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1) Dizion. 5° Ed. .
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GUARDARE.
Definiz: Att. Far checchessia oggetto della propria vista, Volgervi e fermarvi l'occhio, Mirarlo.
Provenz. gardar e guardar; spagn. guardar; franc. garder; dall'antico germanico wartên, Prender guardia. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Tosto die al piè della sua tomba fui, Guardommi un poco, e poi quasi sdegnoso Mi dimandò: Chi fur li maggior tui?
Esempio: E Dant. Inf. 15: Incontrammo d'anime una schiera, Che venia lungo l'argine, e ciascuna Ci riguardava, come suol da sera Guardar l'un l'altro sotto nuova luna.
Esempio: E Dant. Inf. 17: Qual è colui, c'ha sì presso il riprezzo Della quartana, c'ha già l'unghie smorte, E triema tutto pur guardando il rezzo, Tal divenn'io alle parole porte.
Esempio: E Dant. Parad. 4: Beatrice mi guardò con gli occhi pieni Di faville d'amor.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 180: E poi quella [novella], l'una l'altra guardando, appena del ridere potendosi astenere, sogghignando ascoltarono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 34: Or si ferma s'un sasso, e guarda il mare; Nè men d'un vero sasso, un sasso pare.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 58: L'un l'altro guarda, e del suo corpo esangue Sul pomo della spada appoggia il peso.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 3: Se l'inferno espugnò (Alcide), resse le stelle, Or torce il fuso: Amor se 'l guarda e ride.
Esempio: Giust. Vers. 11: Quando sull'onda il turbine imperversa Alti spingendo al lido i flutti amari E oscurità si versa Sull'ampia solitudine dei mari, Guardando da lontano L'ira e i perigli del ceruleo piano; Pensa ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 20: Pregio è sol di voi, donne adorate, Il rendere gentil ciò che guardate.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 401: Guardava il suo covo, rodendosi d'esserne forse esclusa per tutta la notte.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 628: Esitò qualche momento, prima di guardar la parte dove aveva il dolore.
Definiz: § I. E per Guardare con attenzione, Osservare; usato spesso coll'avverbio guardare Fisso o guardare Fiso. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, Che tien volte le spalle in ver Damiata, E Roma guarda sì come suo speglio.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Io mi volsi ver lui e guardail fiso.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Mentr'io mi dilettava di guardare Le immagini di tante umilitadi, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 71: E venendo a guardargli più a minuto I segni, le fattezze isnelle ed atte, Ebbe, fuor d'ogni dubbio, conosciuto Che questo era il destrier suo Frontalatte.
Esempio: Grazz. Pros. 228: I quali, mezzo mezzo impauritine, non si arrischiavano a guardarlo fiso in volto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: E quando l'oste mi ha guardato un pezzo Da capo a piè, mi dice, siete solo?
Esempio: E 30: Si fermano in quattro; Mi guardan fissi, e dopo avermi scorto, Dicono ec.
Esempio: Giust. Vers. 228: E di soppiatto Coll'occhio che alle donne Amore ha dato, Lo guardava e guardava, a quella vista Facendosi anco lei pensosa e trista.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 132: Quando Renzo, ch'era innanzi agli altri, fu lì per entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 252: E da sapere che in alcuno modo queste cose nostro intelletto abbagliano, in quanto certe cose affermano essere, che lo 'ntelletto nostro guardar non può, cioè Iddio, e la eternitate, e la prima materia, che, certissimamente, non si veggono, e con tutta fede si credono essere.
Definiz: § III. E riferito a uomo o donna, vale Guardare con senso d'amore, Vagheggiare. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 84: Cominciando costui a guardare la figliuola dell'Imperadore, occultamente ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 270: Al teatro una sera il giovinetto, Mentre cupido volge attorno i sguardi, Vede, o pargli veder, che da un palchetto Vaga giovine immobile lo guardi.
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 271: Era in questo momento, che costui Le si volse, e credè che lo guardasse, Perchè gli occhi fissati eran su lui, Senza che veramente lo mirasse.
Definiz: § IV. Guardare, pure figuratam., detto di luogo, edifizio o parte d'edifizio, strumento, e simili, vale Esser volto verso una data parte, Esser di faccia a quella. –
Esempio: Giamb. Oros. 434: Trascorrendo Gallia e Germania restò al mare che guarda Brettagna.
Esempio: Dat. Eseq. 6: Quattro [cappelle] mettono in mezzo l'altar maggiore, due nelle testate di rincontro si guardano.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 220: Posta la calamita in distanza tale che non lo muova, se gli vada accostando in maniera, che lo guardi sempre dirittamente col polo.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 22: Esse.... poi doveano costruirsi dalla parte del muro che guardava il mare.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 196: Trovasi il sommo vertice del Moncenisio, là dove si spartono le acque tra il Rodano ed il Po, situato a quella estremità della sua pianura, che guarda la Savoia.
Esempio: Giord. Op. 1, 1: Il circolo si apre da due parti: l'una guarda la città, là dove più strade convengono; l'altra è per diametro opposta, verso la campagna.
Definiz: § V. Guardare, vale altresì Osservare con la mente, Considerare, Esaminare. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Io cominciai: Poeta, che mi guidi. Guarda la mia virtù, s'ella è possente, Prima che all'alto passo tu mi fidi.
Esempio: E Dant. Parad. 29: E se tu guardi quel che si rivela Per Danïel, vedrai che in sue migliaia Determinato numero si cela.
Esempio: Cat. Cost. volg. 50: Guarda tutte cose che altri parla, istando tacito.
Esempio: Salv. Spin. 4, 4: Bench'e' paia di prima giunta, ch'e' lavorin poco e tirino assai, il fatto poi non istà così a guardarne il fine.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 10: Chi vuole Saper quel ch'ha da esser, guardi quello Ch'è stato.
Definiz: § VI. Vale anche Giudicare, Far ragione, Stimare. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 294: O Troiani, udite co le menti sane; nè si guardino dalli anni nostri queste cose che noi portiamo.
Definiz: § VII. Vale altresì Riscontrare, Esaminare, Rivedere, riferito a scrittura, conto, e simili. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 55: Guardatelo (il conto): e se sta giusto, l'aprovate; e sendoci errore, lo dite, e si emenderà.
Definiz: § VIII. Guardare vale pure Custodire, Tenere con cura, Conservare, Avere in guardia; riferito tanto a cose, quanto a persone. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 26: Le loro legge.... furno, che avessino a guardare l'avere del Comune.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 631: Cosa la quale non sai per cui guardarla, follia è di guardarla.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 13 t.: Le quali cose si debbano guardare e salvare nella detta torre, e che 'l vecchio castellano sia tenuto di rassegnane al nuovo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 249: Niuna cosa rimasa m'è, se non l'onestà: quella Intendo io di guardare e di servare, quanto la vita mi durerà.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 178: Più tosto o a sè il guarderieno, o dinanzi ad altrettanti porci il gitteriano.
Esempio: S. Antonin. Lett. 60: Le cose perdute o ismarrite, quando si ritrovano, danno più gaudio e guardansi meglio.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Se le parole mie, Figlio, la mente tua guarda e riceve, Lume ti fieno al come che tu die.
