Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NULLA.
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NULLA.
Definiz: Particella negativa invariabile, che ha valore ora di Sost. ora di Avverb., e la quale, se non è accompagnata nel contesto del discorso da altra negazione, si antepone regolarmente al verbo che regge, o da cui dipende.
Dal lat. nulla, neutro plurale dell'adiettivo nullus, forse con influsso della locuz. sing., assai comune, nulla res.
Definiz: § I. In forza di Sost. masc., vale Nessuna cosa, Nessuna parte o quantità di una cosa, Niente. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Lo trafitto il mirò, ma nulla disse.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Vèr lo fiume real tanto veloce Si ruinò (l'acqua), che nulla la ritenne.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Ella mi disse: quel che ti sobranza È virtù da cui nulla si ripara.
Esempio: E Dant. Conv. 285: Rigidamente, sanza rispetto alcuno, la verità e la giustizia seguire; di nulla mostrare dolore; di nulla mostrare allegrezza.
Esempio: Petr. Rim. F. 293: Or conosco io che mia fera ventura Vuol che vivendo e lagrimando impari Come nulla qua giù diletta e dura.
Esempio: Bocc. Fiamm. 152: Però chi in alcuna cosa puote sperare, di nulla si disperi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 24: Talvolta uscia del letto, e l'uscio apriva; Guatava fuori, e nulla vi trovava.
Esempio: Bemb. Rim. 30: Donna..., Che di nulla qua giù si fida o spera.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 13: S'ingegnava con ogni studio di fermar tanti romori.... Ma nulla perciò potette ottenere.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 144: Bisogna che voi e io insieme facciamo conto che nulla sia stato.
Esempio: Tass. Lett. 2, 463: Niuna cosa può altrui promettere chi nulla può osservare.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Niente, non ho dubbio che è bella e delicata parola. ..; ma anche il nulla non è da ripudiare, come voce di forza, alla quale ci si sottintende cosa.
Esempio: Pindem. Poes. 24: Parte (delle farfalle) di fiore in fiore si trastulla, Come se tutto lor piacesse, e nulla.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 116: V'è qualche secolo che, per tacere del resto, nelle arti e nello discipline presume di rifar tutto, perchè nulla sa fare.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 179: Che vuol dire conoscere qualche cosa in potenza? Null'altro se non, poter conoscere.
Esempio: Manz. Poes. 41: Se nulla Al tuo proposto ei muta, alla mia figlia Nulla disdir vogl'io.
Definiz: § II. Preceduta, nel contesto del discorso, da particelle negative, od anche talvolta seguita da esse, serve, con maggiore efficacia, alla negazione, sebbene in tali costrutti equivalga propriamente ad Alcuna cosa, Veruna cosa. Così pure in dipendenza dalla prep. Senza. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. M. 673: Non hai fatto nulla, bene che scritto abbi di farlo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 78: Calandrino..., senza dir nulla, volse i passi verso la casa della paglia.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 121: Con grande guardia dentro per la terra, che alcuno non parlasse di nulla, ma lasciassono fare a coloro in cui era commessa la guerra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 20: Andandosi la volpe un giorno a spasso, Tutta affamata, sanza trovar nulla, Un gallo vide ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 8: Montato papa Eugenio su questo legno, se ne venne in Porto Pisano sanza nulla, se non la sua persona propria.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: Mi serra la bocca che non posso dir nulla.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 72: Il popolo.... non obbediva a' consoli, quando lo chiamavano a far la scelta de' soldati, e non voleva ascoltar nulla della colonia.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 93: Marzio gli accolse nel campo, ma non concesse lor nulla.
Esempio: Chiabr. Ang. 50: Tal meraviglia m'occupò la mente, Che nulla non pensai, Nè cosa io rimirai, Salvo ec.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 34: Che tu non pensi.... che 'l mio indugio e il non risolver nulla Sia stato un voler darti erba trastulla.
Esempio: Fag. Comm. 6, 19: Aggiustatevi, vi parlo da galantuomo; è meglio un maghero accordo, che una grassa sentenza; spenderete dimolto, e non concluderete nulla.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 37: Egli.... dee arrecare a cotesta scuola.... l'animo apparecchiato a meditare un pochetto sopra quello che ode...; perchè altrimenti la sarebbe infine come s'egli non avesse udito nulla.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 402: E chinandosi sopra Lucia, l'invitò di nuovo a mangiare, per andar poi a letto. – No, no, non voglio nulla, rispose questa, con voce fiacca e come sonnolenta.
Esempio: Card. Pros. 1006: Ch'io non vegga e non oda più nulla di politica e d'arte.
