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1) Dizion. 4° Ed. .
VENIRE.
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VENIRE.
Definiz: Verbo frequente nell'uso, copioso nelle maniere, vario ne' significati; Onde a maggior chiarezza si trarran fuori per alfabeto i suoi principali, suoi sentimenti, o le locuzioni sue più proprie. E dagli esempli si riconosceranno le forme, e significanze di neutr. pass. in che è stato usato dagli autori.
Definiz: VENIRE. Andare, appressandosi da luogo lontano a quello, dove si ritruova, o fa conto in un certo modo di ritrovarsi quello, che ragiona, o con chi si ragiona, o di chi si ragiona. Lat. venire. Gr. ἔρχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 12. 13. Avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata, in quella se ne venne.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 6. Che domattina in sull'ora di terza egli truovi qualche cagione di partirsi da me, e venirsene quì.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 14. Adriano disse: sì, vienne quà.
Esempio: Petr. son. 210. Chi vuol veder quantunque può natura, E 'l ciel tra noi, venga a mirar costei.
Esempio: Dant. Inf. 2. Lucia nimica di ciascun crudele Si mosse, e venne al loco, dov'i' era.
Esempio: E Dan. Inf. appresso: E venni a te così com'ella volse.
Esempio: E Dan. Par. 5. Come in peschiera, ch'è tranquilla, e pura, Traggono i pesci a ciò, che vien di fuora.
Esempio: E Dan. Par. 10. Del salire Non m'accors'io, se non com'uom s'accorge, Anzi 'l primo pensier, del suo venire.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 111. L'abate Matus venne una fiata col discepolo suo di quel luogo, che si chiama Maragitam, dove egli stava.
Definiz: VENIRE. Per Convenire, Esser dovuto. Lat. deberi. Gr. πρέπειν.
Esempio: Pass. 141. Significando la penitenzia, che de' suoi peccati si viene.
Esempio: Bern. rim. 1. 102. Viemmisi questo per la mia fatica, Ch'i' ho durato a dir de' fatti tuoi.
Definiz: VENIRE. Per Cominciare, Metter mano. Lat. venire, aggredi. Gr. ἐπέρχεσθαι, εἰσβάλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 1. A narrarvi quella (novella) verrò, la quale udita, forase più caute diverrete.
Esempio: E Bocc. nov. 36. 4. Ma vegniamo alla novella.
Esempio: Petr. son. 219. Onde a ben far per vivo esempio viensi.
Definiz: VENIRE. Per Accadere, Intervenire, Avvenire. Lat. accidere, evenire. Gr. συμβαίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 28. Tu hai molto a lodare Iddio, che quel caso ti venne.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 28. E per ventura venne, che a convenevole tempo ec. la donna partorì un figlioul maschio.
Esempio: Petr. son. 315. E quel soave velo, Che per alto destin ti viene in sorte.
Esempio: Franc. Barb. 340. 21. Dove se vien, che vadi, Verso eternità donna seguente.
Esempio: Boez. G. S. 46. La qual cosa viene di rado.
Definiz: VENIRE. Per Succedere, Riuscire. Lat. succedere. Gr. συμβαίνειν.
Esempio: Bocc. intr. 2. Tanto più vien lor piacevole, quanto maggiore è stata del salire, e dello smontare la gravezza.
Esempio: Tesorett. Br. Che nulla ora, che fia, Venir non ti poría.
Definiz: VENIRE. Per Arrivare, Giugnere, Comparire. Lat. pervenire, advenire. Gr. ἐπέρχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 39. 7. Non vendendol venire, si maravigliò forte.
Esempio: E Bocc. nov. 91. 5. Vennero ad un fiume, e quivi abbeverando le lor bestie, la mula stallò nel fiume.
Esempio: Buon. Tanc. 4. 6. Anche tu pur un tratto ci venisti.
Definiz: VENIRE. Per Conseguire, Ottenere.
Esempio: Bocc. nov. 18. 30. Questa parola parve forte contraria alla donna a quello, a che di venire intendea.
Definiz: VENIRE. Per Sapere, cioè Uscirne odore. Lat. redolere. Gr. ἀπόζειν.
Esempio: Bocc. concl. 13. E se non che da tutti un poco viene del caprino, troppo sarebbe più piacevole il piato loro.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 12. Egli è, che dianzi io imbiancai miei veli col solfo ec. sì che ancora ne viene.
Esempio: E Bocc. nov. 54. 3. Essendo già presso che cotta (la gru) e grandissimo odor venendone.
Esempio: Sen. Pist. Di Rucillo viene di maccheroni.
Esempio: E Sen. Pist. di sotto: Di lui viene di becco.
Esempio: Nov. ant. 79. 3. La femmina non val neente, se di lei non viene come di luccio stantío.
Definiz: VENIRE. Per Derivare, Procedere, Nascere, Avere origine. Lat. oriri, nasci. Gr. φύεσθαι, γίγνεσθαι.
Esempio: Petr. canz. 3. 4. Lo mio fermo desir vien dalle stelle.
Esempio: Boez. G. S. 46. Alle virtudi dalle dignitadi onor non viene, ma alle dignitadi dalle virtudi.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 5. Perchè agli altri animali è il non conoscersi naturale, ma negli uomini viene da vizio.
Esempio: E Boez. Varch. 2. pros. 6. E questo donde viene? Dirolti.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 9. Quantunche l'onesto si debba seguire solo per cagion di se stesso, e che del benifizio non ce ne debba venire utilità nessuna.
Esempio: Cas. lett. 25. Tutto quello, che viene da sua M. Cristianiss. sarà sempre grato, e caro alla Santità di N. S.
Definiz: VENIRE. Per Tornare. Lat. redire. Gr. ἐπανήκειν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 5. Anzi mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni ec. che io gliele mandassi.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 10. Si scontrarono in una brigata di belle giovani donne, e ornate, che da un paio di nozze venieno.