Esempio: Petr. Rim. 2, 96: Dolce mio caro e prezïoso pegno, Che Natura mi tolse, e 'l Ciel mi guarda.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 71: E tu, libera, or vuoi perder la bella Verginità, che 'n prigionia guardasti?
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 45: Di sì grand'uom la libertà, la vita, Questi a guardar, quegli a rapir invita.
Definiz: § X. Riferito alla salute, vale Curarla, Averne cura. –
Esempio: Speron. Op. 3, 189: La comune salute nella salute del vostro corpo conservare e guardare, più e più volte, e tutte in vano vi confortarono.
Definiz: § XI. E riferito a cosa, vale Custodirla, Vigilare attorno ad essa. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 94: Il quale non è buono se non a guardar la casa, e serrarla con mille stanghe e con mille catene.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 433: A mio padre Di sotto al letto è stata La cassetta rubata? B. E come, s'ei guardava Con chiavi e chiavistelli La camera ben chiusa e s'appoggiava Sopra la cassa il letto?
Definiz: § XII. E per Tenere presso di sè, riferito a fanciulla. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 258: Io veggio vostra figliuola bella e grande da marito, e, per quello che io abbia inteso e comprender mi paia, il non aver ben da maritarla ve la fa guardare in casa.
Definiz: § XIII. E per Assistere, riferito a malato, a donna partoriente, e simili. –
Esempio: Morell. Cron. 252: Secondo che esso Pagolo iscrive, e che io ancora udi'.... da mona Buona, che battezzò il fanciullo, e che guardò in parto mona Telda.
Definiz: § XIV. Riferito a greggi, armenti, e simili, vale Custodirli, guidandoli al pascolo, e avendo cura che non si sbandino, o che non corrano qualche pericolo. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 276: Fu un fanciullo, che guardava il bestiame, di gran semplicità e umilitade.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 15: Romolo e Remolo, come furono grandi ed allevati guardando le pecore, furono virili.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 72: Si tengono in catena alcuni [uomini] ad uso D'arar la terra, o di guardar gli armenti.
Definiz: § XV. Figuratam., e poeticam.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 63: E con la man che guardò rozzi armenti, Par ch'i regi sfidar nulla paventi.
Definiz: § XVI. Guardare, vale altresì Difendere, Preservare, Assicurare; ed anche Liberare, Scampare, Salvare. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 80: Se a Dio piacerà, egli ci guarderà voi e me di questa noia.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 261: Ricordo oggi questo dì 18 di maggio.... mi nacque dalla Marietta mia donna una figliuolina, la quale quel medesimo dì la feci battezzare a S. Giovanni.... Iddio me la guardi da male, e le conceda vita con salute dell'anima sua e di tutti noi.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 228: E quanto a Ponte di Sacco, intendiamo che sonvi 200 uomini, e' quali doverebbono essere sufficienti a guardarlo da uno furto; e quando ti paressi da ordinare a quelli uomini che si alleggerissino delle cose loro, lo rimettiamo in te.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 55: Orlando la guardò sovente Da morte, da disnor, da casi rei.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 27: Non avendo più i Cremonesi.... chi gli guardassi, si dettono liberamente nelle mani del re.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 43: E avendo avuto trattamento con Anaxilao e Licurgo e alcuni altri, i quali promettevan di dargli la città se la guardasse dal sacco, fece ad arte sparger voce d'esser costretto di partir tosto.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 40: Dal furor delle nemiche spade Guardar vi puoi (nella ròcca) la tua salute e 'l regno.
Esempio: Giord. Op. 12: Dopo i magazzini sono due portici, che danno entrata nelle camere interne de' gabellieri, e li guardano dalla pioggia quando vogliono riconoscere le mercanzie.
Definiz: § XVII. E figuratam., detto di cosa, o riferito a cosa. –
Esempio: Dant. Purg. 19: Un mese e poco più prova' io come Pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, Che piuma sembran tutte l'altre some.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 65: Che, siccome dall'un l'altro veleno Guardar ne suol; tal l'un dall'altro amore.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 535: Causa questo riparo o parapetto della bocca [del porto] tre effetti, cioè che il porto sia guardato d'ogni traversia o restia, ec.
Definiz: § XVIII. E assolutam., vale Preservare da pericolo, danno, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 8: Ciascun uomo ha seco un angiolo, ch'è ordinato a guardarlo.
Esempio: Cavalc. Esp. Pat. 97: Padre santissimo, difendici e guardaci, che noi non caggiamo in peccato, e specialmente ci guarda dal peccato della gola, per lo quale caderono i primi nostri parenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 75: Chi la dovea guardar meglio persona Di me? ch'io dovea farlo fino a morte; Guardarla più che 'l cor, che gli occhi miei.
Definiz: § XIX. E per Tener lontano. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 475: Poi si dà lor (a' fagiani) panico e grilli e uova di formiche, e guardargli dall'acqua, acciocch'e' non nasca lor la pipita.
Definiz: § XX. E costruito con la particella Di. –
Esempio: S. Gir. Grad. 38: Niuna cosa non guarda sì bene l'uomo di peccare, come fa lo temore del tormento dello inferno e l'amore di Dio.
Esempio: Petr. Rim. 1, 61: Perch'io t'abbia guardato di menzogna A mio podere, ed onorato assai, Ingrata lingua, già però non m'hai Renduto onor.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 91: Poscia che Iddio ti guardò di vergogna.
Definiz: § XXI. Trovasi per Coprire, Sottrarre all'altrui vista. –
Esempio: Salvin. Odiss. 121: Spezzò un ramo colla grassa Mano, di foglie, acciò guardasse intorno Alla persona le vergogne d'uomo.
Definiz: § XXII. Guardare, detto di milizie, condottieri, e simili, e riferito a paesi, luoghi forti, e simili, vale Tenerli con la forza delle armi, Occuparli, e anche semplicemente Starvi armato, a fine di renderli sicuri dal nemico, di custodirli, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 149: Perocchè 'l marchese Palavigino, colla forza de' Chermonesi e dell'altre terre Ghibelline di Lombardia guardarono i passi.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 237: Avevono i nemici, tre giorni sono, preso Bussè, un castello lontano di qui circa 20 miglia: vero è che la rocca si guardava ancora per la Chiesa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 30: Mi porterà forse in Olanda, s'ivi Per te si guardan le fortezze e i porti?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 65: Verso la parte ove la donna il Conte Avea veduto, il lor camin drizzaro, Di giornata in giornata, fin ch'al ponte Che guarda il re d'Algier, si ritrovaro.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 205: Le genti del qual luogo avevano occupato Castel Gandolfo posseduto dal Cardinale di Monte, per essere male guardato.
Esempio: Varch. Stor. 2, 148: Il Poggio di san Francesco, ovvero il Monte di san Miniato, guardava dalla parte sinistra, ovvero orientale, il signore Stefano Colonna, e dalla destra, ovvero occidentale, il signore Mario Orsino con tremila in tremilacinquecento fanti fra tutti due, sotto ventiquattro capitani.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 21: Tu questa destra invitta, a cui fia poco Scoter le forze del francese Impero, Non che munir, non che guardar il loco, Che strettamente oppugna il popol fero, Contra l'arme apparecchia e contra 'l foco.