Definiz: § III. Si pospone anche al verbo, senza precedente negazione, e talora per maggiore efficacia. –
Esempio: Dant. Purg. 16: L'anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Esempio: Petr. Rim. F. 336: Ma io che debbo altro che pianger sempre, Misero e sol, che senza te son nulla?
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 36: La fante gittò un gran sospiro; per che la donna le disse: Che hai tu? Rispose la fante: Madonna, io ho nulla.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 27: E sapete in che modo e' perderanno tempo? C. G. Crediamo se faranno nulla. A. Certo sì.... se a uno, o a più sarà data faccenda, alla quale egli sia inutile o disadatto; imperocchè, dove sono troppi, alcuno di loro farà indarno; e ove sono manco, e inutili, è peggio, che se facessino nulla, perchè ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 13: Per loro parte t'ho a dire nulla, però che ti scriverà ella.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 87: Questi vostri farnetichi costà dentro montano nulla.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 30: E chi è quel che creda, che di là sia nulla?
Esempio: Tass. Gerus. S. 15, 8: E ne l'ampie voragini del mare Disperso (un fiume), o divien nulla o ec.
Esempio: E Tass. Amint. S. 5: Aminta, è sano, Se non ch'alquanto ha pur graffiato 'l viso Ed alquanto dirotta la persona; Ma sarà nulla, ed ei per nulla il tiene.
Esempio: Galil. Op. VIII, 538: Ancorchè far nulla possiamo nè nel purissimo etere nè nell'aria schietta e sincera.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 157: Finchè.... stai fra le zanzare e le farfalle, verrai onorata; ma se sali dove tu di', sarai nulla.
Esempio: Mont. Poes. 2, 61: L'infelice sposa Di ciò sa nulla.
Esempio: Pindem. Poes. 42: Spettacol solo, e in faccia a cui son nulla Quanti ornare il Sebeto, ornar la Senna Ludi scenici udiam.
Esempio: Tomm. Poes. 73: Da te sei nulla, e solo in Dio sei forte.
Definiz: § IV. Nulla, in proporzioni condizionali, temporali, interrogative, relative, e simili, prende spesso senso restrittivo, e vale quanto Alcuna cosa, Qualche cosa, Checchessia, ed altresì Alcuna parte, Punto, di ciò che il contesto lascia comprendere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 104: Se ninferno o paradiso non è, vana è dunque la legge di Dio. Perchè dunque mi comanda o m'impromette nulla?
Esempio: Bocc. Decam. 2,102: E se tu hai nulla a fare con lei, tornerai domane, e non ci dar questa seccaggine stanotte.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 88: Se ti chiede nulla, contentalo di buone parole a ristorallo.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 288: Marco ha openione di trovar meglio: e dice ci metterà el capo; e trovando nulla di buono, s'avviserà.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 26: Aveva pochi libri ch'egli non istudiasse e postillasse di sua mano..., in su' quali libri faceva la memoria, quando voleva trovare nulla.
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. 484: Spesso andava a casa sua per vedere se gli bisognava nulla, per sovvenirlo.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 136: E se il padrone diceva lor nulla, egli era sì grande il romor dell'acqua che pioveva..., che niuno intendeva cosa che e' si dicesse.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 34: S'io posso per te nulla, comandami.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 391: Avete voi sentito, Bartol, nulla Del mio figliuolo? B. Messer sì, è in essere, Vivo, sano, e gagliardo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: Come li dico nulla, la mi risponde: e' s'ha fare l'obedienza di vostro padre.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 23: Quanto bisogno abbiamo dunque noi di fervente ricorso a lui, prima di risolverci a nulla, perchè ec.?
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 100: Se tra le scritture dell'A. S. e tra quelle del signor Principe medesimo si fosse trovato nulla, me l'avrebbe mandato a dire.
Esempio: Mont. Poes. 2, 281: Ei seguirà la folgore, Che adulto fra le squadre Tu vibrerai, se a vincere Nulla ti lascia il padre.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 225: Ora che ei (gli uomini) sono tutti spariti, la terra non sente che le manchi nulla.
Definiz: § V. In costrutto con un sostantivo, o adiettivo sostantivato, di numero singolare, retto dalla prep. Di, vale Nessuna quantità, Nessuna parte, di ciò che è indicato dal detto sostantivo; anche figuratam. E così pure quando regge la particella pronominale Ne per Di esso, Di essi, ec. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Sen venne a riva Con un vascello snelletto e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 156: E un buon segno ho, che infino a ora non ho mai pensato a nulla del mio ufficio.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 46: Nulla di pellegrino o di gentile Gli piacque mai, nè mai troppo alto intese.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 175: Rimango sodisfatto di voi, a cui nulla ascosi mai de i miei pensieri.