Definiz: VENIRE. Per Incorrere, Cadere. Lat. incidere, cadere. Gr. ἐπιπίπτειν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 34. Venne in tanto dolore, che quasi fu per gittarsi della torre in terra.
Definiz: VENIRE. Per Istaccarsi, ec.
Esempio: Fir. As. 62. Mi volli pigliare il naso, ed egli mi cadde; vollimi toccare gli orecchi, ed egli se ne vennero.
Definiz: VENIRE. Per Divenire, Diventare. Lat. fieri, effici. Gr. γίγνεσθαι.
Esempio: Dant. Par. 2. Del quale Vivesi quì, ma non si vien satollo.
Esempio: Ninf. Fies. E crescendo Pruneo, venne sì bello Della persona, che se la natura L'avesse fatto in prova col pennello, Non potea dargli più bella figura.
Esempio: Dittam. 4. 19. Quando Ruberto venne maggiordomo.
Definiz: VENIRE. Per Pervenire, Appartenere. Lat. pertinere, spectare, deberi. Gr. προσήκειν.
Esempio: Car. lett. 2. 19. Domando quel, che debitamente mi si viene, e non mi si venendo, che la ragion sia quella, che lo dica.
Esempio: E Car. lett. 20. Monsignor Giustiniano ec. non mi vuol dare quel, che mi si viene.
Esempio: E Car. lett. 25. Parendomi d'esser tenuto a restituzione di quel più, che non mi si viene.
Definiz: VENIRE. Parlandosi di piante, o simili, vale Crescere.
Esempio: Cr. 2. 14. 5. Quella (pianta) che mezzanamente si bagna, alligna, e viene.
Esempio: Dav. Colt. 175. Prima vengono, che le altre carovelle, ma non bastano.
Esempio: Alam. Colt. 5. 214. Chi dal benigno Giove, o dalla figlia, Quant'han soave, e buon, s'accoglie in seno; Chi tra le nevi, e 'l giel menando i giorni, Sotto 'l più freddo ciel vien lieta, e verde.
Definiz: VENIRE. Parlandosi di biade, vale Nascere, Esser prodotto, Raccorsene.
Esempio: Cr. 3. 17. 4. E nella bobolca della mezzana saggina appresso di sedici corbe ne vengono, cioè se ne ricoglie.
Definiz: VENIRE. Parlandosi d'alcun malore, si dice del Sopraggiungere, che fa quella cotale infermità.
Esempio: Bocc. intr. 6. Cominciò il già detto gavocciolo mortifero indifferentemente in ogni parte di quello (corpo) a nascere, e a venire.
Esempio: Cron. Vell. 101. A me vennono le gotte, onde non vi pote' andare.
Definiz: VENIRE. Detto relativamente a Andare, vale Muoversi con moto, che talora va innanzi, e talora va addietro.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 23. I quali rimoti per grandissimo spazio dalla veduta nostra vanno, e vengono.
Esempio: Ar. Fur. 7. 14. Due pome acerbe, e pur d'avorio fatte Vengono, e van, com'onda al primo margo.
Definiz: VENIRE. Per Essere.
Esempio: Bern. rim. 1. 8. Io vi scongiuro, se voi mai venite Chiamato a medicar quest'oste nostro Dategli bere a pasto acqua di vite.
Esempio: Gal. Gall. 227. Tale è la forza, e virtù, che dalla velocità del moto vien conferita al mobile, che la riceve.
Definiz: VENIRE. Con gli infiniti de' verbi, e colla particella A, non muta il significato de' medesimi verbi; onde Venire a fare una cosa, è lo stesso, che Farla.
Esempio: Bocc. nov. 100. 30. Il che, quando venni a prender moglie, gran paura ebbi, che non m'intervenisse.
Definiz: §. Venire a dire, vale Significare. Lat. significare. Gr. σημαίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 1. 6. Credendo, che cappello, cioè ghirlanda, secondo il loro volgare, a dir venisse ec. Ciappelletto il chiamavano.
Esempio: E Bocc. nov. 59. 6. Quello, che egli aveva risposto, non veniva a dir nulla.
Definiz: VENIRE. Co' gerundj de' verbi; come Venir faccendo, ragguardando, e simili, vale pur lo stesso, cioè Fare, Ragguardare, modo comune a noi, e a' Greci.
Esempio: Bocc. nov. 11. 7. Cominciò ec. a far sembiante di distendere l'un de' diti, e appresso la mano, e poi il braccio, e così tutto a venirsi distendendo.
Esempio: E Bocc. intr. 32. Ogni ora, che io vengo ben ragguardando alli nostri modi questa mattina ec.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 26. E più tritamente esaminando vegnendo ogni particularità ec. fermò il suo con glio.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 3. Parendogli, che fosse un nuovo uccellone, tutto il venne considerando.
Esempio: Petr. son. 91. Venni fuggendo la tempesta, e 'l vento.
Esempio: Fir. As. 81. La Lucia tutta affannata, e timorosa mi venne dicendo, che la padrona ec. si voleva la seguente notte trasmutare in uno uccello.
Esempio: Cas. lett. 20. Ricordandole insieme, che quello, che io le mandai a dire per lo mio gentiluomo molti mesi sono, si verrà conducendo ad effetto.
Definiz: VENIRE. Con gli add. de' verbi; come Venir fatto, Venir detto, Venir guardato, e simili, vale Avvenire, Accadere, Succedere di fare, di dire, di guardare ec.
Esempio: Bocc. nov. 6. 3. Per avventura gli venne trovato un buono uomo.
