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Dizion. 1° Ed. .
COSCIENZA
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COSCIENZA.
Definiz: | Lat. conscientia. |
Esempio: | But. La coscienzia è conoscimento di se medesimo, e a questo modo può essere in
male, e in bene, ma quando è di bene, contenta, e quieta la mente, e, quando è di male, turba, e inquieta la mente.
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Esempio: | Albert. c. 32. Oh coscienza tacito e quieto tormento della fellonía, e del
peccato. |
Esempio: | Bocc. Introd. nu. 44. La dove io onestamente viva, ne mi rimorda d'alcuna cosa la
coscienza, parli chi vuole in contrario. |
Esempio: | E Bocc. n. 1. 8. Imbolato avrebbe, e rubato, con quella
coscienza, che un Santo huomo offerrebbe. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 11. La fronde, ond'ogni coscienza è morsa. |
Esempio: | E Dan. canz. 28. Se non che coscienza m'assicura La buona
compagnia, che l'huom francheggia. |
Esempio: | Com. Inf. 12. Perchè sono fatti uficiali di loro, huomini di buona coscienza, e
pietosa. |
Esempio: | Petr. canz. 49. 11. E 'l cuore or coscienza, or morte punge. |
Esempio: | Amm. ant. Niuna pena è più grave, che la mala coscienza. |
Esempio: | E Amm. ant. appresso. Guiderdone del contendere non è la
buona coscienza, ma è la vittoria. |
Definiz: | ¶ In vece di SAPUTA. Lat. cognitio. |
Esempio: | G. V. 9. 79. 3. Aveali tolto il suggello, perchè avea suggellato le dette lettere
senza sua coscienza. |
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