Esempio: Capor. Rim. 43: So, che del tempo nulla o poco vario, Perchè tutti gli annali ho sulle dita, E li raffronto al nostro calendario.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 307: Da quelle cortesi parole non uscì nulla di buono, perchè si partirono l'un dall'altro più alienati che mai.
Esempio: Galil. Op. VII, 427: Avete in orrore cosa, che nulla tiene in sè di spaventoso.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 49: Non fu tra lor fin qui nulla di guasto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Non ve la mando (la lettera) sotto coperta, essendochè nulla vi è di mio, e tutto è del Padre Fabbri, come sentirete.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 58: Ignoto bene Nulla dà di piacer, nulla di pene.
Esempio: Giust. Vers. 218: Beccando un po' di tutto, Ossia nulla di nulla, Col capolino asciutto Si sventola e si culla In un presuntuoso Ozio.
Definiz: § VI. Nulla, in senso assoluto o metafisico, vale Ciò che non è, Il non ente, Il niente; e si costruisce, per lo più, con gli articoli, o con altra voce indicativa. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 128: Nulla esser di nulla, vera sentenzia è.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 4: Quando il mondo non era, il nulla era sempre.... E perocchè Iddio di nulla fece tutte le cose, è di bisogno.... che Iddio fusse eternalemente.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 14, 571: Per voler salvare quel principio fisico, che dal nulla non si fa nulla, metton la materia eterna; e la definiscono co' termini, che distruggono l'entità delle cose, facendola essere un ente negativo, ch'è il medesimo che il non ente, cioè il sinonimo del nulla.
Esempio: Segner. Mann. ag. 11, 5: Non ti sembra già d'essere ritornato a quel primo nulla in cui sei stato sepolto un'eternità?
Esempio: Magal. Lett. At. 215: In questo genere specificate tre cose: Crear la materia dal nulla; creatala, muoverla coll'immateriale, e verificare ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 234: Il nulla, dicono eglino, non è fornito di qualità, giusta il comune assioma: non entis nullae sunt qualitates.
Esempio: Alf. Trag. 4, 240: O tu, che eterno, onnipossente, immenso, Siedi sovran d'ogni creata cosa; Tu, per cui tratto io son dal nulla, e penso ec.
Esempio: Pindem. Poes. 110: Premio fòra, e non pena, ad esse (alle anime vili) il tanto Dai generosi cor temuto nulla.
Esempio: Leopard. Poes. 47: A noi presso la culla, Immoto siede, e su la tomba, il nulla.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 223: Il nulla non è immaginabile in alcuna guisa, nè pensabile, se non per modo indiretto e negativamente.
Esempio: E Giobert. Error. 2, 149: La semplice negazione del creato è il nulla.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 123: Abbiamo veduto che cosa sia l'impossibilità logica: è il non potersi pensare; brevemente, il nulla.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. 3, 295: Il nulla non mi costringe, non mi necessita, a pronunziar nulla: ma la natura della verità che risplende in me, mi obbliga a dire: "Ciò è".
Esempio: Tomm. Poes. 116: Oh tempo, oh steso fra la terra e il cielo Di pensiero e d'amor gracile velo; Che in te segnato il nulla e il viver pòrte, E l'Eterno e la Morte.
Esempio: E Tomm. Poes. 245: L'alme umane, a mille a mille, O Signor, dal nulla usciro Ad ogni ora innanzi a te.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 56: Cadrò: ma con le chiavi D'un avvenir meraviglioso. Il nulla A più veggenti savj: Io nella tomba troverò la culla.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 297: Benignità sì ammirabile esercitata da un Dio con alcune ombre impastate di nulla, quali noi siamo nel suo cospetto.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., per Quantità minima, ed altresì per Cosa o Cagione tenuissima, di piccolissimo valore. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 397: Quanto ho detto fin ora in detestazione dell'adulterio, vedrete, che è come un nulla, in paragone di quanto mi rimane a dire.
Definiz: § IX. Nulla, in forza d'Avverb., vale In nessun modo, In nessuna parte, ed altresì In nessuna misura o quantità, Punto. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 163: E' par vero ciò che dice, e non è vero nulla.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 83: La roppe (la lancia) alla penna de lo scudo Del fiero conte, che nulla si mosse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 59: Che fosse Orlando, nulla le sovviene: Troppo è diverso da quel ch'esser suole.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 89: Il barone.... non avendo.... la notte nulla dormito, venuta la mattina dopo che ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 7 t.: In ciascuno di quegli eserciti eran tre fratelli, nulla tra loro, nè d'età nè di forza, differenti.
