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Dizion. 4° Ed. .
COSTARE
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pag.843
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COSTARE.
Definiz: | Valere; ma dicesi a riguardo della compera, e del prezzo, che vi s'impiega. Lat. constare. Gr. ἰσχύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 32. 14. Voi mi potete fare una grazia, e a voi non costerà niente.
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Esempio: | E Bocc. nov. 72. 11. Non è ancora quindici dì, ch'e' mi costò
da Lotto rigattiere delle lire ben sette. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 16. Usando una volta, e altra con costei
senza costargli cosa del mondo. |
Esempio: | Amm. ant. 16. 2. 15. Niuna cosa più cara costa, che quella, che co i prieghi è
comperata. |
Esempio: | Dant. Inf. 29. Credo, ch'uno spirto del mio sangue pianga La colpa, che laggiù
cotanto costa. |
Esempio: | E Dan. Par. 12. L'esercito di Cristo, che sì caro Costò a
riarmar dietro alla 'nsegna. |
Esempio: | E Dan. Par. 29. Non vi si pensa, quanto sangue costa Seminarla
nel mondo. |
Definiz: | §. I. Costar caro, figuratam. vale Esser di molto danno. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 12. Donna, caro mi costa il menarti a pescare.
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Definiz: | §. II. Costar poco alcuna cosa, figuratam. vale Averla a sua posta, a suo potere, in suo arbitrio.
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Esempio: | Bocc. nov. 32. 6. Al quale poco costavano le lagrime, quando le volea.
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Definiz: | §. III. In proverb. Casa fatta, e vigna posta, Nessun sa quant'ella costa. |
Esempio: | Vett. Colt. 23. Questo secondo conferma il proverbio nostro, che si dice per
ognuno: casa fatta, e vigna posta, nessun sa quant'ella costa. |
Definiz: | §. Costare, neutr. assol. dicesi anche per Esser manifesto, Constare. Lat. constare. |
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