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Dizion. 2° Ed. .
VENIRE
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pag.916
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VENIRE.
Definiz: | Andare, appressandosi da luogo lontano a quello, dove si ritruova o fà conto, in un certo modo, di ritrovarsi quel
che ragiona, o con chi si ragiona. Lat. venire. |
Esempio: | Bocc. nov. 78. 6. Che domattina, in su l'ora di terza, egli truovi qualche cagione
di partirsi da me, e venirsene quì. |
Esempio: | E Bocc. nov. 86. 14. Adriano disse. Sì, vienne quà.
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Esempio: | E Bocc. nov. 42. 12. Fatta una gran moltitudine di gente sopra
il Re di Tunisi se ne venne. |
Esempio: | E Bocc. nov. 12. 13. Avendo fatto fare un grandissimo fuoco
in una sua camminata, in quella se ne venne, ec. |
Esempio: | Petr. Son. 211. Chi vuol veder quantunque può Natura, E 'l Ciel tra noi, venga a
mirar costei. |
Esempio: | Dan. Par. 11. Se non come huom s'accorge, Anzi il primo pensier del suo
veníre. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 2. Lucía nimica di ciascun crudele Si mosse, e venne al
loco dov'io era. |
Esempio: | E Dan. Inf. appresso. E venni a te così com'ella volse.
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Definiz: | ¶ Per tornare. Lat. redire. |
Esempio: | Bocc. nov. 21. 6. Anzi mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni, che io
ec. |
Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 10. Si scontrarono in una brigata di belle
giovani donne, e ornate, che da un paio di nozze veniéno. |
Definiz: | ¶ Per arrivare, giugnere, comparire. Lat. pervenire, advenire. |
Esempio: | Bocc. n. 91. 5. Vennero ad un fiume, e quivi abbeverarono le lor bestie.
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Esempio: | E Bocc. n. 39. 7. Non vedendol veníre si maravigliò forte.
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Esempio: | Dan. Parad. 5. Come in peschiera, ch'è tranquilla e pura, Traggono i pesci a ciò,
che vien di fuora. |
Esempio: | Bocc. n. 18. Questa parola parve forte contraria alla donna a quello, che di
venire intendea [cioè di pervenire al suo intendimento, all'ottenere il suo fine] |
Definiz: | ¶ Per accadere, interveníre, avveníre. Lat. accidere, evenire. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 28. Tu hai molto a lodare Iddio, che quel caso ti venne. |
Esempio: | E Bocc. nov. 28. 26. E per ventura venne, che a convenevol
tempo, ec. |
Definiz: | ¶ Per derivare, procedere, nascere, avere origine. Lat. oriri, nasci. |
Esempio: | Petr. canz. 3. 4. Lo mio fermo desir vien dalle stelle. |
Definiz: | ¶ Per sapere, cioè gettare odore. Latin. redolere. |
Esempio: | Bocc. conclus. n. 13. E se non che da tutti viene un po' del caprino,
ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 50. 12. Egli è che dianzi imbiancai miei veli col
solfo, ec. onde ancor ne viene. |
Esempio: | Nov. ant. 79. 3. La femmina non val niente, se di lei non vien di luccio stantío.
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Definiz: | ¶ Venire altrui del cencio, val putirgli ogni cosa, cioè avere ogni cosa a schifo, e a sdegno.
Lat. naso suspendere. |
Esempio: | Boccac. nov. 58. 3. E quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio,
che altro, che torcere il muso non facea. |
Definiz: | ¶ Per divenire, diventare. Lat. fieri, effici. |
Esempio: | Bocc. n. 3. 1. La quale udita, più caute verrete nelle risposte. |
Esempio: | Dan. Par. 2. Vivesi ben, ma non si vien satollo. |
Definiz: | ¶ Per succedere, riuscíre. Latin. succedere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 2. Tanto più vien lor piacevole, quanto maggiore è stata dello
smontare, e del salir la gravezza. |
Definiz: | ¶ Per cominciare, metter mano. Lat. venire, aggredi. |
Esempio: | Bocc. nov. 36. 4. Ma vegniamo alla novella. |
Esempio: | E Bocc. nov. 3. 1. A narrarvi quella novella verrò, la quale,
ec. |
Esempio: | Petr. Son. 220. Onde a ben far per vivo esemplo viensi. |
Definiz: | ¶ Far venire, per far condurre, fare arrecare. Lat. curare
ferendum. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 22. E quindi fatto venir bare, e chi, per difetto di quelle,
ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 24. Fatto il Prenze veníre una grande, e
bella coppa d'oro. |
Definiz: | ¶ Per metaf. incorrere. Lat. incidere, cadere. |
Esempio: | Bocc. n. 77. 34. Venne in tanto dolore, che quasi fu per gittarsi della torre in
terra. |
Definiz: | ¶ In signif. neutr. pass. convenirsi, doversi. Lat. deberi. |
Esempio: | Passav. 141. Considerando la penitenzia, che de' nostri peccati si viene.