Esempio: Car. Eneid. 1, 352: In dubbio ancora Se fosser vivi, o se pur giunti al fine Più de' richiami lor nulla curassero.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 62: Ma pietà nulla giove, S'anco te il dritto e la ragion non move.
Esempio: Chiabr. Ang. 31: Io nulla non lo spero, Bench'assai lo desiri.
Esempio: Galil. Op. VIII, 342: In tal maniera risalta una palla, ancorchè di materia durissima e nulla cedente, cadendo sopra la cartapecora ben tesa del tamburo.
Esempio: Bracciol. Schern. 3, 41: Ed ei nulla si muove, o che sia vinto Dal vino, o che legato esser li piaccia.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 50: Mentre del fatto poi le dà contezza,... Fa (perchè nulla mai si raccapezza) Chi lo sente, morir di passïone.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 488: Quest'amor di povero vitto basta egli per farti prendere alcune altre esche spregiate, ma insieme nulla voluttuose?
Esempio: Segner. Pred. 573: Cristo, nulla per tali mormorazioni rimasto dalla sua naturale benignità, con quanto amore l'accolse, con quanta energia la difese, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 7: Nulla rileva (la fama) a chi è sepolto.
Esempio: Giust. Vers. 231: Scendo e tenta la toppa, e nulla avanza, E del forzarla è vana ogni speranza.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 122: Nulla poi monta se in Alemagna i più vetusti diplomi..., siensi rinvenuti sul Reno, o piuttosto ec.
Definiz: § X. In proposizioni interrogative, dubitative, e simili, ha di per sè senso restrittivo, e vale In qualche modo, Comecchessia; che anche dicesi Punto. –
Esempio: Pindem. Poes. 338: Temira, che spregiar, se il pudor nulla Sen turbi, osa una moda ec.
Definiz: § XI. Nulla, si usò per il semplice Non, ma con più forte espressione. –
Esempio: Car. Long. 84: Venuto in cospetto loro, nulla s'ardiva a parlare.
Definiz: § XII. Nulla nulla, così ripetuto, vale Nessunissima cosa, Nulla affatto. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 88: E non intendi nulla, nulla, nulla.
Definiz: § XIII. E vale pure Ogni, o Alcuna, o Qualsivoglia, minima cosa. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3: Egli (il demonio) è.... anche forte come leone a chi in nulla nulla gli consente.
Esempio: Firenz. Comm. 2, 2: Perchè, come no' facciam nulla nulla, e' non hanno altro in bocca: "quell'altra faceva, e quell'altra diceva", ec.
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 1, 11: Oh, il mio padroncino poi piglia fuoco per poco ve' lui, Nulla, nulla che gli vada a traverso, subito, ec.
Esempio: Guerrazz. Buc. 93: Egli di nulla nulla si arrapinava, accusandola di poco amore.
Definiz: § XIV. E usato avverbialm., vale Pochissimo, In minima quantità. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 246: Ogni volta che egli scappuccia nulla nulla, eccotegli attaccato il sonaglio, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 28: S'a ventura ode rompersi una frasca, E nulla nulla tremolare il palco, Subitamente pare che s'irasca.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 167: La moglie, se tu tardi nulla nulla, subito pensa, o che amato tu sia, O che ami.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 87: Vecchi che, perdute le zanne, parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive.
Definiz: § XV. Nulla meno, vale Non punto meno, Ugualmente, e simili; anche con un termine correlativo, mediante la cong. Che. –
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 38: Di Calidonia governò l'impero Un tempo Eneo, e trascorrea ben chiaro Il nome suo per la real possanza; Ma nulla men gire il faceva altiero, Lunge ed appresso, la bellezza eccelsa Di Deianira, singolar sua figlia.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 2, 66: Era pietà e misericordia nulla meno che eroica quella che conduceva Tobia il vecchio per le strade della gran Ninive.
Esempio: Marchett. Lucrez. 135: L'animo adunque..., dich'io, che nulla meno è parte Dell'uom, che sian le mani, i piedi e gli occhi, Parti d'ogni animale.
Definiz: § XVI. E per Nulladimeno, Nondimeno. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 63: Se ben io Brami di tòr colei di mano a quello,... nulla meno, Piuttosto che aver te per mio nemico, Farò come vorrai.
Definiz: § XVII. Buono a nulla, vale Totalmente inetto; e dicesi così di persona, come di cosa. –
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 4: Ogni cosa è come una stalla; e poi dicono questi uomini che noi non siam buone a nulla.
Esempio: Giust. Vers. 95: Avaro e buono a nulla, esige mondi Da te che mostri un'oncia di valore.
