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1) Dizion. 5° Ed. .
DEBITO.
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DEBITO.
Definiz: Sost. masc. Quello che dobbiamo altrui, e dicesi propriamente di denaro; contrario di Credito.
Dal lat. debitum. ‒
Esempio: Vill. G. 390: Per lo gran debito, in che entrò per riscattarle, venne in male stato.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 102: Oltre a ciò solete pagare.... quel poco debito, che ogni anno si paga una volta.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 17: Sempre aveva debito, perchè non serbava nulla.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 87: Vo' dir per questo, se ben voi notate, Che se i debiti ad un metton pensiero, Si vorria dargli cento bastonate.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 73: Era la città nostra aggravata da molti debiti per le continove e grosse spese, che si eran fatte e si facevano continovamente.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 361: Il medesimo privilegio si intenda per i debiti contratti nei Stati di Sua Altezza.
Definiz: § I. In locuz. figur. ‒
Esempio: Magal. Lett. 93: Rispondetemi approposito, e confessate per me il mio debito a' vostri concreditori dell'Ariette.
Definiz: § II. E figuratam. o in locuz. figur., Obbligazione che l'uomo contrae per la colpa verso la giustizia divina. ‒
Esempio: Dant. Purg. 10: Non vo' però, lettor, che tu ti smaghi Di buon proponimento, per udire Come Dio vuol che il debito si paghi.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 296: Unde io, indegna vostra figliuola, m'ho recato e recarò el debito de' peccati vostri sopra di me.
Esempio: Panzier. Tratt. 16: Tu, mio Redentore, te per me per prezzo pagando, tagliando per divina misericordia la carta del debito alla divina iustizia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 173: Venghiamo a pagare i nostri debiti nella messa, donando a Dio il suo Figliuolo.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 282: La carità, per cui si converte a Dio il peccatore,... estingue subito il debito non solo d'ogni colpa, ma d'ogni pena.
Definiz: § III. E pur figuratam. per Obbligazione morale. ‒
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 348: Monsignor reverendissimo di Volterra paga.... molto bene il debito alla sua patria (adoprandosi per Firenze).
Definiz: § IV. E Term. di Gius Canonico, parlandosi di matrimonio, vale Quella obbligazione del proprio corpo che l'uno dei coniugi contrae con l'altro nel sacramento del matrimonio; onde Addimandare il debito, Chiedere il debito, Fare il debito o Rendere il debito, vale Dimandare la sodisfazione di tale obbligazione, Sodisfarla. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 74: Senza al suo o al mio onore avendo riguardo niuno, così la sua dimestichezza usava, come il mio marital debito.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 50: Credo ancora, che s'egli intenda non solamente di non addimandare il debito, ma anche di negarlo, che sia matrimonio, purchè di questo non si faccia patto.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. appr.: L'uomo dee esser costretto di rendere il debito alla moglie.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 59: La donna non ha podestà nel corpo del marito, se non se salva la consistenzia della sua persona; onde se ella addimanda più oltra, non è chiedere il debito, ma ingiusta esazione.
Esempio: Ar. Comm. 2, 356: Dunque non le fa il debito egli? B. Il debito, eh? M. Che! non può? B. La infelice è così vergine, Come era innanzi questo sposalizio.
Definiz: § V. Debito pubblico, dicesi Il debito che ha lo Stato, risultante da denari presi in prestito; ed altresì Tutte insieme le cartelle, od obbligazioni messe fuori dallo Stato, e per le quali esso corrisponde un frutto semestrale che chiamasi Rendita. ‒
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 42: Piglino adunque gli Americani con forte animo la occasione,... ora che un debito pubblico enorme aggrava ed opprime l'Inghilterra.
Esempio: E Bott. Stor. Amer. 1, 58: Il debito pubblico ascendeva alla maravigliosa somma di un centinaio e quarantotto milioni di sterlini.
Definiz: § VI. Dicesi anche Quel pubblico ufficio, ordinato ad amministrare il debito dello Stato; ed altresì Il luogo di sua residenza.
Definiz: § VII. A debito, posto avverbialm. e coi verbi Comprare a debito, Prendere a debito, Vendere a debito, Dare a debito e simili, vale Senza dare o ricevere subito il prezzo.
Definiz: § VIII. A debito e In debito coi verbi Scrivere a debito o in debito, Segnare a debito o in debito, Mettere a debito o in debito e simili, vale In conto di debito.