Esempio: E Bocc. appresso: Al quale ec. era venuto detto un dì ad una sua brigata, se avere un vino sì buono, che ne berrebbe Cristo.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 3. Venutogli guardato là, dove questo messer Niccola sedeva ec. tutto il venne considerando.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 4. E intra gli altri, li quali con più efficacia gli vennero gli occhi addosso posti, furono due dipintori.
Esempio: Fior. S. Franc. 7. Si guardava di stare molto con lui ec. acciocchè non gli venisse detto alcuna parola di correzione verso di lui, il quale egli conoscea di tanta santitade.
Esempio: Fir. As. 89. E' mi venne veduto un orto assai ameno.
Definiz: §. Venir fatto, vale anche il più delle volte Riuscire.
Esempio: Bocc. nov. 14. 3. Al quale, non bastando la sua ricchezza, disiderando di raddoppiarla, venne presso che fatto di perder con tutta quella se stesso.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 17. Infino a tanto che fatto mi verrà di potertene sicuramente mandare a Roma.
Esempio: E Bocc. nov. 72. 11. Io non so quando e' mi si venga così ben fatto, come ora.
Esempio: Car. lett. 1. 61. Ma io spero, che mi verrà fatto d'accertarmene in qualche parte.
Esempio: Ambr. Furt. 1. 3. Io dubito, che ella non ci verrà fatta.
Esempio: Borgh. Rip. 144. Il che gli verrà fatto, se egli adopererà i colori più chiari.
Definiz: VENIRE A BATTAGLIA. Combattere. Lat. praeliari. Gr. μάχεσθαι.
Esempio: Cron. Vell. 101. Convenne venire a battaglia ordinata, e combatterono, e in breve furono sconfitti i Pisani.
Esempio: Alam. Gir. 11. 58. Ma non so tanto dir, che astretto fui Di venire a battaglia contro a lui.
Definiz: VENIRE A BENE. Si dice propriamente degli alberi, e delle piante, e vale Allignare, Provare nel signific. del §. II.
Esempio: Sen. Pist. 112. Però noi la sogliamo tagliare (la vite) sopra terra, perchè se non viene a bene, che l'uomo vi metta altro consiglio, o innestila sotterra (il T. Lat. ha: si non responderit)
Definiz: VENIRE A BISOGNO. Bisognare.
Esempio: G. V. 7. 3. 2. E ciò venne al detto Carlo bene a bisogno.
Definiz: VENIRE A CAMPO. Campeggiare, Accamparsi.
Definiz: VENIRE A CAPO. Venire alla fine, al termine, alla conclusione. Lat. ad finem pervenire. Gr. πρὸς τέλος ἥκειν.
Esempio: Bocc. nov. 40. 1. Sommamente disiderato ho, che a capo se ne venisse.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 19. Furon tante, che se io ve le volessi tutte contare, io non ne verrei a capo in parecchi miglia.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 11. Per penitenzia n'aveva preso il voler morire, di che tosto credeva venire a capo.
Esempio: Lab. 199. Egli non si verrebbe a capo in otto dì di raccontare tutte le cose, che ella ha così fatto fine adoperava.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Di ciò, che tu comincerai, guarda la fine, a che capo tu ne verrai.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Volendole perfettamente conoscere, o vedere, sono di troppa fatica, e non se ne può venire a capo.
Esempio: Ar. Fur. 18. 17. Al pagan, che non sa, come ne possa Venire a capo, ormai quel giuoco incresce.
Esempio: Varch. Ercol. 94. D'uno, che favella favella, e favellando con lunghi circuiti di parole aggira se, e altrui senza venire a capo di conclusione nessuna, si dice: e' mena il can per l'aia ec. e a questi cotali si suol dire: egli è bene spedirla, finirla, livellarla, venirne a capo.
Definiz: VENIRE A CONCORDIA. Accordarsi.
Esempio: Bocc. nov. 46. 4. Temendo essi di non venire a peggio, e per costei guastare i fatti loro, vennero a concordia di doverla donare a Federigo Re di Cicilia.
Definiz: VENIRE A' CONTI. Conteggiare. Lat. rationes subducere. Gr. λογίζεσθαι
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 3. Vuoi tu dunque venire a' conti colla fortuna, e saldar seco la tua ragione?
Definiz: VENIRE ADDOSSO. Sopravvenire. Lat. supervenire. Gr. ἐπέρχεσθαι.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 28. Intanto a me venne addosso la tempesta senza sapere in qual porto dovessi, o a chi per aiuto ricorrere.
Definiz: VENIRE A DIETRO. Tornare in dietro. Lat. retrocedere. Gr. ἀναχάζειν.
Definiz: VENIRE A DOVERE. Accordarsi al gusto, e al conveniente.
Definiz: VENIRE A FASTIDIO. Lo stesso, che Venire in fastidio. Lat. molestia esse. Gr. .
Definiz: VENIRE A' FERRI. Lo stesso, che Venire alle strette, Strignere il trattato per la conclusione.
Esempio: Cron. Vell. 95. Vegnendo a' ferri, per essere in concordia con noi, ebbe fiorini cento mila tra quì, e Siena.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 2. Io vo' venire a' ferri, Vo' venire alle mani.
Esempio: E Tanc. 1. 5. In qualche mo' i' vo' venire a' ferri.
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 63. È forza finalmente venire a' ferri, e dire liberamente, o che Tacito, e questi altri tutti errassero ec.
Definiz: VENIRE A GRADO. Tornar bene, Dar piacere, o satisafzione. Lat. genio satisfacere. Gr. ἀρέσκειν .
Esempio: Bocc. nov. 19. 24. Lo incominciò a servire sì bene, e sì acconciamente, che egli gli venne oltre modo a grado.
Definiz: VENIRE AL BISOGNO. Venire in concio, Occorrere opportunamente. Lat. ad rem facere. Gr. εὐκαίρως ἐλθεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 12. 5. Al bisogno ti fie venuto.