Definiz: § XXIII. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Tu pensi Forse a questa rovina, ch'è guardata Da quell'ira bestial ch'io ora spensi.
Definiz: § XXIV. Guardare, vale altresì Tenere in custodia, sotto guardia, riferito a prigioniero, o simile; usato anche con un compimento, come in cattività, o prigionia. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 192: I Neri v'andorno con fidanza, i Bianchi con temenza; messer Carlo li fece guardare: i Neri lasciò partire; ma i Bianchi ritenne.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 132: Avendo sentito il padre di lui, il quale morto credeva che fosse, essere ancor vivo, ma in prigione ed in cattività per lo re Carlo guardato, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 111: Con grande ingegno coloro che gli guardavano corruppono.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 69: Fammi guardare fino a tanto che l'avvenimento e fine ti mostrerà, se io ho avvelenato tuo padre o no.
Definiz: § XXV. Figuratam., e poeticam., detto di luogo e riferito a persona, vale Tener chiuso dentro a sè, Tenerlo come custodito. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Ci raccostammo dietro ad un coperchio D'un grande avello, ov'io vidi una scritta Che diceva: Anastasio papa guardo, Lo qual trasse Fotin della via dritta.
Definiz: § XXVI. Guardare si usò anche per Riserbare, Serbare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 79: Cavalcando per la città il detto messer Bondelmonte, ch'era leggiadro e bello cavaliere, una donna di casa Donati il chiamò, biasimandolo della donna ch'egli avea promessa, come non era bella nè sofficiente a lui, dicendo: io avea guardata questa mia figliuola; la quale gli mostrò, ed era bellissima.
Esempio: Dant. Parad. 26: Ed io udi': Per intelletto umano, E per autoritade a lui concorde, De' tuoi amori a Dio guarda il sovrano.
Definiz: § XXVII. Guardare, vale altresì Raffrenare, Contenere. –
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 70: Guardiamo adunque la lingua nostra dalla detrazione, acciò che non siamo diradicati dalla compagnia de' santi.
Esempio: E Cavalc. Ammon. Paol. 71: Io t'ammonisco di guardare la lingua, che tu non dichi male d'altrui.
Definiz: § XXVIII. Guardare, riferito a legge, comandamenti, ufficio, grado, e simile, vale Fare quanto viene da essi prescritto, Osservarli, Avere ad essi riguardo o rispetto. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Nè sommo uficio, nè ordini sacri Guardò (Bonifazio VIII) in sè.
Esempio: S. Gir. Grad. 7: Carità è veramente in colui, che li comandamenti di Dio fa e guarda.
Esempio: E appr.: Carità è che l'uomo guardi li comandamenti di Dio.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 5: Sono dodici [li articoli della fede] secondo il numero dei dodici apostoli, che li stabiliro a guardare a tutti quelli che vogliono essere salvi.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 26: Guarda tu le mie leggi; e i sacri tempi Fa' ch'io del sangue mio non bagni e lavi.
Definiz: § XXIX. E riferito a feste sacre, vale Osservarle, astenendosi dal lavoro, e compiendo quelle pratiche che dalla religione sono prescritte. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 274: Guarda le feste, che al suo onore e dei suoi santi sono ordinate di guardare.
Esempio: Tratt. Dott. Crist. 14: Per questo comandamento s'intende che tu guardi le feste comandate dalla Chiesa.
Esempio: Flav. Gios. volg. 83: Egli era sabato; el quale essi (i Giudei) solevono guardare con gran devozione.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 10: Tu hai molte fiate malvagiamente guardate le feste.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 28: Il lavorator del podere.... dee osservare le ferie, cioè guardar le feste.
Esempio: Brev. Oraf. Sen. 2: Capitolo I. Di guardare la festa di santo Luca, e di portare lo cero.
Esempio: Vill. F. 172: Ogn'anno vi fanno solennemente celebrare la sua festa (di san Barnaba), con bella offerta della Parte, e poi nel giorno fanno correre un ricco palio di drappo a figure foderato di drappo vergato, e vollono e tennono che l'Arti guardassino il giorno.
Esempio: S. Antonin. Confess. 66 t.: Chi ha signoria, o città, o castello, è tenuto di fare guardare le feste comandate.
Esempio: Savonar. Pred. 1: Non può essere questo uomo mandato da Dio, che non guarda el sabbato.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 76: Osservano diligentemente il digiuno solenne dell'avvento del Signore e della quaresima,... e guardano religiosamente l'altre feste del Signore, de' Santi, ec.
Definiz: § XXX. Riferito a fede, o reverenza, vale Attenere, Mantenere, o Serbare, Osservare; onde Guardar fede ad uno, vale Essergli, Mantenerglisi, fedele; e Guardar reverenza d'alcuno o di alcuna cosa, vale Essere ad esso riverente. –
Esempio: Vill. G. 2, 205: Guido Conte di Monforte, il qual era per lo re Carlo vicario in Toscana, non guardando reverenza di Dio, nè del re Carlo suo signore, uccise di sua mano con uno stocco il detto Arrigo.
Esempio: E Vill. G. 5, 71: In questo modo fu coronato a imperadore e re de' Romani,... non guardando niuna reverenza di santa chiesa.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 14: Giustin con lor non s'accorda d'un ago, Ma dice: Dido fu, la qual nel fuoco Entrò per guardar fede al primo vago.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 32: Mia fè guardar dovea, non altrimente Ch'una fortezza d'ognintorno chiusa.
Definiz: § XXXI. E poeticam. per Avere, Possedere. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Quantunque la Chiesa guarda, tutto È della gente che per Dio dimanda, Non di parente, nè d'altro più brutto.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 614: Quantunche la Chiesa guarda; cioè, ciò che la Chiesa àe e possiede, oltra la vita del cherico che serve a la chiesa, tutto ec.
Definiz: § XXXII. E per Reggere, Governare. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Vedrassi l'avarizia e la viltate Di quel che guarda l'isola del fuoco, Dove Anchise finì la lunga etate.
Definiz: § XXXIII. Neutr. pass. guardarsiMirare la propria persona o l'immagine di essa, per lo più in uno specchio. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 265: Io vi dirò il vero, se e' mi pareva essere bella, che molte volte mi è stato detto di sì; e guardandomi io alcuna volta nello specchio (per confessarne il vero), me lo son creduto, anzi mi è paruto essere del certo.
Definiz: § XXXIV. Guardarsi, vale figuratam. Stare in guardia, in sull'avviso, Riguardarsi; usato in costrutto con un sostantivo, retto dalla prep. Da, o indicato dalla particella pronominale Ne. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 92: La re si trae avanti e grida incontra a Tristano, dicendo: Cavaliere, guardati da me.
