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1) Dizion. 5° Ed. .
AMORE.
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AMORE.
Definiz: Sost. masc.
Dal lat. amor. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 422: Amore.... è inclinazione naturale dell'animo, cioè de la volontà, mossa da l'apprensiva de la cosa piacente.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Amore è una potenza che ha l'animo, lo quale si muove in atto, quando l'apprensiva gli presenta cosa piacevile.
Esempio: Dant. Purg. 17: Nè creator, nè creatura mai, Cominciò ei, figliuol, fu senza amore, O naturale o d'animo, e tu 'l sai.
Esempio: E Dant. Conv. 188: Amore, veramente pigliando, e sottilmente considerando, non è altro che unimento spirituale dell'anima e della cosa amata.
Esempio: E Dant. Rim. 105: Amore e cor gentil sono una cosa.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 246: Amore è virtù unitiva, che trasforma l'amante nell'amato.
Esempio: Bemb. Asol. 83 t.: Amore niente altro è che disio; il quale, come che sia, d'intorno a quello che c'è piaciuto si gira, perciocchè amare senza disio non si può.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 165: Amore non è altro, che una passione interna, mossa da desiderio di posseder chi s'ama.
Definiz: § I. Amore, vale anche lo stesso che Carità, ossia Quell'affetto acceso che portiamo a Dio, ovvero, per rispetto a Dio al nostro prossimo. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 89: Infondi in me di quel divino amore, Che tira l'alma nostra al primo luoco.
Esempio: Dant. Parad. 15: Benigna volontade, in che si liqua Sempre l'amor che drittamente spira, Come cupidità fa nell'iniqua.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 9: L'amore di Dio èe caritade di cuor puro e di coscienza buona, e di fede non fittizia.
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. appr. L'amor di Dio è forte applicazione di cuore, d'anima e di mente a Dio amare.
Esempio: Bocc. Filoc. 464: Questo è 'l buono.... e 'l leale amore, il quale da tutti deve esser preso: questo il sommo e primo Creator tiene alle sue creature congiunto, e loro a lui congiugne.
Definiz: § II. E per quella Virtù religiosa, che rende accetto il dolore, come mezzo di espiazione. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 110: Se la tribulazione viene semplicemente da Dio, è da portarla con riverenza e amore.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 151: Li santi Padri molto lodano le infermità, e portanle con amore e pazienza lieta.
Esempio: E Cavalc. Med. Cuor. 160: E questi cotali persecutori dobbiamo con amore sopportare.
Definiz: § III. E per Dilezione, Benevolenza, Amicizia. –
Esempio: Fior. Virt. 1: Amore e benevolenza e dilezione, è quasi una cosa.
Esempio: Petr. Rim. 1, 295: Bench'io non sia di quel grande onor degno Che tu mi fai, chè te ne 'nganna amore.
Esempio: Cic. Opusc. 115: Io non mi moveva per lo desiderio ed amore che avea in Iscipione.
Esempio: Car. Eneid. 9, 267: Era tra questi due [tra Eurialo e Niso] solo un amore Ed un volere.
Definiz: § IV. E per Affetto paterno, materno, filiale, coniugale e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Nè dolcezza di figlio, nè la pieta Del vecchio padre, nè il debito amore, Lo qual dovea Penelope far lieta, Vincer potero dentro me l'ardore ec.
Esempio: E Dant. Purg. 8: Chiamato fui Currado Malaspina, Non son l'antico, ma di lui discesi: A' miei portai l'amor che qui raffina.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 29: Il padre, per l'amor che egli le portava, poca cura si dava di più maritarla.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 101: Donna, guarda che per quanto tu hai caro il mio amore, tu non facci motto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 22: Ma da l'amor che porta al suo dispetto All'ingrata moglier, gli fu interdetto.
Definiz: § V. Per quell'Affetto intenso che lega l'uomo alla donna, e questa a quello. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte ec.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 19: L'amore è una passione nata dentro dell'anima, che proviene per la visione, e per troppa pensagione di forma femminile o maschile, per la quale la mente sì desidera ed elegge sopra tutte le cose, d'abbracciare quello che ama.
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 20: L'amore dell'uomo, come lagrima dagli occhi nasce, e nel petto cade.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 522: Parla dell'amore onesto, che propriamente si chiama amore; che 'l disonesto non si chiama propriamente amore, ma concupiscenzia.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 60: Vedesi la disonestà essere in odio a chi di buono amore ama.
