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1) Dizion. 3° Ed. .
TENERE.
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pag.1680


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TENERE.
Definiz: Verbo, che usato in varie maniere, si adatta a diverse significanze, e forma molte locuzioni, la più parte delle quali, a maggior comodità de' Lettori si trarrà fuori col solito ordine dell'Alfabeto.
Definiz: TENERE. Possedére, Avere in sua podestà. Latin. tenere, possidere.
Esempio: Petrar. Canz. 4. 1. Che tien di me quel d'entro, ed io la scorza.
Esempio: E Petr. Canz. 5. 5. E che 'l nobile ingegno, che dal Cielo, Per grazia tien dell'immortale Apollo.
Esempio: Boc. Nov. 29. 10. Voi mi potete torre quanto io tengo, e donarmi.
Esempio: E Bocc. Nov. 100. 21. Ne mai, come donatolmi, mio il feci, o tenni.
Esempio: G. V. 4. 36. 1. E Monte di croce si tenea per loro, e guerreggiava.
Esempio: Boc. Nov. 31. 6. Era in una delle camere terrene, la quale la donna teneva [cioè abitava]
Definiz: TENERE. Impedire con mano, o con altro che che sia, ch'e' non possa ne cadere, ne fuggire, ne trascorrere. Lat. tenere.
Esempio: Dant. Purg. 19. Così giustizia qui stretti ne tiene.
Esempio: E Bocc. Nov. 75. 7. Maso dall'un lato, e Ribi dall'altro, pur tenendolo.
Esempio: Bocc. Nov. 85. 20. Quanto tempo ho io desiderato d'averti, e di poterti tenere a mio senno, ec. Può egli esser vero, che io ti tenga?
Esempio: E Bocc. Nov. 69. 21. Tenuto fermamente dall'una, fu dall'altra, per viva forza, un dente tirato fuori.
Definiz: TENERE. Arrivare, giugnere. Lat. tenere, pervenire.
Esempio: Amet. 6. Disceso alle piagge, teneva il piacevole piano.
Esempio: E Amet. 68. Per cui spero tener la somma altezza.
Definiz: TENERE. Pigliare, prendere. Lat. accipere; ma non si dice se non imperativamente.
Esempio: Nov. Ant. 94. 4. Rendete il danaio mio, e tenete la medaglia vostra.
Esempio: Bocc. Nov. 71. 7. Madonna, tenete questi danari, e daretegli a vostro marito, quando sarà tornato.
Esempio: E Bocc. Nov. 76. 14. Aspettati, ec. tienne un'altra.
Definiz: TENERE. Usare, osservare. L. uti adhibere.
Esempio: Boc. g. 2. p. 3. Se io ho ben riguardato alle maniere da Pampinea state tenute.
Esempio: E Bocc. Nov. 35. 11. Noi ci siamo accorti, che ella ogni dì tien la cotal maniera.
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 23. Ma il modo, che ell'abbia a tenere, intorno a ciò, attendo di dire a lei.
Esempio: G. V. 7. 9. 2. Non tenne l'ordine della battaglia.
Esempio: M. V. 11. 82. Adunque si tenne questo ordine.
Esempio: G. V. 6. 60. 1. I Pisani terrebbono il peso, e misura da' Fiorentini, e una lega di moneta.
Definiz: TENERE. Mantenere, conservare.
Esempio: Nov. Ant. stamp. vecch. n. 7. I Regni non si tengon per parola, ma per prodezza.
Esempio: Esp. P. N. Innaffialo della fontana, e lo tiene in verdore, e in vita.
Esempio: Franc. Barb. 48. Dicem'alcuno: io spargo Li don per mia libertate tenere.
Esempio: E Franc. Barb. 106. Vertuti molte, ec. In stato grande, e onor ci tenemo.
Definiz: TENERE. Per lo Lat. sapere.
Esempio: Dan. Inf. 15. Che tien ancor del monte, e del macigno.
Definiz: TENERE. Avere.
Esempio: Amet. 43. Cipri di molte Città ricchissima tenne il padre mio non di sangue, ne d'animo popolesco, ma di mestiero.
Esempio: Cron. Mor. E tengono (i colli) parte di salvatico, e parte dimestico.
Definiz: TENERE. Increscere: Calere. Lat. miserere.
Esempio: Boc. Nov. 11. 13. E ogni cosa, per ordine dettagli, con loro insieme, il pregò, che de' fatti di Martellino gli tenesse.
Definiz: TENERE. Occupare, distendersi.
Esempio: Gio. Vill. Teneva sei miglia quella bastita.
Esempio: E G. V. 7. 14. 4. E tenea la detta Cavalleria da Porta San Piero infino a San Firenze.
Definiz: TENERE. Attenersi.
Esempio: Cr. 48. 10. E quando comincerà quasi a far filo, se lo toccherai col dito, o che pendente si tenga alla mestola, sarà cotto.
Esempio: Franc. Barb. 94. Or ci convien tener meglio agli arcioni.
Definiz: §. TENERE. Stimare, giudicare, reputare, far conto, credere, esser d'opinione. Latin. habere, existimare, censere.
Esempio: Boc. Nov. 32. 3. Chi è reo, e buono è tenuto, può fare il male, e non è creduto; è proverbio.
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 28. Currado avendo costui udito, si maravigliò, e di grande animo il tenne.
Esempio: Nov. Ant. stamp. vecch. 7. stamp. vecch. Parrà, che tu abbi paura del popolo, e non ti terrà per signore.
Esempio: Boc. Nov. 94. 14. Gli altri tutti, che alle tavole erano, ec. tutti insieme dissero, se tener quello, che da Niccoluccio era stato risposto.
Esempio: Nov. Ant. 5. 2. Quando alcuna quistione nasceva intra i giudicatori, questi diffiniva le sentenze, e ciascun teneva suo giudicio, per diritta sentenza.
Esempio: E N. ant. Nov. 23. 3. Fu tenuto, che a colui, che aveva detto, che poteva dare, e torre, come li piacea, donasse robe, e palafreno, come a giullare.
Esempio: Tesorett. E tengo grande scherna Chi disperde in taverna.
Esempio: Cron. Mor. E tennesi toccasse danari da' Viniziani.
Esempio: Amet. 52. E come Dafne sempre portante le verdi foglie, era tenuta bella.
Esempio: Firenz. Rag. 48. Che la notte si tenesse per convitato.
Esempio: Galat. Ma chi va più oltre di quello, che egli è tenuto, par che doni del suo, ed è amato, e tenuto magnifico.
Esempio: Senec. Benifiz. Varch. 4. 21. Che alcuna volta eziandio quegli è grato, il quale è in concetto d'ingrato, perchè l'oppenione degli huomini, che male interpreta le menti altrui, l'ha fatto tenere per tale.
Definiz: TENERE A BADA. Trattenere, e ritardare alcuno dal suo pensiero, e dalla sua impresa. Lat. remorari, retardare, detinere.
Esempio: Petr. Cap. 8. Che con arte Anniballe a bada tenne.
Esempio: M. V. 5. 57. Cominciaronvi l'assalto, per tenere i nimici a bada.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 7. 1. Non ti terrò con verso lungo, e dubbj Discorsi, e varj aggiramenti a bada.
Definiz: TENERE A BATTESIMO. Esser compare. Lat. tenere, dicono i Teologi.
Esempio: G. V. 9. 171. 1. Avea tenuto a battesimo il detto Re.