Definiz: § XVIII. A nulla, posto avverbialm., trovasi nel senso di In qualche modo, In verun modo, Punto. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 105: Non posso pensare, che l'albergatrice del Signor Gesù.... fusse alla Passione, e non vi fusse ricordata a nulla.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 129: Io non ho trovato a questa gravezza nuova voi siate a nulla.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 238: Se a te avessi lasciato a nulla, per mio consiglio nollo accettare, e rinunzia a ogni governo che t'avesse lasciato.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Questo nulla a Roma non lo vogliono a nulla, e sostituiscono in vece del nulla il niente.
Definiz: § XIX. Che nulla è più, ed ellitticamente Che nulla più; è frase usata in locuzioni comparative, per significare il grado estremo di una qualità attribuita a persona o cosa; e vale Che nulla di maggiore ad esso può essere od immaginarsi. –
Esempio: Dant. Conv. 388: Ma ciò tanto è contrario a quello che fare si conviene, che nulla è più.
Esempio: Petr. Rim. F. 149: Nell'estremo occidente Una fera è soave e queta tanto, Che nulla più.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 3: In questo mentre io veggio.... una donzella Della persona.... Sos. Bella forse? Sim. E come! Anzi..., d'un volto Così modesto e così grazïoso, Che nulla più.
Definiz: § XX. Da nulla, posto a mo' di predicato, vale Di nessun valore, Vile, ed anche Inutile; detto così di cosa, come di persona. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 297: La radice verde (dell'aneto) ha virtù diuretica, di romper la pietra e d'aprir le vie all'orina, ma la secca non è da nulla.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 99: Quando tra due cose si fa comparazione, che come l'una sia molto miglior dell'altra, nientedimeno la men buona non s'intende che del tutto sia dispetta e da nulla.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 130: Il qual pensiero.... mi darebbe contento infinito..., se non fosse mescolato con un poco di dispiacere e di dispregio di me stesso, facendomi conoscer per da nulla.
Esempio: Bald. Vers. 87: E quei caprar che noi teniam sì grandi Ne l'arte del sonare, e ch'io credea Che fossero divini, il paragone Mi fece giudicar da nulla e vili.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 171: Badaste mai a un accidente che tutto dì vi sarà occorso nel muoversi le vostre braccia da un posto in un altro, e voi l'averete forse disprezzato come da nulla?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 113: Per leggera e scema Terrammi, e forse timida e da nulla.
Definiz: § XXI. Di nulla, usato avverbialm., vale quanto Nulla, Punto, e simili. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 97: E s'elli crede fare contra natura di nulla, elli non è neente omo.
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Quell'amor grazioso.... Che tanto è dilettoso, Non si diria parlando: Ciascun lo pruovi amando; Di nulla vi mentisco.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 31: Risolverò più tosto di cedere..., che morire senza potersi aiutare di nulla.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 564: Qual è quel signore terreno così clemente, che perdonando i misfatti..., usi tal carità che i memoriali de' graziati vengano a notizia di un solo; il quale.... rivelandogli non trovi fede, sì che la sua testimonianza vaglia di nulla?
Definiz: § XXII. Meglio che nulla. –
V. Meglio, § XVII.
Definiz: § XXIII. Men che nulla, Manco che nulla, dicesi iperbolicamente per Nulla, Niente, affatto. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 8, 84: Ahi ingordissima avarizia! potresti guadagnarti un bene, di cui il sommo de' tuoi guadagni è manco che nulla.
Definiz: § XXIV. Non per nulla, vale Non a caso, Non senza motivo o ragione, e simili.
Definiz: § XXV. O tutto o nulla; è locuz. alternativa, significante che circa alla cosa di cui si discorre non c'è un partito medio fra due estremi.
Definiz: § XXVI. Per nulla, usato avverbialm., vale, In nessun modo, A nessun patto. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 107: Nacque tra il marito e i parenti grandissima discordia, in modo che per nulla il marito non voleva la moglie ch'egli avea tolta.
Esempio: Cecch. Incant. 4, 1: Sa' tu quel ch'io vorrei da te?... Che tu venissi meco con lei su in casa. S. Per nulla; io guasterei il tutto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 12: Come così? C. Acciò che la non guasti Il tutto. T. Che non vuol? C. Non vuol per nulla.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 194: Troppo grave sarebbe se mi abbandonassi lui, e non mi volessi per nulla.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 81: Il reggimento aristocratico non vuolsi per nulla confondere con l'idea feudale.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 104: Il rinvenire alcune tracce di gius romano nel diritto longobardico non serve per nulla a decidere la controversia.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 106: Nè io davvero mi fido per nulla di sciogliere questo nodo.