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Esempio: | Ber. rim. Viemmisi questo per la mia fatica, ch'io, ec. |
Definiz: | ¶ Venir per uno, veníre a chiamare uno. Lat. accersere, vocare.
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Esempio: | Bocc. n. 16. 39. Che per Madonna Beritola, e per Giuffredi venieno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 34. E quivi v'aspettate tanto, che per voi
venga colui, che noi manderemo. |
Definiz: | ¶ Venire appresso: seguitare. Lat. prope sequi. |
Esempio: | Bocc. n. 13. 10. Al quale appresso venieno due antichi parenti del Re.
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Esempio: | E Bocc. nov. 15. 6. Mettiti avanti, io ti verrò appresso.
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Definiz: | ¶ Tu sij il ben venuto essere il ben venuto: modo d'accoglienza, a chi arriva. Lat.
salve. |
Esempio: | Bocc. n. 20. 10. Messer voi siate il ben venuto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 15. Ben vegna l'anima mia. |
Definiz: | ¶ Venire a mano: dar nelle mani, abbattersi. Lat. Nancisci, occurrere,
incidere. |
Esempio: | Passav. 341. Nell'aprire alcun libro di subito, e considerare quello, che gli
venisse a mano. |
Esempio: | Bocc. n. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò. |
Esempio: | Dan. Inf. 22. Venuto a man degli avversarj suoi. |
Definiz: | ¶ Venire alle mani, venire a' ferri, all'arme, e simili, vale azzuffarsi. Latin.
manus conserere. Per metaf. |
Esempio: | Cr. Vell. Vegnendo a' ferri, per essere in concordia con noi.
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Definiz: | Venir fatto, venir detto, venir guardato, e simili, avvenire,
accadere, succedere, che si fece, che si disse, che si guardò. |
Definiz: | ¶ Venir da mano: il potere acconciamente adoprar quella mano, che più comunemente s'adopera, o
destra, o sinistra. |
Esempio: | Bocc. n. 79. 4. E intra gli altri li quali con più efficacia gli vennero gli occhj
posti addosso. |
Esempio: | E Bocc. nov. 75. 3. Venutogli guardato là, dove questo Mess.
Niccola sedeva. |
Esempio: | Bocc. nov. 6. 3. Semplicemente parlando, era venuto un dì, detto ad una sua
brigata, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 6. 3. Per avventura gli venne trovato un buono
huomo. |
Esempio: | E Bocc. n. 43. 17. Finattanto, che fatto mi verrà di potertene
sicuramente mandare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 14. 3. Al quale venne presso che fatto, di perde,
con tutte quelle, se stesso. |
Definiz: | ¶ Venir vento, cioè soffiare. Lat. flare, spirare. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 56. sentendo un soave venticello
veníre. |
Esempio: | E Bocc. nov. 17. 29. A ricevere un venticello, che da quella
parte veniva. |
Definiz: | ¶ Venire il termine: compiere il tempo. Lat. advenire diem.
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Esempio: | Bocc. nov. 80. 21. E passato d'un mese, e di due, il termine, non che venuto, al
quale i suoi danari riaver dovea. |
Definiz: | ¶ Venir malóre altrui: essere assalito dal male. Lat. invadere.
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Esempio: | Bocc. Introd. n. 6. Cominciò il già detto gavocciolo mortifero, indifferentemente
a nascere, e a veníre. |
Definiz: | ¶ Venir disiderio compassione, e simili, esser mosso da questi affetti. |
Esempio: | Boc. n. 86. 4. Venne disiderio a Pinuccio di doversi pur con costei ritrovare.
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Esempio: | E Bocc. nov. 77. 59. Per gli umili suo' preghi un poco di
compassion gli venne di lei. |
Definiz: | ¶ E così Venir faccendo, ragguardando, e simili, cioè fare, ragguardare: modo comune a noi, e a'
Greci. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 32. Ogni volta, ch'io vengo ben ragguardando. |
Esempio: | E Bocc. nov. 29. 26. E più tritamente esaminando vegnendo ogni
particolarità. |
Esempio: | E Bocc. nov. 75. 3. Parendogli che fosse un nuovo uccellone,
tutto 'l venne considerando. |
Esempio: | E Bocc. nov. 11. 7. Cominciò, ec. a far sembiante di
distendere l'un de' diti, e appresso la mano, e poi il braccio, e così tutto venirsi distendendo. |
Definiz: | ¶ Veníre a fare una cosa, cioè farla. |
Esempio: | Bocc. nov. 100. 30. Quando venni a prender moglie, gran paura ebbi, che non
m'intervenisse. |
Definiz: | ¶ Venire a dire: significare. Lat. significare. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 6. Credendo, che cappello, cioè ghirlanda, secondo il lor volgare, a
dir venisse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 59. 6. Quello, ch'egli aveva risposto non veniva
a dir nulla. |
Definiz: | ¶ Venire al niente: mancare. Lat. ad nihilum redigi. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 32. De' quali il numero è quasi venuto al niente. |
Definiz: | ¶ Venire al niente, l'usiamo anche per ridursi a mendicità. Lat. ad incitas
redigi. |
Definiz: | ¶ Veníre in concio, Venire il destro, Venir ben fatto, tornar comodo,
essere opportuno. |
Esempio: | Bocc. nov. 72. 11. E io non so, quando e' mi si venga cosí ben fatto, come ora.