Definiz: TENERE A BOCCA APERTA. Cagionare in altrui maraviglia, desiderio, curiosità, espettazione.
Definiz: TENERE A CALCOLO. Dare altrui debito, o credito, respettivamente secondo il calcolo.
Definiz: TENERE A CASO. Governare, amministrare senza considerazione, inavvertentemente.
Definiz: TENERE A CENA. Far restare altrui con se a cena, dar cena.
Definiz: TENERE A COLEZIONE. Dar colazione, fare ad altri colezione, imbandirli da colezione.
Definiz: TENERE A COMUNE. Possedere in comune.
Definiz: TENERE A DESINARE. Far che altri desini seco, convitarlo, darli desinare.
Definiz: TENERE A DETTA. Operar che altri se ne stia al detto, ed opinion tua, o di chi che sia
Definiz: TENERE A DISAGIO. Fare stare altrui con iscomodo, farlo aspettare.
Definiz: TENERE A DISCRIZIONE. Avere in suo arbitrio, e dominio, regolato dalla convenienza, e discrizione.
Definiz: TENERE A DONDOLO.
Dondolare.
Definiz: TENERE A DORMIRE. Dar comodità di dormire.
Definiz: TENERE A DOZZINA. Tenere altrui in casa sua, ricevendo da esso il pattuito pagamento.
Definiz: §. Tenere in dozzina: Tener così dozzinalmente.
Definiz: TENERE A FONDO. Far che la cosa tenuta non venga a galla, ma stia a fondo.
Definiz: TENERE A GALLA. Far galleggiare.
Definiz: TENERE A GUADAGNO. Impiegare in modo da trarne guadagno, farvi utile.
Definiz: TENERE ALCUNA COSA, O D'ALCUNA COSA. Averne in se, participar di sua qualità.
Esempio: Boc. Nov. 61. 2. Perciocchè tenendo egli del semplice, era molto spesso fatto capitano de' Laudesi.
Esempio: Dan. Inf. 15. E tiene ancor del monte, e del macigno.
Esempio: Cr. 1. 4. 14. L'acque, che tengon ferro, ec. quelle che tengon rame sono utili alla corruzion della complessione.
Esempio: Cronic. Mor. E tengono i colli parte di salvatico, e parte dimestico.
Definiz: TENERE AL BUIO. Lo stesso, che Tenere allo scuro, Far che altri non abbia lume, o cognizione di quello che si discorre.
Definiz: TENERE A LIVELLO. Possedere con titolo di livello, avere in enfiteusi, avere a livello.
Definiz: TENERE ALL'ARIA. Tenere in luogo scoperto.
Definiz: TENERE ALL'ERTA. Volgersi verso l'erta; Incamminarsi verso l'erta, acquistare all'erta.
Definiz: TENERE ALL'OMBRA. Collocare in parte dove sia ombra.
Definiz: TENERE AL SOLE. Collocare in parte dove batta il Sole.
Definiz: TENERE AL VENTO. Collocare in parte ove tiri il vento.
Definiz: TENERE ALL'UMIDO. Collocare in luogo umido, donde possa ritrarsi umidità.
Definiz: TENERE ALL'USCIO. Non ammettere in casa.
Definiz: TENERE A MOSTRA. Collocare in luogo, che possa esser veduto, per allettarne i compratori, e indurne desiderio colla veduta.
Definiz: TENERE ANIMO. Avere in pensiero.
Esempio: Amet. 53. Elli non intende a cosa, che vi si dica, anzi tiene l'anima con tutte le forze legata nelle dilicate braccia.
Definiz: TENERE A PANE, E ACQUA. Non somministrare altro cibo, ne bevanda, se non che pane, e acqua.
Definiz: TENERE A PARAGONE. Sottoporre al paragone, per provarne la bontà, bellezza, o simili.
Definiz: TENERE A PAURA. Atterrire, Fare stare in timore.
Definiz: TENERE A PETTO. Allattare. Avere a competenza.
Definiz: TENERE A PIGIONE. Possedere con pagarne in ricompensa la pigione.
Definiz: TENERE A PIUOLO. Fare aspettare.
Definiz: TENERE A PROVA. Sottoporre alla prova, al cimento, al paragone.
Definiz: TENERE A QUARTIERE. Dare i quartieri.
Definiz: TENERE A RITROSO. Lo stesso, che Tenere al contrario.
Definiz: TENERE A SALARIO. Avere altrui a' suoi servigj con istipendio.
Definiz: TENERE A SEDERE. Collocare altrui in posto che segga. E figurat. Tenere in ozio.
Definiz: TENERE A SEGNO. Reprimere, Far che altri non esca de' termini della convenienza, rispetto, obbedienza.
Esempio: Varch. St. E così tenere a segno i sudditi.
Definiz: TENERE A SINDACATO. Rivedere i conti.
Definiz: TENERE A SPERANZA. Dar luogo di speranza, Dare speranza, Fare sperare.
Definiz: §. Tenere in speranza: Lo stesso.
Definiz: TENERE A SQUOLA. Insegnare, addottrinare.
Definiz: TENERE ASSEMBLEA. Adunare assemblea, per consultare, o risolvere sopra che che sia.
Definiz: TENERE A VEGLIA. Avere appresso di se nell'ore della veglia.
Definiz: TENERE A VILE. Disprezzare. Latin. parvi facere, pro vili habere.
Esempio: Esp. P. N. Umiltà è quella virtù, che fa l'huomo se medesimo spregiare, e tenere a vile.
Definiz: TENERE AVVERTITO. Far che altri sia avvertito, Avvertirlo.
Definiz: TENERE AVVISATO. Avvisare, dar le notizie opportune.
Definiz: TENERE BANDITO. Allontanar con bando, Esiliare.
Definiz: TENERE BENE. Governar con abbondanza.
Esempio: Fir. As. 204. Perciocchè gli stalloni di quella mandria, che per esser ben tenuti, e ben pasciuti, ec.
Definiz: TENERE BOTTEGA. Far bottega, Mercanteggiare alla bottega.
Definiz: TENERE CALDO. Diciamo per lo più di que' Vestimenti, che ritengono, e conservano il caldo.
Definiz: E tenere il caldo: si dice di Vivande, o d'altre materie nelle quali duri assai il caldo.
Definiz: §. Tenersi caldo: Non si lasciare offender dal freddo.
Esempio: Boc. Nov. 83. 8. Vanne, e di a Calandrino, che egli si tenga ben caldo.
Definiz: TENERE CAMMINO. Camminare, viaggiare. Incamminarsi. Latin. iter facere, pergere.
Definiz: §. Tenere il cammin dritto: Andar per la pesta, per la via retta. Latin. recta via progredi.
Esempio: Gio. V. 7. 7. 2. Non tenne il cammin dritto da Capova, ec. tenne per la Contea d'Aliso, e per aspri cammini.
Definiz: §. Tenersi al tal cammino: è Tenere assolut.
Esempio: Tes. Brun. L'ordine del parlare artificiale non si tiene al gran cammino.
Definiz: TENERE CAPO. Aver capo, Avere ordine, procedere ordinatamente.
Definiz: §. Tener da capo: Aver da principio.
Definiz: §. Tenere in capo: Portare il capo coperto con cappello, o simili.
Definiz: §. Tenere il capo alto: figuratam. Aver baldanza, esser fastoso.
Definiz: §. Tenere altrui le mani in capo: Averne cura, proteggerlo, custodirlo, onde per troppa libertà, o per soverchia ignoranza non cada in errore.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 351. Teniate a' soldati le mani in capo, che non fallino.
