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1) Dizion. 5° Ed. .
CAPPELLO.
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CAPPELLO.
Definiz: Sost. masc., che al plur. fa poeticam. anche Cappei e Cappegli. Copertura del capo, fatta di varie materie e di diverse foggie, ma oggi propriamente Quella che ha un cocuzzolo, e una tesa in giro nella parte inferiore. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 63: Un'aquila discese leggermente volando, e trasse a Lucumone il cappello di capo.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam.: E come entrava dentro alla mia porta, Aquila scese, e trassegli il cappello, E cogli artigli suoi in aria il porta.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 69: Presi dal lavoratore in prestanza due mantelletti vecchi di romagnuolo, e due cappelli tutti rosi dalla vecchiezza.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 7: Scaraventa 'l cappel ch'egli ha di treccia.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 411: Cappel di treccia, cioè di paglia, fatto di trecce di paglia.
Esempio: Parin. Poes. 132: Al sospettoso adultero che lento Col cappel sulle ciglia e tutto avvolto Nel mantel se ne gìa con l'armi ascose, Colpieno il core.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 61: E il viso col cappel tutto si tappa.
Definiz: § I. Cappello dicesi anche Quello che portano le donne, che dalla sua forma prende varj nomi; come Cappello a sporta, o Cappello chiuso.
Definiz: § II. E figuratam. Qualsivoglia altra cosa che cuopra altrui il capo comecchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Noi eravam partiti già da ello, Ch'io vidi due ghiacciati in una buca, Sì che l'un capo all'altro era cappello.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 819: Era cappello, perocchè il capo del conte Ugolino stava sopra il capo dell'arcivescovo Ruggieri, e rodevagli il cervello.
Definiz: § III. E pur per similit. detto di Cosa che cuopra la cima di checchessia. –
Esempio: Pallad. Agric. 158: Se [i fichi] sono in luogo freddo, voglionsi tôrre bucce di canne, e fare cappelli alle vette delle piante, sicchè si difendano dal freddo.
Definiz: § IV. E particolarmente di Nuvole o Nebbie addensate sulla cima dei monti. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 491: Parla dei nugoloni, de' quali quando è coperto il monte di Buti, i paesani dicono: Buti ha il cappello. E quando ha quella corona intorno al capo, indica pioggia.
Esempio: Targ. Alimurg. 16: Certe volte nel basso aviamo un vento anche forte, e vediamo che nelle cime dei monti stanno ferme e invariabili le dense nebbie che fanno loro cappello; segno, credo io, che su quelle cime non tira vento alcuno.
Esempio: E Targ. Alimurg. 17: Questi cappelli di nebbie si vedono adunarsi sulle cime dei monti anche a ciel sereno e quieto; ma sono indizio che vuol mutare il tempo, e si vuol gettare a pioggia. Così, Quando Monte Morello ha il cappello, Villan metti il mantello; dice il proverbio, perchè dentro a poche ore piove, e dura molto la pioggia.
Definiz: § V. E per il Cappello alato di Mercurio, che più propriamente dicesi Petaso. –
Esempio: Bocc. Amet. 88: Appresso a loro la discreta Minerva ornata delle sue arme, ed il sagace Mercurio colla sua verga, e col cappello e colle volanti ali.
Definiz: § VI. Cappello si disse anche l'Armatura del capo, fatta più comunemente di ferro, e che riceve varie denominazioni proprie, come Elmo, Cervelliera, Celata e simili. –
Esempio: Rim. Ant. F. Folg. Gimign. 2, 188: Armati di loriche e di cappelli Veder nemici, e percotere ad elli.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 281: Allora Asilarco si trasse el cappello di capo, e disse a uno suo scudiere ec.
Esempio: Giamb. Vegez. 27: Ed ancora il balestriere a piede, senza catafratte e cappello che farae?
Esempio: Lucan. volg. 126: Tago lo ferìo sopra la testa, chè aveva perduto lo cappello del ferro.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 106: Rizzossi in sulle staffe, e 'l brando strinse E Salincorno trovò in sul cappello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 79: Perchè nè targa nè cappel difende La fatal Durindana ove discende.
Definiz: § VII. Cappello, e Cappello rosso, o purpureo, o Cappello cardinalizio, dicesi a Quella forma di cappello rosso e con nappe dello stesso colore, che sogliono portare i Cardinali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 56: Quel ch'in pontificale abito imprime Del purpureo cappel la sacra chioma, È il.... Gran Cardinal della Chiesa di Roma, Ippolito.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 11: Ha purpureo il cappel, purpureo il manto.
