Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FICCARE.
Apri Voce completa

pag.31


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FICCARE.
Definiz: Att. Mettere con qualche poco di violenza, Fare entrare a forza, Cacciare, Infiggere, riferito a cosa che s'introduca, s'inserisca, si fermi, e simili, in altra.
È forma varia di figgere. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Oh, diss'io lui, se l'altro non ti ficchi Li denti addosso, non ti sia fatica A dir chi è.
Esempio: Liv. Dec. 2, 158: Se tu non mi giuri e sodi, che tu giammai non terrai il concilio della plebe per accusare mio padre, io ti ficcherò incontanente questo coltello per lo corpo entro.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 269: Li ficcò la spada nelli fianchi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 46: Ed allo scudo l'asta sì le appicca, Che la fa a dietro riversare in guisa, Che quasi mezzo l'elmo in terra ficca.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 102 t.: Pel passato fu fatta cessare una pestilenza col ficcare il dittatore uno chiovo: dalla qual religione persuaso il Senato, deliberò che si facesse un dittatore per cagione di ficcare il chiovo.
Esempio: Dav. Tac. 1, 29: Sguainato lo stocco, l'alzò, e ficcavalosi nel petto, se non gli era tenuto il braccio. I diretani uditori.... diceano: ficca, ficca; e un soldato detto Calusidio gli porse il coltel suo, dicendo, ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 311: Figurandoci.... uno di quei gran pesi che per ficcare grossi pali nel terreno si lasciano cadere da qualche altezza sopra uno de' detti pali.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 405: Questa trave per di sotto ficcò ritta per qualche braccio nel pian di terra nel bel mezzo del coro.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 47: La qual costipazione (del suolo cedente) vi vien fatta dal gran numero di grossi pali, che a forza di fiere percosse in quello si ficcano.
Esempio: Pindem. Poes. 340: Ciascun se l'odi, uno stiletto cela, Del suo nemico per ficcarlo in core.
Definiz: § I. E detto di animali e di piante. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 37: Questa è la ragione, perchè [le piante] ficcano le lor radici nella terra, come una lor bocca, dalla quale, sì come da stomaco, sugano e tirano il nudrimento.
Esempio: Dant. Inf. 24: Con serpi le man dietro avean legate: Quelle ficcavan per le ren la coda E il capo, ed eran dinanzi aggroppate.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 35: Gli arbori che ficcano bene a dentro le radici, come gli aranci, vogliono la terra di buon fondamento, come i peri e meli.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Giust. Vers. 29: O ti ci ficcano Così pigiato, Che senza gomiti Bevi impiccato.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 316: E abbiendo così parlato [Aletto], una fiaccola getta addosso al giovane (a Turno in sogno), e sotto il petto gli ficca ardenti facelline di fuoco.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 241: Non essendomi paruto giammai nella vostra giovanezza, nella quale amor più leggiermente doveva i suoi artigli ficcare, aver tal passion conosciuta.
Esempio: Savonar. Pred. 8: Usando [gli avari] un gran tempo nelle ricchezze, ficcano il capo tanto in quelle, che se le propongono per ultimo fine.
Esempio: Nell. Iac. Serv. 2, 6: Ve' se il diavolo ci ha voluto ficcar un cornicino per interromper.... la pace di queste serve!
Definiz: § IV. Pur figuratam., riferito a cose morali, e col termine Mente o Capo, per Imprimer bene. –
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 467: Ficcando nella mente il tuo contegno, Accresce amore, e l'amistà ravviva.
Esempio: Forteguerr. Cap. 281: Nel capo si ficchi Questa sentenza che sa d'Evangelo.
Definiz: § V. E per Piantare, riferito ad alberi, o rami d'albero. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 88: Nell'arida terra.... più profondamente si piantino [le piante]; e nell'umida, o vero bassa, si piantino men profonde; e nella mezzana, mezzanamente si ficchino.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 3, 3: Or se voi siate coppia generosa, Come si dice 'n le vostre contrade, Dateci di confetti un pieno staio, Chè sian venuti per ficcarvi il maio.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 201: E voglio ancora, e costi ogni danaio, Dinanzi all'uscio un dì ficcarti il maio.
