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1) Dizion. 5° Ed. .
ORA.
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pag.583


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ORA
ORA.
Definiz: Avverb. di tempo presente, e vale In questo punto, o momento; Adesso. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Ora sen va per uno stretto calle Tra il muro della terra e li martiri Lo mio Maestro, ed io dopo le spalle.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 289: Ora è tempo di provare la fede tua.
Esempio: Petr. Rim. F. 1: Ma ben veggio or sì come al popol tutto Favola fui gran tempo.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 220: Disse il maestro: io so bene anche dell'altre; ma lasciamo ora star questo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 269: Il Golfo si rimette a giacere, e Agnolo, stando un poco sanza soffiare, dice il Golfo: Ora non mi par che ci sia il freddo che era dianzi.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 126: Io non le vengo ora innanzi se non per estrema necessità, acciò che non pensi che questo sia una specie d'affronto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 186: Dove diavol gli ho io ora a trovare?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 436: Iersera nel rassettare il banco si trovò (la lettera) fra altre scritture: che avevi ragione dirmi non l'avevi avuta. Ve la mando ora; abbiate pazienza.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 77: Se mercè da Goffredo or non impetra, Ben fu rabbiosa tigre a lui nutrice..., Crudel, che tal beltà turba e consuma.
Esempio: Giust. Vers. 19: Oh povero stivale! ora confesso Che m'ha gabbato questa matta idea.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 326: Or la partita Confrontiam dell'entrata con l'uscita.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 25: Tempo fa ruppi un bicchiere; Un cristallo ho fracassato; Ora poi, per più disdetta, Mi si spacca una boccetta.
Definiz: § I. In senso più largo vale In questo tempo, Attualmente, Oggi. –
Esempio: Dant. Parad. 14: Ditegli se la luce, onde s'infiora Vostra sustanzia rimarrà con voi Eternalmente sì com'ella è ora.
Esempio: Rim. Ant. P. 3, 419: E 'nsino a Napol sarà cotal gioco (la carestia), Che varrà tre quel ch'ora una medaglia.
Esempio: Petr. Rim. F. 28: Dunque ora è 'l tempo da ritrare il collo Dal giogo antico.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 1, 10: Lamentandosi gravemente, ch'essendo già nota al Pontefice e a tutta la corte di Roma, la prima deliberazione, e chi ne fusse stato autore, ora studiosamente si ritrattasse per diminuire la sua riputazione.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 255: Arder sole' nel freddo iaccio il foco, Or m'è l'ardente foco un freddo iaccio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 10: Laddove Teseo portava questa (la clava) per mostrare che l'era stata da lui vinta, e che ora in man sua era divenuta invincibile.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 31: A Campi, ora spiantato alla radice, Dominava in quei tempi Stordilano.
Esempio: E Lipp. Malm. 6, 70: Ora per pena ogni dolore e male, Che gl'infermi m'avrebbono portato..., Sopr'al suo corpo tutto quanto viene.
Esempio: Fosc. Poes. C. 134: Fra' celesti or gode Di cento troni, e con più nomi ed are Le dan rito i mortali.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Qual ti riveggo, o padre! Or vesti il manto, Porpora dello schiavo; or t'è prigione Reggia e città.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 534: Corpi cresciuti e indurati alla fatica, esausti ora dal disagio.
Definiz: § II. Ora, e spesso Pur ora, si riferisce anche a tempo prossimamente passato, e vale Poco fa, Testè. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Io ti richieggio.... Che tu mi meni là dov'or dicesti.
Esempio: E Dant. Purg. 13: E come agli orbi non approda il sole, Così all'ombre, dov'io parlav'ora, Luce del ciel di sè largir non vuole.
Esempio: Senec. Pist. 47: Ciascuno si parte di questa vita, siccome e' ci fosse pur ora entrato.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 45: Io riprendo li dubbiosi occhi della fortuna, la quale io sento esser fatta matrigna, la qual pure ora era madre.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 213: O santo Giovanni, che buono stallo era per te ora ivi!
Esempio: Bocc. Teseid. 2, 6: Subito agli occhi suoi si fu nascosta La immagine di quel che parlav'ora.