Definiz: VENIRE AL DOVERE. Lo stesso, che Venire a dovere. Lat. aequo stare.
Definiz: VENIRE ALLA MENTE. Ricordarsi. Lat. in mentem venire. Gr. ἐλθεῖν ἐπὶ νῦν.
Esempio: Pass. 27. Quante volte le viene alla mente d'avere offeso Iddio peccando, tante volte se ne penta.
Definiz: VENIRE AL DI SOTTO. Cadere. Lat. subtus cadere. Gr. ὑποπίπτειν.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 193. Se ciò non fai, volgendosi, com'ella fa (la ruota) e' ti converrà cominciare a scendere, e forse venire al di sotto.
Definiz: §. Venire al di sotto, figuratam. si dice anche del Cadere in basso stato, Ridursi in povertà. Lat. in paupertatem incidere. Gr. εἰς τὴν πενίαν καθίστασθαι.
Definiz: VENIRE ALL'ARME. Combattere, Principiar la battaglia. Lat. committere bellum. Gr. μάχεσθαι.
Esempio: Ar. Fur. 8. 74. Non potev'io venir più tosto all'arme?
Definiz: VENIRE ALLA CORTE. Venire alla conchiusione.
Definiz: VENIRE ALLE MANI. Venire in potere. Lat. in potestatem venire. Gr. ὑπό τινι ποιεῖσθαι.
Esempio: Viagg. Sin. La cagione, perchè la terra non è murata, si è, che s'ella venisse alle mani de' Cristiani ec.
Definiz: §. I. Venire alle mani, vale anche Capitare, Occorrere, Dar nelle mani. Lat. obvium habere, occurrere. Gr. ἀπαντᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 3. Quando quì mi viene alle mani alcuna giovanetta, che mi piaccia ec. prendo di questa quà quel piacere, che io posso.
Definiz: §. II. Venire alle mani, vale anche Azzuffarsi; che anche si dice Menar le mani. Lat. manus conserere. Gr. πόλεμον συστήσασθαι.
Esempio: Tesorett. Br. Ch'egli è maggior prodezza Rifrenar la mattezza Con dolci metri, e piani, Che venir alle mani.
Esempio: Tac. Dav. vit. Agr. 398. Agricola mise animo a tre coorti Batave, e due Tungre di venire alle mani colle spade.
Definiz: §. III. Venire alle mani, vale anche Cominciare, Dar principio, Intraprendere a far checchessia.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 3. Io vo' venire a' ferri, Vo' venire alle mani; odi, odi, Sano.
Definiz: VENIRE ALLE PRESE. Dicesi de' Combattenti allora che sì addosso si trovano l'uno all'altro, che vengono a prendersi scambievolmente colle mani.
Esempio: Ar. Fur. 36. 49. A mezza spada vengono di botto, E per la gran superbia, che l'ha accese, Van pure innanzi, e si son già sì sotto, Ch'altro non pon, che venire alle prese.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 18. A ciascuno passo S'ha a venir alle prese, All'entrar d'ogni porta Venire alle contese.
Definiz: E figuratam. significa Far l'ultimo sforzo, Essere al fin dell'impresa.
Definiz: VENIRE ALLE STRETTE. Condurre l'affare in termini stretti, Venire alla conchiusione.
Esempio: Gal. Sist. 325. Or dunque, signor Salviati, venghiamo, come si dice, alle strette, che ogni parola, che si spende in altro, mi par gettata via.
Definiz: VENIRE AL NIENTE. Mancare. Lat. ad nihilum redigi. Gr. ἐξουδενοῦσθαι.
Esempio: Bocc. intr. 32. De' quali il numero è quasi venuto al niente.
Definiz: §. Venire al niente, l'usiamo anche per Ridursi in mendicità. Lat. ad incitas redigi.
Definiz: VENIRE AL PUNTO. Trattar della quistione strettamente, senza allontanarsi da essa.
Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 412. E quando non viene al punto, o dice borra il dicitore, te lo garriscono, e sollecitano (il T. Lat. ha: alio trasgredientem) .
Definiz: VENIRE AL SANGUE. Porsi a combattere, Ferirsi, Uccidersi scambievolmente. Lat. ad necem certare. Gr. μέχρι θανάτου μάχεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 6. Dopo lunga tentazione Verranno la sangue ec.
Definiz: VENIRE AL TAGLIO. Tagliare, Resecare. Lat. rescindere, obtruncare. Gr. ἀποκόπτειν.
Esempio: Segn. Pred. 11. 9. Avrebbe voluto venir subito al taglio di quella pratica scellerata (quì figuratam.)
Esempio: Salvin. disc. 2. 194. Il venire al taglio, e al fuoco è nel sembiante severità, ma in effetto è clemenza.
Definiz: VENIRE A MANO. Dar nelle mani, Capitare, o Presentarsi avanti. Lat. occurrere, incidere. Gr. ἀπαντᾶν, ἐπιπίπτειν.
Esempio: Pass. 341. Nell'aprire alcun libro di subito, e considerare quello, che prima gli venisse a mano.
Esempio: Franc. Barb. 299. 22. Se ti vien tuo nemico A man, questo ti dico: Così ti porta d'ello, Come se non sia quello.
Definiz: §. Venire a mano, talora vale Venire in potere. Lat. in potestatem venire.
Esempio: Dant. Inf. 22. Venuto a man degli avversarj suoi.
Esempio: Bocc. nov. 18. 22. Acciocchè a mano di vile uomo la gentil giovane non venisse.
Definiz: VENIRE A MEMORIA. Sovvenire. Lat. in mentem venire, succurrere. Gr. εἰς νοῦν ἐλθεῖν, ὑπέρχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 1. 5. Gli venne a memoria un ser Ciapperello da Prato.
