Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DOLENTE.
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DOLENTE.
Definiz: Partic. pres. di Dolere. Che si duole.
Lat. dolens.
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di persona, o di alcun membro del corpo, vale Che patisce dolore, Travagliato, Tormentato, da dolore fisico. –
Esempio: Dant. Inf. 13: In quel che s'appiattò miser li denti, E quel dilaceraro a brano a brano, Poi sen portar quelle membra dolenti.
Esempio: E Dant. Inf. 21: Lasciali digrignar pure a lor senno, Ch'ei fanno ciò per li lessi dolenti.
Esempio: Red. Cons. 1, 36: Fregagioni che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 219: Nel quinto giorno di tal pratica la gamba era totalmente sgonfiata, spogliata la piaga di sordidezza, e meno dolente.
Esempio: Giust. Vers. 359: Gli occhi per molte lacrime dolenti.
Definiz: § II. E per Che prova vivo dispiacere, dolore, di checchessia; Addolorato, Afflitto, Angosciato, e simili: detto altresì di animo, di cuore. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 27: Tu voce sbigottita e deboletta, Ch'esci piangendo dello cor dolente, ec.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 220: Di questo è il demonio summamente dolente.
Esempio: Dant. Inf. 22: Barbariccia con gli altri suoi dolente Quattro ne fe volar dall'altra costa Con tutti i raffi.
Esempio: E Dant. Inf. 28: Se s'adunasse ancor tutta la gente Che già in su la fortunata terra Di Puglia fu del suo sangue dolente Per li Troiani, e per la lunga guerra, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Quando si parte il giuoco della zara, Colui che perde si riman dolente.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Di quel che fe' col baiulo seguente, Bruto con Cassio nell'Inferno latra, E Modona e Perugia fu dolente.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 151: Quando Giannotto intese questo, fu oltre modo dolente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 60: Il re, dolente per Ginevra bella,... Ha pubblicato ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 13: L'afflitte donne, percotendo i petti, Corron per casa pallide e dolenti.
Esempio: Varch. Boez. 10: Da queste voci ripreso quel coro, e sbattuto,... s'uscì di camera tutto dolente.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 48: Corre il volgo dolente alle novelle Del guerriero e dell'arme, e vuol vedelle.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 53: Gli Ateniesi erano molto dolenti dell'imperio perduto.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 222: Dolente a morte, rispose ch'ella non avea intenzione di maritarsi giammai.
Definiz: § III. E per Che dà o produce dolore fisico, detto di piaghe, tumori, e simili. –
Esempio: Red. Cons. 1, 119: Tra' quali considerabilissimi sono un tumore invecchiato non dolente.
Definiz: § IV. E per Che apporta o produce vivo dispiacere, Che è cagione di dispiacere, di afflizione. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 144: Novella gli darò dolente e trista.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 92: Preme mille cure egre e dolenti Altamente riposte in mezzo al petto.
Esempio: E Tass. Amint. 4, 2: Ora comincia omai Questa dolente istoria.
Esempio: Dav. Tac. 2, 266: Il fine della vita sua fu lagrimevole a noi, dolente agli amici.
Esempio: Giord. Op. 2, 405: Esequie del dottor Giuseppe Coruzzi medico, la cui morte immatura e inaspettata è molto dolente a molti.
Definiz: § V. E detto poeticam. di luogo, vale Pieno di dolore, o di tristezza, In cui si patiscono pene o tormenti, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Per me si va nella città dolente.
Esempio: E Dant. Inf. 6: Ma dimmi chi tu se', che in sì dolente Luogo se' messa, ed a sì fatta pena.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Per tutti i cerchj del dolente regno,... son io di qua venuto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: Volto al guardian del carcere dolente, Dissi ec.
Definiz: § VI. E per Esprimente vivo dispiacere, rammarico, querimonia; ed altresì Atteggiato a dolore, Accompagnato o Suscitato da dolore, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Ed io: maestro, quai son quelle genti, Che seppellite dentro da quell'arche Si fan sentir con gli sospir dolenti?
Esempio: E Dant. Purg. 12: O Nïobe, con che occhi dolenti Vedeva io te, segnata in su la strada, Tra sette e sette tuoi figliuoli spenti!