Esempio: Bemb. Asol. 86: È adunque il buono amore disiderio di bellezza tale quale tu vedi, e d'animo parimente e di corpo.
Definiz: § VI. E preso in mala parte, significa Desiderio libidinoso, e Appetito disonesto; Amor carnale. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancillotto come amor lo strinse.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 489: Il vizio della lussuria leggermente nasce da ozio; chè amore veramente è detto passione d'animo non occupato.
Esempio: Bocc. Filoc. 468: Noi vogliamo che tu sappi che questo amore niuna altra cosa è, che una irrazionabile volontà, nata da una passione venuta nel cuore per libidinoso piacere che agli occhi è apparito, nutricato per ozio da memoria e da' pensieri nelle folle menti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 1: Chè non è in somma amor se non insania, A giudizio de' savj universale.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: Non è pena maggiore Che 'n vecchie membra il pizzicor d'amore.
Esempio: March. Lucrez. 261: Poichè di mezzo al fonte Dolce d'amore, un non so che d'amaro Sorge, che fin tra' fiori ange gli amanti.
Definiz: § VII. E per Amoreggiamento, Pratica amorosa; ed usasi spesso al plurale. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 204: Le miserie degli infelici amori raccontate, non che a voi donne, ma a me, hanno già contristati gli occhi e 'l petto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 1: Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, Le cortesie, l'audaci imprese io canto.
Esempio: Cas. Lett. Sor. 250: L'uno ha divulgato i miei amori, e fattili immensi ed incomprensibili, e l'altro ha scritto de' miei versi al Priuli.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 19: E de' suoi strani ed infelici amori Gli aspri successi in mille piante incise.
Definiz: § VIII. Amore, dicesi anche quell'Istinto che congiunge insieme gli animali irrazionali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 7: Amor la 'ntenerisce [l'orsa] e la ritira A riguardare ai figli in mezzo l'ira.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: Rugge il leone al bosco, Nè quel ruggito è d'ira; Così d'amor sospira.
Esempio: Mont. Poes. 1, 133: Nè valor manca in quegli angusti petti [degl'insetti], Previdenza, consiglio, odio ed amore.
Definiz: § IX. E per estensione si attribuisce l'amore anche alle piante e ad ogni cosa inanimata. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 53: L'aria, e l'acqua e la terra è d'amor piena; Ogni animal d'amar si riconsiglia.
Esempio: Tass. Amint. 1, 1: E non t'accorgi Come tutte le cose Or son innamorate D'un amor pien di gioia e di salute?
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 25: Mozze Han pur le piante, e zefiro leggero Discorritor de l'indiche pendici A quei fecondi amor plaude aleggiando.
Definiz: § X. Amor proprio, dicesi il Desiderio del bene di sè, il quale quando sia moderato non è da biasimare, ma diventa vizioso quando trasmodi. –
Esempio: Fr. Tac. Tod. 83: Quando che in prima l'uomo sì peccao, Diguastò l'ordin tutto de l'amare: Nell'amor proprio tanto s'abbracciao.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 29: Se l'animo nostro non è spogliato d'ogni amore proprio e piacere di sè e del mondo, non può mai pervenire a questo vero e perfetto amore e legame di carità.
Esempio: E S. Cater. Lett. 2, 309: Ha dibarbicata la radice dell'amore proprio.
Esempio: Bern. Orl. 47, 2: O fiera, orrenda, esecrabil peste Dell'amor proprio, o perverso veleno.
Esempio: Gell. Circ. 219: Son molti uomini, che tirati dallo amor proprio fanno bene spesso non solamente quello che e' non debbono, ma ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 89: Eh che il nostro amor proprio è così ingegnoso da saperci far credere,.... che non la nostra fortuna, ma il nostro merito è capace di far violenza ai cuori.
Definiz: § XI. Amor patrio, e Amor di patria, è quell'affetto che lega l'uomo al luogo natio. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 212: L'amore de la patria il vincerà, ed ismisurato desiderio della laude.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 57: La cagione di questo amore [della patria] pare che tocchi Porfirio, quando dice, che la patria è nostro cominciamento, siccome è lo nostro padre.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 332: L'amore della patria è causato dalla natura.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 405: L'amore della patria e l'amore della gloria, erano i due poli, intorno a' quali si raggirava la macchina delle antiche Repubbliche romana e greca; per mezzo de' quali amori si facevano azioni memorabili e generose.
