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1) Dizion. 5° Ed. .
GRAVEZZA.
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GRAVEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Grave. Qualità di ciò che è grave, L'esser grave, Gravità, Pesantezza. –
Esempio: Tav. Rit. 20: Amoroldo donò a Tristano sua spada, perch'ell'era troppo pesante,... e tornando gli due ambasciadori a Tristano, la ricevè volentieri, imperò ch'ell'era di sforzata gravezza, e contro a forza e grandezza.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 310: Alla perfine andò, e levossi la gravezza dell'albero in collo, il cui carico molti uomini, ovvero molte paia di buoi, a niuno partito l'arebbono potuto muovere,... ed egli lo sostenne come fosse una lieve verga.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 176: Temendo forse di non offenderla per troppa gravezza, non sopra il petto di lei salì, ma lei sopra il suo petto pose.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 234: Ei (i Romani) non avevano altra incomodità, che la gravezza delle armi, e la noia dell'averle a condurre.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 84: Estreme e gravi fatiche del maneggiar i marmi ed i bronzi per la gravezza loro, e del lavorarli per quella degli strumenti.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 26: Trovar non si può nella natura delle cose peso o gravezza che sia infinita.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 140: Avendo il seno delle sopravesti pieno d'acqua, aggravando più accrebbero gl'impedimenti. E questa gravezza serviva a' Greci per più agevolmente rovesciargli e gittargli in terra; e caduti che erano con l'armi nel fango, non potevan rilevarsi.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 224: Il contrasto dell'aria farà il medesimo all'una ed all'altra [palla], sicchè saranno come denudate dall'impedimento esterno, e solo prevarrà in loro la virtù motiva, che viene dalla gravezza.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 446: Per quanto sia vigoroso l'impeto che sospinge una pietra all'insù, a poco a poco è indebolito e superato dalla gravezza naturale, onde la pietra ritorna al basso.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 48: Bastante a contrastare ed a resistere alla gravezza e rapidità di questo elemento, anzi a domarlo, a vincerlo ed a fugarlo.
Esempio: Pap. Tratt. var. 134: Un effetto naturale.... quale appunto si è la gravezza de' nostri corpi, e di tutte le terrene sostanze.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 2, 82: Se il discioglimento de' vapori cagiona alleggerimento, e gravezza il raccoglimento, ec.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 382: Ancora è necessario a questa età (alla gioventù) essere cortese; chè, avvegnachè a ciascuna età sia bello l'essere di cortesi costumi, a questa massimamente è necessario, perocchè nel contrario nulla puote avere la senettute per la gravezza sua e per la severità che a lei si richiede.
Esempio: Colonn. Guid. N. 185: S'hae a battere e sostenere le battaglie, e non sommettere l'animo alle gravezze de' mali.
Esempio: S. Bern. Pist. 16: E però vegghia tu, e la leggerezza dello spendere con la gravezza del guadagno compensa.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 17: La prosperità dei popoli prodotta dalla libertà, non la gravezza delle imposte, è la miglior fonte che sia della ricchezza dell'erario.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 675: Era uno di que' tempi.... forieri della burrasca, in cui la natura par che opprima ogni vivente, e aggiunga non so quale gravezza a ogni operazione, all'ozio, all'esistenza stessa.
Definiz: § II. E per Cosa o Corpo grave, Peso; ma in tal senso non è comune. –
Esempio: Dant. Inf. 32 E mentre che andavamo in ver lo mezzo, Al quale ogni gravezza si rauna, Ed io tremava nell'eterno rezzo: Se voler fu, o destino, o fortuna, Non so: ma passeggiando tra le teste Forte percossi il piè nel viso ad una.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 815: Al quale ogni gravezza si raguna: però che ogni carico pende al centro della terra.
Definiz: § III. Si usò, come Term. dei Fisici, per Gravità. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 2: Io credo che nella dimostrazione di quel teorema del centro della gravezza del frustro del conoidale rettangolo, che lasciai a V. S. M. R., vi sia una scorrezione.
Esempio: E Comm. ep. resp. 1, 2: E perchè nella sua mi dice di aver altre cose sopra i centri della gravezza, a me farà sempre favor grande a farmi partecipe delle cose sue.
