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Dizion. 4° Ed. .
AMMENDARE.
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AMMENDARE.
Definiz: | Correggere, Ridurre a migliore essere, e forma. Lat. emendare, corrigere. Gr.
ἐπανορθοῦν.
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Esempio: | G. V. 1. 27. 1. Questi fu savio di scienza, e di costumi, e ammendò molto le
leggi. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 48. Ma secondo li contatori di Santa Chiesa, che vogliono ammendare
tutti dispensamenti, sono 19. anni, e un dì. |
Definiz: | §. I. S'estende altresì a' peccati, e agli errori. |
Esempio: | Bocc. pr. 8. Acciocchè in parte per me s'ammendi il peccato della fortuna.
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Esempio: | E Bocc. nov. 23. 23. Ma tu ti se' molto bene ammendato per li
miei gastigamenti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 13. Se voi il sapete, ditelmi, ed io ne farò
ciò, ch'io potrò per ammendarlo. |
Esempio: | Dant. Purg. 6. Non s'ammendava, per pregar difetto. |
Definiz: | §. II. Per Ristorare i danni. Lat. damna sarcire. Gr. ἐπανορθοῦν. |
Esempio: | Petr. son. 303. Dunque per ammendar la lunga guerra, ec. Prega, ch'i' venga tosto
a star con voi. |
Definiz: | §. III. In signif. neutr. |
Esempio: | G. V. 4. 24. 1. Essendo la nostra città di Firenze molto ammendata, e accresciuta
di popolo. |
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