Definiz: § VI. Per semplicemente Mettere, Porre, Collocare, in modo stabile, o in modo che la cosa stia ferma. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 63: In quello luogo è la fine de la terra, ove Ercole ficcò le colonne, quando egli conquistò la terra.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 87: Allato alle quali [piante] ficca un palo, e guerniscilo di spine, se ti parrà che bisogno sia.
Esempio: Pallad. Agric. 141: Per la molestia dell'acqua e freddo si ficchi il palo dalla parte dell'aquilone dilunga tre dita o quattro dalla vite.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 15 t.: Parve loro che si ponesse la detta terra in Valdambra in luogo detto Selvapiana; la quale posono e segnarono, e ficcaronosi i pali, e ordinarola in questo modo.
Esempio: Soder. Agric. 146: I pali [per le palizzate] si ficcano così spessi, che fra quelli non ve ne possano entrare altri.
Definiz: § VII. Per Accostare e premere fissamente. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 13: Ficca le labbra a' piedi di quel dolce fanciullo, e bacia.
Definiz: § VIII. E per Mettere, Porre, Introdurre, con improntitudine, con furia, con ingordigia, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 37: Non potendo più alcun stare alle mosse, Mentre i piatti apparian le man vi ficca.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. appr.: Vien le polpettine: belle polpettine! E in corpo se ne ficca sei dozzine.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 131: E quel naso prominente, Ancor quello è andato via? – È toccato ad un agente Della bassa polizia. – Spesa degna, spesa ricca, Ma chi sa dove lo ficca!
Definiz: § IX. Figuratam., per Mettere, Porre, Inserire, a ogni patto e contro ragione, o dove la cosa non dovrebbe andare. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: Lo scritto altri mi strappa, i versi emenda, E le mie scarta, e le sue cose ficca, Che c'entran come il cavolo a merenda.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 19: Quelle [rime] che ultime son mette le prime, Ficca le terze sopra le seconde.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 28: Ma son poeta; e se un'opera nuova Non fo di pianta, un verso ce lo ficco.
Definiz: § X. E per Mettere, Porre, in alcun luogo, per lo più a fine di occultare; Riporre, Nascondere: anche figuratam. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 180: Se Dio mi fa grazia che mai io abbia più nulla, io non gli ficcherò per le buche, nè ad alcuna persona.... gli fiderò.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 501: Legatolo bene in giro con della cordellina, l'andò a ficcare in un cantuccio del suo saccone.
Esempio: Giust. Vers. 290: Non dico al Principe, Allenta il freno;... E quando il pelago Sale in burrasca, Affoga e ficcati Le leggi in tasca.
Definiz: § XI. E per Mettere con violenza, Appiccare, riferito a fuoco. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 183: Cacciarono di Brolio.... i Ricasoli che ne sono i padroni, e vi ficcaro dentro il fuoco.
Definiz: § XII. E per Volgere, Dirizzare, e tener fisso, riferito a occhi, sguardo, vista e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Oscura [la valle], profond'era e nebulosa Tanto, che per ficcar lo viso al fondo, lo non vi discernea veruna cosa.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Ma ficca gli occhi a vallo che s'approccia La riviera del sangue, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Mentre che gli occhi per la fronda verde Ficcava io così, come far suole Chi dietro all'uccellin sua vita perde, ec.
Esempio: E Dant. Purg.27: In me ficcò Virgilio gli occhi suoi, E disse, ec.
Esempio: Colonn. Guid. N. 166: Ficcando il diligente aspetto in Elena, strettamente contemplava le membra di lei.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 167: Mentre ch'elli ficca il suo sguardo ne' lumi d'Elena, l'uno sguardo coll'altro si scontra.
