Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
BECCARE
Apri Voce completa

pag.209


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BECCARE.
Definiz: Pigliare il cibo col becco, proprio degli uccelli. Lat. rostro cibum capere. Oltre all'attivo, anche nel neutr. e nel neutr. pass. si adopera.
Esempio: Cr. 9. 88. 2. I quindici primi dì dimagrano, perchè non sanno ancor ben beccare.
Esempio: Tes. Br. 5. 9. Li minori sono a guisa di terzuólo, ed è prode, e maniero, e ben volonteróso di beccare, ed è leggiere da uccellare.
Esempio: Boc. g. 4. p. 12. Fate, che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere, e io le darò beccare.
Definiz: §. Per metaf. d'altri animali.
Esempio: Boc. Nov. 45. Dava beccare alle serpi.
Esempio: Fav. Esop. Ma la malvagia golpe, tutto colla sua larga lingua, il si beccava.
Esempio: Bellinc. Bencino, io mi ricordo di Quercéto, E quel, che noi beccammo la mattina.
Esempio: Burch. Beccò d'un pesce d'uovo preso a lensa.
Esempio: Lib. Son. Tu beccherai di trentasei sonetti.
Definiz: §. Diciamo, Beccarsi il cervello, che è Fantasticare, dandosi ad intendere quel, che non può essere.
Esempio: Fir. Trin. Padrona, voi vi beccate il cervello.
Esempio: Bellinc. Sempre in dir male il suo cervel si becca.
Definiz: §. E s'usa talora assolutamente, tacendo la voce cervello.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 2. Chi sel becca in un modo, e chi in un'altro.
Definiz: §. Beccarsi i geti, che è Affaticarsi, ma senza pro, per uscir d'intrighi: tolta la metafora dagli uccelli di rapina, che cercano col becco di rodere i geti, per liberarsi.
Definiz: §. Beccarsi su una cosa, cioè Guadagnarla, e acquistarla con industria, e con arte: modo basso.
Esempio: Seg. Fior. Mand. Voi vi beccherete un fanciullo maschio.
Esempio: Fir. Luc. 3. 2. E poi al venirmene ho beccato su questa vesta.
Esempio: Morg. Tu tel vorresti un giorno beccar su Quel Montalbano, e faresti un bel tratto.
Definiz: §. Per Un certo ripigliare, e reiterare le cose dette.
Esempio: Morg. E Bianciardin qua la ballata Più volte ha ribeccata.