Esempio: Petr. Rim. 1, 5: Era 'l giorno, ch'al Sol si scoloraro Per la pietà del suo Fattore i rai: Quand'i' fui preso, e non me ne guardai, Che i be' vostr'occhi, Donna, mi legaro.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 152: Subitamente, non guardandosene egli, il fe' pigliare.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 155: Già sai tu bene che di me tu ti puoi interamente fidare, conciossiecosachè io lungamente in diverse cose ti sia stato maestro fedelissimo, e amatoti come caro figliuolo mi fossi stato: dunque non ti guardar da me.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 17: Troverai molti che t'inviteranno che tu oda loro come profeti: da quegli ti guarda.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 192: È bene nondimeno temere ogni cosa, e sopratutto guardarsi da furti, e' quali solo più che null'altra cosa ci possono offendere.
Esempio: Ar. Comm. 2 , 231: Il non guardartene Sempre, ti potria fare errar di facile In luogo, ove notati potremmo essere.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 15, 3: Tu saprai ben guardartene, tanto andrai cauto, tanto andrai circospetto.
Esempio: Manz. Poes. 37: Odio l'aurora che m'annunzia il giorno Della battaglia, incresce l'asta e pesa Alla mia man, se nel pugnar, guardarmi Deggio dall'uom che mi combatte al fianco.
Definiz: § XXXV. E assolutam. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 15: E quello Pigmaleon, impio e ceco dell'amore dell'auro, occultamente con ferro occide Sicheo, che non si guardava, anzi all'altare.
Esempio: Vell. Cron. 38: Niccolò di Taddeo.... fu chiamato l'Aguto, perocch'avendo guerra i Frescobaldi co' Bostichi,... e guardandosi, portava nella bracciaiuola un grande aguto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 35: Fece saputo segretamente ad Astioco ammiraglio de' nimici spartani, ammonendolo che ben si guardasse e facesse ritener prigione Alcibiade, perchè era uomo doppio.
Definiz: § XXXVI. E con la ellissi della particella pronominale. –
Esempio: Dant. Conv. 347: Vergogna non è laudabile, nè sta bene ne' vecchi, nè negli uomini studiosi; perocchè a loro si conviene di guardare da quelle cose che a vergogna gli inducono.
Esempio: S. Gir. Grad. 2: Dobbiamo guardare di ciò che Iddio ci vieta.
Esempio: Cavalc. Tratt. Ling. 173: Onde però san Girolamo ammonendoci a guardare dalle Donne, dice: Raccordati, o uomo, che lo primo uomo per donna fu del Paradiso cacciato.
Definiz: § XXXVII. E per Astenersi, Contenersi, Ritenersi, da cosa cattiva o dannosa o pericolosa, usato in costrutto con un sostantivo retto dalla prep. Da o Di, o indicata dalla particella pronominale Ne. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 122: Ma tuttavia ti guarda D'una cosa che 'mbarda La gente più che 'l grado.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 3: Dunque se ti guardi di ciò che ti vieta la ragione, e seguiti ciò che ella comanda, andrai diritto.
Esempio: Dant. Inf. 2: Ma dimmi la cagion, che non ti guardi Dello scender quaggiuso in questo centro Dall'ampio loco, ove tornar tu ardi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 68: Erano alcuni li quali avvisavano che il vivere moderatamente, ed il guardarsi da ogni superfluità, avesse molto a così fatto accidente resistere.
Esempio: S. Antonin. Lett. 61: Quando ti senti disporre a emendare i costumi tuoi, e da ogni difetto guardarti;... hai da credere che [lo Spirito Santo] sia in te.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 262: Concedano grazia che noi ci guardiamo da' peccati, e che alla fine nostra ci vogliano dare vero pentimento de' nostri peccati.
Definiz: § XXXVIII. Figuratam. –
Esempio: Stor. Tob. 14: Guardati che alcuna volta tu non consenta a peccato, sì che tu non passi i comandamenti di Dio.
Esempio: Bert. Eseq. 30: Questa [Prudenza], che è parto della ragione, e che non mai da bontà si scompagna, è propria dell'uomo; ed ha per suo oggetto e suo fine il ben operare, guardandosi da cosa che sia men che buona, sopratutto.
Definiz: § XXXIX. E in costrutto coll'Infinito d'un verbo, retto dalla prep. Da, o Di, oppure con soggiuntivo retto dal Che. –
Esempio: Dant. Conv. 374: Guardisi [il padre] che non gli dea di sè esemplo nell'opera, che sia contrario alle parole della correzione.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 34: Non solamente, dico, questi cotali, ma eziandio quelli che tengono grado di più alta vita, e che non sono intricati nelli impacci matrimoniali,... si guardano ed astengono di riprenderli (gli uomini rei).
Esempio: Bocc. Lett. 28: Perciocchè la fama è servatrice delle antiche virtù e predicatrice de' vizj,... si guardano i savj di non contaminarla, o di fama trasmutarla in infamia.
Esempio: S. Antonin. Lett. 147: Se ti venisse alle mani uno libretto, intitolato dell'Anima semplice, il quale sogliono avere persone reputate spirituali, ten guarda di leggerlo, perocch'è pericoloso.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 526: Non ho sentito poi altro: e questi qua di casa si guardano di dirmene.
Esempio: Ar. Comm. 2, 77: Guardatevi tutti di dire che siamo Sanesi.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 142: Se noi ci guardassimo di non almeno avvertire gl'ingrati, noi gli faremmo più pigri a rendere i benefizj.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 28: Sono certa, se tu vorrai, che diventerai tale, che a tutti noi darai contento e utile a te, con guardarti di non dire mai una (una cosa) per un'altra, nè per scusarti nè per altro.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 15: Ti guarderai diligentemente di non cader più in simigliante peccato.
Esempio: Martin. T. V. 10, 155: Guardatevi dall'esser simili al cavallo e al mulo, i quali son privi del bene dell'intelletto.
Definiz: § XL. Guardarsi, vale anche Aver cura della propria salute, Riguardarsi. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 364: Prese la dieta che gl'imposi, come si dovesse reggere e guardare, e guarie incontanente delle sue malattie.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 306: Ma il predetto infermo, non guardandosi cautamente, da ivi a pochi dì morì.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 23: Priegoti che tu ti sappi guardare, a ciò che tu istia sano.
Definiz: § XLI. Vale altresì Mantenersi, Conservarsi; e con un adiettivo, Mantenersi tale, quale da esso adiettivo si determina. –
Esempio: Colonn. E. Gov. Princ. volg. R. 104 t.: I tiranni hanno dieci condizioni e dieci cautele, per le quali ellino si sforzano di guardarsi ne la loro signoria.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 300: Fa bene ognuna Di tale stato se fedel si guarda.
Definiz: § XLII. Guardarsi, si disse per Non uscire in pubblico, Starsi ritirato, per cagione di debiti o d'altro; Stare in guardia, per non esser preso. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 365: Egli è diserto, e guardasi per debito;... una di queste mattine non ardiva d'uscire di casa.
Esempio: E Sacch. Nov. appr.: Com'hai tu fatto, che tu non pare che ti guardi più?
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 218: Il Minestra de' Cerchi avendo debito e guardandosi, stando a Candegghi, è preso da' messi.