Esempio: Mont. Poes. 2, 87: Della patria l'amor santo e perfetto, Che amor di figlio e di fratello avanza, Empie a mille la bocca, a dieci il petto.
Definiz: § XII. Amor platonico dicesi l'Affetto fra persone di sesso diverso, tutto puro e scevro da ogni lascivia. –
Esempio: Menz. Pros. 8: Io mi conosco obligato a disporre in ordinanza la schiera de' miei argomenti, per chiaro altrui dimostrare quel che io per amor platonico intenda,.... e come di lunga tratta errassero coloro, che di lui sentirono a sinistro.
Definiz: § XIII. Amore di una cosa qualunque, vale spesso Desiderio, Brama. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 8, 262: E poi che furo rifetti, e l'amore del mangiare fu rifrenato, il re Evandro disse ec.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 148: Anco per altro modo si può intendere la detta parola, che 'l regno di Cristo non è di questo mondo, cioè ch'egli non ebbe amore di regnare temporalmente sopra il mondo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 50: Tanto è nel crudo petto odio di pace, Cupidigia di sangue, amor di lode, Che ec.
Definiz: § XIV. Amore, vale anche Affetto, Genio verso un'arte o studio qualunque. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 3: Non sanza cagione d'animo gentile alcuni si muovono di venire a questa arte, piacendogli per amore naturale.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. appr.: Ma sopra tutti quelli, da commendare è quelli che per amore e per gentilezza all'arte predetta vengono.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 3: L'amor di questo studio e di quest'arte Ebbe nel genio suo tanto potere, Ch'ogni altro amor più pio mandò da parte, Ed ogni suo pensier diede al sapere.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 165: Testi a penna,.... raccolti con tanta cura e dispendio dall'innato e generoso amore verso le lettere.
Esempio: EDat. Vegl. 3, 178: Se avessero seguitato ad esercitare con amore o diligenza i proprj mestieri,.... sarebbero stati liberi.
Definiz: § XV. Amore, per Quel principio che informa e attrae verso il centro tutte le parti dell'universo. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Da tutte parti l'alta valle feda Tremò sì, ch'io pensai che l'universo Sentisse amor, per lo quale è chi creda Più volte il mondo in caos converso.
Esempio: Gell. Lettur. 6, 13: Empedocle.... teneva, che questo universo fussi fatto e composto de' quattro elementi in questa maniera: Che certo spazio di tempo regnassi l'Amore e l'Amicizia, e certo l'Odio e la Discordia.
Esempio: Tass. Rim. 1, 76: Amore alma è del mondo, amore è mente, E 'n ciel per corso obliquo il sole ei gira.
Esempio: Mont. Poes. 1, 34: Nel danzar delle stelle armonïose Ella ti vede, e nell'occulto amore, Che informa e attragge le create cose.
Definiz: § XVI. Amore, dicesi ancora la Cosa che si ama, qualunque ella sia. –
Esempio: Guar. Past. fid. 2, 6: Le ricchezze e i tesori Son insensati amori; il vero e vivo Amor de l'alma, è l'alma.
Definiz: § XVII. E specialmente La persona amata; onde l'espressione di tenerezza Amore, Amor mio, che dicesi alla persona amata, al figliuolino e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 237: E 'l padre dice al figliuolo, amor mio.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 404: Allora comincia a chiamare Eufrosina, e diceva: Amore mio, io non ti veggio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 25: Bradamante alla corte andò col padre, E quando quivi non trovò il suo amore, Più non le parve ec.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 112: Che fa lo mio amore?
Esempio: Cecch. Ass. 1, 1: Come è egli in grazia dell'amore?
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 102: Egli [Giove] ch'altro non brama, altro non vede, Che piacere al suo amore e contentarlo.
Definiz: § XVIII. E per estensione detto anche d'animali. –
Esempio: Tass. Mond. cr. 148: La tortorella dal suo amor disgiunta, Non vuol nuovo consorte e nuovo amore, Ma solitaria e mesta vita elegge.