Definiz: § IV. Gravezza vale anche Indisposizione ond'è sopraffatto il corpo, o alcuna parte di esso, e segnatamente la testa e lo stomaco, per cui sembrano oppressi come da un peso. –
Esempio: Domen. Plin. 663: Alla gravezza, che procedesse per essersi troppo pieno di cibi, cuoconsi le foglie [della ruta] a chi le ha a bere.
Esempio: E Domen. Plin. 743: L'uve fresche gonfiano lo stomaco,... e turbano il corpo; e perciò nella febre è biasimata la troppa copia d'esse; perciocchè apportano gravezza al capo, e fanno il male di letargo.
Esempio: Red. Cons. 2, 60: Si querela della gravezza ed ottusione di testa, che non le permette lo applicare a' soliti e consueti lavori delle donne.
Esempio: Salvin. Nicandr. 47: Nelle membra languidezza grave, E sul fianco è l'inquïetezza assisa; E nella testa sta scura gravezza.
Esempio: E Salvin. Nicandr. 181: Nella testa Odïosa gravezza, e sulle tempie Polso frequente portasi.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 144: D'altronde non proviene la gravezza e l'ottusità, la quale da noi si prova quando l'aria è ingombrata di nuvoli o gravata di nebbia, se non dall'essersi inzuppate le nostre carni, ec.
Definiz: § V. Trovasi per Condizione grave, pericolosa, parlandosi di malattia. –
Esempio: Bemb. Lett. 3, 106: Io ho sentito affanno della vostra malattia;... mi piace che siate fuor di gravezza, e riavuto.
Definiz: § VI. Gravezza, in senso figurato, vale Carico, Cura, Pensiero, ed altresì Incarico, Incombenza. –
Esempio: Nov. ant. B. 113: Ora la gravezza ch'io ti vo' dare si è questa. Con ciò sia cosa che io ho mie rendite d'intorno ad Avignone,... voglio che ti piaccia operar con quegli che fanno là i fatti vostri, che questa mia rendita riscuotino e piglino, e mandino a te i danari.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 38: Vedendo Antonio che molti avevano gravezza di lui, e sollecitudine di mandarli che vivere, pregòe ec.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 26, 22: Noi non v'abbiamo scritto, perchè abbiamo lasciata la gravezza di ciò a' Dieci della Balía.
Definiz: § VII. Pare per Carico di alcun partito preso, del quale si debba rispondere ad altri; ma non è comune. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 189: Presi per partito da me, sanza commissione, per meno male, di patteggiarmi con loro in questa forma: cioè, che mi lasciasse in Poggibonizi, per sicurtà delli stadici nostri, il Cardinale di Bologna suo nipote;... ed elli con tutti gli altri andassino a lor viaggio; pigliando questa gravezza sopra me, a buon fine.
Definiz: § VIII. E per Imputazione, Incolpazione, Colpa. –
Esempio: Bemb. Lett. 3, 176: Ho tolto questa penna per pregarvi, che non vogliate verso quelle buone donne usar termine così severo, e dar loro gravezza del caso possibile ad avvenire senza riparo, quando Dio il mandi.
Definiz: § IX. Vale pure Molestia, Fastidio, Travaglio, e anche semplicemente Incomodo. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 148: Anima, se tu pensi Nel gaudio beato, Non ti sarà gravezza Guardarti dal peccato.
Esempio: Dant. Inf. 1: Questa mi porse tanto di gravezza,... Ch'io perdei la speranza dell'altezza.
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 174: Il cattivo abito è anche come una infermità invecchiata, la quale con malagevolezza si cura, e dà gravezza al medico.
Esempio: Petr. Rim. 1, 63: L'avaro zappador l'arme riprende. E con parole e con alpestri note Ogni gravezza del suo petto sgombra.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 58: Essi, se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno molti modi da alleggiare, o da passar quello.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 17: Uno de' maggiori fastidj che io abbia a restare, è conoscere ch'io gravo troppo messer Francesco. Ma egli si procura questa gravezza da sè, facendo ogn'opera perchè io resti.
Definiz: § X. Vale anche Torto, Ingiuria, Contumelia, Offesa, e simili; onde Recarsi checchessia a gravezza, vale Adontarsene, Offendersene. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 263: Elle si recherebbero questi fatti fortemente a gravezza.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 108: L'altro [dolore] si è d'apprensione;... e questo è quando ti rechi a dispetto e a dolore quello che non è nulla, come sono molti che piccola parola, che non porta nulla, si recano a grande gravezza, e di picciola paglia si fanno grande trave.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 332: Della molestia delli quali quelli attediato gridò, e disse: Io appello da questa manifesta gravezza, che mi fate.
