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1) Dizion. 1° Ed. .
TENERE.
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pag.879


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TENERE.
Definiz: Propriamente strignere in maniera con mano, che quel che si strigne non possa ne fuggir, ne cadere. Lat. tenere.
Esempio: Bocc. nov. 67. 12. Presa la sua mano, con amendue le sue, e tenendol forte.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 7. Maso dall'un lato, e Ribi dall'altro, pur tenendolo.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 20. Quanto tempo ho io disiderato d'averti, e di poterti tenere a mio senno, ec. Può egli esser vero, che io ti tenga?
Esempio: E Bocc. nov. 69. 21. Tenuto fermamente dall'una, fu dall'altra, per viva forza, un dente tirato fuori.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 11. Tua figliuola è stata sì vaga dell'usignuolo, ch'ella l'ha preso, e tienlosi in mano.
Definiz: E per mantenere, conservare.
Esempio: Nov. Ant. Stamp. vecch. n. 7. I Regni non si tengon per parola, ma per prodezza.
Definiz: ¶ In vece di possedére, avere in sua podestà. Lat. tenere, possidere.
Esempio: Petr. canz. 4. 1. Che tien di me quel d'entro, ed'io la scorza.
Esempio: E Petr. canz. 5. 5. E che 'l nobile ingegno, che dal Cielo, Per grazia tien dell'immortale Apollo.
Esempio: Bocc. nov. 29. 10. Voi mi potete torre quanto io tengo, e donarmi.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 21. Ne mai, come donatolmi, mio il feci, o tenni.
Esempio: G. V. 4. 36. 1. E Monte di croce si tenea per loro, e guerreggiava.
Esempio: Bocc. nov. 1. 18. Tenendo quello, che tu aver non dovresti? [cioè usurpandoti, appropriandoti]
Esempio: E Bocc. nov. 31. 6. Era in una delle camere terrene del palagio, la quale la donna teneva [cioè abitava]
Definiz: Per ingombrare, occupare.
Esempio: G. V. 7. 14. 4. E tenea la detta cavallería da porta san Piero, infino a San Firenze.
Definiz: ¶ In vece di pigliare, prendere. Lat. accipere.
Esempio: N. ant. 94. 4. Rendete il danaio mio, e tenete la medaglia vostra.
Esempio: Bocc. nov. 71. 7. Madonna tenete questi danari, e daretegli a vostro marito, quando sarà tornato.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 14. Aspettati, ec. tenne un'altra.
Definiz: ¶ Per istimare, reputare. Lat. haberi, existimari.
Esempio: Bocc. nov. 32. 3. Chi è reo, e buono è tenuto, può fare il male, e non è creduto. E proverbio.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 28. Currado, avendo costui udito, si maravigliò, e di grande animo il tenne.
Esempio: N. ant. Stamp. vecch. 7. Stamp. vecch. Parrà, che tu abbi paura del popolo, e non ti terrà per signore.
Definiz: ¶ Per credere, stimare, esser d'opinione. Lat. censere, sentire, opinari, existimare.
Esempio: Bocc. nov. 94. 14. Gli altri tutti, che alle tavole erano, ec. tutti insieme dissero, se tener quello, che da Niccoluccio era stato risposto.
Esempio: N. ant. 5. 2. Quando alcuna quistione nasceva intra giucatori, questi diffiniva le sentenze, e ciascun teneva suo giudicio, per diritta sentenza.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 3. Fu tenuto, che a colui, che aveva detto, che poteva dare, e torre, come li piacea, donasse robe, e palafreno, come a giullare.
Definiz: ¶ Per usare, osservare. Lat. uti, adhibere.
Esempio: Bocc. g. 2. p. 3. Se io ho ben riguardato alle maniere da Pampinea tenute.
Esempio: E Bocc. nov. 35. 11. Noi ci siamo accorti, che ella ogni dì tien la cotal maniera.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 23. Ma il modo, ch'ell'abbia a tenere, intorno a ciò, attendo di dire a lei.
Esempio: G. V. 7. 9. 2. Non tenne l'ordine della battaglia.
Esempio: M. V. 11. 82. Adunque si tenne questo ordine.
Esempio: G. V. 6. 60. 1. I Pisani terrebbono il peso, e misura da' Fiorentini, e una lega di moneta.
Definiz: ¶ Per increscere, calere. Lat. miserere.
