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1) Dizion. 1° Ed. .
VENIRE
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pag.927


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VENIRE.
Definiz: Andare appressandosi da luogo lontano a quello dove si ritruova o fà conto, in un certo modo, di ritrovarsi quel che ragiona, o con chi si ragiona. L. venire.
Esempio: Boc. nov. 78. 6. Che domattina, in su l'ora di terza, Egli truovi qualche cagione di partirsi da me, e venirsene quì.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 14. Adriano disse. Sí, vienne quà.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 12. Fatta una gran moltitudine di gente sopra il Re di Tunisi se ne venne.
Esempio: E Bocc. nov. 12. 13. Avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata, in quella se ne venne, ec.
Esempio: Petr. Son. 211. Chi vuol veder quantunque può Natura, E 'l Ciel tra noi, venga a mirar costei.
Esempio: Dan. Par. 11. Se non come huom s'accorge, Anzi il primo pensier del suo veníre.
Esempio: Dan. Inf. c. 2. Lucía nimica di ciascun crudele, si mosse, e venne al loco dov'io era.
Esempio: E Dan. Inf. appresso. E venni a te così com'ella volse.
Definiz: ¶ Per tornare. L. redire.
Esempio: Bocc. n. 21. 6. Anzi mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni, che io ec.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 10. Si scontrarono in una brigata di belle giovani donne, e ornate, che da un paio di nozze venieno.
Definiz: ¶ Per arrivare, giugnere, comparire. L. pervenire, advenire.
Esempio: Bocc. n. 91. 5. Vennero ad un fiume, e quivi abbeverarono le lor bestie.
Esempio: E Bocc. n. 39. 7. Non vedendol veníre si maravigliò forte.
Esempio: Dan. Parad. 5. Come in peschiera, ch'è tranquilla e pura, Traggono i pesci a ciò che vien di fuora.
Esempio: Bocc. n. 18. Questa parola parve forte contraria alla donna a quello, che di venire intendea [cioè di pervenire al suo intendimento, all'ottenere il suo fine]
Definiz: ¶ Per accadere, interveníre, avveníre. L. accidere, evenire.
Esempio: Bocc. n. 15. 28. Tu hai molto a lodare Iddio, che quel caso ti venne.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 26. E per ventura venne, che a convenevol tempo, ec.
Definiz: ¶ Per derivare, procedere, nascere, avere origine. Lat. oriri, nasci.
Esempio: Petr. canz. 3. 4. Lo mio fermo desir vien dalle stelle.
Definiz: ¶ Per esser conveniente, convenirsi.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Conciossiacosachè 'l Diavolo, come astuto, procacci d'ingannarci per malizia, vienci assottigliare di considerar li suo' ingegni.
Definiz: ¶ Per sapere, cioè gettare odore. Lat. redolere.
Esempio: Bocc. conclus. n. 13. E se non che da tutti viene un po' del caprino, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 12. Egli è che dianzi imbiancai miei veli col solfo, ec. onde ancor ne viene.
Esempio: Nov. ant. 79. 3. La femmina non val niente, se di lei non vien di luccio stantío.
Definiz: Venire altrui del cencio, val putirgli ogni cosa, cioè avere ogni cosa a schifo, e a sdegno. Lat. naso suspendere.
Esempio: Bocc. nov. 58. 3. E quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio, che altro, che torcere il muso non facea.
Definiz: ¶ Per divenire, diventare. Lat. fieri, effici.
Esempio: Bocc. n. 3. 1. La quale udita, più caute verrete nelle risposte.
Esempio: Dan. Par. 2. Vivesi ben, ma non si vien satollo.
Definiz: ¶ Per succedere, riuscíre. Lat. succedere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 2. Tanto più vien lor piacevole, quanto maggiore è stata dello smontare, e del salir la gravezza.
Definiz: ¶ Per cominciare, metter mano. Lat. venire, aggredi.
Esempio: Bocc. nov. 36. 4. Ma vegniamo alla novella.
Esempio: E Bocc. nov. 3. 1. A narrarvi quella novella verrò, la quale, ec.
Esempio: Petr. Son. 220. Onde a ben far per vivo esemplo viensi.
Definiz: Far venire, per far condurre, far portare. Lat. curare ferendum.
Esempio: Bocc. Introd. n. 22. E quindi fatto venir bare, e chi, per difetto di quelle, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 24. Fatto il Prenze veníre una grande, e bella coppa d'oro.
Definiz: ¶ Per metaf. incorrere. Lat. incidere, cadere.
Esempio: Bocc. n. 77. 34. Venne in tanto dolore, che quasi fu per gittarsi della torre in terra.
Definiz: ¶ In signif. neutr. pass. convenirsi, doversi. Lat. deberi.