Definiz: § IX. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 195: Quei peccati che si commettono per cagione della figliuola, saranno recati a debito parimente alla madre sopra il suo libro.
Definiz: § X. Aver debito con alcuno, vale Essere a lui debitore di una data somma. ‒
Esempio: Gell. Sport. 4, 3: E con chi diavol vuoi tu che gli abbia debito, che non ha tanto credito, che e' levasse un figlio dalla colonna?
Definiz: § XI. Aver più debiti che la lepre. ‒
V. Lepre.
Definiz: § XII. Dar debito ad alcuno di una data somma, o di checchè altro si sia, vale Scriverlo al libro de' conti debitore di esso. ‒
Esempio: Cellin. Pros. 290: Però i predetti, seguendo l'ordine di dette scritture, di tutto dettono debito a detto Benvenuto.
Esempio: Legg. Band. C. 18, 346: Ministro, quale sia obbligato di tenere un libro, nel quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio,... con dar debito a ciascuno lanaiolo dello stame che farà, per dargli poi credito delle tele che fabbricheranno.
Definiz: § XIII. E figuratam. Dar debito ad alcuno di un errore, atto non buono, e simili, vale Farne carico ad esso, Accagionarnelo.
Definiz: § XIV. Essere ne' debiti o in debiti o in debito, Trovarsi e simili, ne' debiti o in debiti o in debito, vale Essere indebitato, Aver debiti. ‒
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 126: Signor nostro, noi siamo venuti a voi per aver consiglio, ch'io fo tutto l'anno masserizia, e sempre mi trovo in debito.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 172: Essere ne' debiti è esser servo del creditore, e perdimento di libertà diletta.
Definiz: § XV. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 293: Voi ed ogni altro che me n'abbia dato per insin qui debito, da qui in là può a sua posta far conto d'averne a riaver più di dugento per cento.
Definiz: § XVI. Far debito, vale Contrarre un debito, Indebitarsi. ‒
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 238: Ho cominciato a far debito, e infino qui ho speso 70 ducati.
Definiz: § XVII. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Red. Lett. Occh. 5: Non soddisfeci mai.... al mio impegno; anzi avendo fatto giornalmente debito sopra debito, temo ec.
Definiz: § XVIII. Pagare il debito alla natura, o della natura, che trovasi anche, Pagare il debito della morte, vale Morire, e propriamente di morte naturale. ‒
Esempio: Ceff. Dicer. 14: Dovemo prendere consolazione sopra la morte di Tolomeo, da poi ch'elli hae finito il suo corso, ed hae pagato il debito dell'umana natura.
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 214: Paolo, il quale, prima che pagasse il debito della morte, pervenne a' secreti del terzo cielo.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 219: Nè stette guari il misero giovane.... che infra le mentite lagrime della falsa moglie e' pagò il comun debito della natura.
Esempio: Accolt. Oraz. I, 6, 130: Ch'egli abbia pagato alla natura il debito.... non si dee in fine, come di cosa dovutale, farne strepitoso rammarico.
Definiz: § XIX. Cento pensieri non pagano un debito, o un quattrin di debito, e trovasi anche Duemila libbre di pensiero non pagano due once di debito; proverbio usato propriamente a significare, Che lo stare malinconici e pensierosi non contribuisce a sodisfare ai proprj debiti; ma usasi genericamente a significare, Che non bisogna accorarsi di qualche angustia o dispiacere che si abbia. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 357: Cenni carissimo, Dumila libbre di pensier non pagano (Per dirla grossa) du' once di debito.
Definiz: § XX. Chi fa debito, convien che paghi; proverbio di chiaro significato. ‒
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 102: Chi fa debito, convien che paghi.
Definiz: § XXI. Chi ha debito ha credito; proverbio il quale significa, Che all'uomo non si fida, se egli non abbia opinione di onestà e di solventezza.
Definiz: § XXII. Ogni promessa è debito; proverbio il quale significa, Che qualunque giusta promessa dev'essere mantenuta.
Definiz: § XXIII. Per debito non s'impicca; proverbio significante, Che i debiti sono puniti dalle leggi con pene non gravi, in quanto che per sè stessi non sono una colpa. ‒
Esempio: Fag. Pros. 67: Adesso finalmente (come dice un nostro dettato) per debito non s'impicca, ed il maggior gastigo solo si estende a mettere il debitore in prigione.