella particella MA, e MO, allora, che si affige alle voci Moglie, Fratello, o simili. |
Esempio: | Bocc. nov. 76. 7. Mogliama nol mi crederrà. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 16. Questo uscio fa sì gran romore, quando s'apre, che
leggiermente sarei sentita da fratelmo, s'io t'aprissi. |
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