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GRATO
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GRATO.
Definiz: Add. Che riconosce i beneficj, e n'è ricordevole. Lat. gratus, beneficii memor. Gr. εὐγνώμων, εὔχαρις.
Esempio: Bocc. nov. 15. 12. Dove il Re Carlo verso di noi trovammo sì grato, che ec. possessioni, e case ci ha date.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 50. Gisippo, costrignendolo da una parte l'esilio, che aveva della sua città, e d'altra l'amore, il quale portava debitamente alla grata amistà di Tito, a divenir Romano s'accordò.
Esempio: Dant. Par. 2. Drizza la mente in Dio grata, mi disse.
Esempio: G. V. 6. 90. 2. Non essendo grati di molti beneficj ricevuti.
Esempio: Cas. lett. 36. Veramente è molto amorevole, e grato suo discepolo.
Definiz: §. I. Per Colui, che fa grazia. Lat. beneficus. Gr. εὐεργέτης, εὐεργός.
Esempio: Cavalc. Specch. cr. Prima dico, che è grato, cioè, che chiama per grazia, e non per debito.
Definiz: §. II. Per Cortese, Caro, Accetto, Piacente. Lat. gratus. Gr. εὐάρεστος.
Esempio: Bocc. nov. 30. 7. Le diede ad intendere, che quello servigio, che più si poteva far grato a Dio, sì era ec.
Esempio: Fir. As. 30. Come egli mi vide, fattomi una grata accoglienza, mostrommi così la casa.
Esempio: E Firenz. As. d'oro.appresso: Benchè la tua grata presenza, e cotesta tua gentil vergogna dimostrassero, che tu se' nato d'onoratissimo padre ec. nientedimeno il mio Silvio mi significa il medesimo colle su' lettere.
Esempio: Ricett. Fior. 120. Gli ridurremo a lattovari, e piacevoli al gusto.