1)
Dizion. 4° Ed. .
E'
Apri Voce completa
pag.261
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
E'
Definiz: | coll'apostrofo pronunziata stretta in vece d'Egli, che risponde al pronome latino: ipse,
ille. Gr. αὐτός,
ὅδε. |
Esempio: | Bocc. nov. 99. 8. Laonde e' gli pensò di volere la seguente mattina ristorare.
|
Esempio: | E Bocc. num. 9. Menati i gentiluomini nel giardino, cortesemente gli
domandò, chi e' fossero. |
Definiz: | §. Ponsi anche talora per particella riempitiva, siccome Egli, a ornamento, e acconcio della pronunzia. |
Esempio: | Bocc. nov. 69. 20. E' mi par, ch'egli stea in maniera, che ec. io medesima tel
trarrò ottimamente. |
Esempio: | E Bocc. nov. 85. 13. E' mi par pur vederti morderle con
cotesti tuoi denti fatti a bischeri quella sua bocca vermigliuzza. |
Esempio: | Dant. rim. 27. E' m'incresce di me sì malamente, Ch'altrettanto di doglia Mi reca
la pietà, quanto 'l martiro. |
|