Definiz: § XIX. Amore, per lo Dio dell'antica Mitologia, detto anche Cupido. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 4: Celatamente Amor l'arco riprese.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 16: Essendo dunque a Cimone nel cuore.... entrata la saetta d'Amore ec.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 41: Questo è il loco che tanto a Vener piacque, A Vener bella, alla madre d'Amore.
Esempio: Mont. Poes. 2, 309: Arco e faretra Toglie ad Amore, ad Imeneo la face, Il cinto a Citerea.
Definiz: § XX. E Amori per I fratelli di Cupido, figli come esso di Venere. –
Esempio: Poliz. Rim. 1, 27: Cotal milizia i tuoi figli accompagna, Venere bella, madre degli Amori.
Esempio: E Poliz. Rim. 1, 42: Sopra e d'intorno i piccioletti Amori Scherzavan nudi [sul letto di Venere], or qua or là volando.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 75: Per le cime dei pini e degli allori, Degli alti faggi e degl'irsuti abeti, Volan scherzando i pargoletti Amori, Di lor vittorie altri godendo lieti, Altri pigliando a saettare i cori.
Definiz: § XXI. Amore per Angelo, o per Anima beata, della quale è vita l'amore. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Così un sol calor di molte brage Si fa sentir, come di molti amori Usciva solo un suon di quella image.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Così spirò da quell'amore acceso; Indi soggiunse ec.
Esempio: E Dant. Parad. 32: E quell'amor che primo lì discese, Cantando Ave Maria gratia plena, Dinnanzi a lei le sue ali distese.
Definiz: § XXII. L'eterno Amore, Il primo Amore, Il sommo Amore, il divino Amore, il supremo Amore, e simili, valgono Iddio. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Tempo era dal principio del mattino, E il sol montava in su con quelle stelle, Ch'eran con lui, quando l'Amor divino Mosse da prima quelle cose belle.
Esempio: E Dant. Parad. 29: In sua eternità di tempo fuore, Fuor d'ogni altro comprender, come i piacque, S'aperse in nuovi amor l'eterno Amore.
Esempio: E Dant. Parad.33: L'Amor che muove il sole e l'altre stelle.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 94: Da l'alto monte alla lor vista occorre La santa terra ove il superno Amore Lavò col proprio sangue il nostro errore.
Esempio: Menz. Poes. 2, 45: Poi quando a suo talento il sommo Amore Diè moto in prima a quelle cose belle, Seco fu sempre unita.
Definiz: § XXIII. Con amore, posto avverbialm., vale Accuratissimamente, Con affettuosa diligenza. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 45: Il che avendo io inteso, mi posi con grande amore a servirlo, tenendo questo modo.
Esempio: Borgh. V. Lett. 136: Pitture,.... che potranno poi servire per ornamento di stanze, quando sian fatte, com'io spero, con amore e con diligenza.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 4: In quest'opera è tirato un tempio in prospettiva con tanto amore, che è cosa mirabile a vedere le difficultà che egli [Raffaello] in tale esercizio andava cercando.
Esempio: Fosc. Poes. 178: E senza tomba giace il tuo Sacerdote, o Talìa, che a te cantando Nel suo povero tetto educò un lauro Con lungo amore, e t'appendea corone.
Definiz: § XXIV. D'amore e d'accordo, posto avverbialm., vale Di buona volontà e concordemente. –
Esempio: Magal. Lett. At. 55: Voglio solamente per provvedere più alla vostra che alla mia sicurezza, che d'amore e d'accordo vi contentiate di darmi in mano la vostra spada.
Definiz: § XXV. Per amore, posto avverbialm., vale Per rispetto, Per riguardo, e anche per Cagione. –
Esempio: Vill. G. 742: E certo i Fiorentini l'aveano a procacciare [quella grazia] a messer Azzo per amore che con Castruccio ci fu a sconfiggere ad Altopascio.
Esempio: Cell. G. Lett. 47: Avvegnachè del peccato ci dobbiamo vergognare appo noi, e con vergogna confessarlo, tuttavia per amore della verità e della giustizia, non dobbiamo della vergogna di fuori curarci.
Esempio: Cellin. Vit. 448: Di modo che ogni sera che io arrivavo in palazzo, io avevo ad aspettare un gran pezzo per amor che la duchessa si stava in quelle anticamere, dove io avevo da passare, alle sue comodità.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 284: Usava sopra le calze stivali di cordovano, affibbiati di drento, per amore degli umori.