Definiz: TENERE CARO. Avere in pregio, trattar bene. Lat. carum habere.
Esempio: Boc. Nov. 50. 20. E tienla cara, come si dee tener moglie.
Definiz: TENERE CELATO. Nascondere. Latin. occultare, in occulto habere.
Esempio: Fir. As. 164. La cagione che se alcuno fraudolentemente la tenesse celata.
Definiz: TENERE CERTO. Aver certezza. Lat. pro certo habere.
Definiz: §. Tener per certo: Lo stesso.
Definiz: TENERE CHETO. Chetare, Far che altri si cheti, e taccia.
Definiz: TENERE CHIUSO. Fare star chiuso. Lat. clausum tenere.
Esempio: Petr. Son. 26. Che 'l sonno tenea chiusa, e 'l dolor molle.
Definiz: TENERE COMPAGNIA. Accompagnare. Lat. comitari, sociari.
Esempio: Boc. Nov. 49. 10. Non avendo a cui farle tener compagnia.
Definiz: TENERE COMUNE. Per lo Lat. pro comuni habere.
Definiz: §. Tenere a comune. Latin. in comunione habere.
Definiz: §. Tenere in comune: Lo stesso.
Definiz: TENERE CON ALCUNO. Esser dalla sua parte, della sua opinione, o simili. Lat. ab aliquo stare.
Esempio: Ovvid. Pist. Or'ella nondimeno tien teco forse più che ella non doverebbe.
Definiz: TENERE CONCISTORO. Adunare il Concistoro: Termine proprio della Corte Pontificia, Assistere i Cardinali, per ispedire d'avanti al Papa gli affari.
Definiz: TENERE CONSIGLIO. Consigliarsi, Adunare i Consiglieri, per consultare che che sia.
Definiz: §. Tenersi al consiglio d'uno: Attenervisi, seguitarlo. Latin. alicuius consilium probare.
Esempio: Nov. Ant. stamp. vecch. Nov. 7. fin. Lo stoltissimo Roboam si tenne al giovane consiglio.
Definiz: TENERE CONSOLATO. Consolare, fare star quieto chi per altro è travagliato.
Definiz: TENERE CONTENTO. Contentare.
Esempio: Bocc. Nov. 68. 22. Che io non mi terrei, ne contenta, ne appagata, s'io non levassi, ec.
Definiz: TENERE CONTO. Aver riguardo, fare stima. Latin. rationem habere, curam gerere.
Esempio: Boc. Nov. 77. 11. E' non ci si tien conto de' Compari [cioè non ci si guarda]
Esempio: Bemb. Lett. De' quali due, dico di vai, e di Messer Pietro, io fo quel conto, che di due fratelli si dee fare.
Esempio: E Bemb. Lett. altrove. Accciocchè voi non acquistiate disonorato nome di far poco conto degli amici.
Esempio: Circ. Gell. Dove tu essendo filosofo, ec. non terrai conto alcuno de' piaceri del corpo.
Esempio: Stor. Eur. 1. 22. Il Re vedde il tutto, e non mostrò di tenerne conto.
Esempio: Senec. Ben. Varch. 7. 18. E debbo tenere più conto, e far maggiore stima del debito di che sono obbligato alla spezie umana, che di quello, di che a un solo tenuto sono.
Esempio: Ar. Fur. 22. 8. E del gran conto, ch'egli ne facesse.
Definiz: §. Tenere a conto: Registrarne il conto, per riceverne il dovuto pagamento.
Definiz: §. Tener conto d'uno: Stimarlo, apprezzarlo.
Definiz: §. Tener conto di che che sia: Risparmiarlo, averne cura.
Definiz: §. Tenere il conto: Scrivere il conto, Conteggiare.
Definiz: §. Tenere il conto aperto: Fig. Durare, continuare quella tal cosa.
Definiz: §. Tener per conto d'uno: Avere che che sia, per conteggiarlo con esso lui.
Definiz: §. Tener conto: Scrivere i conti, e Fare i conti. Lat. rationes putare, subducere rationes.
Definiz: §. TENERE CON UNO, e TENERSI CON UNO. Seguitar la sua parte. Latin. cum aliquo facere, partes alicuius sectari.
Esempio: G. V. 2. 19. 3. I Fiesolani sempre si tennero co' Gotti, e poi co' Longobardi,
Esempio: Boc. Nov. 13. 2. Tutta l'Isola si divise, e chi tenea coll'uno, e chi coll'altro.
Esempio: Cron. Mor. Sempre tenne co' buoni huomìni antichi di Firenze, Guelfi, e leali al Comune.
Esempio: Din. Comp. Vannuccio Bonconti Pisano, tenea per moneta con parte Nera.
Definiz: §. Oggi si dice anche Tener da uno.
Definiz: TENERE CORTE. Far tavola. Lat. convivium agere.
Esempio: Nov. Ant. 5. 1. Tenne una gran corte, e festa, dove furono tutti i gentil'huomini.
Esempio: Nov. Ant. 61. 1. Alla Corte del Po s'ordinò una nobil corte, quando 'l figliuol del Conte Ramondo si fece Cavaliere.
Esempio: Bocc. Nov. 13. 4. Tenendo grandissima famiglia, e buoni cavalli, e uccelli, e continuamente corte.
Esempio: G. V. 7. 88. 2. Stando in conviti insieme, in cene, e desinari: la qual corte durò presso a due mesi, e fu la più nobile, ec.
Esempio: Ar. Fur. 16. 15. Che entro dovea splendida corte Tenere il ricco Re della Soria.
Definiz: §. Tener corte bandita: Far tavola pubblica universale.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 2. 59. Lo spanto convito, a porte spalancate, e corte bandita.
Definiz: §. Tener corte: Far tribunale.
Esempio: Poet. Ant. Nel fiero loco, ove tien corte Amore.
Definiz: TENER CREDENZA. Tener segreto, non manifestare, non ridire quello, che t'è detto in confidenza. Lat. celare, clam habere.
Esempio: Boc. Nov. 79. 23. Ove voi mi promettiate di tenerlomi credenza.
Esempio: E Bocc. Nov. 21. 1. S'io credessi, che tu mi tenessi credenza, io ti direi un pensiero, che io ho avuto più volte.
Esempio: Pass. 151. Sopra tutte le cose, attenda il confessoro di tener segreto, e non rivelar le cose, ch'egli ode.
Esempio: Nov. Ant. 64. 1. 2. La madre, che gli avea promesso di tener credenza.
Definiz: TENERE CUORE. Aver coraggio, ardire, fortezza.
Definiz: §. Tenere in cuore: Aver nell'animo, in pensiero.
Definiz: §. Tenere a cuore: Aver passione, premere, applicare.
Definiz: TENERE DA BANDA. Allontanare, non permettere che si accosti.
Definiz: TENERE D'ACCORDO. Operare, che si stia in concordia, promuover la quiete, e pace.
Definiz: TENERE DA UNO. Seguir la sua fortuna, correr la sua sorte.
Esempio: Tacit. Davanz. stor. 252. Plozio Firmo, ec. quando Galba era in piè tenne da Otone.
Definiz: TENERE DENTRO. Fare star dentro, avere nella parte interna.
Definiz: TENERE DIETA. Adunar la dieta per consultare, o risolvere che che sia.
Definiz: §. Tenere a dieta: Dietare, somministrare il cibo scarsamente, e a stento.