Esempio: Bocc. n. 11. 13. E ogni cosa, per ordine dettagli, con loro insieme, il pregò, che de' fatti di Martellino gli tenesse.
Definiz: ¶ In signific. neutr. pass. contenersi, astenersi. Lat. abstinere, se continere.
Esempio: Bocc. nov. 79. 29. Va tienti oggimai tu, di non far ciò, ch'e' vuole.
Esempio: E Bocc. n. 83. 9. Avean sì gran voglia di ridere, che scoppiavano, ec. ma pure se ne teneano.
Esempio: E Bocc. nov. 94. 16. Non potendosene tenere, la domandò se Bolognese fosse, o forestiera.
Esempio: N. ant. 99. 6. Per poco mi tengo, che io non vi faccia un gran male.
Definiz: ¶ Per rattenersi, arrestarsi. Lat. se cohibere, remorari.
Esempio: Nov. ant. 35. 8. Il Re gli chiamò, e que', quando il videro, tennersi.
Esempio: Bocc. nov. 13. 6. Di Firenze usciti, non si tennero si furono in Inghilterra.
Definiz: ¶ Per mantenersi, non s'arrendere. Lat. obsistere, non se dedere.
Esempio: G. V. 165. 1. Quei della torre si tennero alquantí dì.
Definiz: Tener nascoso: celare, nascondere. Lat. celare.
Esempio: Bocc. nov. 18. 26. Madonna niuna altra cosa mi vi ha fatto tenere il mio amor nascoso.
Definiz: Tener credenza: tener segreto, non manifestare, non ridire quello, che t'è detto in confidenza. Lat. celare, clam habere.
Esempio: Bocc. nov. 79. 23. Ove voi mi promettiate di tenerlomi credenza.
Esempio: Passav. 151. Sopra tutte le cose attenda il confessoro di tener segreto, e non rivelar le cose, ch'egli ode.
Definiz: Tener seco. Far dimorare appresso di se. Lat. tenere secum, retinere.
Esempio: Bocc. n. 16. 11. Offerendole, ec. di seco tenerla in quello onore, che sua sorella.
Definiz: Tener famiglia: spesar gente di servigio. Lat. familiam alere.
Esempio: Bocc. nov. 13. 5. Tenendo grandissima famiglia, e molti, e buon cavalli.
Definiz: Tener corte, far tavola. Lat. convivium agere. Oggi tener Corte si dice de' Principi solamente.
Esempio: Nov. ant. 5. 1. Tenne una gran Corte, e festa, dove furono tutti i gentil'huomini del paese.
Definiz: Tener patto, tener fermo, mantener la promessa. Lat. promissis stare.
Esempio: Dan. Inf. c. 21. Sì ch'io temetti non tenesser patto.
Esempio: G. V. 6. 60. 3. Per tener ciò fermo diedono i Pisani a' Fiorentini cinquanta stadichi de' migliori Cittadini di Pisa.
Definiz: Tenere stretto, strignere, guardar con diligenza eccessiva.
Esempio: Bocc. nov. 43. 5. E tenendogli gli sproni stretti al corpo.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 4. Tanta guardia ne prendea, e sì stretta la tenea, che forse, ec.
Definiz: Tener per fede. Creder per fede. I teologi dicono in latino fide tenere.
Esempio: Dan. Par. 2. Lì si vedrà ciò, che tenem per fede.
Definiz: Tener mercato. Trattar di comperare, o di vendere. Latin. mercatum agere.
Esempio: Bocc. nov. 15. 2. E di più, e più mercato tenne.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 3. Con quanti Sensali aveva in Firenze, ec. teneva mercato.
Definiz: Tener mano: aiutare a fare, e pigliasi, per lo più, in pregiudizio del terzo. Latin. opem ferre. Il che si dice anche tenere il sacco: onde il proverbio. Tanto ne va a chi ruba, quanto a chi tiene il sacco.
Esempio: Bocc. nov. 85. 17. E con loro insieme teneva mano a beffarlo.
Definiz: Tener trattato, aver pratica, intelligenza.
Esempio: G. V. 8. 63. 3. Favorava i Fiamminghi suoi rubelli, e tenea trattato col Re Ruberto d'Alamagna.
Definiz: Tenere al trattato.
