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Dizion. 2° Ed. .
LUCERNA
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LUCERNA.
Definiz: | Vaso di diverse maniere, e, per lo più, di metalli, nel quale si mette olio, e lucignolo, e s'accende per far
lume. Lat. lucerna. Gr. λύχνος. |
Esempio: | Boccac. nov. 62. 7. Per potere almeno aver tanto olio, che n'arda la nostra
Lucerna. |
Definiz: | ¶ Per luce, e splendore. Lat. lux, splendor. |
Esempio: | Dan. Par. c. 8. Vid'io in essa luce altre lucerne. |
Esempio: | E Dan. Par. can. 21. Io veggio ben diss'io sacra lucerna.
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Esempio: | Tes. Br. 7. 81. Io dico, che la 'ntenzion dell'opere è lucerna dell'huomo.
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Esempio: | Dittam. Ma perchè l'occhio tanto non discerne, E cercar non si può, conviensi al
tutto, Che le parole mie ti sien lucerne. |
Definiz: | ¶ Per l'occhio. Lat. oculus. |
Esempio: | Dan. Infer. can. 25. L'un si levò, e l'altro cadde giuso, Non torcendo però le
lucerne empie. |
Esempio: | E Dan. Parad. 1. Surge a' mortali, per diverse foci, La
lucerna del Mondo [cioè il Sole.] |
Definiz: | Da lucerna lucerniere, che è strumento comunemente di legno, nel quale si tien fitta la lucerna col
manico. Lat. Lychnuchus. Gr. λυχνοῦχος. |
Esempio: | Bern. rim. Un'arcolaio, un trespolo, un paniere, Un fiasco, un predellino, un
lucerniere. |
Definiz: | Per metaf. Servir per lucerniere, cioè per tenere il lume, che è lo stesso, e vale essere, o
servire in alcun fatto, per ombra. |
Esempio: | Salv. Granch. Ma che disegni tu in fatti in questa cosa Di servirti di me per
lucerniere? |
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