Esempio: Gio. V. 11. 111. 5. I suoi ufficiali di là il tenieno a dieta, e scarso.
Esempio: Lib. Son. Ma lo Dio de' pastori il tiene a dieta.
Definiz: TENERE DIETRO. Seguitare. Lat. sequi.
Esempio: Nov. Ant. 53. 1. Quelli gli tenne dietro, per lo prezzo.
Esempio: Vit. S. Pad. Incontanente si levò sano, e tenne dietro al padre, e giunselo.
Esempio: Pass. 72. Gli tenne celatamente dietro.
Esempio: Dan. Inf. 1. Allor si mosse, ed io gli tenni dietro.
Esempio: Franc. Sacch. Voltosi dietro alla cavalla, verso Santa Maria Maggiore, le tenne dietro.
Definiz: §. Tener dietro a uno: Seguitarlo, osservare i suoi andamenti.
Esempio: Cecch. Mogl. 5. 9. Dubitando che li suoi, Che mi tenevan dietro, ec.
Definiz: §. Tenere indietro: Allontanare, non lasciare accostare.
Definiz: §. Tener per di dietro: Avere dalla parte deretana.
Definiz: TENERE DIGIUNO. Fare stare altri senza mangiare.
Definiz: TENERE DIMESTICHEZZA. Essere amico, praticare, conversare, avere amicizia.
Definiz: TENERE DI MEZZO. E neut. pass. Tenersi di mezzo. Non inclinare più a una parte, che all'altra.
Definiz: TENERE DIRITTO. Andare a diritto. Latin. recta pergere. Collocare, o fare stare che che sia per diritto.
Definiz: §. Tenere a diritto: Lo stesso.
Definiz: §. Tener per diritto: Pur quasi il medesimo.
Definiz: TENERE DISTESO. Collocar che che stia in forma che sta disteso.
Definiz: TENERE DUBBIO. Aver dubbio, fare stare altri dubbioso.
Definiz: §. Tenere in dubbio: Non manifestare la cosa, ma far che altri ne stia sospeso, e dubbioso.
Definiz: TENERE DURO. Stare nell'opinion primiera, mantenersi costante nel suo proposito.
Definiz: §. Tener duro: il diciamo anche del Fare ogni sforzo per sostener che che sia.
Esempio: Tac. Dav. St. 3. 319. I soldati privati tennero duro per Vitellio.
Esempio: Cecch. Dot. 9. 2. Ma perchè io tenni duro.
Definiz: TENERE. ESSER TENUTO A UNO. Essergli obbligato. Lat. alicui devinctum esse.
Esempio: Nov. Ant. 7. 5. Il mercatante m'insegnò neente, non gli era neente tenuto.
Esempio: Boc. Concl. n. 11. A queste sono io tenuto a render grazie.
Esempio: Cron. Mor. E debbano, e siano tenuti i detti ragionieri, ec. rapportare al detto ufficiale, e corte, quanti siano detti danari.
Esempio: E Cron. Mor. altrove. Di certe cose utili alla salute delle anime nostre, le quai siamo tenuti sapere.
Definiz: TENERE FAMIGLIA. Spesar gente di servigio. Latin. familiam alere.
Esempio: Boc. Nov. 13. 5. Tenendo grandissima famiglia, e molti, e buoni cavalli.
Definiz: TENERE FANTASIA. Non essere in quiete, aver fantasia.
Esempio: Bern. Orlan. 1. 23. 37. Rotta la lancia, Chiarion va via, Che 'l suo caval teneva fantasia.
Definiz: TENERE FAVELLA A UNO. Restar di parlargli per isdegno.
Esempio: Boc. Nov. 72. 15. La Belcolore venne in iscrezio col Sere, e tennegli favella infino a vendemmia.
Definiz: TENERE FEDE. Credere, avere opinione. Lat. opinari.
Definiz: §. Tenere in fede: Conservare nella fede.
Definiz: §. Tener per fede. Creder per fede. I Teologi dicono in Lat. fide tenere.
Esempio: Dan. Par. 2. Lì si vedrà, ciò che tenem per fede.
Definiz: TENERE FERMO. Non muovere, far che non si muova.
Definiz: §. Tenere il fermo di che che sia: Del non far variazione alcuna.
Esempio: Tac. Dav. Stor. 321. I soldati ti tengono il fermo, t'avanza il favor del popolo.
Esempio: Sag. Natur. Esp. 224. Che rimossa di quivi ogni sorta di ferro, ci tennero sempre il fermo.
Definiz: §. Tener per fermo: Aver per certo. Lat. pro comperto habere.
Esempio: Boc. Nov. 26. 5. Sì per fermo da tutti si teneva, che non ch'altri, ec.
Esempio: Din. Comp. Dicendo, ec. tenete per fermo, ec.
Esempio: Fir. Asin. 99. Per la qual cosa noi deliberammo, che costui fusse il primo fedito, tenendo per fermo, che appiccando la battaglia con un solo, ec.
Definiz: TENERE FORTE. Lo stesso, che tener duro, far che che sia di forza, con vigore.
Definiz: TENERE FORTUNA. Aver fortuna, essere in prosperità.
Definiz: §. Tener la fortuna pel ciuffetto. Latin. prospera fortuna uti.
Definiz: TENERE FRENO. Avere il freno, esser col freno.
Definiz: §. Tenere a freno: Raffrenare. Latin. refrenare.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 7. Più agevole cosa è tenere a freno le genti barbare, e che sopportare, ec.
Esempio: Alam. Colt. 3. Che 'l sommo Giove Tenga per qualche dì le piogge a freno, E renda il suo liquor soave, e largo.
Definiz: TENERE FRESCO. Contrario di Tener caldo.
Definiz: TENERE FRONTE. Affrontarsi, far fronte.
Definiz: §. Tener fronte, Andare a fronte scoperta, aver buona fama.
Esempio: Dant. Inf. 27. Se 'l nome tuo nel Mondo tegna fronte.
Definiz: §. Tener fronte a uno: Farsegli incontro, opporsegli.
Definiz: §. Tener la fronte scoperta: Non aver di che vergognarsi.
Definiz: TENERE FUORA. Escludere; operar che altri non entri.
Definiz: TENERE GIÙ. Abbassare, inchinare verso la parte inferiore.
Definiz: TENERE GIUOCO. Dar comodità di giuocare.
Definiz: §. Tenere a giuoco: Disprezzare, non far conto.
Esempio: Capr. Bott. Che noi altri vecchi non siamo solamente stimati poco, ma siamo quasi sbeffati, e tenuti a giuoco da ognuno.
Definiz: TENERE GRADO. Aver dignità, e figurat. Gradire, restarne tenuto, che si dice anche Tenere a grado.
Definiz: TENERE GRANDE. Stimar per grande.
Definiz: §. Tener del grande: Mostrar grandezza.
Definiz: §. Tenere alla grande: Tenere in forma che mostri grandezza, trattar con magnificenza.
Definiz: TENERE GUARDATO. Assicurare, custodire.
Definiz: TENERE IL COLLO TORTO. Andare in positura umile, e abbietta.
Definiz: §. Tenere in collo. Intertenere le cose dal corso loro.
Esempio: Tacic. Tacit. Davanz. Stor. 1. 275. Portò bene danno presente, e spavento di futuro il subito allagamento del Tevere, che alzato a dismisura rovinò il ponte Sublicio, e per quella materia tenendo in collo cavalcò non pure i luoghi bassi, ec.