Esempio: G. V. 8. 63. 3. Dissesi con l'assenso d'alcuni Cardinali, che teneano al trattato [cioè concorrevano al fatto] Latin. cum aliquo facere.
Definiz: Tener parlamento, tener dicería, tener ragionamento, tener consiglio, trattare, parlare, ragionar della cosa, consigliarla. Lat. tractare, loqui, consultare.
Esempio: N. ant. 7. 4. Li Baroni, e li Cavalieri ne tennero parlamento.
Esempio: E N. ant. nov. 54. 12. La gente di Roma, e d'altronde, ne tennero grande dicería.
Esempio: Bocc. nov. 21. 16. Tennero ragionamento insieme di volerle accusare a Madonna.
Esempio: N. ant. 21. 1. La podestà ne tenne consiglio.
Definiz: Tener lo 'nvito accettare. Lat. conditionem accipere.
Esempio: Bocc. nov. 99. 6. S'avvide, che questo Cavaliere avea dubitato, che essi non tenesser lo 'nvito.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 39. Gli invitò, ed elli liberamente tenner lo 'nvito.
Definiz: Tenere a mente: ricordarsi, conservar nella memoria. Lat. Mente tenere.
Esempio: Bocc. n. 90. 9. Guata bene com'io farò, e che tu tenghi bene a mente, com'io dirò.
Definiz: Tener mente: attentamente riguardare. Lat. attentè prospicere.
Esempio: Bocc. n. 61. 5. Tenesse mente in una vigna, la quale, ec.
Definiz: Tener dietro, seguitare. Lat. sequi.
Esempio: N. ant. 53. 1. Quelli gli tenne dietro, per lo prezzo.
Esempio: Vit. S. Pad. Incontanente si levò sano, e tenne dietro al padre, e giunselo.
Esempio: Passav. c. 72. Gli tenne celatamente dietro.
Definiz: Tenere una cosa da uno, riconoscerla da lui. Lat. aliquid alicui acceptum referre.
Esempio: G. V. 5. 2. 1. Riconoscendosi fedele di Santa Chiesa, e che l'Isola di Cicilia tenea da lei.
Definiz: Tener chiuso: fare star chiuso. Latin. clausum tenere.
Esempio: Petr. Son. 26. Che 'l sonno tenea chiusa, e 'l dolor molle.
Definiz: Tenére a battesimo, esser compare. Latin. tenere, dicono i Teologi.
Esempio: G. V. 9. 71. 1. Avea tenuto a battesimo il detto Re.
Definiz: Tener mala via: traviare, uscir della buona strada. Lat. a recta aberrare.
Esempio: Dan. Inf. 17. Gridando il Padre a lui: mala via tieni:
Definiz: e metaforicam. far cose, che non convengano.
Definiz: Tenere il cammin dritto: andar per la pesta, per la via retta. Latin. recta via progredi.
Esempio: G. V. 7. 7. 2. Non tenne il cammin dritto da Capova, ec. tenne per la Contéa d'Aliso, e per aspri cammini.
Definiz: Tenere in collo: sostenere, accostandosi al petto quel, che s'avvinghia, con le braccia. Latin. in sinu tenere.
Esempio: Vit. Crist. D. E tienlo un poco in collo, almen tanto, che pianga la madre.
Definiz: E, tenere in collo, l'usiamo anche per impedíre lo sfogamento.
Definiz: Tener favella a uno: restar di parlargli per isdegno.
Esempio: Bocc. nov. 72. 15. La Belcolore venne in iscrezio col Sere, e tennegli favella infino a vendemmia.
Definiz: Tener compagnía: accompagnare. Lat. comitari, sociare.
Esempio: Bocc. nov. 49. 10. Non avendo a cui farle tener compagnía.
Definiz: Tenere in bocca. Lasciare stare, negar l'uscita. Lat. in ore tenere.
Esempio: Bocc. nov. 69. 20. Se tu il terrai guari in bocca, egli ti guasterà quegli, che son dallato.
Definiz: Tener conto: aver riguardo, aver cura. Lat. rationem habere, curam gerere.
Esempio: Bocc. nov. 77. 11. E' non ci si tien conto delle Comari [cioè non ci si guarda]
Definiz: Tener per fermo: aver per certo. Lat. pro comperto habere.
Esempio: Bocc. nov. 26. 5. Sì per fermo da tutti si teneva, che non ch'altri, ec.
