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1) Dizion. 5° Ed. .
COSTARE.
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COSTARE.
Definiz: Neutr. Valere, detto di cosa che si venda, ma con relazione al pagamento del prezzo; Comprarsi, od Esser comprato, per un dato prezzo.
Dal lat. constare. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 43: Non è ancora quindici dì, che mi costò da Lotto rigattiere delle lire ben sette.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 220: Io ho roba che costò, contata ogni cosa, delle lire presso a cento di bagattini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 72: M'è costo [il lino] la libbra soldi 3, denari 4.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 317: Però io arei caro che tu me lo mandassi (il panno); e pagalo: e quel manco che costerà, darai come restamo.
Esempio: Sassett. Lett. 110: Quelle pannine di Firenze che sono comperate da' Levantini, nessuno è che non vegga quanto elle costerebbono loro meno, pigliandole qui la detta nazione, che in Ancona o altrove.
Esempio: Tass. Lett. 3, 38: Facendo vostra Signoria venir il libro, io pagherò quanto sarà costato.
Esempio: Marchett. Anacr. 13: Amico,... quel sì pulito Tuo lavoro quanto ha da costarmi? Quanto a te piace di darmi; Egli subito mi rispose.
Esempio: Fag. Rim. 3, 242: E quel che d'ogni gusto è il condimento, È che il tutto non costami danari.
Esempio: Paolett. Append. 91: Questa quarta parte [d'una soma d'olio].... costa sole 15 lire.
Esempio: Panant. Epigr. 125: Un letto che costa cento lire.
Definiz: § I. E assolutam. dicesi per Avere un prezzo nel mercato, Valere; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Quest'anno l'olio costa molto. – Ogni volume dell'opera costa cinque lire.
Definiz: § II. Detto di qualsivoglia cosa od azione, nella quale occorrano spese, vale Portar la spesa, Volerci una data spesa. –
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 143: Ragionasi che costi a conducere una soma di pepe.... di Vinegia a Firenze, e da Firenze a Pisa, tra per vettura e per passaggio, da fiorini 5 e un quarto d'oro.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 69: La sicurtà ti scrissi fece Antonio degli Strozzi insino a' dì 7 del passato, costò fiorini dodici.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 272: Dicendo che alle Signorie Vostre sarebbe costo lo spegnere Vitellozzo e distruggere li Orsini dugentomila ducati.
Esempio: Sassett. Lett. 107: Del condurre qua sì fatte robe per mare, non può farsene disegno: però che la sicurtà le aggraverebbe troppo: chè verrebbe così caricata la mercanzia di 10 o 12 per cento al meno; chè tanto costeranno le sicurtà di Gostantinopoli.
Esempio: E Sassett. Lett. 109: Non costando più il porto d'una balla di panni d'Anversa fino a Pisa o a Lucca, che ella si costi d'Anversa fino in Ancona.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Non vi si pensa quanto sangue costa Seminarla (la divina Scrittura) nel mondo.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 73: Voi mi potete fare una gran grazia, ed a voi non costerà niente.
Esempio: Mont. Poes. 1, 405: Vile è l'opra che sudor non costa.
Esempio: E Mont. Poes. App. 23: E l'eterna armonia delle tranquille Sideree rote, a tua virtù non costa Che un sereno girar di tue pupille.
Definiz: § IV. Costare, detto di cosa o di persona, e più comunemente costruito con un avverbio di quantità, vale Esserci cagione di spese; e figuratam. di fatiche, di cure, di travaglj, di dolori, di danno e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 13: La bella guancia, Il cui palato a tutto il mondo costa.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 36: Disse Beltramo:... Io tel farò costar, dàtti conforto.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 185: Chè vile esser non può chi tanto costa.
Esempio: Fag. Comm. 5, 18: Io ne posso leggere in cattedra, che fra gli altri ho quell'Orazio che mi costa qualcosa.
Esempio: Fosc. Poes. 12: Invan scongiuri, Tutto è già risoluto. Entrar le porte D'Argo, troppo costava: or sonci, e mai Non fuggirò.