Definiz: TENERE IL FILO APPICCATO. Non rompere la pratica, o trattato di che che sia, benchè se ne intermetta il discorso.
Esempio: Cecch. Dot. 3. 1. Pure io gli ho detto, che tenga questo filo appiccato.
Definiz: §. Tenere il filo: Proceder con ordine.
Definiz: TENERE IL LUME. Intervenire in alcun maneggio, cooperante a pro d'altri l'effetto.
Esempio: Varch. Stor. 12. E in somma non facevano altro che stare come si dice, e vedere il giuoco, o tenere il lume.
Definiz: §. Tenere il lume: Pararlo. Lat. lumen adimere.
Definiz: TENERE IL MERCATO. Adunar gente a effetto di comprare, e vendere.
Definiz: TENERE IL SACCO. Aiutare altrui a far male, lo stesso, che Tener mano. Onde in proverb. Tanto ne va a chi ruba, quanto a chi tiene il sacco. L. agentes, et consentientes pari pena puniuntur.
Esempio: Coment. Inf. 27. Diomede per lo più tenne il sacco, e colui furoe.
Esempio: Franc. Barb. 16. 135. Tant'è chi tien, quanto chi empie il sacco.
Esempio: Sport. Gell. Io dubito, che costui non sia anche egli un tristo, e tengali il sacco.
Esempio: Varch. Stor. E tenevano il sacco a chi rubava.
Esempio: Cecch. Donz. 3. 2. Avendo in casa chi ci tenga il sacco.
Definiz: TENERE IL SOLE. Parare i raggi del Sole, sicchè non offendano.
Definiz: TENERE IL VISO BASSO. Andar colla faccia inchinata per umiltà, o vergogna.
Definiz: TENERE IN APPRENSIONE. Fare che altri stia con apprensione, in timore, in sospetto.
Definiz: TENERE IN BANDO. Fare stare in esilio, sbandire.
Definiz: §. Tener segreti i bandi: Nasconder le cose chiarissime, e note.
Esempio: Fir. Trinuz. Tu mi tien bene per più pura ch'io non credeva, tu vorrai tenere a mano a mano segreti i bandi.
Definiz: TENERE IN BILANCIO. Bilanciare, equilibrare.
Definiz: §. Tenere i conti, o libri per bilancio: dicono i Mercanti del Non iscrivere un creditore, che insieme non facciano un debitore.
Esempio: Segr. Fior. Mandrag. 4. 1. La natura tiene il conto per bilancio.
Definiz: TENERE IN BILICO. Tenere le cose bilicate, in forma agevole a muoversi.
Definiz: TENERE IN CERVELLO. Costrignere a non uscir de' termini dovuti.
Definiz: §. Tenere il cervello a bottega: Badare con tutta applicazione a quel che sia d'uopo.
Definiz: TENERE IN COLLO. Sostenere, accostandosi al petto quel, che s'avvinghia colle braccia. Lat. in sinu tenere.
Esempio: Vit. Crist. D. E tienlo un poco in collo, almen tanto, che pianga la madre.
Esempio: Fir. Rag. 232. Il boncinello tenesse in modo collo, che il coperchio non si accostasse alle sponde del cassone a un mezzo dito.
Definiz: §. Tenere in collo: l'usiamo anche per Impedire lo sfogamento, e per lo più dell'acque.
Definiz: Tenere il collo torto
: Vedi a suo luogo.
Definiz: TENERE IN COLLORA. Dar cagione di adirarsi, di incollorirsi.
Definiz: TENERE IN CONCORDIA. Cooperare che altri stiano concordi, e d'accordo.
Definiz: TENERE IN CONTRASTO. Dar materia di contrasti, di disunioni, di dispareri.
Definiz: TENERE IN DEPOSITO. Avere appresso di se con titolo di deposito, per restituire a chi si debba.
Definiz: TENERE IN DISCORDIA. Contrario di Tenere in concordia, dar materia di concordia.
Definiz: TENERE IN ERRORE. Far che altri stia in errore, s'inganni.
Definiz: TENERE IN ESERCIZIO. Esercitare, dare occasione d'esercitarsi, di operare.
Definiz: TENERE IN ESILIO. Lo stesso che Tenere in bando: Esiliare, sbandeggiare.
Definiz: TENERE IN FEDE. Mantenere altri in fede, conservarlo della opinione, e pensieri, che si vorrebbero.
Definiz: TENERE IN FILA. Conservar che che sia nella fila, e riga diritta.
Definiz: TENERE IN FORSE. Dar materia di stare in dubbio, porgere occasione di star dubbioso.
Definiz: TENERE IN GUARDIA. Avere in custodia, custodire, guardare.
Definiz: TENERE IN ISTIMA. Stimare, apprezzare. Latin. magni facere.
Definiz: §. Tener per istima: Avere appresso di se per farne buona, e renderne la stima dovuta.
Definiz: TENERE IN ORAZIONE. Operar che altri stia orando, che faccia orazione.
Definiz: TENERE IN ORDINANZA. Disporre, e conservare nell'ordinanza.
Definiz: TENERE IN ORECCHI. Dar materia, che altri stia con attenzione.
Definiz: TENERE IN PACE. Porger materia d'unione, di concordia, di pace, promuover la pace.
Definiz: TENERE IN PAROLE. Allungar le parole per tenere altrui sospeso, non venire alla conclusione.
Esempio: Bocc. Nov. 50. E acciò, che io non ti tenga più in parole, ti dico, ec.
Definiz: TENERE IN PENSIERO.
Definiz: TENERE IN PIÈ. Reggere, conservare, mantenere in istato, in essere.
Definiz: TENERE IN PONTE. Lo stesso, che Tener dubbioso, non dar risposta risoluta.
Definiz: TENERE IN POSSESSO. Conservar nel possesso, Far che altri possegga.
Definiz: TENERE IN REPUTAZIONE. Sostener che che sia, acciocchè da tutti sia avuto in riputazione, in istima.
Definiz: TENERE IN SE. Lo stesso, che Tener segreto.
Esempio: Tes. Br. 7. Tieni in te ciò che tu odi più volentieri, che tu non parli.
Definiz: §. Tenere sopra di se: Aver per suo conto, a posta sua, a suo conto, per conto suo proprio.
Definiz: §. Tenersi in se: Reggersi in se stesso.
Definiz: §. Tenersi insieme: Stare uniti, collegati. Latin. cohaerere.
Esempio: Cr. 2. 15. 5. E non ha tanto d'umore, che le sue parti in se si tegnano.
Esempio: G. V. 6. 34. 2. Erano in sette, per le dette parti, e tenevansi insieme.
Esempio: Mor. S. Greg. Elle s'accosteranno l'una all'altra, e tenendosi insieme, non si divideranno.
Esempio: Tes. Br. 2. 35. E altresì sono gli altri elementi, che si tengono insieme, in questa maniera.
Definiz: TENERE IN TIMORE. Far ch'altri stia con timore, intimorirlo.
Definiz: TENERE IN TRAVAGLIO. Dar cagione che altri stia travagliato, Travagliarlo.
Definiz: TENERE IN TUONO. Fig. presa dalla musica, Far che altri non esca del tenore, e modo dovuto.
Definiz: TENERE L'ACQUA. Si dice di Cappello, o mantello, che resiste alla pioggia, che non trapeli.
Definiz: TENERE L'ANIMA CO' DENTI. Esser cagionoso, in pericolo di breve vita.
Esempio: Pinzoch. 1. 6. Benchè egli non sia troppo vecchio, tien l'anima co' denti.