Definiz: § XI. Trovasi per Danno: onde Tornare checchessia in gravezza ad alcuno, vale Riuscirgli a danno. –
Esempio: Ovid. Pist. 82: Non è onore, ma gravezza, quella beltade che nuoce: ma chi si vuole acconciamente maritare, maritisi a suo pari.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 42 t.: Questo peso lasciamo sulle tue spalle, sichè provedi e per te medesimo, e con l'amico, per forma non ne seguisse altro, perochè tutto ritornerebbe in tua gravezza.
Definiz: § XII. E trovasi pure per Sentenza gravosa ed ingiusta. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 283: Secondo la ragion delle genti, non alterata dal diritto civile, pare che sia lecito l'appellare da qualsivoglia gravezza, sì che il litigante non sia forzato in verun articolo a dependere da un sol intelletto sottoposto ad ignoranza e a passione.
Definiz: § XIII. Gravezza usasi per Imposizione, Dazio, Tributo, Balzello, e simili. Quindi Descrivere alle gravezze, valeva Inscrivere tra coloro che dovevano pagare le gravezze. –
Esempio: Vill. G. 465: Il quale Comune promise loro di trarli d'ogni bando, e feceli esenti di gravezze per due anni.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 48: Firenze fece libera (Carlo Magno) d'osti e di cavalcate, di dazj e di doni reali e di personale gravezza, e dielle mero e misto imperio.
Esempio: Morell. Cron. 266: Dissi che il sesto danno che riceve il pupillo, è nelle gravezze del Comune.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 126: Ci è il Comune che m'ha a consumare, che già hanno posto su questa gravezza nuova, che si scoperse a dì 20 di questo, ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 373: Sendo la casa de' Pazzi sanza stato, o ributtati e molto offesi dalle gravezze, avendo fama d'essere ricchi, come erano, male si potevano difendere.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 25: Studia di fare che il popolo sia occupato circa le cose necessarie alla vita; e però, quanto può, lo tiene magro con gravezze e gabelle.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 49: I fuoriusciti affermavano essere impossibile, se Niccolò con l'esercito s'accostava a Firenze, che quel popolo stracco dalle gravezze e dalla insolenza dei potenti, non pigliasse le armi contro di loro.
Esempio: Camb. G. Ist. 4, 29: Poteva andare [a partito] per tutti e' sua consorti, pure che fussino descritti in Firenze alle gravezze.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 355: È onesto che le gravezze siano eguali, e questa è ineguale, perchè molti pagheranno solo una decima e uno quarto delle entrate sue, altri ne pagheranno uno quinto, ec.
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 575: I popoli oltra modo desiderosi d'avere un loro proprio e naturale signore, liberi d'ogni gelosia che tale loro desiderio potesse non avere effetto, sarebbono più prontamente concorsi a pagare ogni gravezza.
Esempio: Bemb. Lett. 1, 9: Perciocchè assai gravi sono le responsioni, che si pagano alla religione Ierosolimitana; senza accrescer loro da questa parte soprappesi e nuove gravezze.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 65: Dichiararono tali imposizioni e gravezze ancora estraordinarie.
Definiz: § XIV. Gravezza, riferito ad abiti morali viziosi, a peccati, e simili, vale Grande malizia, Grandezza, e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 215: Questi insuperbendo per gravezza d'orgoglio disse: Io porròe la mia sedia ad aquilone, e saròe disimigliante all'Altissimo.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 127: Chi ben conosce la gravezza del suo peccato, nulla pena gli parrebbe troppa, nè pur sufficiente.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 43: Non spera che Dio debbia avere misericordia di lui e perdonargli, considerando la gravezza de' suoi peccati.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 110: Ciò si de' fare quando la persona non puote manifestare il peccato e la sua gravezza sanza nominare la persona.
Definiz: § XV. E riferito a persona, atto, abito, e simili, vale figuratam., Dignità, Austerità, Severità.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 89: Siccome ne' vecchi ha luogo e si conviene gravezza di costumi,... così ne' più giovani vergogna, quasi uno adornamento di natura, è degnamente lodata.