Esempio: Tedald. Agric. 19: Fai dar loro [ai magliuoli] nel fondo della fossa dimolta robaccia, che infradici e tenga fresco, e se è luogo arido e montuoso, rena a' piedi per amor della state.
Definiz: § XXVI. Per amore, posto avverbialm., vale anche Spontaneamente, Di per sè. Contrario di Forzatamente. –
Esempio: Magal. Lett. At. 459: Tanto è olio quello che si separa naturalmente dalla polpa dell'uliva, e a lungo andare ne trasuda anche per amore, quand'ell'è, come la chiamano i nostri contadini, aoliata; quanto quello ec.
Definiz: § XXVII. Per amore o per forza, vale In ogni modo, In ogni maniera, Di buona o di mala voglia. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 50: Però s'ell'esce mai fuor dello stuolo Dell'altre ninfe, io pur m'arrischieroe, Per forza o per amor la piglieroe.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 29, 106: Ingegneremci o per forza o per amore saltare in qualche terra, dove per avventura troveremo da mangiare.
Esempio: Savonar. Pred. 18: Fa' che se non ti vorranno cognoscere per amore, che ti cognoschino per forza.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 6: Nè terra è sotto il sol, che per amore O per forza non dia qualche profitto.
Definiz: § XXVIII. Per amor di Dio, o Per l'amor di Dio; Modo di pregare, che vale Di grazia, Per carità, Per cortesia. –
Esempio: Esop. Fav. S. 31: Sta' cheto per l'amor d'Iddio. Gell. Sport. 2, 5: Oh vatti con Dio, per l'amor di Dio, e non ne ragioniam più.
Definiz: § XXIX. Dare per l'amor di Dio, vale Dare in limosina. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 135: Perchè non rivedendo colui, ed avendoli serbati bene uno anno per rendergliele, io gli diedi per l'amor di Dio.
Definiz: § XXX. Domandare per l'amor di Dio o Chiedere per l'amor di Dio, vale Domandare o Chiedere l'elemosina.
Definiz: § XXXI. Fare alcuna cosa per l'amor di Dio, vale Farla gratuitamente. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 21: Oggidì non si dà nè fa nulla per l'amor di Dio.
Esempio: E Panciat. Scritt. var. appr.: Facendosi un povero romito la barba per l'amor di Dio, il barbiere li menava addosso il rasoio di tal foggia, che pareva, che volesse arrotarlo sulle guance di quel pover uomo.
Definiz: § XXXII. Andare in amore, Entrare in amore, Essere in amore, dicesi degli animali quando cominciano a sentire l'appetito libidinoso, o quando già sono in caldo, in frega. –
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Le vipere sono da prendersi prima che vadano in amore.
Esempio: Burch. Son. 1, 59: Vanno i granchi in amore, E non si trova una vivuola al mondo.
Esempio: Bern. Orl. 30, 3: E da strano piacer commosse drento, Van le fiere in amor per le foreste.
Esempio: Tass. Amint. 1, 1: Van le tigri in amore, Ama il leon superbo.
Definiz: § XXXIII. Figuratam. Andarsene in amore, detto per ischerzo di cose che si struggono, che si liquefanno. –
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 29: Perchè essendo il burro fresco, poco caldo il faceva andarsene tutto in amore, nè era schermo bastante quello che faceva il paziente.
Definiz: § XXXIV. Avere in amore, vale Aver caro, Portare affezione. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 97: In quanto al Santo, gli avea [i vangelj] in divozione ed in amore.
Definiz: § XXXV. Aver l'amore di uno, vale Conseguirne l'amore, ed anche Esserne amato. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 11: Madonna Francesca ti manda dicendo, che ora è venuto tempo che tu puoi avere il suo amore; il qual tu hai cotanto disiderato.
Definiz: § XXXVI. Cader dell'amore di uno, vale Perderne la grazia o benevolenza. –
Esempio: Vill. M. 5, 172: Di che forte ne fu biasimato, e dell'amore cadde di tutta gente d'arme ch'erano a sua ubbidienza.