Definiz: TENERE LA PANIA, e simili. Fare la loro operazione, e Figur. Seguir quel che si cercava.
Definiz: TENERE LA PUTTANA. Aver donna di mal'affare, sempre pronta a' suoi voleri.
Definiz: §. Tenersi una donna, Tenere una donna: vaglion lo stesso, sempre in mala parte.
Definiz: §. Tenersi una: Farla stare a sua riquisizione, per giacersi con esso lei. Latin. meretricem alere.
Esempio: Boccacc. Novel. 20. 8. Paganino, non avendo moglie, si pensò di sempre tenersi costei.
Esempio: Bocc. Sopr. Dant. Quando il figliuolo fu grande, e bello, ella se lo teneva, ed ebbe a fare con lui.
Definiz: TENERE L'ARCO TESO. Star pronto, esser preparato, per alcun determinato fine.
Definiz: TENERE L'ARIA. Impedire che l'aria non penetri, pararla che non passi, che non offenda.
Definiz: §. Tener per aria: Tener sospeso in aria.
Definiz: §. Tenere all'aria: Tenere in luogo esposto all'aria.
Definiz: TENERE LA STAFFA. Far forza alla staffa, acciò non giri la sella nel salire altri a cavallo.
Definiz: TENERE LA STRADA. Incamminarsi.
Definiz: TENERE LE BOTTEGHE. Stare aperte: Aver le mercanzie esposte per venderle.
Definiz: §. Tenere a sportello: lo stesso, che Stare a sportello:
Definiz: TENERE LE BOTTI, e simili: dicesi del Conservare esse in se i liquori, ec. senza versarne.
Definiz: TENERE LEGATO. Legare, Aver saldamente unito.
Esempio: Boez. Varch. 2. pr. 2. E me vorrà la cupidigia degli huomini, la quale non mai non s'empie, tener legata alla costanza, e farmi essere stabile, e ferma?
Definiz: TENERE LE RISA. Non ridere, raffrenare il riso.
Esempio: Fir. Rag. 86. Il padrone del ferro udendo così sconcio miracolo, appena potè tenere le risa.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 163. Ma quando egli entrò nella sapienza, nella provedenza, neuno tenne le risa.
Definiz: TENERE LIBRO, O LIBRI. Scriver suoi conti al libro.
Esempio: Gal. Di ciò fanno arte, e mercatanzia, e tengonne libro, e ragione.
Definiz: TENERE L'OCCHIO A CHE CHE SIA. Badarvi attentamente.
Definiz: §. Tener l'occhio teso: Stare in attenzione, badare.
Definiz: §. Tener gli occhi aperti: Usar vigilanza, e attenzione.
Definiz: TENERE LONTANO. Allontanare, proibire che non si accosti.
Definiz: TENERE LO 'NVITO. Accettare. Latin. conditionem accipere.
Esempio: Boc. Nov. 99. 6. S'avvide, che questo Cavaliere avea dubitato, che essi non tenesser lo 'nvito,
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 39. Gl'invitò, ed essi liberamente lo 'nvito tennero.
Definiz: TENERE MALE. Contrario di Tener bene.
Definiz: TENERE MANO. Aitare a fare, e pigliasi, per lo più, in pregiudizio del terzo. Lat. opem ferre. Il che si dice anche Tenere il sacco; onde il proverbio: Tanto ne va a chi ruba, quanto a chi tiene il sacco.
Esempio: Boc. Nov. 85. 17. E con loro insieme teneva mano a beffarlo.
Esempio: Cecch. St. 5. 5. E ci ha tenuto mano.
Definiz: §. Tener per mano: Tenere altrui preso per la mano.
Esempio: Boc. Nov. 67. 12. Presa la sua mano, con amendue le sue, e tenendol forte.
Definiz: §. Tener di mano: lo stesso, che Tener mano.
Definiz: §. Tener la mano: Propriamente Prender la mano di colui, che impara a scrivere, o simili, per ammaestrarlo nel muoverla, per l'effetto suddetto. E generalmente Ammaestrare, cooperare, aiutare.
Definiz: §. Tenere in mano: Avere in mano, Avere appresso di se, in sicuro.
Esempio: Boc. Nov. 44. 11. Tua figliuola è stata sì vaga dell'usignuolo, ch'ella l'ha preso, e tienlosi in mano.
Definiz: §. Tenere a mano: Aver manesco, per uso.
Definiz: §. Tenere a man ritta: Aver dalla parte destra.
Definiz: §. Tenere a man manca: Aver dalla sinistra.
Definiz: §. Tenere le mani a se: Non impiegarle a pregiudizio, o aggravio altrui.
Esempio: Ar. Fur. 26. 50. Ma basta e' tien le mani a se, e cammina.
Definiz: §. Tener le mani a cintola, Tenersi le mani a cintola: Non esercitarle, non far nulla.
Esempio: Bocc. Nov. 20. 2. S'immaginan, che le donne, a casa rimase, si tengan le mani a cintola.
Esempio: Bern. Orl. 2. 30. 45. Or chi sarà quel traditor villano, Che così far vedendo al suo Signore Alla cintura si tenga la mano.
Definiz: TENERE MEMORIA. Avere a memoria, ricordarsi. Lat. remiuisci reminisci, non oblivisci.
Definiz: TENERE MENO. Capire minor quantità, esser meno tenace, avere meno di tenacità.
Definiz: TENERE MENTE. Attentamente riguardate. L. attentè prospicere.
Esempio: Amet. 53. E tutte insieme tenendole mente, non conosce, ec.
Esempio: Boc. Nov. 61. 5. Tenesse mente in una vigna, la quale, ec.
Definiz: §. Tenere a mente. Ricordarsi, conservar la memoria. Lat. mente tenere.
Esempio: Bocc. Nov. 90. 9. Guata bene, com'io farò, che tu tenghi bene a mente, com'io dirò.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 1. Legatelo al dito, tientelo a mente.
Esempio: Bern. Orl. 1. 19. 38. Uccisel Ferraù, s'a mente avete Quel ch'io ho detto tenuto, e tenete.
Definiz: TENERE MERCATO. Trattar di comperare, o di vendere. Latin. mercatum agere.
Esempio: Boccac. Nov. 15. 2. E di più, e più mercato tenne.
Esempio: E Bocc. Nov. 83. 3. Con quanti sensali avea in Firenze, ec. teneva mercato.
Definiz: TENERE MODO. Adoperar mezzo, Adoperare.
Esempio: Boc. Nov. 23. E avendo seco pensato, che modo tener dovesse.
Definiz: §. Tenere a modo: Conservar con diligenza.
Definiz: TENERE MORTO. Stimar per morto.
Definiz: §. Tenere morto danaro, o similie: Non l'impiegare, non ritrarne utile.
Definiz: TENERE NASCOSO. Celare, nascondere. Lat. celare.
Esempio: Boc. Nov. 18. 26. Madonna, niuna altra cosa mi vi ha fatto tenere il mio amor nascoso.
Definiz: TENERE OBBLIGO. Essere obbligato.
Esempio: Bern. Orl. 1. 27. 3. Non vede, che quell'obbligo sol tiene, Ch'è fatto a buono effetto, e per far bene.
Definiz: TENERE OCCHIO. Avere buona apparenza.
Definiz: §. Tener gli occhi bassi: Volgerli a terra per timore, umiltà, o simili.
Esempio: Amet. 57. Avea più forze, e gli occhi tenendo bassi quante volte gli alzava, tante gli aspetti di tutti, ec.
