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Dizion. 3° Ed. .
CANE
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pag.271
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CANE.
Definiz: | Animal noto, e domestico dell'huomo. Lat. canis. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 26. E i cani medesimi fedelissimi a gli huomini. |
Esempio: | Dant. Purg. 14. Tanto più truova di can farsi lupi. |
Esempio: | E Dan. Inf. 6. Urlar gli fa la pioggia, come cani.
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Esempio: | Petr. Canz. 4. 8. E ancor de' miei can fuggo lo stormo. |
Definiz: | §. Manda il cane fuor la voce in diversi suoni, e significan sempre cose diverse, de' cui effetti vedi a suo
luogo. |
Definiz: | §. Cane: per Huomo di male affare. Lat. homo nequam. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 13. Questi lombardi cani non ci si voglion più sostenere.
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Esempio: | Cron. Mor. Aveano molti cani, cioè spioni, che sempre erano per Firenze, o per
pigliare, o per ispiare. |
Esempio: | E Cron. Mor. appresso. E fra l'altre, l'ultima che li cacciò,
fu che egli era preso un lor cane, che avea imbolato, ed avea nome, ec. |
Definiz: | §. Cane: talora si dice all'Huomo per villanía, come disse Achille ad Agamennone κυνὸς ὄμματ'
ἔχων. |
Esempio: | Boc. Nov. 26. 17. Sozzo can vituperato, che tu se. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 68. 20. Anzi si vorrebbe uccidere questo can
fastidióso. |
Esempio: | Vit. S. Marg. E al prefetto disse, o svergognato cane, e senza senno.
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Esempio: | Morg. 1. 31. Non può più comportarsi can mastíno. |
Esempio: | E Morg. 1. 34. Non puoi da me fuggir can rinegato.
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Definiz: | §. Cane: Titolo di barbara signoria. |
Esempio: | G. V. 7. 41. 1. Andò per soccorso alla gran Città del Torigi, ad Abagà cane.
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Esempio: | Petr. Cap. 9. Che 'l sepolcro di Cristo è in man de' cani [cioè de' Barbari]
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Definiz: | §. Cane: ad Huomo avaro. |
Esempio: | Cron. Mor. E che non siano cani del danaio, ma usino cortesía temperatamente.
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Definiz: | §. Cane: si dice anche quel Ferro, col quale i barbieri cavano altrui i denti, perchè nel pigliare ha simiglianza
di cane. L. dentarpaga. Gr. ὁδονθάρπαξ. |
Definiz: | §. Cane: Strumento, che adoperano i bottai a tener forte i cerchi, mentre, che gli mettono alle botti. |
Esempio: | Bellinc. A dir c'era rimaso, Ch'una botte fu morsa da un cane, E le cicogne suonan
le campane. |
Esempio: | E Bellinc. altrove. Dietro a un can, che botti ricerchiava.
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Definiz: | §. Cane: quel Ferro dell'archibuso, che tien la pietra focáia. |
Definiz: | §. Cane: Immagine celeste. |
Esempio: | Alaman. Colt. 2. E che 'l celeste can rabbióso, e crudo Asciuga, e fende le
campagne, e i fiumi. |
Esempio: | Pastorfid. 2. 1. Ma lasso, aprica piaggia Così non arse mai sotto la rabbia Del can
celeste allor che latra, e morde, Com'ardeva il cuor mio. |
Definiz: | §. Da cane Canàta, che anche diciamo Rabbuffo; che è un'Aspra riprensione. Onde
Fare un rabbuffo: Dare una canata. Lat. malè verbis accipere. |
Definiz: | §. Da questo animale ne traiamo diversi proverbj, come: Al cane che invecchia, la volpe gli piscia
addosso; che è: Come mancano le forze, l'huomo non è stimato. Lat. annoso leoni, vel
lepores insultabant. |
Definiz: | §. Mentre che 'l can piscia, la lepre se ne va: cioè Chi non sollecita quando e' può, perde
l'occasione. Latin. semper nocuit differre paratis. |
Esempio: | Bellinc. Fugge la lepre mentre piscia il cane, Però lo 'ndugio spesso induce vizio.
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Definiz: | §. A can che lecchi cenere, non gli fidar farina: A chi non è leale al poco, non gli fidar l'assai. |
Esempio: | All. 178. Non gli fidar farina Al can che lecca cenere, direte, Tu sei scolare, e
cortigiano, e prete. |
Definiz: | §. Aver rispetto al cane per amor del padrone: cioè Al servo per amor del signore. |
Definiz: | §. Destare il can che dorme: Suscitar qualche cosa, che possa anzi nuocere, che giovare; che si
dice anche Stuzzicáre il formicáio, o 'l vespáio. Lat. crabrones irritare,
leonem vellicare. |
Esempio: | Bellinc. Or ve se morde il can quand'altri il desta! |
Definiz: | §. Il can rode l'osso, perch'e' non lo può inghiottire: cioè Non fa, per non potere. |
Definiz: | §. Can ch'abbaia, poco morde: cioè Chi fa molte parole, fa pochi fatti. |
Esempio: | Lor. Med. Canz. Perchè il can, che morder vuole, Rade volte abbaia, o rigna.
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Definiz: | §. Can che morde, non abbaia in vano: Colui, che fa di fatti, non parla a vento. |
Definiz: | §. Amici, come cani, e gatti: detto per Ironía, essendo sempre nimici questi animali. |
Definiz: | §. Carezze di cane, Cortesíe di puttane, Inviti d'osti, Non può far che non ti costi; detto perchè il
cane, col farti carezze, t'imbratta i vestimenti, e gli osti cogl'inviti, e le puttane colle cortesíe ti votan la
borsa. |
Definiz: | §. Can dell'ortolano non mangia la lattúga, e non la lascia mangiare agli altri. Gr.
κύων ἐν τῇ
φάτυη φάτνῃ. |
Definiz: | §. Can da pagliaio, abbaia, e sta discosto. |
Definiz: | §. La rabbia è tra i cani: cioè La discordia è tra gli eguali. |
Definiz: | §. Menare il can per l'aia: Mandar le cose in lungo per non venirne a conchiusione. Lat.
tempus ducere. |
Esempio: | Cecch. Corr. 2. 3. Questa vedova mena il can per l'aia. |
Definiz: | §. E' non mi mordè mai cane, ch'io non volessi del suo pelo: e vale Io non fui mai offeso, ch'io in
qualche maniera non ne volessi far vendetta. |
Esempio: | Cecch. Spirit. E' non mi morse mai can, ch'io Non volessi del suo pelo.
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Definiz: | §. Durare una fatica da cani: vale Durar fatica grandissima. |
Definiz: | §. Non trovar ne can, ne gatta: vale Non trovare alcuno. |
Esempio: | Amb. Furt. Poi quando io penso esser giunto al luogo, che egli mi dette ad
intendere, non vi trovai ne can, ne gatta, che me ne sapesse dir parola. |
Definiz: | §. Tenere in man per amor de' cani: modo di dire, e significa, Ch'egli è più tosto bene, per
qualsivoglia rispetto, aver di quel d'altri in mano. |
Definiz: | §. Da cane Caníle: che vale Letto da cani. |
Definiz: | §. Essere a cane: vale Essere in fregola. Lat. catulire.
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