Definiz: Tener caro uno: averlo in pregio, trattarlo bene. Lat. carum habere.
Esempio: Bocc. nov. 50. 20. E tienla cara, come si dee tener moglie.
Definiz: Tener sospeso: fare stare in dubbio. Lat. suspensum habere.
Esempio: Bocc. nov. 1. 27. Poichè Ser Ciappelletto, piagnendo, ebbe, ec. Tenuto il frate così sospeso.
Definiz: Tener la signoría: reggerla, e amministrarla. Lat. administrare.
Esempio: Bocc. nov. 27. 3. Se n'andò alla signoría, e in segreto a un Cavalier, che quella tenea, disse. Signor mio, ec. Coloro, che tengono il luogo, che voi tenete.
Definiz: Tener con uno: seguitar la sua parte. Lat. cum aliquo facere.
Esempio: Bocc. n. 13. 2. Tutta l'Isola si divise, e chi tenea con l'uno, e chi con l'altro. Oggi si dice anche, tener da uno.
Definiz: Tener di ferro, rame: averne in se, participar di lor qualità.
Esempio: Cr. 1. 4. 14. L'acque, che tengon ferro, ec. Quelle, che tengon rame sono utili alla corruzion della complessione.
Definiz: Tenere a sua posta: mantenere a sua riquisizione.
Esempio: Bocc. n. 76. 16. Tu avevi quinci su una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.
Definiz: Tenersi una, farla stare a sua riquisizione, per giacersi con esso lei. L. meretricem alere.
Esempio: Boc. n. 20. 8. Paganin, non avendo moglie, si pensò di sempre tenersi costei.
Esempio: Bocc. sopra Dante. Quando il figliuolo fu grande, e bello, ella se lo teneva, ed ebbe a fare con lui.
Definiz: Tenersi d'una cosa, gloriarsene. Lat. gloriari, se iactare.
Esempio: Vit. Cr. D. Quando dee pensare di Dio, e quegli ordina, e pensa nel cuor suo, come possa fare bello lavorío, e quando l'hae fatto sì se ne tiene.
Definiz: Tenersi savio: riputarsi, stimarsi savio. Lat. se sapientem existimare.
Esempio: Bocc. n. 98. 39. Più che gl'Iddij, o che gli altri huomini, savi tenendoci.
Definiz: Tenersi insieme: stare uniti, collegati. Lat. coherere.
Esempio: G. V. 6. 34. 2. Erano in sette, per le dette parti, e tenevansi insieme.
Esempio: Mor. S. Greg. Elle s'accosteranno l'una all'altra, e, tenendosi insieme, non si divideranno.
Esempio: Tes. Br. 2. 35. E altresì sono gli altri elementi, che si tengono insieme, in questa maniera.
Definiz: Tenersi con uno: aderire alla sua parte. Lat. partes alicuius sectari.
Esempio: G. V. 2. 19. 3. I Fiesolani sempre si tennero co' Gotti, e poi co' Longobardi.
Definiz: Tenersi al consiglio d'uno, attenervisi, seguitarlo. Lat. alicuius consilium probare.
Esempio: N. ant. stamp. vecch. nov. 7. infine. Lo stoltissimo Roboam si tenne al giovane consiglio.
Definiz: Tenersi le mani a cintola: non s'esercitar, non far nulla. L. manus continere.
Esempio: Boc. nov. 20. 2. S'immaginan, che le Donne, a casa rimase, si tengan le mani a cintola.
Definiz: Tenersi a martello: non si piegare, non si lasciare svolgere. Lat. non flecti.
Esempio: Boc. n. 74. 7. Elle non varrebbon danaio, perciocchè niuna se ne terrebbe a martello.
Definiz: Tenersi caldo: non si lasciare offender dal freddo.
Esempio: Boc. n. 83. 7. Vanne, e dì a Calandrino, che egli si tenga ben caldo.
Definiz: ¶ Diciamo tener freddo, e fresco, tener caldo: il cagionar l'uno, o l'altro, che fanno i vestimenti, o li calzamenti alla persona, e 'l resistere ad essi.
Definiz: Esser tenuto a uno: essergli obbligato. Lat. alicui devinctum esse.
Esempio: N. ant. 7. 5. Il mercante non m'insegnò neente, non gli era neente tenuto.
Esempio: Boc. concl. n. 11. A queste sono io tenuto a render grazie.