Definiz: §. Tenere gli occhi addosso altrui: Averli cura, badarvi, osservare i suoi andamenti.
Esempio: Ar. Cass. 1. 3. Poichè il vecchio levatomi dappresso Gli occhi continua Mente non mi potrà tenere addosso.
Definiz: §. Tenere gli occhi aperti: Badare con somma vigilanza, e attenzione.
Esempio: Bern. Orlan. 2. 6. 26. Sicchè Namo mio caro intendi bene, Tenere aperti gli occhi ti conviene.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 10. 28. Il Cavalier di lui molto più esperto Voltava intorno, e tenea l'occhio aperto.
Definiz: TENERE OPERA. Operare, far diligenza. Lat. studere, operari.
Definiz: TENERE OPINIONE. Avere opinione, credere, stimare. Lat. opinari.
Definiz: TENERE ORDINE. Quasi lo stesso, che Tener modo.
Definiz: §. Tenere a ordine: Avere in punto, in assetto, preparato.
Definiz: TENERE OSTERIA. Far l'osteria, esercitar l'arte dell'oste.
Definiz: TENERE PARLAMENTO. Tener dicería, tener ragionamento, tener consiglio, trattare, parlare, ragionar della cosa, consigliarla. Lat. tractare, loqui, consultare.
Esempio: Nov. Ant. 7. 4. Li Baroni, e li Cavalieri ne tennero parlamento.
Esempio: E N. ant. Nov. 54. 12. La gente di Roma, e d'altronde, ne tennero grande diceria.
Esempio: E Bocc. Nov. 21. 16. Tennero ragionamento insieme di volerle andare a Madonna.
Esempio: Nov. Ant. 21. 1. La podestà ne tenne consiglio.
Definiz: TENERE PARTE. Seguir l'una delle parti.
Definiz: §. Tenere a parte: Avere separatamente.
Definiz: §. Tenere da parte: Tener lontano, in luogo separato.
Definiz: TENERE PATTO. Tener fermo, mantener la promessa. Lat. promissis stare.
Esempio: Dan. Inf. 21. Sicch'io temetti non tenesser patto.
Esempio: Gio. Vill. 6. 60. 3. Per tener patto diedono i Pisani a' Fiorentini cinquanta stadichi de' migliori Cittadini di Pisa.
Definiz: TENERE PEGNO. Essere assicurato con pegno.
Definiz: §. Tenere in pegno: Avere con titolo di pegno.
Definiz: TENERE PER ALCUNO. Esser dalla sua parte, seguir la sua fortuna, aiutarlo.
Definiz: §. Tener con alcuno: Lo stesso.
Definiz: TENERE PER NIENTE. Disprezzare.
Esempio: Albert. c. 133. Tenendo per niente la ricchezza degli avversarj, ec.
Definiz: TENERE PIEDE. Aver piede, esser ben piantato.
Definiz: §. Tenere il piede in due staffe: Navigar per più venti, incamminarsi per più e diverse strade. Lat. diversas spes spectare.
Definiz: TENERE PIÙ. Aver d'avvantaggio.
Definiz: §. Tener da' più: Seguir la fazion più potente, e più numerosa.
Definiz: §. Tener co' più: Lo stesso.
Definiz: TENERE POSTA: Termine del giuoco; e figurat. si trasporta ad altre cose.
Definiz: §. Tenere la posta: Legare il partito.
Definiz: §. Tenere a posta: Avere per un determinato fine, ec.
Definiz: §. Tenere a sua posta: Mantenere a sua requisizione.
Esempio: Boc. Nov. 76. 16. Tu avevi quinci una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.
Definiz: TENERE PRESSO. Aver vicino. Latin. prope habere.
Definiz: §. Tenere appresso di se: Avere in suo dominio, in sua balia, sotto la sua autorità.
Definiz: TENERE PRIGIONE. Aver prigioniero. Lat. in carcere habere.
Definiz: §. Tenere in prigione: Lo stesso
Esempio: G. V. 4. 26. 3. Poi avendo tenuto in prigione il Papa, e i Cardinali, fu accordo da lui al Papa.
Definiz: TENERE PULITO. Ripulire, conservare con tutta pulitezza.
Definiz: TENERE PUTTANA. Tener la puttana, essere in concubinato.
Definiz: TENERE QUE' CHE SI DANNO, ec. Operare in forma, che non possano colpirsi quegli, che son presenti per combatter fra loro.
Definiz: TENERE RAGIONAMENTO. Ragionare.
Esempio: Bocc. Nov. 21. E prima tennero ragionamento insieme di doverle accusare.
Definiz: TENERE RAGIONE. Amministrar giustizia.
Definiz: §. Tener la ragion dalla sua: Aver ragione.
Definiz: TENERE REGOLA. Osservar regola.
Definiz: §. Tenere a regola: Far che altri stia con regola, non esca di regola.
Definiz: TENERE RITTO. Far che altri stia ritto, tener che che sia ritto.
Definiz: TENERE SANO. Conservare in sanità.
Definiz: TENERE SCOPERTO. Non coprire, Far che altri non cuopra.
Definiz: TENERE SECO. Far dimorare appresso di se. Latin. tenere secum, retinere.
Esempio: Boc. Nov. 16. 11. Offerendola, ec. di seco tenerla in quello onore, che sua sorella.
Definiz: TENERE SEGRETO. Non parlare, Non discorrere.
Esempio: Boc. Nov. 28. Pur che a voi dea il cuore di segreto tenere ciò che io vi ragionerò,
Esempio: Cecch. Incant. 2. 3. Ma tenetemi segreto ciò ch'io vi dirò.
Definiz: TENERE SERVITÙ. Aver genti al suo servizio.
Definiz: §. Tener servitù con alcuno: Averne conoscenza, averne familiarità.
Definiz: TENERE SICURO. Averne opinione certa, starne sicuro.
Definiz: §. Tenere in sicuro: Avere assicurato.
Definiz: §. Tener per sicuro: il medesimo che Tener sicuro.
Definiz: TENERE SIGNORIA. Essere Signore, possedere Signoria.
Definiz: §. Tener la signoria: Reggerla, e amministrarla. L. administrare.
Esempio: Boc. Nov. 27. 3. Se n'andò alla Signoria, e in segreto a un Cavalier, che quella tenea, disse: Signor mio, ec. coloro, che tengono il luogo, che voi tenete.
Definiz: TENERE SODO. Lo stesso interamente, che Tener duro.
Definiz: TENERE SOLDATI. Aver milizia, stare armato, nutrir soldati.
Definiz: TENERE SOPRA. Avere in luogo superiore, tener dalla parte superiore: contrario di Tener sotto.
Definiz: TENERE SOSPESO. Fare stare in dubbio. Lat. suspensum habere.
Esempio: Boc. Nov. 1. 27. Poichè Ser Ciappelletto, piagnendo, ebbe, ec. tenuto il Frate così sospeso.
Definiz: TENERE SOSPETTO. Sospettare, esser sospettoso.
Definiz: TENERE SOTTO. Tenere nella parte inferiore.
Definiz: §. Tener sotto: Deprimere, abbassare.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 3. E che e' vollon tenerci sotto sotto.
Definiz: TENERE STRETTO. Strignere, serrare, tenere accosto.
Esempio: Boc. Nov. 43. 5. E tenendogli gli sproni stretti al corpo.
Esempio: Dan. Purg. 25. Per questo loco, Si vuol tenere agli occhi stretto 'l freno.
