Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
ALTRUI.
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ALTRUI.
Definiz: Vale quanto Altro, ma non ha relazione, se non all'huomo. Regolatamente non s'adopera nel caso retto: E nel secondo, e nel terzo caso, si può porre, senza segno, assolutamente, ma non nel sesto. Lat. alter, alius.
Esempio: Bocc. Introd. n. 11. Ciò per l'altrui case faccendo, solamente, che, ec.
Esempio: Dan. Inf. 4. Uscinne mai alcuno, o per suo merto, O per altrui.
Esempio: Petr. Son. 6. Acerbo frutto, che le piaghe altrui, Gustando, affligge.
Esempio: Bocc. Nov. 4. 9. Pigliarsi del bene, quando Domenedío ne manda altrui.
Esempio: Petr. Canz. 3. 3. E le tenebre nostre altrui fanno alba.
Esempio: Dan. Inf. 1. Che mena dritto altrui per ogni calle.
Esempio: Bocc. Nov. 25. 4. Che io da altrui, che da lei, udito non sia.
Definiz: §. Pur si legge nel caso retto.
Esempio: Bocc. Fiamm. 78. Avvegnachè altrui tenga, che ella, per beneficio delle Ninfe, pietose de' suoi danni, in fonte, ancóra il suo nome servante, si convertisse.
Esempio: Passav. 203. Si perdonano, ec. non solamente i peccati veniali, ma ezindío i mortali, i quali altrui avesse dimenticati.