Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
BECCARE
Apri Voce completa

pag.113


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
» BECCARE
Dizion. 4 ° Ed.
BECCARE.
Definiz: Pigliare il cibo col becco, proprio degli uccelli. Lat. rostro cibum capere.
Esempio: Cr. 9. 88. 2. I primi quindici dì dimagrano, perchè non sanno ancor ben beccare.
Esempio: Tes. Br. 5. 9. Li minori sono a guisa di terzuolo, ed è prode, e maniero, e ben volonteroso di beccare, ed è leggiere da uccellare.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 12. Fate che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere, e io le darò beccare.
Definiz: ¶ Per metaf. d'altri animali.
Esempio: Fav. Esop. Ma la malvagia golpe, tutto, con la sua larga lingua, il si beccava.
Definiz: ¶ Diciamo, Beccarsi il cervello, Che è fantasticare, dandosi ad intendere quel che non può essere.
Esempio: Firen. Trin. Padrona voi vi beccate il cervello.
Definiz: Beccarsi i geti, che è affaticarsi, ma senza pro, per uscir d'intrighi, tolta la metaf. dagli uccelli di rapina, che cercano col becco di rodere i geti, per liberarsi.
Definiz: Beccarsi su una cosa, cioè guadagnarla, e acquistarla con industria, e con arte: modo basso.
Esempio: Morg. Tu tel vorresti un giorno beccar su Quel Montalbano, e faresti un bel tratto.
Definiz: ¶ Di qui RIBECCARE, che è di nuovo beccare.
Esempio: Ant. Alam. Or se chi becca è ribeccato poi, Guardiam, ch'un'altro non ribecchi noi.
Definiz: ¶ Per un certo ripigliare, e reiterare le cose dette.
Esempio: Morg. E Bianciardin quà la ballata Più volte ha ribeccata.