1)
Dizion. 4° Ed. .
GRATO
Apri Voce completa
pag.662
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GRATO.
Definiz: | Sust. Volontà, Voglia, Piacere. Lat. voluntas. Gr. προαίρησις,
θέλησις. |
Esempio: | Dant. rim. 40. Poscia ch'amor del tutto m'ha lasciato, Non per mio grato, Che
stato non avea tanto gioioso. |
Esempio: | E Dan. Purg. 26. Io, che due volte avea visto lor grato,
Incominciai. |
Esempio: | E Dan. Par. 4. Molte fiate già, frate, adivenne, Che per
fuggir periglio contr'a grato, Si fe di quel, che far non si convenne. |
Definiz: | §. I. Grato, per Gratitudine. Lat. gratus animus. Gr. εὐγνωμοσύνη. |
Esempio: | Tesorett. Br. E dar come sforzato, Perde lo dono, e 'l grato.
|
Definiz: | §. II. Di grato, posto avverbialm. vale Volontariamente, Senza premio. Lat.
gratis, spontè. Gr. αὐτοπροαιρέτως,
δωρεάν. |
Esempio: | M. V. 9. 105. Lo Re di Francia, per mostrare sua magnificenza, sopra i patti
della pace, di grato donò al Re d'Inghilterra la Roccella, |
v. DI GRATO.
|