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1) Dizion. 4° Ed. .
GOCCIOLA
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GOCCIOLA.
Definiz: Piccolissima parte d'acqua, o d'altra materia liquida, simile a lagrima. Lat. gutta, stilla. Gr. σταγών.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Guai dunque a quegli, che contenti di questa gocciola lasciano la fontana.
Esempio: Coll. SS. Pad. Al suo sapere son presenti le gocciole delle piove.
Esempio: Tes. Br. 4. 4. E indurano alquanto queste giocciole della rugiada, ciascuna secondo ch'elle sono.
Esempio: Sagg. nat. esp. 78. S'osserva nelle gocciole dell'argento vivo, e d'ogni altro fluido, le quali, o schizzino, o piovano per lo mezzo dell'aria, o posino sopra un corpo asciutto, tirano sempre al rotondo.
Definiz: §. I. Gocciola, per Poca quantità.
Esempio: Bocc. nov. 52. 7. Io so non meno ben mescere, ch'io sappia infornare, e non aspettaste voi d'assaggiarne gocciola.
Definiz: §. II. Gocciola, diciamo a Quella fessura, o buca di tetto, o di muro, donde entri l'acqua, e goccioli.
Definiz: §. III. Gocciola, diciamo anche a Quel male, che è detto da' medici Apoplessía. Lat. apoplexia. Gr. ἀποπληξία.
Esempio: Volg. Mes. Starnutazione è utile all'epilensia, al mal della gocciola, e a capogiri.
Esempio: Guicc. stor. L'ottavo dì d'Aprile morì il Re Carlo in Ambuosa d'accidente di gocciola, detta da' fisici apoplessía.
Esempio: Circ. Gell. 2. 44. Donde nascono poi in lui tanti catarri, scesa, gocciole, gotte ec. e mille altri infiniti mali.