Esempio: Bern. Orlan. 1. 5. 46. Dapoi l'abbraccia stretto, e bacia in bocca.
Definiz: §. Tenere stretto: Non si lasciar cavar di mano, essere assegnato.
Definiz: §. Tenere stretto uno: Guardare con diligenza, aver gran cura. Lat. sollicitè, servare.
Esempio: Boc. Nov. 65. 4. Tanta guardia ne prendea, e sì stretta la tenea, che forse, ec.
Esempio: Cron. Vell. Tennelo il padre molto stretto, perchè era molto diverso.
Definiz: TENERE SU. Sollevare, innalzare: contrario di Tener giù.
Definiz: TENERE SULLA FUNE, e simili. Tener sospeso, dare altrui pena coll'indugio.
Esempio: Varch. Suoc. 77. Non mi far tanto storiare, tu mi tieni in sulla fune.
Definiz: TENERE SULLA MAN RITTA. Volgersi a man diritta, piegare verso la man diritta.
Definiz: TENERE SULLE GAMBE. Nel neutr. pass. Reggersi in piè.
Esempio: Cr. 9. 23. 12. Per le quali cose indebolisce il cavallo, in tanto che appena si può in sulle gambe tenere.
Definiz: TENERE TERRA TERRA. Fare stare al basso, non lasciar surgere.
Definiz: TENERE TRANQUILLO. Tranquillare, far che sia tranquillità.
Esempio: M. V. 10. 24. Secondo le offerte, che gli erano fatte, dava, e toglieva parole, e tenea in tranquillo.
Definiz: TENERE TRATTATO. Aver pratica, intelligenza.
Esempio: G. V. 8. 63. 3. Favorava i Fiamminghi suoi rubelli, e tenea trattato col Re Ruberto d'Alamagna.
Definiz: §. Tenere al trattato.
Esempio: Gio. Vill. 8. 63. 3. Dissesi coll'assenso d'alcuni Cardinali, che teneano al trattato [cioè concorrevano al fatto. Latin. cum aliquo facere].
Definiz: TENERE VIA. Tener cammino, andar per via, camminare.
Esempio: Boc. Nov. 43. 4. Dovendo a man destra tenere, si misero per una via a sinistra.
Esempio: Dant. Inf. 17. Gridando il padre a lui, mala via tieni. [E metafor. Far cose che non convengano]
Definiz: §. Tenere alla via: Tenere a ordine, avere in punto.
Definiz: TENERE VIRTÙ. Aver virtù, aver qualità.
Esempio: Cr. 8. 6. 3. La qual cosa fatta, l'uva, che nascerà, terrà la virtù di quella cosa, che fia messa in essa.
Definiz: TENERE VITA. Vivere. Latin. vivere.
Definiz: §. Tener buona vita: Vivere con prudenza, e secondo i precetti morali. Tener cattiva vita suo contrario.
Definiz: §. Tenere in vita: Conservar vivo.
Esempio: Esp. P. N. Innaffialo della fontana, e lo tiene in verdore, e in vita.
Definiz: §. Tener gran vita: Trattarsi con magnificenza, alla grande. Latin. magnificè vivere.
Esempio: Din. Comp. Avendo mutato, e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita.
Definiz: TENERE UNA COSA DA UNO. Riconoscerla da lui. Lat. aliquid alicui acceptum referre.
Esempio: G. V. 5. 2. 1. Riconoscendosi fedele di Santa Chiesa, e che l'Isola di Cicilia tenea da lei.
Definiz: TENERE UN COCOMERO ALL'ERTA. Per lo più si usa colla negativa, Non tenere un cocomero all'erta: Non saper tener segreto; modo basso.
Definiz: TENERE. Neutr. pass. oltre agli accennati sent. Abitare.
Esempio: Stor. Europ. 28. Con animo di tenersi dentro di quella, sino che venisse miglior fortuna.
Definiz: §. Tenersi a martello: Reggere a martello, dicesi de' Metalli, che non ischiantano sotto la percossa del martello.
Esempio: Boc. Nov. 74. 7. Se le femmine fossero d'ariento, elle non varrebbon danaio, perchè niuna se ne terrebbe a martello. [Qui per metaf. Non si piegare, non si lasciare svolgere. Latin. non flecti]
Definiz: §. Tenersi le piazze.
Esempio: G. V. 16. 5. 2. Que' della Torre si tennero alquanti dì.
Esempio: Cron. Mor. Assai fortezze sofficienti a tenersi da tutto il Mondo.
Esempio: E Cron. Mor. altrove. Era perduto tutto, salvo una torre delle mura, e questa si potea poco tenere.
Esempio: Bemb. Stor. 50. Nella sommità del monte posta, per essere di difenditori ben fornita, si tenne.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 175. Artassata fu arsa, e spianata, perchè tenere non poteasi per lo suo gran cerchio senza gran gente. [Latin. quia nec teneri sine valido praesidio]
Definiz: §. Tenersi savio, bello, d'assai, e simili: Riputarsi, stimarsi tale.
Esempio: Boc. Nov. 98. 39. Più che gli Dij, o che gli altri huomini, savi tenendosi.
Esempio: E Bocc. Nov. 61. 3. E altri così fatti uficetti aveva assai sovente, di che egli da molto più si teneva.
Definiz: §. Tenersi d'una cosa: Invaghirsi, gloriarsene. L. gloriari, se iactare.
Esempio: Vit. Crist. D. Quando dee pensare di Dio, e quegli ordina, e pensa nel cuor suo, come possa fare bello lavorio, e quando l'hae fatto sì se ne tiene.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 7. Quanto uno, che si compiace in se medesimo, e si tiene, e per dir così, è adulatore di se stesso.
Esempio: E Sen. Ben. Varch. 2. 26. Il troppo tenersi, vizio comune a tutti gli huomini, di stimare troppo se medesimo, e le cose sue.
Esempio: E Sen. Ben. Varch. 6. 30. Che quella stessa moltitudine (onde egli tanto si teneva, e gloriava) disordinata, e grave a se stessa, doveva essere temuta da chi la menava, perciocchè ella non aveva forze, ma peso.
Definiz: §. Tenersi, ritenersi, astenersi, contenersi.
Esempio: Boc. Amet. 100. E di lui invidioso, palesare, Talvolta fu, mi volli, poi mi tenni, Temendo condizion non peggiorare.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 29. Va tienti oggimai tu, di non far ciò, ch'e' vuole.
Esempio: E Bocc. Nov. 83. 9. Avean sì gran voglia di ridere, che scoppiavano, ec. ma pure se ne teneano.
Esempio: E Bocc. Nov. 94. 16. Non potendosene tenere, la domandò se Bolognese fosse, o forestiera.
Esempio: Nov. Ant. 99. 6. Per poco mi tengo, che io non vi faccia un gran male.
Esempio: Ovvid. Pistol. E a pena mi tengo, ch'io non mi gitti nel mare.
Esempio: E Ovvid. Pist. altrove. E a pena mi tenni, che io colli capelli sparti, come io era, non gridassi, ec.
Definiz: §. Tenersi: per Rattenersi, arrestarsi.
Esempio: Dant. Inf. 22. Anichin non si tenne, e di rintoppo, ec.
Esempio: Boc. Nov. 13. 6. Di Firenze usciti, non si tennero si furono in Inghilterra.
Esempio: Nov. Ant. 35. 8. Il Re gli chiamò, e que' quando il videro, tennersi.