Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DOLENTE
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DOLENTE.
Definiz: Che ha dolore. Lat. tristis, moerens, moestus. Gr. κατηφής, λυπηρός, ἄθυμος.
Esempio: Bocc. nov. 2. 5. Quando Giannotto intese questo, fu oltre modo dolente.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 16. Ghismonda, ec. dolore inestimabile sentì, ec. perchè non come dolente femmina, o ripresa del suo fallo, ma come non curante, e valorosa con asciutto viso, ed aperto, ec. disse.
Esempio: Dant. Inf. 1. Vedrai gli antichi spiriti dolenti.
Esempio: E Dan. Purg. 6. Quando si parte il giuoco della zara, Colui, che perde, si riman dolente.
Esempio: Petr. canz. 2. 3. Però dolenti, anzichè sian venute L'ore del pianto.
Esempio: E Petr. 27. 1. Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Definiz: §. I. Per Meschino, Infelice, Misero. Lat. miser, infelix. Gr. ἄθλιος.
Esempio: Bocc. nov. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto, dolente a me ec.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 22. Or non ti conosci tu, tristo? non ti conosci tu, dolente?
Esempio: E Bocc. nov. 95. 9. Al qual forse messere Ansaldo, se tu il beffassi, far ci farebbe dolenti.
Esempio: Dant. Inf. 3. Per me si va nella città dolente.
Definiz: §. II. Per Pessimo, Scellerato. Lat. scelestus, flagitiosus, improbus.
Esempio: Bocc. nov. 50. 4. Questo dolente abbandona me per volere colle sue disonestà andare in zoccoli per l'asciutto.