Esempio: Passav. 141. Considerando la penitenzia, che de' nostri peccati si viene.
Esempio: Ber. rim. Viemmisi questo per la mia fatica, ch'io, ec.
Definiz: Venir per uno, veníre a chiamare uno. Lat. accersere, vocare.
Esempio: Bocc. n. 16. 39. Che per Madonna Beritola, e per Giuffredi venieno.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 34. E quivi v'aspettate tanto, che per voi venga colui, che noi manderemo.
Definiz: Venire appresso: seguitare. Lat. prope sequi.
Esempio: Bocc. n. 13. 10. Al quale appresso venieno due antichi parenti del Re
Esempio: E Bocc. nov. 15. 6. Mettiti avanti, io ti verrò appresso.
Definiz: ¶ Tu sij il ben venuto essere il ben venuto: modo d'accoglienza, a chi arriva. Lat. salve.
Esempio: Bocc. n. 20. 10. Messer voi siate il ben venuto.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 15. Ben vegna l'anima mia.
Definiz: Venire a mano: dar nelle mani, abbattersi. Lat. Nancisci, occurrere, incidere.
Esempio: Passav. 341. Nell'aprire alcun libro di subito, e considerare quello, che gli venisse a mano.
Esempio: Bocc. n. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò.
Esempio: Dan. Inf. 22. Venuto a man degli avversarj Suoi.
Definiz: Venire alle mani, trattandosi d'huomini, vale azzuffarsi. Lat. manus conserere.
Definiz: Venir da mano: il potere acconciamente adoprar quella mano, che più comunemente s'adopera, o destra, o sinistra.
Definiz: Venir la notte, o 'l dì. Lat. advenire, exoriri.
Esempio: Bocc. n. 77. 30. E come la notte fu venuta.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 32. E perciò, come il di fu venuto.
Definiz: Venir posti gli occhi addosso a uno, venir guardato. Lat. casu videre.
Esempio: Bocc. n. 79. 4. E intra gli altri li quali con più efficacia gli vennero gli occhi posti addosso.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 3. Venutogli guardato là, dove questo Mess. Niccola sedeva.
Definiz: Venir detto: dire, o aver detto inconsideratamente, e per caso. Lat. casu dicere.
Esempio: Bocc. n. 6. 3. Semplicemente parlando, era venuto un dì, detto ad una sua brigata, ec.
Definiz: Venir trovato: trovar per caso.
Esempio: Bocc. nov. 6. 3. Per avventura gli venne trovato un buono huomo.
Definiz: Venir fatto: riuscire, succedere. Lat. succedere.
Esempio: Bocc. n. 43. 17. Finattanto, che fatto mi verrà di potertene sicuramente mandare.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 3. Al quale venne presso che fatto, di perder, con tutte quelle, se stesso.
Definiz: Venir vento, cioè soffiare. Lat. flare, spirare.
Esempio: Bocc. Introd. n. 56. sentendo un soave venticello veníre.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 29. A ricevere un venticello, che da quella parte veniva.
Definiz: Venire il termine: compiere il tempo. Lat. advenire diem.
Esempio: Bocc. n. 80. 21. E passato d'un mese, e di due, il termine, non che venuto, al quale i suo' danari riaver dovea.
Definiz: Venir malóre altrui: essere assalito dal male. Lat. invadere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 6. Cominciò il già detto gavocciolo mortifero, indifferentemente a nascere, e a veníre.
Definiz: Venir disiderio: esser preso da voglia. Lat. cupiditatem incessere.
Esempio: Bocc. n. 86. 4. Venne disiderio a Pinuccio di doversi pur con costei ritrovare.
Definiz: Venir compassione: muoversi a misericordia. Lat. misericordia capi.
Esempio: Bocc. n. 77. 59. Per gli umili suo' preghi un poco di compassion gli venne di lei.
Definiz: ¶ E così venir faccendo, ragguardando, e simili, cioè fare, ragguardare: modo comune a noi, e a' Greci.
Esempio: Bocc. Introd. n. 32. Ogni volta, ch'io vengo ben ragguardando.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 26. E più tritamente esaminando vegnendo ogni particolarità.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 3. Parendogli che fosse un nuovo uccellone, tutto 'l venne considerando.
Esempio: E Bocc. nov. 11. 7. Cominciò, ec. a far sembiante di distendere l'un de' diti, e appresso la mano, e poi il braccio, e così tutto venirsi distendendo.
Definiz: Veníre a fare una cosa, cioè farla.
Esempio: Bocc. n. 100. 30. Quando venni a prender moglie, gran paura ebbi, che non m'intervenisse.
Definiz: Venire a dire: significare. Lat. significare.