Latin. opportunum esse. |
Esempio: | Bocc. nov. 40. 11. Se 'l maestro non l'ha riposta in casa, verrà troppo in concio
a' fatti nostri. |
Esempio: | E Bocc. nov. 10. 6. Quando a piè, e quando a cavallo, secondo
che più il destro gli venia. |
Definiz: | ¶ Venire a notizia: intendere, sapere. Lat. intelligere, scire.
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Esempio: | Bocc. nov. 15. 13. O, che se egli ne ragionò, a mia notizia venuto non sia.
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Definiz: | ¶ Venire in campo. |
Esempio: | Franc. Sacch. Un ben gli sta di botto verrà in campo, cioè sarà detto.
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Definiz: | ¶ Esser venuto in famiglia: aver di molti figliuoli. Lat. multos filios
habere. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 7. Non ostante, che in famiglia tutti venuti fossero. |
Definiz: | ¶ Venir nella mente: veníre a memoria, veníre in animo, sovveníre.
Lat. in mentem venire, succurrere. |
Esempio: | Bocc. nov. 48. 13. Gli venne nella mente questa cosa dovergli molto poter valere.
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Esempio: | E Bocc. nov. 1. 5. Gli venne a memoria un Ser Ciapperello da
Prato. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. Venuto adunque nell'animo questo Ser
Ciapperello a Messer Musciatto. |
Definiz: | ¶ Venire a capo d'una cosa, venire alla fine. Lat. ad finem
pervenire. |
Esempio: | Bocc. nov. 60. 19. E furon tante, che se io ve le volessi tutte contare, io non ne
verrei a capo in parecchi miglia. |
Esempio: | E Bocc. nov. 40. 1. Sommamente disiderato ho, che a capo se
ne venisse. |
Definiz: | ¶ Venir meno, svenirsi, smarrir gli spiriti. Lat. viribus deficere,
consternari. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 36. Da grave dolor vinto, venendo meno, cadde. |
Definiz: | ¶ E Venir meno, mancare. Lat. deficere, deesse. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 33. Allora quasi, come se il Mondo sotto i piedi le fosse venuto
meno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 41. 12. Se averla promessa a Pasimunda nobil
giovane Rodiano, al quale non intendeva di venir meno. |
Esempio: | Tav. Rit. Io vi priego per lo solo Iddio, e per l'amore, che voi non me ne vegnate
meno. |
Esempio: | N. ant. 77. 2. Se 'l tuo successor mi vien meno? tu mi se debitore. |
Esempio: | Quad. Cont. Per tre quarti di braccio di velluto verde, che li venia meno per la
moglie. |
Definiz: | ¶ Venire a morte: morire. L. mori, perire. |
Esempio: | Boc. n. 3. Che, quando a morte venisse, quello gli lasciasse. |
Definiz: | ¶ Venire in povertà, in miseria [cioè cadere in] L. in paupertatem
incidere. |
Esempio: | Boc. n. 13. 6. Chente la povertà, nella quale, ec. eran venuti. |
Definiz: | ¶ Venire al bisogno, cioè bisognare. Lat. opus esse. |
Esempio: | Bocc. nov. 12. 5. Al bisogno ti fia venuto. |
Definiz: | ¶ Venire in parte: participare. Lat. participem esse. |
Esempio: | Bocc. nov. 34. 10. Della qual vittoria io non cerco, che in parte mi venga se non
una donna, ec. |
Definiz: | ¶ Diciamo: e' non mi vien ben di farlo non venir ben di farlo, cioè non lo vo' fare, non
mi torna ben di farlo. Lat. non placet. |
Definiz: | ¶ Diciamo VENIRE in signif. di costare, o valere, dal lat. veneo. Onde |
Esempio: | Cr. 2. 14. 5. La pianta, ec. che mezzanamente si bagna, alligna, e viene.
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Esempio: | Dav. colt. A scudicciuolo è agevole innestare, e i nesti vengon su, e fruttan
presto. |
Esempio: | E Dav. Colt. altrove. Prima vengono, che l'altre carovelle, ma
non bastaro. |
Esempio: | Cr. 3. 15. 4. E nella bobolca delle mezzana saggina, appresso sedeci corbe ne
vengono, cioè crescono. |
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