Definiz: VENIRE A MENTE. Lo stesso, che Venire a memoria.
Esempio: Dant. Par. 20. E quest'atto del ciel mi venne a mente.
Definiz: VENIRE A MEZZA SPADA. Accostarsi alla misura di mezza spada.
Esempio: Ar. Fur. 36. 49. A mezza spada vengono di botto.
Definiz: VENIREA MORTE. Morire. Lat. mori, perire. Gr. θνήσκειν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 6. Che quando a morte venisse, a lui quello anello lasciasse.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 123. Dopo certo tempo crescendo questa infermità, questo santo monaco venne a morte.
Esempio: Alam. Gir. 14. 48. Anzi all'ultimo dì, ch'a morte venne, Comandò, che con quei sotterra andasse.
Definiz: VENIRE A NAUSEA. Nauseare. Lat. nauseare. Gr. ναυτιᾶν.
Definiz: VENIRE A NEENTE, o A NIENTE. Lo stesso, che Venire al niente. Lat. ad nihilum delabi, redigi. Gr. εἰς τὸ οὐδὲν καθίστασθαι.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Ed a neente verrebbero, se egli non le sostenessero per sua virtute.
Definiz: VENIRE A NOIA. Noiare, Nauseare, Recar noia, o fastidio. Lat. satietate, fastidio, taedio afficere. Gr. βαρύνειν.
Esempio: Cron. Morell. 271. Subito ti verrà a noia quello vizio, che prima acconsentivi.
Esempio: Fir. As. 275. E perchè quello stecco di quella posessioncella di quel povero uomo gli era sempre negli occhi, egli aveva in ogni modo diliberato d'averla, e perchè ella gli venisse a noia, e da lui venisse il dargliela, egli vi faceva su ogni dì qualche danno.
Esempio: E Rag. 26. Sì volle per allora stare in prigione, la qual cosa al fine venutali a noia, gli fu conveniente fare a modo della passera.
Esempio: Buon. Tanc. 4. 4. Ch'io muoia, Se per troppo ciarlar non vienvi a noia.
Definiz: VENIRE A NOTIZIA. Esser conosciuto, Esser saputo. Lat. innotescere. Gr. διαγνωρίζεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 15. 13. O che, se egli ne ragionò, a mia notizia venuto non sia.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 25. Si diede a conciare uccelli, di che egli era grandissimo maestro, e per questo a notizia venne del Saladino.
Definiz: VENIRE A OLIO. Ridursi in termine da trarsene l'olio.
Esempio: Ricett. Fior. 99. L'olio di tuorla d'ova si cava facendole sode nell'acqua, e mettendole in una teglia sopra 'l fuoco, e rimenandole tanto, ch'elle vengano a olio.
Definiz: VENIRE A OSTE. Marciar coll'esercito ad alcun luogo per combatterlo.
Esempio: Ricord. Malesp. cap. 157. Ciò fatto, i fiorentini vennono a oste a Pisa infino a santo Iacopo di Val di Serchio.
Esempio: G. V. 1. 31. 1. Ordinarono, che ec. venissono in Toscana ad oste contro la città di Fiesole.
Definiz: VENIRE A PACE. Far pace, Pacificarsi.
Esempio: Cron. Vell. 99. Poi venne a pace messer Bernabò colla Chiesa.
Definiz: VENIRE A PAROLE. Contendere con parole. Lat. iurgari. Gr. ἐρίζειν.
Esempio: G. V. 6. 2. 2. Vennono insieme a villane parole, e di parole vennono a' fatti.
Esempio: Din. Comp. Vennono a parole insieme, per le quali uno de' detti fratelli fu ferito da quello di Galigaj.
Definiz: VENIRE A PORTO. Entrare in porto, Approdare al porto. Lat. appellere. Gr. προσορμίζειν.
Esempio: Amet. 29. Son io disposto sempre la tua stella Come duce seguir, fermo sperando A buon porto venir, guidandomi ella.
Definiz: E figuratam. vale Arrivare in sicuro, Uscir di pericolo. Lat. in tuto esse. Gr. ἐν ἀκινδύνῳ εἶναι.
Definiz: VENIRE A POVERTÀ. Impoverire. Lat. in paupertatem incidere. Gr. εἰς πενίαν καθίστασθαι.
Definiz: VENIRE APPRESSO. Seguitare. Lat. prope sequi. Gr. παρὰ πόδας ἀκολουθεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 13. 10. Al quale appresso venieno due cavalieri antichi, e parenti del Re.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 6. Mettiti avanti, io ti verrò appresso.
Definiz: VENIRE A RISCHIO. Correr rischio, Essere in pericolo.
Esempio: Poliz. st. 1. 24. Che di non esser Dio vengo a gran rischio.
Definiz: VENIRE A SALVAMENTO. Arrivare sano, e salvo. Lat. incolumem pervenire. Gr. ἐπέρχεσθαι.
Esempio: Cas. lett. Il signor Duca di Somma è venuto a salvamento.
Definiz: VENIRE A' SASSI. Combatter co' sassi, Cominciare a trar sassi.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 178. Eran venuti a' sassi, e minacce di fuoco.
Definiz: VENIRE A SCHIFO. Nauseare. Lat. fastidire. Gr. ἀποστρέφεσθαι.
Definiz: VENIRE A TAGLIO. Cadere opportunamente, Tornar bene.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 32. Se io averò tempo, io ne predicherò domenica mattina, e se io non avessi il tempo, un altro dì, che mi venga a taglio, sicchè ne anderete contenti, e fuori d'ogni errore.
Definiz: VENIRE A TERMINE. Ridursi in grado, in istato.
Definiz: VENIRE BENE. Tornar bene, Venire in concio.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 3. Nè s'accorgono, che Esiodo chiamò queste sue fanciulle, come ben gli venne.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 2. Ora mi vien bene di ritirare a me la mano.