Esempio: Bocc. Lett. 272: E abbiate in cui ficcare gli occhi, quando la noia dello esilio vi pugne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 132: Afflitto e stanco alfin cade ne l'erba, E ficca gli occhi al cielo, e non fa motto.
Definiz: § XIII. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Dant. Parad. 21: Ficca dirietro agli occhi tuoi la mente, E fa' di quegli specchio alla figura, Che in questo specchio ti sarà parvente.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 160: In questa parte l'autore rende attento lo lettore a ficcare lo intelletto a quello che si finge.
Esempio: Collaz. SS. PP. 113: Se noi facciamo preghiera ad alcun grande uomo, non dico per la vita o per la salute nostra, ma per utolità d'alcuno guadagno, noi ficchiamo in lui lo studio del corpo e della mente.
Definiz: § XIV. Term. di Artiglieria. Percuotere con tiri di ficco. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 159: Dovendo in ciascun fianco esser almeno due cannoniere, ordineremo che una strisci il baloardo e ficchi la controscarpa, e l'altra strisci la controscarpa, e ficchi il baloardo.
Definiz: § XV. Neutr. pass. ficcarsi Entrare, Mettersi, Introdursi, a forza, con destrezza, o con importunità. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 104: Egli si ficcò tantosto nel mezzo della pressa tumultuosa, e incominciò ad accrescere il romore, mostrando ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 60: Li quali, avendo veduto ser Bonavere con la eccezione, ficcansi tra la calca, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 119: Rodomonte a Ruggier dietro si spinge;... Ma Ricciardetto con Vivian si stringe, E tra Ruggiero e 'l Saracin si ficca.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 15: Mai più mi ficco per le calche folte.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 43: Già bastonano i Lanzi a più potere La gente che si ficca, e vuol vedere.
Definiz: § XVI. E figuratam. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 517: Così con tutte le persone, in tutti i luoghi, in tutte le memorie del passato, colui si veniva a ficcare.
Definiz: § XVII. E per Entrare addentro, Penetrare, detto di cosa. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 99: Saettò uno quadrello,... il quale si ficcò nell'asse.
Esempio: Lucan. volg. 127: E 'l dardo si ficcò nel fusto della galea bene un mezzo piè.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 53: Il caldo ch'è nelle interiora della terra rinchiuso, fa evaporare il sottile umore alla radice che si ficca e mette nel luogo caldo della terra: e per queste cose s'appiglia, e vive la pianta.
Esempio: Vill. G. 736: Lanciata gli fu una corta lancia manesca, la quale il percosse alla giuntura delle coraze, e ficcòglisi per lo fianco.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 164: La nave.... in una piaggia dell'isola di Maiolica percosse; e fu tanta e sì grande la foga di quella, che quasi tutta si ficcò nella rena.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 310: Dilungansi le sudette radici (del fico d'India) fino a terra, dove ficcandosi dentro, fanno all'intorno dell'albero come una siepe.
Definiz: § XVIII. Pur figuratam., per Introdursi, Insinuarsi, destramente nell'animo, o nella grazia, altrui. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 500: Guarda come si ficca bel bello; eh, gente che gira il mondo, lasciala imbrogliare a loro.
Definiz: § XIX. E per Entrare a fondo, Affondare. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 46: Vi si truova grandissima quantità di montagne altissime di rena, e non vi si puote andare a piede, perocchè ti ficcheresti ogni volta insino alle ginocchia, sicchè incontanente saresti istanco.
Definiz: § XX. E per Profondarsi, Immergersi, in senso però figurato; Applicarsi intensamente, Darvisi con alacrità. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 113: In una cosa non ci ficchiamo, non ci essercitiamo in molte.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 35: Poi che siamo chiamati alle cose di sopra eterne, non ci ficchiamo alle cose corruttibili di questa valle tenebrosa.
Esempio: Savonar. Pred. 8: Alcuni intelletti grandi si ficcano tanto in una cosa, che se la propongono come ultimo fine, e fannola a sè medesimi connaturale.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 66: Mentre vi ti ficchi (ne' giuochi) e vi t'ammazzi, Tu spendi, e paghi il boia che ti frusti.