Esempio: Pindem. Poes. 189: Ma già s'aduna Questa plebe signora, cui pur tanto Costa l'unire.
Esempio: E Pindem. Poes. 222: E una patria, che a voi non costa nulla, Degg'io raccomandarvi?
Definiz: § V. Costare, usato a modo d'impersonale, trovasi detto per Rincrescere. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 123: E se tu perdi posta [al giuoco], Paia che non ti costa.
Definiz: § VI. Costar caro, salato, e per maggiore efficacia, Costare un occhio, o gli occhi, Costare l'osso del collo, che anche si disse Costare il cuor del corpo; dicesi di cosa che si acquista a gran prezzo, ovvero di cosa o di persona per la quale occorrano molte e gravi spese. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 160: Nulla cosa costa più cara, che quella che è comperata per preghiera (qui in locuz. figur.).
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 229: E perchè troppo sarie costa cara La Rocca a mantener pe 'l Fiorentino, Rubarono ec.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 35: Credereste trovargli, se non a pregio carissimo? A. Credo costerebbono cari.
Esempio: Cecch. Diss. 5, 2: I' ho allevati duoi figliuoli, che mi costano il cor del corpo, per far che gli imparino virtù.
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 1, 133: Hassegli mai sempre a convertire lo fiore più albeggiante di nostra farina in preziose minestre, che costano gli occhi?
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Tutto subito è all'ordin pel viaggio, E quel viaggio non mi costa un occhio.
Definiz: § VII. E Costar cara, salata, amara, ad alcuno una cosa, dicesi figuratam. per Essergli essa cagione di dolore, patimenti, danni e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 12: L'esercito di Cristo, che sì caro Costò a riarmar, dietro all'insegna Si movea tardo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 319: Donna, caro mi costa il menarti a pescare.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 290 var.: La quale oste costò così amara a riarmarla.
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 190: E' v'andar; ma que' vinser la gara: Or vi dirò come costò lor cara.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 117: Un peccato che mi costa amaro, Come ognun sa, ch'io uccisi Donchiaro.
Esempio: Ar. Rim. 1, 305: Bacco al re de' Traci Fe' costar cara ogni sua tronca vite.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 37 t.: Assaltando i nimici,... fece loro costar caro la fatta preda.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 69: Non dubitar, ti costerà salato.
Esempio: Fag. Rim. 4, 257: E in verità Questa sciocchezza le costò salata.
Esempio: Mont. Poes. 1, 404: Ma l'invidia di tal, che meno il debbe, Farà cara costarti opra sì bella.
Definiz: § VIII. Costar poco una cosa ad alcuno, Non costar nulla, una cosa ad alcuno, vale figuratam. Poterla esso fare senza veruno sforzo, e quando vuole, Averla a sua posta. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 65: Al quale poco costavano le lagrime, quando le volea.
Definiz: § IX. Costare ad alcuno una cosa, o una persona, quanto il Serchio ai Lucchesi; dicesi, in maniera proverbiale, per Essergli cagione di molte e gravi spese: e la maniera è derivata da ciò, che il fiume Serchio, per essere impetuoso ed avere il suo letto più alto del piano della campagna, facilmente romperebbe, senza le molte opere di arginatura.
Definiz: § X. Costi quel che costi, Costi ciò che vuole, ed anche Se vuol costar costi; dicesi in maniera proverbiale, allorchè siamo risoluti di acquistare una cosa, qualunque sia il suo prezzo, o a fare checchessia, qualunque spesa, fatica e simile dobbiamo incontrare, ed altresì qualunque danno ce ne possa venire. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 154: Vo' pregarvi Che per mio amor voi v'accozziate insieme A discorrere sopra questo male, E v'ingegniate di levarlo, e costimi Che vuol.
Esempio: Bracciol. Schern. 12, 52: O messer osti, Portate roba, e se vuol costar costi.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 1064: Segui pur franco La via, costi che vuol, ben scelta in prima.