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1) Dizion. 3° Ed. .
INVESCHIARE, INVISCHIARE, INVISCARE , INVESCARE
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INVESCHIARE, INVISCHIARE, INVISCARE , INVESCARE.
Definiz: Impaniare. L. visco oblinere. E si adoperano questi verbi eziandio nel signif. neut. pass.
Esempio: Dan. Inf. 22. Ma però di levarsi era niente, Sì avéno invischiate l'ali sue.
Esempio: Boc. Nov. 96. 13. Sì nell'amorose panie s'inveschiò, che, ec.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Lab. n. 196. Baciandola, tutte le labbra m'invischiai.
Esempio: Boc. Nov. 80. 14. E usando una volta, e altra con costei, ec. e ognora più invescandosi.
Esempio: Petr. Son. 27. Ove tu prima, e poi fu invescato io.
Esempio: E Petr. Son. 63. Ne mi ritenga, perchè ancor m'invischj.
Esempio: Com. Inf. 5. Nota qui Lettore, che detto Autore fu molto in questo amore inviscato.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. Si dice nell'Ecclesiastico: Lo furore, e l'ira m'inviscano la vita.
Esempio: Dan. Inf. 13. Ch'io non posso tacere, e voi non gravi, Perch'io un poco a ragionar m'inveschj (cioè m'intrighi, mi profondi, e m'allunghi)