Esempio: Bocc. n. 1. 6. Credendo, che cappello, cioè ghirlanda, secondo il lor volgare, a dir venisse.
Esempio: E Bocc. nov. 59. 6. Quello, ch'egli aveva risposto non veniva a dir nulla.
Definiz: Venire al niente: mancare. Lat. ad nihilum redigi.
Esempio: Bocc. Introd. n. 32. De' quali il numero è quasi venuto al niente.
Definiz: ¶ Venire al niente, l'usiamo anche per ridursi a mendicità. Lat. ad incitas redigi.
Definiz: Veníre in concio, Venire il destro: tornar comodo, essere opportuno. Lat. opportunum esse.
Esempio: Bocc. n. 40. 11. Se 'l maestro non l'ha riposta in casa, verrà troppo in concio a' fatti nostri.
Esempio: E Bocc. nov. 10. 6. Quando a piè, e quando a cavallo, secondo che più il destro gli venia.
Definiz: Venire a notizia: intendere, sapere. Lat. intelligere, scire.
Esempio: Bocc. n. 15. 13. O, che se egli ne ragionò, a mia notizia venuto non sia.
Definiz: Esser venuto in famiglia: aver di molti figliuoli. Lat. multos filios habere.
Esempio: Bocc. n. 13. 7. Non ostante, che in famiglia tutti venuti fossero.
Definiz: Venir nella mente: veníre a memoria, veníre in animo, sovveníre. Lat. in mentem venire, succurrere.
Esempio: Bocc. n. 48. 13. Gli venne nella mente questa cosa dovergli molto poter valere.
Esempio: E Bocc. nov. 1. 5. Gli venne a memoria un Ser Ciapperello da Prato.
Esempio: E Bocc. num. 9. Venuto adunque nell'animo questo Ser Ciapperello a Messer Musciatto.
Definiz: Venire a capo d'una cosa, venirne alla fine. Lat. ad finem pervenire.
Esempio: Bocc. n. 60. 19. E furon tante, che se io ve le volessi tutte contare, io non ne verrei a capo in parecchi miglia.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 1. Sommamente disiderato ho, che a capo se ne venisse.
Definiz: Venir meno, svenirsi, smarrir gli spiriti. Lat. viribus deficere, consternari.
Esempio: Bocc. n. 15. 36. Da grave dolor vinto, venendo meno, cadde.
Definiz: ¶ Per mancare. Lat. deficere, deesse.
Esempio: Bocc. n. 77. 33. Allora quasi, come se il Mondo sotto i piedi le fosse venuto meno.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 12. Se averla promessa a Pasimunda nobil giovane Rodiano, al quale non intendeva di venir meno.
Esempio: Tav. Rit. Io vi priego per lo solo Iddio, e per l'amore, che voi non me ne vegnate meno.
Esempio: N. ant. 77. 2. Se 'l tuo successor mi vien meno? tu mi se debitore.
Esempio: Quad. Cont. Per tre quarti di braccio di velluto verde, che li venia meno per la moglie.
Esempio: Petr. canz. 8. 6. Che mi fanno anzi tempo venir meno.
Esempio: E Petr. son. 121. E ria fortuna può ben venir meno.
Definiz: Venire a morte: morire. Lat. mori, perire.
Esempio: Bocc. n. 3. Che, quando a morte venisse, quello gli lasciasse.
Definiz: Venire in povertà, in miseria [cioè cadere in] Lat. in paupertatem incidere.
Esempio: Bocc. n. 13. 6. Chente la povertà, nella quale, ec. eran venuti.
Definiz: Venire al bisogno, cioè bisognare. Lat. opus esse.
Esempio: Bocc. n. 12. 5. Al bisogno ti fia venuto.
Definiz: Venire in parte: participare. Lat. participem esse.
Esempio: Bocc. n. 34. 10. Della qual vittoria io non cerco, che in parte mi venga se non una donna, ec.
Definiz: Venir fallito: fallíre, errare. Lat. falli, errare.
Esempio: Bocc. n. 12. 5. Se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai pur male.
Definiz: Venir veduto, abbattersi a vedere. S'accoppia con molte altre voci, ed è comune, come di sopra, a' Greci.
Esempio: Boc. n. 17. 51. Gli venne per ventura, ec. questa donna veduta. L. forte fortuna videre.
Definiz: Diciamo: e' non mi vien ben di farlo non venir ben di farlo, cioè non lo vo' fare, non mi torna ben di farlo. L. non placet.
Definiz: ¶ Diciamo VENIRE in Signf. di costare, o valere, dal lat. veneo. Onde
Esempio: Esempio del Compilatore questa cosa vien tanto, vale, si vende, costa, o vale tanto.