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MISERIA
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MISERIA.
Definiz: Infelicità, Calamità. Lat. miseria, infelicitas. Gr.
Definiz: ἀθλιότης, ταλαιπωρία .
Esempio: Bocc. g. 4. p. 3. Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 27. Lasciate hai le miserie del mondo, e le fatiche.
Esempio: Amm. ant. 29. 2. 3. Niuna virtù è, che non abbia contrario il male della invidia, e la sola miseria è sanza invidia.
Esempio: Dant. Inf. 5. Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria.
Esempio: E Dan. Inf. 2. Che la vostra miseria non mi tange.
Esempio: E Dan. Purg. 20. E la miseria dell'avaro Mida, Che seguì alla sua domanda ingorda.
Esempio: Petr. canz. 49. 1. Miseria estrema delle umane cose.
Esempio: E Petr. son. 25. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol far breve.
Esempio: Tratt. Giamb. Neuno altro pensiero umilia così il cuore dell'uomo, e della femmina, come pensare, e riconoscere la sua miseria.
Definiz: §. Per Istrettezza nello spendere. Lat. avaritia, sordes . Gr. φιλαργυρία, ῥυπαρία.
Esempio: G. V. 9. 325. 3. Per negligenza, ovvero per miseria di spendio s'indugiarono ec. a fornirlo.
Esempio: Cron. Morell. 246. Era saputa nella masserizia della casa, e non con punto d'avarizia, o di miseria.
Esempio: E Cron. Mor. 331. Questo capitano servì male il comune, e non attese, se non a empiersi la borsa con vituperose miserie.