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1) Dizion. 4° Ed. .
AMORE.
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AMORE.
Definiz: Lat. amor. Gr. ἔρως.
Esempio: But. Amore ec. è inclinazione naturale dell'animo, cioè della volontà, mossa dall'apprensiva della cosa piacente.
Esempio: E But. appresso: Amore è una potenza, che ha l'animo, la quale si muove in atto, quando l'apprensiva gli presenta cosa piacevole.
Esempio: Dant. Purg. 17. Nè creator, nè creatura mai, Cominciò ei, figliuol, fu sanza amore, O naturale, o d'animo, e tu 'l sai.
Esempio: Tratt. Consol. Nè la morte, nè l'amor non si può fuggire.
Definiz: §. I. Dividesi in divino, e umano; il divino è lo stesso, che la virtù della carità. Lat. amor, dilectio, charitas. Gr. ἀγάπη.
Esempio: Albert. 3. L'amor d'Iddio ée caritade di cuor puro, e di coscienza buona, e di fede non fittizia.
Esempio: E Albert. appresso: L'amor d'Iddio è forte applicazion di cuore, d'anima, e di mente a Dio amare.
Esempio: Filoc. 5. 250. Questo è 'l buono, il diritto, e 'l leale d'amore, il qual da tutti dee esser preso: questo il sommo, e il primo Creatore tiene alle sue creature congiunto, e loro a lui congiugne.
Esempio: Dant. Inf. 1. Ch'eran con lui, quando l'amor divino, Mosse da prima quelle cose belle.
Esempio: E Dan. Inf. 3. Fecemi la divina potestate, La somma sapienza, e 'l primo amore.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 89. Infondi in me di quel divino amore, Che tira l'alma nostra al primo loco.
Definiz: §. II. Per amore umano, preso in buona parte, significa Benevolenza, Amicizia. Lat. benevolentia, amor. Gr. ἔρως.
Esempio: Fior. di Virt. Amore, benivoglienza, e dilezione, son quasi una cosa.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Amore è virtù unitiva, che trasforma l'amante nell'amato.
Esempio: Bocc. nov. 31. 2. Il padre, per l'amor ch'egli le portava, poca cura si dava di più maritarla.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 12. Donna, guarda per quanto tu hai caro il mio amore, che tu non facci motto.
Esempio: Dant. Inf. 11. Questo modo di retro par, ch'uccida Pur lo vincol d'amor, che fa natura.
Esempio: Petr. canz. 8. 6. Ove i raggi d'amor sì caldi sono, Che mi fanno anzi tempo venir meno.
Esempio: E Petr. son. 207. Bench'io non sia di quel grand'onor degno, Che tu mi fai, che te ne inganna amore.
Esempio: Dant. Purg. 18. E se rivolto in ver di lei si piega, Quel piegare è amor, ec.
Esempio: Dant. Conv. 108. Amore, veramente pigliando, e sottilmente considerando, non è altro, che unimento spirituale dell'anima, e della cosa amata.
Definiz: §. III. E preso in mala parte, significa Desiderio libidinoso, e Appetito disordinato, Amor carnale.
Esempio: Fior. di Virt. Lo quarto amore, che volgarmente si chiama innamoramento, ovvero intendenza ec. si è amore di concupiscenza, ch'è quando l'uomo ama la donna solo per diletto, ch'egli voglia da lei, e non per altro.
Esempio: Filoc. 5. 261. Noi vogliamo, che tu sappi, che questo amore niuna cosa è, che una irrazionale volontà, nata da una passione venuta nel cuore, per libidinoso piacere, che agli occhi è apparito, nutricato per ozio, da memoria, e da pensieri nelle folli menti, ec.
Esempio: Lab. 109. Vedere adunque dovevi, amore essere una passione accecatrice dell'animo, disviatrice dello 'ngegno, ingrossatrice, anzi privatrice della memoria, dissipatrice delle terrene facultà, guastatrice delle forze del corpo, nemica della giovanezza, e della vecchiezza morte ec.
Esempio: Amm. ant. 34. 2. 12. Il vizio della lussuria leggermente nasce d'ozio; che amore veramente è detto passione d'anima non occupata.
Esempio: Albert. 8. L'amore è una passione, nata dentro dall'anima, che proviene per la visione, e per troppa pensagione di forma femminile, o maschile, per la quale la mente sì desidera, ed elegge sopra tutte le cose d'abbracciare quello, che ama, e di volontade dell'uno, e dell'altro, ogni cosa esser compresa ne' comandamenti di quello stesso amore.
Esempio: E Albert. 9. L'amor dell'uomo, come lagrima, dagli occhi nasce, e nel petto cade.
Esempio: Nov. ant. 44. Uno cavaliere pregava un giorno una donna, d'amore.
Esempio: Dant. Inf. 5. Noi leggiavamo un giorno per diletto Di Lancillotto, come amor lo strinse.
Esempio: Petr. cap. 2. Tra questi favolosi, e vani amori.
Definiz: §. IV. Di quì Andare in amore, si dice degli animali, quando si sveglia in loro l'appetito libidinoso. Lat. in venerem rapi, In furias ignemque ruere. Virgilio. Gr. ἐρωμανεῖν.
Esempio: Libr. cur. malatt. Le vipere sono da prendersi prima che vadano in amore.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 3. E da strano piacer commosse drento Van le fiere in amor per le foreste.
Definiz: §. V. E viver d'amore, vale Vivere di far servigj amorosi. Lat. corpore quaestum facere.
Esempio: Fir. disc. an. Ed alloggiò in casa d'una certa donna, che vivea d'amore.
Definiz: §. VI. Amore diciamo anche al Drudo, all'Amante.
Esempio: Bern. rim. Che fa lo mio amore?
Definiz: §. VII. Essere in amore, Essere in grazia.
Esempio: G. V. 8. 70. 1. Il Cardinal da Prato era in Firenze, e in amore del popolo.
Esempio: Vit. Plut. Se n'andò infino a Napoli, la quale stava in amore delli Romani.
Definiz: §. VIII. Essere in amore. Neutr. pass. vale Essere in piacimento.
Esempio: Amm. ant. 3. 10. 6. A me lo ragionare degli antichi è sempre stato in amore.
Definiz: §. IX. Amore per lo Dio Cupido.
Esempio: Petr. son. 2. Celatamente Amor l'arco riprese.
Esempio: E Petr. son. 22. 1. Amor regge suo 'mperio senza spada.
Esempio: Bocc. nov. 41. 8. Essendo dunque a Cimone nel cuore ec. entrata la saetta d'Amore.
Definiz: §. X. Per Amore vale Per rispetto, Per cagione. Lat. gratiâ, causâ, ergo. Gr. ἕνεκα, χάριν.
Esempio: Bocc. nov. 80. 30. Dio il fa, che ben me ne rincresce per tuo amore; ma che giova egli tribolarsene tanto?
Esempio: G. V. 11. 72. 3. Per amore, che con Castruccio ci fu a sconfiggere, ad Altopascio.
Esempio: D. Gio. Cell. lett. 25. Avvegnachè del peccato ci dobbiamo vergognare appo noi, e con vergogna confessarlo; tuttavia, per amore della verità, e della giustizia, non dobbiamo della vergogna di fuori curarci.
Esempio: Fir. Luc. Donatemi ec. che per quell'amore, io dirò mille beni di voi alla signora.