Definiz: § XLIII. Neutr. Volger l'occhio, Drizzare la vista, sia semplicemente, sia per osservare checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. E appr.: Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, Guardai e vidi l'ombra di colui Che fece per viltate il gran rifiuto.
Esempio: E Dant. Inf. 24: Lo villanello, a cui la roba manca, Si leva e guarda, e vede la campagna Biancheggiar tutta, ond'ei si batte l'anca.
Esempio: E Dant. Purg. 26: Ma, se le tue parole or ver giuraro, Dimmi che è cagion perchè dimostri Nel dire e nel guardar d'avermi caro?
Esempio: Tass. Gerus. 11, 52: Così guardava, e già sentiasi il core Tutto avvampar di generoso ardore.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 10: Deh, nè voce che dolce o pianga o canti, Nè beltà, che soave o rida o guardi. Con tenere lusinghe il cor ti pieghi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 607: S'erano accostati a non so qual parte esterna del duomo, e stavan lì guardando attentamente.
Definiz: § XLIV. E per Volger l'occhio, Drizzare la vista, verso checchessia, o in una data direzione; e in tal significato si unisce con un avverbio di luogo, o con un termine retto dalle particelle A, Di, In, o dalla preposizione Verso. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 342: Stando la terza volta A guardar tu a la croce, Cristo ti disse: Ascolta, ec.
Esempio: Dant. Inf. 1: Guarda' in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta, Che ec.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Ond'io guardai Nel viso a' miei figliuoi senza far motto.
Esempio: E Dant. Purg. 8: E il Duca mio: Figliuol, che lassù guarde?
Esempio: E Dant. Purg. 10: Ma guarda fiso là, e disviticchia Col viso quel che' vien sotto a quei sassi: Già scorger puoi come ciascun si picchia.
Esempio: E Dant. Purg. 18: Posto avea fine al suo ragionamento L'alto Dottore, ed attento guardava Nella mia vista s'io parea contento.
Esempio: E Dant. Purg. 25: E vidi spirti per la fiamma andando; Perch'io guardava ai loro ed a' miei passi, Compartendo la vista a quando a quando.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Beatrice in suso, ed io in lei guardava.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 119: E 'l detto Lapaccio si partì, andando tosto quanto potea, guardandosi spesso in drieto per paura che la Ca Salvadega nol seguisse.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 31: Timido e dimesso Guardando a terra la vergogna il tiene.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 68: Ma Tisaferno or l'uno or l'altro in viso Guardando, or vien che brami or che s'adiri.
Esempio: Mont. Poes. 1, 59: Guardai nel viso a Telamon, nè feci Motto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 56: Mentre il dottore mandava fuori tutte queste parole, Renzo lo stava guardando con un'attenzione estatica, come un materialone sta sulla piazza guardando al giuocator di bussolotti.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 133: Renzo insospettito e incerto guardava ai suoi due convitati.
Definiz: § XLV. E figuratam. –
Esempio: Cic. Opusc. 113: Tu dei pensare che gli occhi di tutti guardano a te, e te chiaman savio.
Esempio: Capp. Longob. 154: San Gregorio aveva inalzato la santità di pontefice sopra ogni umana grandezza; e sebbene professasse verso i Greci imperatori una sorta di legale dipendenza, Roma e l'Italia a lui guardavano, ed era egli ivi più che principe.
Definiz: § XLVI. E pur figuratam., per Volgere la mente, il pensiero, la considerazione, Considerare, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 11: E come noi lo mal che avem sofferto Perdoniamo a ciascuno, e tu perdona, Benigno, e non guardare al nostro merto.
Esempio: E Dant. Parad. 7: E così nulla fu di tanta ingiura, Guardando alla persona che sofferse, In che era contratta tal natura.
Esempio: E Dant. Conv. 225: E dico che qual donna sente per mano la sua beltà biasimare, guardi in questo perfettissimo esemplo; dove s'intende, che non pure a migliorare lo bene è fatta, ma eziandio a fare della mala cosa buona cosa.
Esempio: Salvereg. volg. 54: Onde, Madonna, quando io guardo a te, non veggio in te altro che misericordia.
Esempio: Cas. Pros. 3, 82: Io la graverò sempre con la debita modestia nelle cose mie proprie e private, alle quali non guardo, come a principal mio fine.
Esempio: Speron. Op. 1, 168: A me pare, quando vi guardo, che tale sia la volgar toscana per rispetto alla lingua latina, quale la feccia al vino.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 290: Da questo facilmente avviene, che guardando ai diletti avuti nella lettura, e confondendo gli effetti della virtù e della disposizione propria con quelli che si appartengono veramente al libro; restino [gli animi] presi di grande amore ed ammirazione verso quello, ec.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 315: E mentre egli (il fanciullo) cerca educarsi guardando all'uomo e studiandolo, gli mostrano invece ne' pensieri e negli studj dell'uomo riflessa l'immagine delle cose fanciullesche.
Definiz: § XLVII. E per Aver relazione, Attenere, Riferirsi. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 13: Guarda a questo quello che fu detto per Salamone.
Definiz: § XLVIII. E per Tendere, Mirare con la intenzione. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 257 var.: A Roma si seppe.... che le città vicine, sì come Priverno, Fondi e Formia, senza dubbio guardavano a ribellione.
Definiz: § XLIX. Guardare, in costrutto con un verbo preceduto dalla particella Non, vale Avvertire, Provvedere, Procurare, Prender guardia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 506: Guardi il signore dello sparviere, che in alcun tempo non l'offenda.
Esempio: Dant. Inf. 14: Or mi vien dietro, e guarda che non metti Ancor li piedi nell'arena arsiccia.
Esempio: E Dant. Purg. 9: Guardate che il venir su non vi nòi. E 16: Guarda che da me non sie mozzo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 101: Donna, guarda che, per quanto tu hai caro il mio amore, tu non facci motto.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 107: Aveva frate Cipolla comandato che ben guardasse, che alcuna persona non toccasse le cose sue.
Esempio: Grazz. Pros. 167: Guardate a non la disertare; ella è pur giovanina e tenerina.
Definiz: § L. E per Fare guardia o Porre guardia; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 48: Passato averiano legiermente el fosso tutta la gente de Pompeio; ma Scieva, uno cavalieri de Cesar ch'alora guardava, s'abandonò a la morte, e feríose fra quelli de Pompeio ec.
Esempio: Liv. Dec. 1, 393: Pensò di fare una cava, e di cavare la fortezza della città dal lato, donde la città per natura era più forte e più fornita, e però quelli della città meno vi guardavano, e niuna difesa vi si facea.
Esempio: Vill. G. 471: Sentendo ciò il popolo, a suono di campane s'armò, e trassero alla guardia della città e del palazo del popolo; e tutta la notte guardaro francamente, temendo di tradimento dentro ordinato per li detti nobili.
Esempio: E Vill. G. 512: Castruccio,... posto l'assedio ad Altopascio, sì fece disfare le torri e 'l ponte a Cappiano, e poi il castello di Montefalcone, per non avere in quella parte a guardare.
Esempio: Stor. Pistol. 73: Come gli Lucchesi sentirono la detta cavalcata, subito tutti a cavallo ed a piè uscirono fuori, ed andarono a guardare a Pontetetto, perchè la detta gente non potesse andare loro addosso a Lucca.