Esempio: Car. lett. 1. 10. Buona cera finchè si può, e significhi la cometa, che ben le viene.
Definiz: §. Ben vegna, o Ben venga, Maniera di accogliere chi arriva. Lat. salve. Gr. χαῖρε.
Esempio: Bocc. nov. 26. 15. Ben venga l'anima mia.
Definiz: VENIRE BISOGNO. Bisognare. Lat. opus esse. Gr. δεῖν.
Definiz: VENIRE CASO. Accadere. Lat. accidere.
Esempio: Cron. Vell. 88. Essendo all'uficio, venne caso, che di quà passarono messer Filippo dell'Antella ec.
Esempio: E Cron. Vell. 108. Avendo temenza di quello poi è intervenuto, che ec. e' non venisse una volta caso, che la riformagione della parte si raffrenerebbe.
Esempio: E Cron. Vell. 109. Ora non faccendo sopra ciò niente, venne caso, che furono tratti nuovi priori.
Definiz: VENIRE COMPASSIONE. Essere internamente commosso da compassione. Lat. moveri misericordiâ. Gr. ἐλεεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 59. Per gli umili suoi prieghi un poco di compassione gli venne di lei.
Definiz: VENIRE CUORE. Crescer l'ardire, Farsi più ardito. Lat. audere. Gr. τολμᾶν.
Definiz: VENIRE DA MANO. Tornar comodo alla mano, che più comunemente si adopera, o destra, o sinistra. Lat. commodum, vel opportunum esse.
Definiz: VENIRE DEL CENCIO. Putire altrui ogni cosa, Avere ogni cosa a schifo, o a sdegno. Lat. naso suspendere. Gr. μυκτηρίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 58. 3. Quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio, che altro, che torcere il muso non faceva.
Definiz: VENIRE DESIDERIO. Esser mosso da questi affetti.
Esempio: Bocc. nov. 86. 4. Venne desiderio a Pinuccio di doversi pur con costei ritrovare.
Definiz: VENIRE DIETRO, o DIRETRO. Seguitare. Lat. sequi, assequi. Gr. ἕπεσθαι, παρακολουθεῖν.
Esempio: Dant. Purg. 18. Vieni Diretr'a noi, che troverrai la buca.
Definiz: VENIRE FANTASÍA. Cadere in pensiero, Entrare in desiderio.
Esempio: Bern. rim. 1. 28. Io dico Michelagnol Bonarroti, Che quand'io 'l veggio, mi vien fantasía D'ardergli incenso, ed attaccargli i voti.
Definiz: VENIRE FASTIDIO. Infastidirsi. Lat. fastidio habere. Gr. δυσχεραίνειν.
Definiz: VENIRE FRA MANO. Lo stesso, che Venire per le mani.
Definiz: VENIRE IL DESTRO. Tornar comodo, Essere opportuno. Lat. opportunum esse. Gr. εὔκαιρον εἶναι.
Esempio: Bocc. nov. 10. 6. Quando a piè, quando a cavallo, secondo che più in destro gli venía.
Esempio: Liv. dec. 3. Essendogli venuto il destro, e avendone alquanti uccisi.
Definiz: VENIRE IL TERMINE. Compiersi il tempo. Lat. advenire diem. Gr. ἡμέραν ἐπέρχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 80. 21. Passato d'un mese, e di due il termine, non che venuto, al quale i suoi danari riaver dovea, richiedendogli, gli eran date parole in pagamento.
Definiz: VENIRE IN CAMPO. Lo stesso, che Venire a campo. Lat. prodire. Gr. προσελθεῖν.
Definiz: §. E figuratam. vale Venir fuori, Venire alla luce, Comparire.
Esempio: Franc. Sacch. nov. Un ben gli sta di botto verrà in campo.
Esempio: M. V. 10. 75. Perchè quando il vero trattato venisse in campo, sanza prendere avviso il governo della città, più certamente, e più liberamente avesse lo effetto suo.
Definiz: VENIRE IN CAPO. Intervenire, Accadere, Succedere. Lat. evenire. Gr. συμβαίνειν.
Esempio: Pass. 18. Mi riderò della vostra morte, e farò beffe, e scerno di voi, quando quello, che temavate, vi verrà in capo.
Definiz: VENIRE IN COLLERA. Incollerirsi. Lat. ira abripi, exardescere. Gr. δι' ὀργὴν παροξυνθῆναι.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 1. Cotesta lettera È quella, che mi fa venire in collera.
Definiz: VENIRE IN CONCIO. Tornar comodo, Essere opportuno. Lat. opportunum esse. Gr. εὔκαιρον εἶναι.
Esempio: Bocc. nov. 40. 11. Se 'l maestro non l'ha riposta in casa, verrà troppo in concio a' fatti nostri.
Esempio: E vit. Dant. 264. Come verranno più in concio, or l'una, or l'altra le verrò adattando.
Definiz: VENIRE INCONTRO. Incontrare chi viene, Farsi intorno. Lat. obviam ire. Gr. ἀπαντᾶν.
Esempio: Ovvid. Pist. 67. Allora ti verrano incontro a schiera le donne Troiane.
Esempio: Dant. Inf. 1. Che venendomi incontro, a poco a poco Mi ripingeva là, dove 'l sol tace.
Definiz: VENIRE IN CUORE. Cadere in mente, Cadere in pensiero. Lat. in animum cadere. Gr. εἰς νῦν ἐλθεῖν.
Definiz: VENIRE IN DESTRO. Lo stesso, che Venire il destro.
Definiz: VENIRE IN FANTASÍA. Lo stesso, che Venir fantasía.
Definiz: VENIRE FASTIDIO. Lo stesso, che Venire a noia. Lat. molestia esse. Gr. παρέχειν πράγματα.
