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1) Dizion. 5° Ed. .
AMMENDARE.
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AMMENDARE.
Definiz: Att. Riparare, Risarcire, Rimediare.
Dal lat. emendare. −
Esempio: Colonn. Guid. 142: Per noi manda elli a te, che tu facci restituire la reina Elena al suo re,.... e che tu studi d'ammendare alla loro volontade li gravi danni fatti a' Greci per Paris tuo figliuolo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 441: Ammendare per innanzi quelle cose, che per ira avemo commesso.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 59: Acciocchè in parte per me s'ammendi il peccato della fortuna.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 171: Spargeva voci che arebbe per questo i suoi soldati più pronti e me' disposti alle fazioni della guerra, poi che con atti di valore ammenderebbero il fallo.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 17: I quali estremi mali non si possono, seguiti che sono, correggere, nè ammendare.
Definiz: § I. Per Compensare, Supplire. −
Esempio: Nov. ant. B. 51: E se rompere gliele conviene [il digiuno], ammendare il dee in alcuna maniera di ben fare.
Definiz: § II. E detto dei falli o peccati, vale Purgare, Espiare. −
Esempio: Bocc. Decam. 3, 169: La tribulazione.... v'è per un peccato.... avvenuta, il quale Domeneddio ha voluto in parte purgare con questa noia, e vuol del tutto che per voi s'ammendi.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 170: Io ho peccati assai, nè so qual Domeneddio più un che un altro si voglia che io m'ammendi; e perciò se voi il sapete, ditelmi, ed io ne farò ciò che io potrò per ammendarlo.
Definiz: § III. Per Ridurre in migliore essere e forma, Correggere. −
Esempio: Vill. G. 19: Questi fu savio di scienza e di costumi, e ammendò molto le leggi e lo stato di Roma.
Definiz: § IV. Detto dei costumi o dell'uomo, vale Emendare. −
Esempio: Dant. Purg. 6: Non si ammendava, per pregar, difetto.
Esempio: Albert. Tratt. volg. 182: Chi ammenda l'uomo, grande grazia appo lui troverà.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 461: Cotal persona ammonisti tu più sicuramente, che non dovevi, e però non l'ammendasti.
Esempio: Cas. Rim. 1, 36: Io pigro ancor, pur col tuo specchio ammendo Gli error che torto han fatto il viver mio.
Definiz: § V. E detto di cose fisiche, vale Migliorare, Sanare. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 302: La bietola, i lendini e le altre brutture del capo e le macchie della faccia ammenda.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 544: La fredda umida terra ottimamente si ammenda.
Definiz: § VI. Neutr. pass. ammendarsi Emendarsi, Correggersi. −
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 78: Malamente sono coloro ingannati, che dicono, che al giovane quando pecca non si dee perdonare, perchè l'uomo di quella età si puote ammendare.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 212: Dimmi in che ti ho contristato o fatto difetto, e ammenderommi, e farò meglio.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 95: Ma tu ti se' molto bene ammendato per li miei gastigamenti.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 2, 313: Le verghe correggono quelli che possono ammendarsi.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 61: Niuno scorge se medesimo, ma bensì sull'osservazione degli altri specchiandosi, può de' medesimi suoi falli e delle sue bruttezze ammendarsi.
Definiz: § VII. E in forma di Neutr. nello stesso significato. −
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 4: E questo si è molto grande dolore, quando l'uomo peggiora di quello che dovrebbe ammendare.
Esempio: E Giamb. Tratt. mor. 176: Meglio è a non fare lo peccato, che peccare e ammendare.
Esempio: Colomb. Lett. 151: E per avventura l'ammaestrarà per tal modo, che esso ammendarà.