Esempio: E Stor. Pistol. 100: Fece comandare a tutti li gonfalonieri delle compagnie del popolo, che la notte guardassono tutte con le compagnie de' loro gonfaloni, e così fecero.
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 23: E per le feste.... tutte e quattro le guardie debbiano stare a guardare.
Definiz: § LI. E per Vigilare. –
Esempio: Dant. Purg. 27: E quale il mandrian che fuori alberga, Lungo il peculio suo queto pernotta, Guardando perchè fiera non lo sperga; Tali ec.
Definiz: § LII. Guardare, vale altresì Provvedere, Aver cura, Aver riguardo, costruito con uno termine retto dalla particella A. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 61: Io vi priego che voi guardiate alla vostra salute.
Esempio: Dav. Oraz. 479: E l'etade e la famiglia e le necessarie cure molto mi ammoniscon di guardarci (alla sanitade).
Definiz: § LIII. Guardare, vale altresì Tener conto, Porre mente, Considerare, Badare. –
Esempio: Stor. Nerbon. volg. M. 17 t.: In prima diremo di Bernardo, perchè egli andò a lui più appresso, che nessuno degli altri, e in pochi giorni giunse nel paese di Busbante, e non guardò al suo pericolo, ma lasciò trascorrere la sua gente per lo paese, pigliando molto bestiame e prigioni.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 147: Mostrato n'ha Panfilo, nel suo novellare, la benignità di Dio non guardare a' nostri errori.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 5: Diliberai acconciar bene la fanciulla, e non guardare a tante cose.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 541: Facesti molto bene a non guardare a l'opere del padre fatte inverso di voi.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 531: Non si doverebbe guardar a sorte alcuna di spesa per far tai porti, quali convengono.... alla quantità e qualità de' vascelli che in quelli entrano di continuo.
Definiz: § LIV. E per Considerare, Riflettere, Pensare, Avvertire, e simili; nel qual significato usasi più spesso in costrutto con altro verbo, mediante le particelle Che, Come, Quanto, Se. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 149: Ogni pastino si fa d'altezza di due piedi: la terra si cavi, nel quale si guardi che la cruda terra, per occulta frode, il cavator non vi chiugga.
Esempio: Dant. Inf. 5: O tu, che vieni al doloroso ospizio,... Guarda com'entri, e di cui tu ti fide.
Esempio: E Dant. Purg. 18: E però guarda Che l'abbi a mente.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 134: Le maliziose parole poterno più in lui, che le vere: perchè li parve maggiore segno d'amistà il dire: guarda come tu vai, che le proferte.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 231: Così la donna, non guardando cui motteggiasse, credendo vincere, fu vinta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 40: Poi volto a Ferraù, disse: Uom bestïale, S'io non guardassi che senza elmo sei, Di quel c'hai detto, s'hai ben detto o male, Senz'altra indugia accorger ti farei.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 39: Io guardavo più tosto, ch'io avevo Disegnato menarti meco fuori, Acciò ec.
Esempio: Segner. Incred. 109: Se Dio non fosse possibile, guardate che ne avverrebbe di detestando!
Esempio: E Segner. Incred. 114: Guardate pertanto ciò che succederebbe tra quei più Dei, se di fatto si ritrovassero. Ciascun sarebbe più contentibile all'altro di una formica.
Definiz: § LV. Guardare, detto di luogo o cosa, vale Esser volto in una data direzione; e detto di finestra, vale Riuscire, Dare. –
Esempio: Bibb. N. 7, 565: Le finestre sue e l'antiporta e le sculture erano secondo la misura della porta che guarda all'oriente.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 129: Lo monte Pachino è volto verso gli venti austri;... Lilibeo guarda verso gli umidi zefiri: Peloro guarda verso Arton.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 2 t.: Il quale muro che guarda verso Firenze a lato a la torre sia grosso infino a raguagliare della terra IIJ braccia.
Esempio: E Uff. Cast. Fort. Fir. 3: La casa del legname che guarda verso il Podere, s'arechi da l'altra parte del castello che guarda verso Crespina.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 182: Era il palagio sopra il mare, ed alto molto, e quella finestra alla quale allora era il Prenze, guardava sopra certe case dall'impeto del mare fatte cadere.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 17: Si affacciò a una finestra del suo real palazzo, la quale guardava verso quelle praterie, dove il bue dimorava.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 21: E nella facciata che riesce nella Via de' Ferravecchi e 'n un piccolo sporto che guarda verso Mercato vecchio, sono due armi antichissime di pietra, d'onesta grandezza, di casa Sassetti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 269: Artemisio è una spiaggia dell'isola Eubea, che guarda a settentrione a dirimpetto della contrada già suggetta a Filoctete.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 219: Restando poi il ferro o acciaro senza la calamita, overo con poca calamita, o non guarda ove con la calamita guardava, o se vi guarda è lentamente, e con fatica si viene a fermare in quel punto.
Definiz: § LVI. E per Cercare col guardo, o solamente Cercare, Far ricerca. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 257: Io dissi: Voi non siete esso; e guardai di quello che ebbe i capponi, mai non lo potei rivedere.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 5: Ricordovi a guardar nella libreria di san Lorenzo, se vi fossero quei libri che vi diedi in nota.
Esempio: E Car. Lett. fam. 213: Vorrei che guardaste nella libreria di san Marco d'un libro, dove intendo che sono dipinti tutti gli animali di naturale, e mi avvisaste che cosa sia.
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 42: Tornan là dov'Aion di rabbia freme, E della moglie e di quell'altre guarda.
Definiz: § LVII. E per Aver riguardo, Darsi pensiero. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 12: Orlando.... Molto pregato avea lo 'mperadore, Che non guardassi d'aver costui preso.
Definiz: § LVIII. E per Procurare, Dare opera; ed altresì Studiarsi, Cercare. –
Esempio: Plut. Vit.: E Pompeo guardò di fare Cato capitano delle galee.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 162: S'avvisò troppo bene che il Saladino guardava di pigliarlo nelle parole, per dovergli muovere alcuna quistione.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 107: Egli nol farà giammai, perocchè egli guarda di farti tanto da me stare lontano che io possa uscire della tua mente.
Definiz: § LIX. E per Stare aspettando. –
Esempio: Vill. Cron. 28: Lasciò 500 fiorini a chi facesse la sua vendetta, e dispuosonsi; ma.... pe' consorti nostri non se ne fece mai vendetta. Hanno guardato che la facessimo noi.
Definiz: § LX. Andare a guardare i polli al prete. –
V. Prete.
Definiz: § LXI. Guardare alcuno d'alto in basso, vale Guardarlo superbamente e con disprezzo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: Vo innanzi all'impresario; d'alto in basso Mi guarda.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 24: Che cosa esser nel mondo s'è creduto, D'alto in basso a guardar, quel nuvolone, Che va in carrozza gonfio, pettoruto, E tien per fango un semplice pedone?