Definiz: § XXXVII. Conoscere di amore, vale Usar carnalmente. –
Esempio: Tav. Rit. 142: Cantava uno sonetto, lo quale sonetto Tristano già fatto avea per la bella reina Isotta la bionda, quando e' la conobbe in prima d'amore.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 42: Alcuno giovane di quelli, che spesso d'amore l'avea conosciuta.
Definiz: § XXXVIII. Entrare in amore ad una persona, vale Acquistarne l'amore, Farsi amare da quella. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 23: Un genovese sparuto, ma bene scienziato, domanda Dante poeta, come possa entrare in amore ad una donna.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 24: Desiderando avere da lui o consiglio o aiuto, come potesse entrare in amore a questa donna.
Definiz: § XXXIX. Esser preso di amore, vale Essere innamorato.
Definiz: § XL. Essere in amore di alcuno o Stare in amore di alcuno, vale Essergli in grazia, in piacimento. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. Poes. 409: Nol mi pensava quand'i' era in amore Del mondo falso, pieno di vanura.
Esempio: Malisp. Stor. fior. 155: E a molti rendè loro terre e retaggi per essere più in amore di quello paese.
Esempio: Vill. G. 344: Il Cardinal da Prato era in Firenze, e in amore del popolo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 99: A me lo ragionare degli antichi sempre è stato in amore.
Esempio: Plut. Vit. R. 200, 13: Dappoi se n'andò infino a Napoli, la quale stava in amore delli Romani.
Definiz: § XLI. Fare all'amore, vale Avere dimestichezza amorosa; e dicesi anco Quell'onesto praticarsi che fanno i fidanzati. –
Esempio: Cecch. Stiav. Prol.: E ciò fia col mostrarvi, che alli vecchi Si avvien così 'l fare all'amore, come A l'asino il sonar di lira.
Definiz: § XLII. E per similit. Fare all'amore con una cosa, vale Desiderarla grandemente. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 43: Che somigliando in questo l'altre belle, Non fa all'amor se non con le scarselle.
Definiz: § XLIII. Intendersi d'amore con alcuno, vale Aver pratica amorosa con esso. –
Esempio: Vill. M. 3, 11: Avvenne che messer Giovanni s'intendea in Milano d'amore con alcuna donna, la quale nel segreto era al servigio di messer Galeazzo.
Definiz: § XLIV. Mettere amore, o l'amore, ad alcuno o in alcuno, o in alcuna cosa o Porre amore, o l'amore, ad alcuno o in alcuno, o in alcuna cosa, vale Pigliare ad amarla, ed anche Amarla assolutamente. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 99: Però talora ti torrà il figliuolo o la moglie,.... o torratti la sanità del corpo tuo, alle quali cose mettevi l'amore tuo.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 286: Ed ho tanto amore in lui posto, che io non sento mai bene, se non tanto, quanto io il veggio, o di lui penso.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. 1, 313: Madonna Francesca incontanente in lui puose l'animo e l'amor suo.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 7: E Maria incominciò a porre fede ed amore a questo maestro.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 433: Ma io invecchio e 'mpazzo: guarda a chi io aveva posto amore!
Definiz: § XLV. Mettere in amore una cosa o Porre in amore una cosa, vale Far sì ch'ella si ami. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 23: Poi pregò Iddio e santo Pietro e santo Paulo, che gli mettesse in amore la santa povertade.
Esempio: Salvin. Senof. 54: La consueta vista della donzella lo mise in amore, e a poco a poco Perilao restò prigione d'Anzia.
Definiz: § XLVI. Portare amore ad uno, vale Avergli amore, Amarlo. –
Esempio: Dant. Purg. 8: A' miei portai l'amor che qui raffina.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 29: Il padre, per l'amor che egli le portava, poca cura si dava di più maritarla.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 4: Alle quali [dubitanze] ho messo incontro.... l'amore che io meritamente vi porto.
Definiz: § XLVII. Pregare alcuno di amore, vale Chiedergli contentamento di voglie amorose. –
Esempio: Nov. ant. B. 44: Uno cavaliere pregava uno giorno una donna d'amore.
Esempio: E Nov. ant. B. 86: Nol seppi tanto pregare d'amore, ch'egli avesse di me mercede.
Definiz: § XLVIII. Prendersi dell'amore di alcuno, vale Innamorarsi di quello. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 181: Nelle donne è grandissimo avvedimento il sapersi guardare dal prendersi dello amore di maggiore uomo, ch'ella non è.