Esempio: Fag. Rim. 6, 234: La guerra non m'entra nella zucca. E s'egli corre, e allegro vi si ficca, Io resterò nella mia biccicocca.
Definiz: § XXI. Per Penetrare ed altresì Fermarsi, Fissarsi; in senso però figurato: ma non è oggi comune. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Io pur sorrisi, come l'uom ch'ammicca; Perchè l'ombra si tacque, e riguardommi Ne gli occhi, ove il sembiante più si ficca.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 170: Mal può ben dire, sì che si ficchi e appicchi nella mente di chi ode, colui che ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 43: Nel sangue Crudeltà lieta si ficca; E la Disperazion sè stessa impicca.
Definiz: § XXII. Per semplicemente Mettersi, Porsi, Collocarsi, ed altresì Spingersi, costruito con certe preposizioni o avverbj, come Sotto ficcarsi sotto, Innanzi ficcarsi innanzi, Oltre ficcarsi oltre, e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 34: Il lupo gli credette, e ficcossegli sotto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 2, 33: Poi si riebbe, e con lui si rappicca: Allor Morgante più oltre si ficca.
Definiz: § XXIII. Per Introdursi, Intromettersi, presuntuosamente, Entrare in luogo, o fra persone, dove uno non è invitato, o fra cui non è chiamato. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 432: Io non volli.... ficcarmi colà per domandarne.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 76: Pensan certi avaron, perchè son ricchi, D'aver a strapazzar i letterati, E dannos'ad intendere i prelati, Che per una pagnotta ognun si ficchi.
Definiz: § XXIV. E per Entrare in alcun luogo, Nascondersi, per non volere esser trovato così alla prima; ed altresì Sottrarsi dalla vista altrui per vergogna, o per altro, riparando in alcun luogo. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 139: Gittàmi a terra del letto, e scostai una cassa, e ficcàmivi sotto.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 401: Che noi ci ficchiamo in qualche lato, se noi ci dovessimo ficcare in un forno, dove noi desiniamo a piè pari, senza che quella fiera di mogliama lo possa spiare.
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 15: O va a ficcati In un cesso, poveraccio, come meriti.
Esempio: Dat. Lepid. 40: Quando poi vedde che il Granduca e gli altri principi lo salutavano cortesemente, e con cenni l'invitavano a farsi avanti, immaginandosi quello che non sapeva, dovè ficcarsi per la vergogna.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 152: E dove vi ficcate?
Definiz: § XXV. Pur con un termine di luogo, vale anche semplicemente Ridursi, Ritirarsi, Prendere stanza, per più o men lungo tempo; e dicesi quando il luogo sia solitario, malagevole, brutto, o simile. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 61: Mi vien ora il sudor della morte A dir ch'io m'ho a partir di questa terra, E andarmi a ficcare in un paese, Dove si sta con simil cose in guerra.
Definiz: § XXVI. Neutr. Term. di Artiglieria. Battere d'alto in basso, o anche in un sol punto, e per linea diritta. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 151: Quando il tiro va a percuotere e ferir la muraglia in un sol punto,... questo vien dimandato tiro di ficco, o ficcare.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: Il tiro CD lo verrà a strisciare, e il tiro CF, venendo da luogo sublime E, ficcherà nel punto F.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 157: Volendo il nemico condursi nella fossa, non verrà se non ricoperto da trinciere, ed aprirà la contrascarpa, e per l'apertura cercherà di traversare la fossa; nel qual caso le artiglierie di striscio non gli potranno recare impedimento alcuno, ma sì bene quelle che ficcano.
Definiz: § XXVII. Ficcare carote, o pastinache, ad alcuno. –
V. Carota § IV, e Pastinaca.
Definiz: § XXVIII. Ficcare il capo in un luogo, vale in modo basso Entrarvi, ma per breve tempo. E si usò anche per Stabilirvisi, Prenderne possesso. –
Esempio: Machiav. Comm. 138: E' ficca il capo in quante chiese e' trova.