Definiz: § VIII. Onde Cappello cardinalizio, Cappello rosso, o solamente Cappello, prendesi figuratam. per la Dignità del cardinalato. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 221: Santo Jeronimo lasciò la dignità, e rifiutò il cappello.
Esempio: Ar. Sat. 1, 157: Se a perder s'ha la libertà, non stimo Il più ricco cappel che in Roma sia.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 180: Chi brama onor di sprone o di cappello, Serva re, duca, cardinale o papa.
Esempio: Varch. Stor. 2, 27: Andarono poi a trovare il gran Cancelliere, il quale aspettava il cappello d'ora in ora.
Esempio: Porz. C. Op. 129: Cominciò a chiedere le paghe per li soldati, e cappelli per li figliuoli.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 519: Di poi fuggissene a Napoli, temendo i primi impeti di quell'iracondo principe, dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito l'integrità del Ministro, l'onorò del cappello.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 76: Ed infule e cappelli Vedeansi dati ad uomin tristi e felli.
Definiz: § IX. Cappello, si disse Quella coperta di cuoio che mettevasi in capo al falcone acciò non vedesse luce, nè si dibattesse. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Quasi falcone ch'esce di cappello, Muove la testa e Coll'ali si plaude.
Esempio: Bocc. Filostr. 3, 91: Come falcon ch'uscisse di cappello.
Esempio: Tratt. Falcon. 3: Vuolsi [il falcone sacro] tenere in mano col cappello in capo, e quando vedi in aere alcun uccello, cioè grue, ovvero oche o anetra, tragli il cappello.
Esempio: Burch. Son. 1, 52: Nembrotto fe' la torre di Babello Per guardar l'oche dal falcon celesto, Che di state non porta mai cappello.
Esempio: Cant. Carn. 1, 184: Ecci chi non impara mai a tornare, Chi si dibatte e non vuole il cappello; Però cappate quello.
Definiz: § X. Cappello d'aguto o di chiodo, o solamente Cappello, dicesi La capocchia del chiodo. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 348: Era come uno cappello d'aguto.
Esempio: Cellin. Vit. 236: Cera, la quale era del medesimo colore appunto di quelli cappelli d'aguti che io avevo cavati.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 11: A questo avvenante la moneta si condurrà tosto a que' cappelli d'aguti, che dovettero essere la moneta di ferro.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Se queste fusser grani di tempesta, O ceci o fave, ovver cappei da chiodi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 251: Un giorno che andando a spasso lungo la Mosa vidi un vascello grossissimo fabbricato di nuovo, il quale in tutta quella parte che aveva a star sott'acqua conficcarono fitto fitto d'aguti con cappelli larghi assai e stiacciati.
Definiz: § XI. Cappello dicesi anche la Parte superiore e slargata del fungo. –
Esempio: Bellinc. Rim. 98 t.: Rispose, e' funghi portano el cappello?
Esempio: Pulc. L. Morg. 2, 9: Tu pari un bel fungo, Ma il gambo a quel cappello è troppo lungo.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 115: Così sono gli uovoli, che hanno certe bolle bianche punteggiate sopra la pelle del loro uovolo, cioè del loro cappello quando si allarga.
Definiz: § XII. Ed anche la Parte superiore del lambicco o di qualsiasi apparecchio distillatorio, nella quale si condensano i vapori, che per un becco o tubo escono fuori in forma di liquido. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 277: La padella s'empie di rose, e 'l cappello del piombo vi si pone di sopra.
Esempio: Ricett. Fior. 101: Sopra alle bocce si pone il suo cappello, che suggelli benissimo, al rostro del quale s'attacca il recipiente appiccato con un cappietto di spago alla palla del cappello.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1534: Questo fornello ha dentro di sè murato un caldaro di rame stagnato, del tutto simile a quello con cui si fa comunemente l'acquavite, con il suo cappello parimente di rame stagnato, la canna del quale passa a traverso d'una botte d'acqua fredda.
Esempio: Red. Esp. nat. 34: Serrato l'orinale col suo cappello rostrato, l'accomodai nel fornello.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 342: Lo zolfo ridotto liquido dal fuoco, sale nel cappello di terra posto sopr'alle pentole.
Definiz: § XIII. Cappello è anche una Specie di copertoio sui condotti dei camini, affinchè il fumo abbia più facile la uscita. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 55 t.: Alcuni altri.... in iscambio di questa [volta murata] fanno un cappello di ferro.