Definiz: § XLIX. Salutar d'amore, vale Accompagnare il saluto con segni d'amore. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 24: In un boschetto trovai pastorella, Più che la stella bella Al mio parere:.... D'amor la salutai immantenente, E domandai s'avesse compagnia.
Definiz: § L. Sentir d'amore, vale Sentire la forza dell'amore, Andare in amore. -
Esempio: Fr. Iac. Tod. 866: Ogni amatore, Che sente d'amore, Venga con nui a cantare.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 25 t.: Deh! prendavi pietà di me, amanti, E ciascheduna che sente d'amore.
Esempio: Car. Long. 58: Queste lascivie avrebbono, a vedere, fatto qual si fosse freddissimo vecchio sentir d'amore.
Esempio: Rinucc. Dafn. 20: Nè per le piagge ondose Tra le fere squamose alberga core, Che non senta d'amore.
Definiz: § LI. Stare in sull'amore, che oggi comunemente dicesi Stare sull'amorosa vita, vale Fare il galante, il bello, e simili, con le donne. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 23: Da i cavalier che stanno in sull'amore Servite in calza intera, a grand'onore.
Definiz: § LII. Venire in amore, vale Venire in desiderio. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 7, 8, 191: M'è venuto in amore di ragionare parimente co' sentimenti platonici sopra amore.
Definiz: § LIII. Venire in amore di uno, vale Farsi amare. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 298: E in tanto m'è venuta in amore, che innanzi vorrei morire che perderla.
Definiz: § LIV. Viver d'amore, vale Vivere di far servigj amorosi, facendo copia di sè. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 21: E alloggiò in casa d'una certa donna, la quale vivea d'amore.
Definiz: § LV. Dicesi in proverbio, Amore non sente fatica, per esprimere la prontezza ed alacrità con cui si opera per amore. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 246: Proverbio è, che l'amore non sente fatica.
Definiz: § LVI. Altro proverbio: Amor vuol fede. –
Esempio: Pulc. Luc. Giostr. 11: Si ricordò, come gentile amante, D'un detto antico, che vuol fede amore.
Definiz: § LVII. E pure in proverbio: Dove è amore è timore. Lo stesso che Chi ama teme. –
Esempio: Grazz. Comm. 318: Dove è assai amore, come dice il proverbio, è assai timore.
Definiz: § LVIII. Pur si dice in proverbio: Amore e tosse non si possono celare. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 43: Ben dice il proverbio, che l'amore e la tosse non si può celare mai.
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 3, 31: Amor nè tosse non si può celare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 4, 88: E disse: vero è pur che l'uom non possa Celar per certo l'amore e la tossa.
Definiz: § LIX. Ed eziandio si dice: Guai a chi ha fuor di stagione amore e il vaiolo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 1: Amore ed il vaiol sono due mali, Che tristo quei che gli ha fuor di stagione.
Definiz: § LX. E pure in proverbio: I freddi primaticci e gli amori serotini ammazzano i vecchi. –
Esempio: Gell. Err. 3, 3: Sai tu quel che io ti ho a ricordare? che i freddi primaticci e gli amori serotini ammazzano i vecchi.
Definiz: § LXI. Dicesi anche proverbialm.: Nè la morte nè l'amore si possono fuggire. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 83: Nè la morte nè l'amore non si può fuggire.
Definiz: § LXII. Ed anche dicesi: Amore e signoria, o stato, non soffron compagnia. –
Esempio: Bern. Orl. 25, 61: E di finirla son diliberato, Che compagnia non vuole amor nè stato.
Definiz: § LXIII. Dicevasi anche a modo di gergo: Amore ha nome l'oste. –
Esempio: Pataff. 9: Amore ha nome l'oste: un soldo rotto Spendi, e non bere acqua di citerna.
Esempio: Varch. Ercol. 122: Quando alcuno, dimandato d'alcuna cosa, non risponde a proposito, si suol dire: Albanese, messere; o Io sto co' frati;.... o veramente Amore ha nome l'oste.
Definiz: § LXIV. Chi si piglia per amore si lascia per rabbia: proverbio che vale, che i matrimonj fatti per innamoramento, molte volte non si mantengono con sodisfazione.