Definiz: § LXII. Guardar coll'occhio di bove. –
V. Bove, §.
Definiz: § LXIII. Guardare il morto. –
V. Morto.
Definiz: § LXIV. Guardare a' fatti suoi, vale Occuparsi delle cose proprie, senza badare alle altrui; ed anche Non dar noia ad alcuno.
Definiz: § LXV. Guardare il fatto suo, vale Star cautelato, Aprir bene gli occhi, per non essere ingannato. –
Esempio: Baldov. Comp. dram. 20: Io che in questo ho del restio, Non mi calo a ogni zimbello; Guardo bene il fatto mio, Nè fa perdermi il cervello Ogni goffo e sconcio fusto.
Definiz: § LXVI. Guardare l'orme d'alcuno, vale Seguirlo, Tenergli dietro; ma è maniera non comune. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 106: Egli la seguita, e guarda Torme.
Definiz: § LXVII. Guardar male o a traverso, dicesi di chi ha il difetto dello strabismo. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 39: Dietro al Duca, che ognun guarda a traverso, Vanno cantando l'aria di Scappino.
Esempio: Not. Malm. 1, 67: D'uno che ha gli occhi scompagnati, come aveva Bieco, diciamo Guarda a traverso.
Definiz: § LXVIII. Guardare male, Guardar bieco, torto, a stracciasacco, a sghimbescio, a traverso, o, com'anche trovasi, in lato; Guardare con l'occhio del porco, e simili, sono maniere denotanti non tanto il modo del guardare, quanto l'odio o l'ira, da cui alcuno è commosso contro un altro. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 234: Guardati.... Da quel che guarda in lato, E dal troppo accigliato.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 92: Gli pacificò, e non sì che il calonaco non guardasse a stracciasacco Ferrantino un buon pezzo.
Esempio: E Rim. G. 27: Ma sconcio E 'l lor guardare a squarciasacco.
Esempio: Cellin. Vit. 114: Giunto al Papa, guardatomi così coll'occhio del porco, con i soli sguardi mi fece una paventosa bravata.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 185: Arrivati dinanzi al Papa, inginocchiatosi Michelagnolo, lo guardò Sua Santità a traverso e come sdegnato, e gli disse, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 4, 409: Non guardano alcuni più a traverso in tutta la loro vita che quelli che gli disposero a tanta viltà.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Egli è manco Colpa della crudel, se gli è nemica, E lo guarda a traverso.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 1, 4: O tu mi guardi torto, O tu non vuoi vedermi, e sempre t'odo Proverbiarmi.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 28: Vuol trucidar ognuno, ognun vuol morto: E guai a quello che lo guarda torto!
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 538: O tu mi guardi torto.... mi guardi.... a stracciasacco.
Esempio: Fag. Rim. 1, 280: Lo guardate a sghimbescio, e fate il muso.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 27: I Toscani dicono ancora Guardare a stracciasacco.
Definiz: § LXIX. Guardare diritto, ed anche col viso diritto, alcuno, vale Essergli benevolo, amico, Vederlo di buon occhio. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 7: Non so come guardar lo può diritto.
Esempio: Giannott. Op. 2, 881: E' non è possibile ch'egli abbia inteso il tutto; perchè egli non potrebbe guardare col viso diritto quel bricconaccio del mio marito.
Definiz: § LXX. Guardare gli uomini in viso, vale Imparare conoscerli bene, arguendone l'animo dall'espressione del volto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 105: Guarda gli uomini In viso, e basta.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 211: Che ma o non ma, cerbiattolino? Guarda gli uomini in viso!
Definiz: § LXXI. Guardarla in una cosa, vale Avervi considerazione per risparmiarla, per non spenderla, e simile. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 230: Lo confortava a non rompere le pratiche dell'accordo, nè guardare in qualche somma più di danari.
Esempio: Grazz. Comm. 283: Va' via ratto e non guardare in danari, ma ordina splendidamente.
Esempio: Cecch. Diss. 5, 7: Oh noi stiamo freschi, se la s'ha a guardare in cento mattoni e un sacco di calcina!
Esempio: E Comm. ined. 1, 40: L'onor non sarà perso, se non la guardate seco in danari.
Definiz: § LXXII. Guardarla nel sottile. –
V. Sottile.
Definiz: § LXXIII. Guardarsi a diritto da alcuno, vale Cautelarsi contro di esso, Starne in guardia. –
Esempio: Esop. Fav. 20: Molti filosafi e altri savj lasciarono scritture dopo la morte loro, perchè le genti si guardassero a diritto dagl'ingannatori che sono pieni d'iniquità.
Definiz: § LXXIV. Guardarsi addietro, detto di legge, vale Aver forza sul passato. –
Esempio: Vill. G. 841: Nel detto anno, addì 31 d'ottobre, si fece per lo popolo minuto, reggente il Comune, una nuova riformagione e legge contro a' grandi, che si guardò addietro, e misesi in ordine di giustizia.
Definiz: § LXXV. Guardarsi a' fianchi. –
V. Fianco, § XXIV.
Definiz: § LXXVI. Guardarsi di checchessia da alcuno, vale Non manifestarglielo per temenza, rossore, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 243: Figliuol mio, io non avrei mai creduto che da me d'alcuno tuo disidero ti fossi guardato.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 312: E di questo amore l'un si guardava dall'altro.
Definiz: § LXXVII. Guardarsi una cosa, trovasi detto per Vietarla a sè stesso, Astenersene. –
Esempio: Senec. Pist. volg. 18: Si guardi i diletti (il testo lat. ha: abstineat Venere).
Definiz: § LXXVIII. Non guardare a spesa, ed anche Non guardare spesa, vale Non usar parsimonia nello spendere, Spendere largamente. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 31: Nè guardava spesa nè temperamento, purch'egli se gli potesse fare obbligati, soggetti e fedeli.
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 5: Non ha questa volta guardato a spesa, pur che le cose sieno fiorite e sopra mano.
Definiz: § LXXIX. Non guardare in faccia, in fronte, a nessuno, o nessuno. –
V. Faccia, § LXXVII, e Fronte, § LXXXIV.
Definiz: § LXXX. Non guardare uno a mezzo. –
V. Mezzo.
Definiz: § LXXXI. Non guardar più la bianca che la nera. –
V. Bianco, § XV.
Definiz: § LXXXII. Non guardarla in un filar d'embrici. –
V. Filare, § IX.
Definiz: § LXXXIII. Dio mi guardi, o Il cielo, mi guardi, in costrutto con un nome o un Infinito retto dalla particella Da o Di, o con Congiuntivo mediante la particella Che, sono maniere deprecative, con le quali o si accenna a pericolo che può derivarci donde che sia, o si vuol significare ripugnanza in noi a fare una cosa, ovvero si raccomanda altrui di non farla, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 119: Avvegnachè io sia in molti peccati vizioso, per certo sappiate ch'almeno eretico non sono, che Iddio me ne guardi, che questo peccato io non abbia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 205: Se io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che Iddio mi guardi.
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 171: Signor compagno, di corrucciare tale omo, com' voi siete, mi guardi Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 29: Dio vi guardi, Signor, che 'l viso orrendo De l'orco agli occhi mai vi sia dimostro.
