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Dizion. 3° Ed. .
RIMA
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pag.1367
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RIMA.
Definiz: | Consonanza, o armonía procedente dalla medesima desinenza, o terminazione, di parole, che sien vicine, o poco
lontane. Latin. homoeateleuton. Gr. ἐμοιοτέλευτον
ὁμοιοτέλευτον.
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Esempio: | Bocc. Nov. 60. 7. Ed egli, avendole in rima messe, rispondea. Dirolvi: Egli è
tardo, sugliardo, e bugiardo. |
Esempio: | G. V. 12. 15. 1. E benchè 'l proverbio sia di grosse parole, e rima. |
Esempio: | Com. Inf. 10. Lo scrittore udì dire a Dante, che mai rima nol trasse a dire altro,
che quello, ch'avea in suo proponimento. |
Definiz: | §. Per Composizione in versi. |
Esempio: | Boc. Nov. 97. 8. Assai buon dicitore in rima. |
Esempio: | Petr. Canz. 38. 2. Che non curò giammai rime, ne versi. |
Esempio: | E Petr. Son. 1. Voi, ch'ascoltate, in rime sparse, il suono.
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Esempio: | Dant. Pur. 24. Ma s'io veggio qui colui, che fuore Trasse le nuove rime
cominciando: Donne, ch'avete intelletto d'amore. |
Esempio: | E Dan. Infer. 13. S'egli potuto avesse veder prima, ec. Ciò
ch'ha veduto pur colla mia rima. |
Esempio: | Poliz. St. Gli augelletti dipinti intra le foglie, Fanno l'aere addolcir con nuove
rime [cioè versi, canti] |
Definiz: | §. Diciamo Rispondere alle rime: che vale Rispondere a quanto occorre, e in maniera, ch'e' non si
resti sopraffatto. |
Esempio: | Fir. Trin. S'io ti volessi rispondere alle rime, e' ci sarebbero da dir troppe
cose. |
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