Esempio: Petr. Rim. 1, 156: Date udïenza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 384: Il quale [famigliare] con assai dolente viso le disse: madonna, se io non voglio morire, a me conviene far quello che il mio signor mi comanda.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 25: Beltà dolente e miserabil pieghi Al tuo volere i più ostinati petti.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 104: Dal suon della dolente voce Per lo mezzo del cor fu saettata.
Esempio: Mont. Poes. App. 106: Desolata Il bacia, e lava di dolenti stille.
Esempio: Pindem. Poes. 37: Ma d'ogni pianto era il bel volto asciutto, Dolente sì, ma qual Conviensi a Diva.
Esempio: Giord. Op. 2, 284: Del medesimo senso, ma più dolenti lettere mandarono a Mozano, a Bernardino Pieroni:... Ch'erano saccheggiate le case, molti uccisi, dappertutto sangue, trionfanti i tristi, ec.
Definiz: § VII. Per Misero, Infelice, Meschino, e simili; detto così di persona, come di condizione, vita, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 223: Quello ti concederò che forse alcuno altro non farebbe, inducendomi ancora la paura del nigromante, al qual forse messer Ansaldo, se tu il beffassi, far ci farebbe dolenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 161: Ogni modo io morrò; nè fia di questa Dolente morte alcun profitto colto.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 106: Così parla costei, che non prevede Qual dolente fortuna a lei s'appreste.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 29: Questa selva, che dianzi era sì negra, Stanza conforme alla dolente vita, Vedi che tutta al tuo venir s'allegra.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 46: Non solo [Alcibiade] l'avea risollevata (Atene) da dolente e bassissimo stato, restituendole la signoria del mare, ma ec.
Esempio: Pindem. Poes. 125: Troppi ebbe già questa dolente etade Nuovi Fetonti, che d'orgoglio insani Nel mondo, che in tenèbre ai loro sguardi Giacea, recar si confidaro il giorno.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 14: Però dolenti [o occhi], anzi che sian venute L'ore del pianto, che son già vicine, Prendete or alla fine Breve conforto a sì lungo martiro.
Definiz: § IX. E nel medesimo senso, usato in maniere esclamative. –
Esempio: Dant. Inf. 27: O me dolente! come mi riscossi Quando mi prese.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 171: La qual morte io ho tanto pianta, quanto, dolente a me, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 168: Oimè, lassa me, dolente me, in che mal'ora nacqui!
Esempio: E Bocc. Rim. 113: Di me il feci degno; Ma or ne son, dolente a me! privata.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 155: Quando sarà quella felice ora che io ti vegga? Dolente a me, che il mio sbandimento è prolungato!
Definiz: § X. Si usò per Tristo, Sciagurato, ed anche Scellerato, Perfido, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 205: Questo dolente abbandona me, per volere con le sue disonestà ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 80: Ecco bello innamorato! Or non ti conosci tu, tristo? non ti conosci tu, dolente?
Esempio: E Bocc. Rim. 4: S'io ho le muse vilmente prostrate Nelle fornice del vulgo dolente.
Esempio: Diviz. Calandr. 3, 11: E pensi tu, dolente, se io rea femina fussi, come tu reo uomo sei, che ec.?
Esempio: Bern. Orl. 29, 22: Ella, che si facea di me gran risa, Come colei ch'è pur troppo dolente E perfida e crudel fuor d'ogni guisa.
Esempio: E Bern. Orl. 30, 31: Poi si vedeva quel Basso dolente, Ch'a tradimento uccide il suo signore.
Definiz: § XI. E in forza di Sost. Persona che si duole, si lamenta, si lagna, Persona addolorata, mal contenta, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 59: Or qui mancò lo spirto alla dolente, Nè quest'ultimo suono espresse intero.
Esempio: Manfred. Rim. 17: Serbava [Italia] un volto Di dolente bensì, ma di reina.
Esempio: Mont. Poes. 1, 248: Di tutto che vedesti annunzio apporta Alle dolenti.
Esempio: Capp. Econ. 337: Io non voglio che in tanta discordia si cerchi il vero contando il numero dei dolenti, fallace prova.