Esempio: Segner. Pred. 68: Guardimi però Dio ch'io peccator miserabile voglia, ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 199: In oggi a Napoli trattar di cavare una gocciola di sangue in una terzana, guardi Dio.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 33: E gli diè lancia e spada, Che Dio ne guardi dove avvien che cada.
Esempio: Fag. Pros. 80: Dio ne guardi da questi don Meoni. Saccent. Rim. 1, 165: Iddio ti guardi da sì rea fortuna.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 204: Io lettere portar? mi guardi Dio! Mi comandi tutt'altro, lo farò.
Definiz: § LXXXIV. E nello stesso senso, solamente Dio guardi, pure con un Infinito retto dalla particella A. –
Esempio: Giust. Vers. 227: E che di fuore Non vada l'acqua; Dio guardi a versalla!
Definiz: § LXXXV. E usato assolutam., serve a negare con forza, e vale Mai più o simile. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 52: Fu ad Ottaviano e alla real famiglia Ovidio accetto; ma non già perchè Avea moglie leggiadra, e vaga figlia: Dio guardi! a ciò non mai badano i re.
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 113: Or non vorrei che alcuno Credesse che a dir mal dei rossi io venga: Dio guardi! non offendo mai nessuno.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 101: Non dico già che in ceppi con le spose Abbiansi a trar barbarici signori. Eh Dio guardi! coteste le son cose Che furo al tempo che passaro i mori.
Definiz: § LXXXVI. E Dio ne guardi, usato interiettivamente, è lo stesso che Dio non voglia. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 236: Sbrigatevi presto, perchè se vienissi il mio marito, Dio ne guardi, egli è geloso del diavolo, crederebbe qualche pazza cosa.
Definiz: § LXXXVII. Dio vi guardi, o di male vi guardi, o vi guardi e v'aiuti, o Nostro Signore Dio vi guardi, o di male vi guardi, o vi guardi e v'aiuti, o Cristo vi guardi, o di male vi guardi, o vi guardi e v'aiuti, sono maniere augurative, che si usarono in passato nella chiusa delle lettere. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 66: Iddio vi guardi.
Esempio: E Mazz. Lett. 1, 95: Dio vi guardi e v'aiuti.
Esempio: E Mazz. Lett. 1, 353: Cristo vi guardi.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 13: Nè più per questa mi pare avere a dire. Cristo ti guardi sempre.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 304: Che Iddio di male vi guardi, e ci presti vita.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 105: Nostro Signore Dio di mal vi guardi.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 4: E intanto state sano, e mi vi raccomando. Iddio vi guardi.
Definiz: § LXXXVIII. Guarda, Guardate, Guardino, ec., usansi spesso per fare che altri volga l'occhio ad un dato oggetto. –
Esempio: Dant. Inf. 9: E quei, che ben conobbe le meschine Della regina dell'eterno pianto: Guarda, mi disse, le feroci Erine.
Definiz: § LXXXIX. Guarda, e con maggiore efficacia Guarda guarda, è maniera usata per avvertire alcuno a causare un pericolo imminente. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Mentr'io laggiù fisamente mirava, Lo Duca mio dicendo: Guarda, guarda, Mi trasse a sè del luogo dov'io stava.
Esempio: Bern. Orl. 15, 28: Ognun fugge gridando, guarda guarda.
Definiz: § XC. Guarda, Guardate, con un compimento diretto, usasi a richiamare l'altrui considerazione sulla cosa espressa da esso compimento; e vale Poni, Ponete, mente a. –
Esempio: Tor. Miser. 77: Guarda perversissima condizione ch'ànno in sè le ricchezze, che, quantunque n'abbi molte ragunate, non chetano l'animo dell'uomo giammai.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 33: Guardate qui disgrazia che l'è questa!
Definiz: § XCI. Guarda, o Guardate, e in costrutto con un nome retto dalla particella Che, usasi in modo ammirativo a denotare e rilevare la grandezza o singolarità di checchessia. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 314: Reca del vin.... Guarda che fiasche! Tengono un barile.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 47: Donne, perchè se qualche volta, a caso, Gli occhi, senza pensarci, in me volgete, Io vi sento esclamar: guarda che naso!
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 110: Guardate voi che capi originali!
Definiz: § XCII. Guarda, Guardate, se, è maniera risata per affermare o negare efficacemente ciò che dalla proposizione dipendente viene espresso. –
Esempio: Bottar. Dial. 137: Il Cigoli era pittore; guardate un poco, se seppe architettare un cortile ben regolato e civile e d'un gentilissimo disegno, come è quello che egli fece allo Strozzi.
Esempio: Giust. Vers. 155: Pensa alle ruberie più strepitose, Se d'arpia battezzata ovver giudea Ma' mai t'hanno ghermito ugne famose, Son tutte al paragone una miscea: Questo socero tuo, guarda se pela, Non le sogna nemmanco per idea.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 287: Guarda un po' se que' signori delle gride vengono mai da te a bere un bicchierino.
Definiz: § XCIII. E Guarda, Guardate, posto assolutam. in principio, o in mezzo o in fine del discorso, si adopera per crescer forza all'affermazione, o per denotare concessione. –
Esempio: Nell. Iac. Forest. 1,1: Sarei ancor io della stessa opinione della signora Vagabonda vostra sorella, guardate.
Definiz: § XCIV. Guardi, Guardi lei, sia con un compimento, sia senza, è modo col quale richiamiamo l'altrui attenzione o considerazione sopra cosa che è o che ci pare ingiusta, irragionevole, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 270: Guardi, non voglion asini! G. Cari! V. Gesusmaria! S'è vista mai, di grazia, Questa pedanteria?
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 34: Qualcun, guardi lei che cosa indegna! Se può gabbar l'Appalto se ne ingegna.
Definiz: § XCV. Guarda la gamba. –
V. Gamba, § LXXXIII.
Definiz: § XCVI. Guarti, si usò come sincope di Guardati, per maniera di avvertimento, e vale Prendi guardia, Bada, oppure Astienti, e simili. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 108: Loderai manifestamente cui averai provato, e guarti poi di non biasimarlo leggiermente.
Esempio: Zibald. Andr. 46: Guarti da agli e da agricini, e da cibi caldi e secchi, e non userai troppe spezierie.
Esempio: Stor. Tob. 15: Figliuolo mio, guarti da ogni fornicazione.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 115: Guarti di non fare ornamento vano.
Esempio: E 122: Guarti dalla comune vanagloria.
Esempio: Bern. Orl. 23, 10: Di lui non s'era Brandimarte accorto, Ma la donzella che 'l vide venire, Gridò: guarti, signor, che tu sei morto.
Definiz: § XCVII. Senza guardarla, è modo ellittico che equivale a Senza guardare a spesa. –
Esempio: Soder. Coltiv. 97: E non avendo nella tua possessione tant'uve da poter fare una tappata simile per farne una dozzina almeno di barili, procacciale da' vicini senza guardarla, pagandogli bene o rendendone loro altrettanta che si contentino.
Definiz: § XCVIII. In proverbio, Chi più guarda meno vede; e significa che spesso la più grande vigilanza non basta a salvarci da un danno.