Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Pronome possessivo, che nel genere maschíle, nel numero del più ha Miei, nel femminile Mie, e nel numero del meno Mia. Lat. meus a um.
Esempio: Boc. Nov. 19. 3. Io non so, come la mia si fa.
Esempio: E Bocc. Nov. 1. Ho fatte mie piccole mercatanzie.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 25. Ma tu se' molto bene ammendato, per li miei gastigamenti.
Esempio: Dant. Par. 3. Retro al mio legno, che cantando varca.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 4. Dalli miei dubbj d'un modo sospinto.
Esempio: Petr. Canz. 38. 3. Quante lagrime lasso, e quanti versi, Ho già sparso al mio tempo.
Esempio: E Petr. appresso. I miei sospiri, che addolciscon l'aura.
Esempio: E Petr. Sonett. 203. Che mi scusi appo voi, dolce mia pena.
Definiz: §. Si muta nella particella MA, e MO, allora, che si affige alle voci Moglie, e Fratello, o simili.
Esempio: Boc. Nov. 77. Questo uscio fa sì gran romore, quando s'apre, che leggiermente sarei sentita da fratelmo s'io t'aprissi.
Esempio: E Bocc. Nov. 76. Mogliama non mi crederà.