Esempio: Amm. ant. 5. 1. I vili fruttti, e che dopo pochi dì verranno in fastidio, dilettano altrui, quando vengono molto primaticci.
Esempio: Fir. As. 237. Tanto mi era venuto in fastidio quel brancicar della bocca, che accostandomisi uno con certe manacce, che puzzavano come una carogna ec. io gli presi la destra, e tutta quanta gliele schiacciai.
Definiz: VENIRE IN FURORE. Infuriare. Lat. furore corripi. Gr. ἐκμαίνεσθαι.
Esempio: Ar. Fur. 23. 134. In tanta rabbia, in tanto furor venne.
Definiz: VENIRE IN GRADO. Acquistar grado.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 11. Ma se io venuto in alcuno grado gli farò alcun piacere, si chiamerà, che io l'abbia beneficato, non ristorato.
Definiz: §. Talora vale Venire in grazia, Acquistar grazia, o la benevolenza d'alcuno.
Esempio: Dant. Par. 15. Poi seguitai lo 'mperador Currado, Ed ei mi cinse della sua milizia, Tanto per bene oprar gli venni in grado.
Definiz: VENIRE IN GRAZIA. Acquistar la grazia, o l'affetto.
Esempio: Bocc. nov. 16. 39. Sommamente era venuto nella grazia del Re Pietro.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 33. Perotto ec. similmente crescendo, venne in grazia del signor suo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 34. Ma se egli (non me ne accorgendo io) mi sarà venuto in grazia, o m'arà giuntato, in questo caso non ci ha colpa nessuna colui, che dà.
Definiz: VENIRE IN MANO. Venire in potere. Lat. in manus venire. Gr. ὑπό τινι ποιεῖσθαι.
Esempio: Bemb. stor. 4. 50. In breve spazio di tempo molte castella, che di quà da Adda erano, in mano loro vennero.
Definiz: VENIRE IN MENTE. Venire a memoria, Venire in animo, Sovvenire. Lat. in mentem venire, succurrere. Gr. εἰς νοῦν ἐλθεῖν, ὑπέρχεσθαι.
Definiz: VENIRE INNANZI. Venire alla presenza.
Esempio: Bocc. nov. 96. 7. Le giovanette venute innanzi, onestamente, e vergognose fecero reverenzia al Re.
Definiz: §. I. Venire innanzi, figuratam. vale anche Sovvenire, Venire in mente.
Esempio: Fiamm. 7. 11. Viemmi poi innanzi con molta più forza, che niuno altro, il dolore della abbandonata Dido.
Definiz: §. II. Venire innanzi parlandosi delle piante, vale Acquistar vigore, Crescere. Lat. adolescere. Gr. αὐξάνεσθαι.
Definiz: VENIRE IN PAESE. Comparire, Farsi vedere.
Esempio: Malm. 2. 15. I pescatori vennero in paese.
Definiz: VENIRE IN PALESE. Appellarsi. Lat. prodire, palam fieri. Gr. προσελθεῖν εἰς τὸ δημόσιον.
Esempio: Sen. Pist. 83. Quando l'animo sarà carico di vino, tutto il male, ch'era nascoso, verrà in palese.
Definiz: VENIRE IN PENSIERO. Lo stesso, che Venire in mente. Lat. in mentem venire, succurrere. Gr. εἰς νοῦν ἐλθεῖν, ὑπέρχεσθαι.
Esempio: Gal. Sist. 179. Quando voi aveste badato a un tal effetto, non mi verrebbe ora in pensiero di produr simil vanità.
Definiz: VENIRE IN POVERTÀ. Impoverire. Lat. in paupertatem incidere. Gr. εἰς πενίαν καθίστασθαι.
Esempio: Bocc. nov. 13. 6. Disse loro qual fosse l'orrevolezza del padre stata ec. e chente la povertà, nella quale per lo disordinato loro spendere eran venuti.
Definiz: VENIRE IN RICCHEZZE. Divenir ricco, Acquistar ricchezza. Lat. ditescere. Gr. πλουτίζεσθαι.
Definiz: VENIRE IN SCENA. Comparire. Lat. prodire in scenam. Gr. εἰς φανερὸν ἐλθεῖν.
Esempio: Malm. 1. 2. Se anch'io sopr'alle picche dell'armate Volto a Febo con te vengo in iscena.
Definiz: VENIRE IN SENTENZA. Esser d'opinione, o di parere. Lat. censere, arbitrari. Gr. νομίζειν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 53. Venne agevolmente Pisone atroce per natura in questa sentenza.
Definiz: VENIRE IN STATO. Crescer di posto, di dignità.
Definiz: VENIRE IN SUPERBIA. Insuperbirsi. Lat. superbire. Gr. ὑπερηφανεύεσθαι.
Definiz: VENIRE IN PARERE. Essere di opinione. Lat. in sententiam venire.
Definiz: VENIRE A TAGLIO. Lo stesso, che Venire a taglio.
Esempio: Ar. Negrom. 3. 1. Che cinquanta fiorin ne trarrà subito, Come ben viene in taglio.
Definiz: VENIRE LA SCHIUMA ALLA BOCCA. Sopravvenire rabbia, o rancore; tolta la figura da alcuni animali, che in tali affetti versano schiuma per bocca. Lat. irâ corripi, excandescere. Gr. δι' ὀργὴν παροξυνθῆναι.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 58. A Galafron vien la schiuma alla bocca Vedendo il popol suo così fuggire.
Definiz: VENIR MALE DI FARE ALCUNA COSA. Tornar male il farla.
Definiz: VENIRE MANCO. Mancare. Lat. desistere. Gr. ἐκλείπειν .
Esempio: Petr. canz. 6. 2. L'anima, a cui vien manco Consiglio.