Esempio: Not. Malm. 1, 124: Essendo il capo la più nobile e principal parte della persona, noi diciamo ficcare il capo in un luogo, per intendere, entrare in un luogo, e pigliarne il possesso personalmente.
Definiz: § XXIX. Ficcare il chiodo. –
V. Chiodo, §§ VIII e X.
Definiz: § XXX. Ficcare il naso. –
V. Naso.
Definiz: § XXXI. Ficcarla a uno, vale in modo basso Dare ad intendere, Far creder per vero, checchessia. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 257: Bruscolo, tu me l'hai Ficcata di bolèa.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 3, 6: Ma a me non me la ficcano. Dell'erba trastulla ne so dar quanto loro.
Esempio: Fag. Comm. 1, 203: A me, che le conosco, le non me le ficcano, perchè gli anni crescon per tutti a un modo.
Definiz: § XXXII. E per Fargli qualche cattivo scherzo, dispiacere, o danno, ch'e' non se l'aspetti; che comunemente dicesi Farla a uno, Accoccarla a uno, Affibbiarla, a uno. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 78: Sebben suol esser picca Infra il Sonno e l'Amor, nè l'un perdona All'altro mai, ma sempre glie la ficca; Pur ec.
Definiz: § XXXIII. Ficcare uno, trovasi per Ingannarlo. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 174: Se le compiaci (alla moglie) più che 'l conte Rinaldo mio, la ti avviluppa e ficca.
Definiz: § XXXIV. Ficcare una pulce, o la pulce, nell'orecchio a uno. –
V. Pulce.
Definiz: § XXXV. Ficcar pruni negli occhi. –
V. Pruno.
Definiz: § XXXVI. Ficcare una cosa ad alcuno, vale Dargliela, Fargliela prendere, con inganno. E con un compimento retto dalla particella Per, vale anche Dargli ad intendere che la cosa sia ciò che il compimento significa, Appiccicargliela per quella data cosa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 10: Mi tolsi dalla pratica. Ficcarmi Per di Firenze o Genova un velluto, Ch'ogni vento che tiri Creder si possa portargli via 'l pelo!
Esempio: Not. Malm. 1, 175: Il verbo Ficcare.... serve per esprimere, che quella tal cosa fu data per maggior prezzo di quel ch'ella valeva, o per di miglior qualità che ella non era.
Definiz: § XXXVII. Ficcarsi a fare una cosa, vale Mettersi a farla con tutta l'applicazione; ma trovasi anche per Procurare, Cercare con premura, di farla. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 304: Non curar de' più ricchi, Ma guarda che ti ficchi A torli ben armati, Esperti, e ben montati.
Definiz: § XXXVIII. Ficcarsi in capo, o in testa, checchessia, vale Porselo fermamente nel pensiero, Persuadersi di quello con tutta certezza, vero o falso che sia. –
Esempio: Savonar. Pred. 20: Quando l'uomo si ficca una cosa nel capo,... non può vedere el vero.
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 12: Ma non bisogna nè anche ficcarsi in testa che essi non potessero errare, e voler pertinacemente sostenere ogni cosa detta da loro.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 26: Gli seguivano [a dire] quei, non vi ficcate Fisime in testa per indecimire.
Definiz: § XXXIX. E Ficcarsi in capo, in testa, e anche in umore, di far checchessia, vale Ostinarsi a volerlo fare.
Definiz: § XL. Non v'essere da ficcar chiodo. –
V. Chiodo, § XIII.
Definiz: § XLI. Non fa nè ficca, Non mi fa nè mi ficca, e simili; dicesi, in modo basso, di cosa tanto materiale quanto morale, e significa Non essere adatto al bisogno nostro, Non essere al caso, Non servire all'uopo, Non far forza, Non importare: e figuratam. applicasi anche a persona, che sia, o si reputi, inutile a un dato atto, ufficio, e simili.