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1) Dizion. 4° Ed. .
COSCIENZA, e CONSCIENZA
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COSCIENZA, e CONSCIENZA.
Definiz: Lat. conscientia. Gr. συνείδησις.
Esempio: But. Coscienza è atto della ragione procedente dallo 'ntelletto respettivo ad altra cosa, e però si dice coscienza, come scienza insieme con altro, cioè lo libero arbitrio.
Esempio: E But. appresso: Coscienza, cioè contra se scienza, cioè scienza di quel, ch'è contro alla sua dettazione.
Esempio: E But. appresso: Coscienza è conoscimento di se medesimo, e a questo modo può essere in male, e in bene ec. quando è di bene, conta, e quieta la mente, quando è di male, turba, e inquieta la mente.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. La sinderesi è uno abito, o una cognizione abituale de' principj degli atti morali, cioè del bene, che si debbe fare, e del male, che si debbe fuggire, donde si cagiona poi, e si forma la coscienza.
Esempio: Tratt. Consol. Questa è la nostra allegrezza nel mondo, che la coscienza nostra buona testimonianza ci porti.
Esempio: E Tratt. Consol. appresso: La mala coscienza sempre grava altrui di paura, e la buona non è senza speranza di guiderdone.
Esempio: Albert. 32. Oh coscienza, tacito, e quieto tormento della fellonía, e del peccato!
Esempio: Bocc. Introd. 44. Là dove io onestamente viva, nè mi rimorda d'alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole in contrario.
Esempio: Dant. Inf. 11. La fronde, ond'ogni coscienza è morsa.
Esempio: Amm. ant. 23. 1. 4. Niuna pena è più grave, che la mala coscienza.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 388. Quello, che si dice in una donna, ella ha aria, non è altro, che lo avere un certo buon segno manifestante la sanità dell'animo, della chiarezza della lor conscienza.
Esempio: E Fir. dial. bell. donn. appresso: E non avere aria importa un segno, un piglio dimostrante la malattía del cuore, e le maceria della contaminata conscienza.
Definiz: §. I. Fare coscienza, o Farsi coscienza, vale Farsi scrupolo, Avere scrupolo. Lat. religioni habere.
Esempio: G. V. 8. 6. 4. Pecunioso fu molto per aggrandir la chiesa, e' suoi parenti, non facendo coscienza di guadagno.
Esempio: E G. V. cap. 64. 2. Fu molto pecunioso, non guardando, nè faccendo così stretta coscienza d'ogni guadagno.
Definiz: §. II. Libertà di coscienza, vale Permissione di creder ciascuno ciò, che vuole in materia di religione.
Definiz: §. III. In coscienza, e In buona coscienza, posti avverbialm. diconsi per attestazione di verità. Lat. herclè, revera. Gr.
Definiz: νὴ τὸν ἡρακλέα, ναί .
Esempio: Alleg. 26. A chi mi domandasse in coscienza ec. chi sono Sì felici infra tanti? Direi: sono i pedanti.
Esempio: Bern. Orl. 2. 5. Considerate un poco in coscienza, Se quella donna, che il libretto porse Al conte, potess'esser la prudenza.
Esempio: Red. lett. 1. 128. Credo in buona coscienza, che i droghieri se ne sieno serviti per farne i cartocci da rinvolgere il pepe.
Definiz: §. IV. Coscienza, in vece di Saputa. Lat. cognitio. Gr. γνῶσις.
Esempio: G. V. 9. 79. 3. Aveali tolto il suggello, perchè avea suggellato le dette lettere senza sua coscienza.
Esempio: M. V. 10. 59. Il savio messer Malatesta prese il sottile avviso, che fatto gli venne, e con coscienza del Legato mandò suo segreto ambasciadore nel campo.
Esempio: Guid. G. Non era stato eletto da tutti gli altri Regi, che sono più di trenta, ma solamente da tre sanza coscienza degli altri.