Definiz: § XXVII. E parlandosi di prezzo di vendita o compera, vale Per vilissimo prezzo, Molto a buon mercato. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 171: V'ha un lago ove si truova molte perle, ma il Gran Cane non vuole che se ne cavino; chè, se ne cavasse quante se ne troverebbono, diventerebbono sì vili che sarebbono per nulla.
Definiz: § XXVIII. Poco o nulla; è locuzione che si usa in forza così di Sost., come di Avverb., e vale rispettivamente Poca o nessuna quantità di checchessia, In piccola o nessuna quantità o misura. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 85: L'avere a lavorare un poco sarebbe un piacere; ma sempre, come ho a fare io, che ho poco o nulla, è un dispetto.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 62: Se la cavità, che gl'ingegneri militari chiamano il forno della mina, è un po' troppo grande, il fuoco opera poco o nulla.
Definiz: § XXIX. Senza nulla addosso, in capo, e simili, vale Senza alcun indumento che copra il capo o altro membro. –
Esempio: Sassett. Vit. Ferr. 525: Il quale movendosi sanza nulla in testa, in giubbone, con le lunette di maglia solamente, corse là ec.
Definiz: § XXX. Andare in nulla, Risolversi in nulla, Tornare, in nulla, Venire a nulla, e simili, valgono quanto Annullarsi, Distruggersi; anche figuratam. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 597: Combattè ancora, e restò al di sopra co' Ghinazzi, famiglia antica ghibellina, e che per le parti venne, si può dire, a nulla.
Esempio: Segner. Mann. ag. 23, 3: La felicità de' mondani va tutta in nulla.
Esempio: Leopard. Poes. 146: Ma se un discorde accento Fere l'orecchio, in nulla Torna quel paradiso in un momento.
Esempio: Giust. Vers. 75: Simili a bolla che da morta gora Pullula un tratto e si risolve in nulla.
Definiz: § XXXI. Avere per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Stimare per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Tenere per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, Contare, per nulla, o nulla checchessia o chicchessia, e talora anche Tenere in nulla o a nulla, checchessia o chicchessia, valgono: Non stimarlo punto, Non farne conto, Disprezzarlo, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 176: Qual'è la maggior umiltà e la più profonda, che possa essere? È che l'uomo si tenga nulla.
Esempio: S. Bern. Miser. 16: Deh! non avere per nulla tanto prezzo, il quale il figliuolo di Dio degnò di pagare.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 72: Qual uom servo diviene Sua perduta ha salute, E sono a nulla avute L'opere sue se raddoppiasse Roma.
Esempio: Orig. Omel. volg. 291: Addomanda solamente voi, e voi disidera, e per vostro amore ha ogni cosa per nulla.
Esempio: Bocc. Fiamm. 34: Io, brievemente, aveva il mondo per nulla, e colla testa mi pareva il cielo toccare.
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 198: Eletto costui in Papa,... incominciò ad avere per nulla tutti li Cardinali.
Esempio: Bern. Orl. 1, 35: Stimavi poco innanzi il mondo nulla, Or fatto sei prigion d'una fanciulla.
Esempio: Cas. Pros. 4, 147: Di quelle [ricchezze].... si gloriano (i ricchi), sprezzando altrui e per nulla tenendo.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. Ded. 1. 7: La qual razza d'uomini tanto è più da tenere in nulla, che non son coloro che, senza littere in tutto, si quietano nell'ignoranza loro.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 37: Certi enti razionali o fantastici, adorati già lungo tempo addietro, ma ora tenuti interamente per nulla e da chi gli nomina e da chi ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 74: Aver per nulla il dolore della disgiunzione e della perdita dei parenti, degl'intrinsechi, dei compagni,... non è di sapiente, ma di barbaro.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 307: L'uomo in se stesso e nell'ingenita sua virtù, pare si conti per nulla.
Definiz: § XXXII. Essere a nulla di una data cosa, e più comunemente Non essere a nulla, di una data cosa, vale Non aver concluso, conseguito, nulla, di ciò che si sperava. –
Esempio: Vill. M. 157: In questa sospensione gli animi de' Toscani, e specialmente de' Fiorentini, si cominciarono a cambiare, veggendo ch'erano a nulla del loro proponimento.
Definiz: § XXXIII. Esser nulla, detto di checchessia, vale Non produrre esso alcun effetto, Non ottenersene nulla, Tornare inutile. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 213: E cominciagli a dare, e sanza restare tanto gli diede, che tutta la ruppe; e la donna gridando, egli era nulla, chè costui gliene diede per un pasto, e poi s'andò a dormire.