Esempio: Vill. M. 5, 130: Signore fu di poca gravezza, e meno d'autorità, e in aspetto e fatto senza scienza alcuna.
Definiz: § XVI. E per Durezza, Rigidezza. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 266: Per la qual cosa il conte conoscendo lei dire il vero,... pose giù la sua ostinata gravezza, ed in piè fece levar la contessa, e lei abbracciò e basciò.
Definiz: § XVII. Riferito a libri, vale Nobiltà, Grandezza, Importanza e bellezza, Gravità. –
Esempio: Dant. Conv. 77: Per che fatto mi sono forse più vile che 'l vero non vuole,... onde le mie cose sanza dubbio meco sono alleviate; convienmi che con più alto stilo dia nella presente opera un poco di gravezza, per la quale paia di maggiore autorità.
Definiz: § XVIII. Gravezza si usò talvolta per Discernimento, Considerazione, Ponderazione, e simili. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 126: L'ottava condizione, che dee avere la confessione, si è discreta,... cioè a dire, che discerna i più gravi e' maggiori peccati da' minori e da' più leggieri: e così gli confessi la persona con maggiore gravezza e più pesatamente, che' peccati che sono leggieri.
Esempio: Petr. Pist. volg. 38: Sia la severità sua (del re) mescolata di clemenza, a la sua prudenzia e gravezza sia un poco di alacrità e di lieto aspetto; a la celerità sia maturità.
Definiz: § XIX. Gravezza, riferito ad accento, vale Qualità, Suono, Forma, dell'accento grave. –
Esempio: Varch. Ercol. 361: I Greci nel comporre i loro versi e le loro prose, avevano riguardo.... all'acutezza e gravezza degli accenti.
Definiz: § XX. Si usò per Difficoltà, Malagevolezza. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 31: Perchè li loro animi, essendo molli e inchinevoli e mutevoli, senza gravezza erano ingannati e a male arrecati.
Definiz: § XXI. Gravezza infernale, trovasi per Gravità di pena infernale. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 47: Ogni peccato mortale merita pena infernale; e ogni uno ha la sua gravezza infernale, maggiore o minore, secondo la sua qualità.
Definiz: § XXII. Essere a gravezza, vale Esser soggetto a gravezza, ossia a pagare le imposte pubbliche, Essere aggravezzato, o descritto nel libro degli aggravezzati; e Mettere a gravezza, Porre, e simili, a gravezza, vale Registrare, Iscrivere, nel libro dei dazj. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 168: Alcuni sono a gravezza in Firenze, cioè.... sono descritti ne' libri del Comune di Firenze.
Esempio: Giannott. Op. 1, 272: Quelli che sono a gravezza e non sono beneficiati, vedendo ciascuno anno molti di loro acquistare il beneficio, staranno allegri.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 51: Sempre si lasciò aperta la via a coloro, i quali, essendo stati per alcun tempo a gravezza, nella città, sono onoratamente vissuti, acciò possano ancora essi essere abili a' magistrati.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 1: Si trova [la famiglia De' Servi] essere stata posta a gravezza nell'anno 1457.
Definiz: § XXIII. Fare gravezza o gravezze, vale Imporre tributi, gabelle, e simili. –
Esempio: Vill. M. 407: Essendo venuto alla città di Tolosa, e trattando di fare gravezze per accogliere danari per lo comune bisogno della guerra, il popolo si levò a romore.
Esempio: E Vill. M. appr.: I gentili uomini di Tolosana si misono in mezzo, e feciono promettere e giurare al Conte.... che non farebbe alcuna gravezza alla villa.
Esempio: E Vill. M. 410: Cominciarono a mormorare contro a messer Bernardino da Polenta loro signore per le gravezze che faceva.
Definiz: § XXIV. E per similit., Imporre, Cagionare, carico, aggravio. –
Esempio: Bibb. N. 10, 185: Ed essendo io appo voi, avendo povertà delle cose, a niuno feci gravezza del suo; chè certo quello che mi mancava, sì mi supplirono li fratelli che vennero di Macedonia.
Definiz: § XXV. Trovarsi in gravezza, vale Trovarsi nella necessità di spender molto, Trovarsi col carico di molte spese, e simili. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 7: Affermovi questo, che se mi sono trovato in gravezza grande e truovo, grazia d'Iddio, che io mi sono conservato piuttosto per avere fatta masserizia, che per altra industria alcuna.