Definiz: § XIV. Cappello dicesi la Massa delle vinacce che dal bollore del mosto è mandata in alto, e fa come da cappello al tino.
Definiz: § XV. Cappello. Term. di Mineralogia. Dicesi la Parte superiore di un filone, che forma la crosta del monte ov'è la miniera.
Definiz: § XVI. Cappello, diconsi Quelle poche parole, le quali il giornalista premette a uno scritto altrui, ch'egli stampa nel suo Giornale.
Definiz: § XVII. Cappello, vale figuratam. Forte sgridata, Rabbuffo, ed anche Vergogna, Confusione; onde le maniere Fare un cappello o Dare un cappello, e per maggiore intensità, Rovesciare in capo un cappello, per Fare o Dare una forte sgridata, Far rimanere in vergogna. –
Esempio: Nov. ant. B. 32: Tu credi al matto un cappello aver dato, ma egli è rimaso a noi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 38: E rovesciogli in capo un gran cappello.
Esempio: Med. Aridos. 1, 4: Ma ecco di qua Erminio che mi ha a fare un cappello, perchè io non ho fatto la sua ambasciata.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 26: Alla prima giunta mi fece un cappello, ch'io non l'avessi aspettato.
Esempio: Cecch. Corr. 5, 9: E' m'ha campato un gran cappello.
Definiz: § XVIII. Cappello a due, a tre, o a quattro acque. –
V. il § I di Acqua in significato di Pioggia.
Definiz: § XIX. Cappello a tre venti. –
V. Vento.
Definiz: § XX. Amico di cappello, vale Persona che, incontrandola, si saluta soltanto col levarsi il cappello; Amico di semplice conoscenza, che anche dicesi Amico di saluto.
Definiz: § XXI. Cosa da cavarglisi il cappello o Roba da cavarglisi il cappello, dicesi familiarmente per Cosa, Roba molto eccellente nel suo genere.
Definiz: § XXII. Forma del cappello, trovasi detto giocosamente per Capo. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 180: Quest'aria grossa m'ha fatto il cervello Come broda di succiole scipito; M' ha, come dir, ripien di pan bollito, Pur lo dirò, la forma del cappello.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 28: Che la regina poi sarebbe donna Da farci per la stizza e pel rovello, Buttare a' piè la forma del cappello.
Esempio: Not. Malm. 2, 464: Buttare a' piè la forma del cappello. Cioè, buttare la testa a' piedi, Troncare il capo, che è la forma del cappello.
Definiz: § XXIII. Levata di cappello, è L'atto del levarsi altrui il cappello, o per riverirlo o per guadagnarsene il favore; Scappellatura.
Definiz: § XXIV. Andare col cappello in giro, o in mano, vale Andare accattando; e dicesi di Coloro che cantano e suonano per le vie, o in altra maniera intrattengono il pubblico. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: E quando canta un povero poeta,.... Un violinaccio gli fa ziro ziro, E poi per lui va col cappello in giro.
Definiz: § XXV. Aspettare il cappello, dicevasi degli sparvieri, o simili animali, quando erano molto agevoli e addomesticati. –
Esempio: Burch. Son. 2, 55: E sia gentile [lo sparviero] e aspetti il cappello.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 71: Tornava [lo sparviero] al pugno, ch'era una bellezza, Aspettava il cappel com'una forma.
Definiz: § XXVI. E figuratam. si disse per Lasciarsi aggirare. –
Esempio: Bellinc. Rim.: Aspettando il cappello Con sonetti sarai più che ragazzo.
Definiz: § XXVII. Cavarsi il cappello ad uno o Levarsi il cappello ad uno, vale Cavarglisi il cappello in segno di riverenza o di saluto.
Definiz: § XXVIII. E figuratam. Tenere altrui in gran conto, Farne grande stima. –
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 32: Alle leggi,... di Giustiniano fecero le chiose.... Irnerio, Martino;.... al nome dei quali, siccome di arcivenerabili maestri, ognuno una volta si cavava il cappello.
Definiz: § XXIX. Far di cappello, lo stesso che Cavarsi il cappello.
Definiz: § XXX. Pigliare il cappello o Prendere il cappello, dicesi figuratam. per Impermalirsi, Metter broncio per parole o atti, per lo più di celia, ma che si credano offensivi; detto forse da ciò, che chi è impermalito suol prendere il cappello e andarsene.
Definiz: § XXXI. Se mi mettessi a far cappelli, nascerebber gli uomini senza capo; maniera proverbiale, che dicesi da chi è disgraziatissimo, qualunque cosa si metta a fare.