Esempio: E Petr. son. 14. Che vede il caro padre venir manco.
Definiz: §. I. Venire manco, vale anche Non succedere, Non avere effetto.
Esempio: Din. Comp. Perchè se il nostro pensiero venisse manco ec.
Definiz: §. II. Venir manco, vale anche Svenirsi. Lat. deficere viribus, linqui animo. Gr. λειποθυμεῖν.
Esempio: Ninf. Fies. 150. Il qual pel grave affanno era sì stanco, Che quasi tutto si veniva manco.
Definiz: VENIRE MENO. Svenirsi, Smarrire gli spiriti. Lat. linqui animo, viribus deficere . Gr. λειποθυμεῖν
Esempio: Bocc. nov. 15. 36. Da grave dolor vinto, venendo meno, cadde.
Esempio: M. V. 10. 33. Venne meno, e forte sbaì, e perdè la favella.
Definiz: §. I. Venir meno, per Mancare. Lat. deficere, deesse. Gr. ἐκλείπειν, ἀπεῖναι.
Esempio: Bocc. nov. 77. 33. Allora, quasi come se il mondo sotto i piedi le fosse venuto meno, le fuggì l'animo.
Esempio: Quad. Cont. Per tre quarti di braccio di velluto verde, che li venia meno, per la moglie.
Esempio: Boez. Varch. 3. rim. 2. Con che laccio a pieno Il leghi, e tal che mai non venga meno.
Esempio: Ar. Fur. 33. 8. Faceal, perciocchè più 'l Romano impero Vedea di giorno in giorno venir meno.
Definiz: §. II. Per Mancar di parola, o d'assistenza.
Esempio: Bocc. nov. 41. 12. Cipseo rispose sempre, se averla promessa a Pasimunda nobile giovane Rodiano, al quale non intendeva di venir meno.
Esempio: Tav. Rit. Io vi priego per lo solo Iddio, e per l'amore, che voi non me ne vegnate meno.
Esempio: Nov. ant. 67. 2. E se 'l tuo successore mi vien meno? tu mi se' debitore.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 28. È il migliore giovare ancora a' cattivi per amore de' buoni, che venir meno a' buoni per cagione de' cattivi.
Esempio: E Sen. ben. Varch. 39. Non è leggerezza il venirti meno, se sarà cosa alcuna di nuovo nata.
Definiz: VENIRE NELLA MENTE. Sovvenire. Lat. in mentem venire. Gr. εἰς νοῦν ἐλθεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 48. 13. Gli venne nella mente, questa cosa dovergli molto poter valere.
Definiz: VENIRE NELL'ANIMO. Sovvenire. Lat. in mentem venire. Gr. εἰς νοῦν ἐλθεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 1. 9. Venuto adunque questo ser Ciapperello nell'animo a messer Musciatto ec.
Definiz: VENIRE NOIA. Infastidirsi, Noiarsi, Nausearsi.
Definiz: VENIRE NOTIZIA. Cominciare ad aversi notizia.
Definiz: VENIRE PER LE MANI. Capitare avanti, Dar nelle mani. Lat. in manus venire, incidere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 1. Amor, tu mi vien tanto per le mani, Che forz'è, che qualcuna io te ne dia.
Definiz: VENIRE PER UNO. Venire a chiamare uno, o Venire a prenderlo. Lat. accersere, vocare. Gr. κατακαλεῖν, μετακαλεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 16. 39. Incontro si fecero a' gentiluomini, che per madama Beritola, e per Giuffredi venieno.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 34. Quivi v'aspettate tanto, che per voi venga colui, che noi manderemo.
Definiz: VENIRE SOPRA ALCUNO. Portargli guerra, Assalirlo. Lat. aggredi.
Esempio: Bocc. nov. 42. 12. Fatta grandissima moltitudine di gente, sopra il Re di Tunisi se ne venne.
Definiz: VENIRE SOTTO. Venire in potere.
Definiz: VENIRE STIZZA. Incollerirsi, Adirarsi. Lat. irasci. Gr. ὀργίζεσθαι.
Esempio: Bern. rim. 1. 24. La mi fece venir da prima stizza, Parendomi una cosa impertinente.
Definiz: VENIR SU. Figuratam. vale Crescere, Allignare. Lat. adolescere. Gr. αὐξάνεσθαι.
Esempio: Dav. Colt. 172. A sdrucciolo è agevole annestare, e i nesti vengon su, e fruttano presto.
Esempio: Salvin. disc. 1. 270. Quella speranza, che esse (piante) danno, di voler venir su diritte, belle, e rigogliose.
Definiz: VENIRE TALENTO. Venir voglia. Lat. cupere. Gr. ἐπιθυμεῖν.
Esempio: Franc. Barb. 203. 1. Vienti in talento Uno ornamento, E non hai di che averlo ec.
Definiz: VENIRE VENTO. Soffiare il vento. Lat. flare, spirare. Gr. πνέειν, φυσᾶν.
Esempio: Bocc. intr. 56. Sentendo un soave venticello venire ec. tutti sopra la verde erba si puosero in cerchio a sedere.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 29. Si stava ad una finestra volta alla marina a ricevere un venticello, che da quella parte veniva.
Definiz: VENIRE VOGLIA. Entrare in desiderio, Bramare. Lat. cupere, desiderio flagrare. Gr. ἐπιθυμεῖν.
Esempio: Buon. Tanc. 4. 6. Vo' cavarmi ogni voglia, che mi viene.
Esempio: Burch. 1. 18. A me ne venne voglia, e volli torne.
Esempio: Cas. lett. 58. È venuto lor voglia di stamparla pur col nome mio.
Esempio: E Cas. rim. burl. 1. 15. Ma vienti voglia mille volte ognora Di disperarti, e di gittarti via.