Esempio: Speron. Op. 1, 222: Dite sicuramente, che 'l parlamento già cominciato sarebbe nulla, se in cotal fine non terminasse.
Definiz: § XXXIV. Esser nulla di checchessia, o che avvenga checchessia. –
V. Essere, § CLXVIII.
Definiz: § XXXV. Esser qualche cosa nulla, in proposizioni comparative, vale Esser piccolissima cosa, in paragone d'altra molto maggiore. –
Esempio: Dant. Inf. 34: A quel dinanzi il mordere era nulla, Verso il graffiar, che tal volta la schiena Rimanea della pelle tutta brulla.
Definiz: § XXXVI. Esser venuto su dal nulla, e Venuto su dal nulla, dicesi familiarmente di persona che abbia avuta umile origine.
Definiz: § XXXVII. Finire in nulla, Ridursi a nulla, vale Andare diminuendo, Ristringersi o Assottigliarsi, Scemare, gradatamente, fino a non esser più nulla; detto di qualsivoglia corpo o figura. –
Esempio: Nell. Disc. Archit. 39: Circa alle centine, questo è importantissimo, che si faccia, aggiuntandovi nel colmo un mezzo palmo di grossezza, che a' piedi si riduca a nulla.
Definiz: § XXXVIII. Mandare in nulla, e Mettere al nulla. – V. il § LVII.
Definiz: § XXXIX. Non aver nulla, vale Non possedere cosa alcuna, Non avere beni di fortuna.
Definiz: § XL. Usasi anche per Non avere alcun male od incomodo, e figuratam. per Non avere alcun motivo di cruccio verso alcuno. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 38: Pur testè mi diceva Nello, che io gli pareva tutto cambiato. Potrebbe egli essere che io avessi nulla? Disse Buffalmacco: sì, potrestù aver cavelle, non che nulla; tu par mezzo morto. A Calandrino pareva già aver la febbre.
Definiz: § XLI. Non avere chicchessia che far nulla, o a far nulla, con alcuna cosa, o persona, o in una cosa ec., vale Non avere con essa, nè in essa, veruna relazione, appartenenza, interesse, o simile; detto figuratam. anche di cosa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 105: Nella volontà e nell'opere della volontà, nulla natura o stella ci ha che fare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 14: Mal sopportando che regnasse Egeo..., il quale nulla aveva che fare con gli Erectidi, e succedesse Teseo forestiero e straniero, ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 206: Ora essendosi Silla gittato al sangue, e avendo ripiena la città di morti senza numero e termino, per li molti uccisi per nimicizie particolari, che non avevan che fare nulla con Silla, ec.
Definiz: § XLII. E anche vale Esser molto differente da quella, Esserle molto superiore, Non esser comparabile a quella. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 23: Tutte le frutte.... Son buone a chi le piaccion, secche e fresche: Ma, s'io avessi a esser giudic'io, Le non hanno a far nulla colle pesche.
Definiz: § XLIII. Non compicciar nulla, e Non concluder nulla. –
V. Compicciare, e Concludere, § XVII.
Definiz: § XLIV. Non dare in nulla, vale Non concluder niente, Non riuscire a nulla. –
Esempio: Varch. Ercol. 57: Quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole e da non dovergli.... riuscire..., se gli dice in Firenze: tu armeggi...; tu t'avvolpacchi; tu non dai in nulla.
Definiz: § XLV. Non esser nulla, è locuzione ellittica per significare Non esserci cosa grave, pericolosa, e simili; ovvero, Non esserci danno, Non doversi alcuno turbare, per qualche cosa. E nel medesimo senso dicesi anche Non essere checchessia nulla per alcuno, o, come anche si usò, ad alcuno. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 187: Necessario sarebbe pure poterlo rimborsare di qualche cosa; e al Mannelli non sarebbe nulla, perchè non può perdere.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 12: Non è nulla (rispose), vien pur lesta: Che pensi tu, ch'io sia privilegiato? Anch'io mi sento mordere, e non fiato.
Esempio: Giust. Vers. 7: Ma silenzio! odo il cannone: Non è nulla: altro padrone!
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 195: In caso tale Mi diceste: non c'è male, Non è nulla, stia tranquillo.
Definiz: § XLVI. Non esser nulla di checchessia. –
V. Essere, § CLXX.
Definiz: § XLVII. Non esserci chicchessia, o checchessia, per nulla. –
V. Essere, § CLXXVIII.
Definiz: § XLVIII. Non far alcuno nulla, vale quanto Oziare, Stare o Vivere in ozio. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 202: A chi lo darai tu mai ad intendere questo? che dove fa bisogno operare sia più utile chi si sta a sedere e non fa nulla, che chi mena le mani?
Esempio: Pindem. Poes. 353: Certo non fu con oziose e vane Ciance, e col fumo delle bianche tazze, Che le colonne sorsero e curvàrsi Gli archi, dove oggi voi del non far nulla Vi riposate.
Esempio: Giust. Vers. 193: Ciurma sdraiata in vil prosopopea, Che il suo beato non far nulla ostenta.
Definiz: § XLIX. Non fare nulla, detto di checchessia, vale Non nuocere, Non fare, o produrre, alcun pregiudizio, ostacolo, o impedimento. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Da quella regïon, che più su tuona, Occhio mortale alcun tanto non dista.... Quanto lì da Beatrice la mia vista; Ma nulla mi facea.
Definiz: § L. Non far nulla, usato assolutam., vale Non far cosa giovevole all'uopo, Non riuscire nell'intento. –
Esempio: Salvin. Odiss. 203: Piangean dirottamente a calde lacrime, Ma piangendo però non facean nulla.
Definiz: § LI. Non farsi nulla, o Non essersi fatto, nulla, vale Non prodursi, o Non essersi prodotto, nessun male o guaio. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 281: Il suo naso additando alla fanciulla, Che gli chiedea: vi siete fatto niente? Rispose: no, non mi son fatto nulla.
Definiz: § LII. Non ne far nulla di una cosa, e, con più efficace maniera, Non farne nulla di nulla; e Non ne far più nulla. –
V. Fare, § CDLVIII.
Definiz: § LIII. Non saper di nulla; dicesi di cibi insipidi, e anche di fiori non odorosi; e figuratam., di persona di poco intelletto e di poco spirito, di scritti di nessun pregio, o di atti sciocchi.
Definiz: § LIV. Non valer nulla, significa Non aver alcun prezzo o valore; e figuratam. Non avere alcun pregio, detto di componimento o di opera d'arte, e detto di persona, Esser da nulla. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 374: Non desio, no, d'onor; desio d'avere; Che la vil merce sua, che nulla vale, Pur con negarla altrui la fan valere.
Definiz: § LV. Non venire da nulla, parlandosi di piante, e anche di fanciulli, vale Non crescere, o Venir su stentatamente. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 64: Tutte quelle cannuccie più sottili e minute che non vengono mai da nulla.
Definiz: § LVI. Non volere uscire a nulla, trovasi per Non volere spendere nulla. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 515: Non ho panni nè armi, chè il mio vecchio Non vuole uscire a nulla.
Definiz: § LVII. Ridurre a nulla, Recare, a nulla, e talora anche Mandare in nulla, Mettere al nulla, valgono Render nullo, Annientare, Annullare, Distruggere; per lo più in senso figurato. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 9: Egli nella loro città terrestra vivendo nel mondo, recaro a nulla e disfecero la tua immagine.
Esempio: Segner. Mann. ott. 23, 4: Iddio potrebbe scaricarti addosso gragnuole, pioggie, procelle, che ti mandassero in nulla le tue fatiche.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 334: I pasti pieni non possono esser frequenti, se l'uomo non voglia tosto mettere al nulla il suo corpo.
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 2, 353: Cominciò ben tosto per l'infelice (pel Leopardi) quella malattia, che lo accompagnò infino alla morte; le sue occupazioni letterarie, come diceva egli stesso, furono prima ridotte meno che a mezzo, e poscia a nulla.
Definiz: § LVIII. Ridursi a nulla. – V. il § XXXVII.
Definiz: § LIX. Risolversi in nulla. – V. il § XXX.
Definiz: § LX. Tornare in nulla, e Venire a nulla. – V. il § XXX.
Definiz: § LXI. Questo e nulla è tutt'uno, dicesi di un partito, dal quale non si spera veruno effetto, o d'una quantità disprezzabile di checchessia. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 13: Frattanto spero, che avverrà qualcosa. B. Questo e nulla è tutt'uno.
Definiz: § LXII. Tutto esser nulla, o Il tutto esser nulla; frasi che valgono quanto Tutto esser vano o inutile, Nulla esser sufficiente a ciò che si vuol conseguire. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 122: Il mulattiere oltre modo adirato gl'incominciò con la stecca a dare (ad un mulo) i maggior colpi del mondo ora nella testa ed ora ne' fianchi ed ora sopra la groppa; ma tutto era nulla.
Esempio: Menz. Sat. 69: O fellone, opra, o perverso, Quanto sai, quanto puoi, che 'l tutto è nulla Contra chi serba un cuor pulito e terso.