Esempio: Poliz. Rim. C. 44: L'altra che 'n dolce foco ardea pur ora Languida cade e il bel pratello infiora.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 203: Ell'è sempre stata tenuta pittura degna di molta lode, e si tiene al presente, per essersi mantenuta fresca e bella come s'ella fusse fatta pur ora.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 12: E di vero, come io toccai pur ora queste cose naturali si posson vedere e mettere in uso da tutti, e in ogni tempo.
Esempio: Segner. Mann. magg. 20, 3: Devi tu ancora, come vero cristiano, immitare questi uomini bellicosi pur ora detti, con addestrarti a saper tu ancora rifiutare almen tante brutte contradizioni.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 302: Vennero da ogni parte d'Italia, da ogni ordine di cittadini, le offerte, come l'elenco ora pubblicato dai promotori ci fa manifesto.
Definiz: § III. Serve anche a richiamare a un tempo passato indicato antecedentemente dal contesto. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 458: Quella lontananza che fin allora le era stata così amara, le parve ora una disposizione della Provvidenza.
Definiz: § IV. Si riferisce anche a tempo prossimo futuro e vale Fra breve, Tra poco, Or ora, e simili. –
Esempio: Rim. Ant. S. 116: Se quella donna, ched i' tegno a mente, Atasse il su' servente, I' sare' ribandito ora a Natale.
Esempio: Machiav. Comm. 115: Desti tu il bicchiere al dottore? S. Messer sì. C. Che disse? S. Che sarà ora a ordine di tutto.
Esempio: Gell. Err. 2, 4: Va' su, e ordina da desinare, che io vo in tanto insino in mercato per esse, e sarò qui ora.
Esempio: Tass. Gerus. S. 10, 65: Sorse, e disse: Or qui riedo.
Definiz: § V. È pure esclamazione per rispondere a chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna cosa, e vale Subito, Al più presto; o anche A momenti, Fra poco. Così, per esempio, diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Vieni a far la lezione. – Ora!
Definiz: § VI. E per Finalmente, Una buona volta, e simili. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 41: O membranze dogliose, o lungo affanno, Datemi or pace.
Definiz: § VII. Usasi anche come particella di passaggio logico, con la quale si ripiglia, si prosegue, ovvero si termina e si conchiude, un discorso; e corrisponde spesso a Dunque, Però, Pertanto, Eppure, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Or, se le mie parole non son fioche, Se la tua audienza è stata attenta..., In parte fia tua voglia contenta, Perchè ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 357: Or crescendo la fama della sua ubbidienza, alquanti frati forestieri, per disiderio di provare e di vedere la sua ubbidienza, vicitarono lo suo abate ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 202: Ora avvenne che, trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato..., udì ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 111: Come non sapete voi quello che questo vuol dire? ora io ve l'ho udito dire molte volte; chi la sera non cena, tutta notte si dimena.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 123: Giosefo.... disse verso Melisso: Or ti dico io, compagno, che il consiglio datomi da Salamone potrebbe ec.
Esempio: Bus. Lett. 3: Ora io non so come voi possiate cavar costrutto dalla mia lettera senza quella cifera.
Esempio: E Bus. Lett. 8: Ora e' si partirno; e non furno prima partiti, che e' s'avvidero dell'error loro.
Esempio: Grazz. Pros. 36: Ora, sendosi la cosa di Guglielmo addormentata, e già non se ne ragionando più, Fazio dette voce fuori di avere ec.
Esempio: Galil. Op. IX, 39: Ora, ripigliando quello che a dir si avea della distribuzione delle 700 miglia per assegnare le larghezze alle bolge ed al pozzo, dico che ec.
Esempio: Magal. Lett. 135: Ora io vi racconto, come iersera l'altra il serenissimo Principe di Toscana mi fece grazia di mostrarmi due liquori, che io sappia, non più venuti in queste parti.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 35: Or se poniamo che lo scontro col Buontalenti fosse nel 90, come può esser vero ciò che dice il Baldinucci, che ec.?
Definiz: § VIII. E nel medesimo senso serve talvolta a rafforzare altra parola, come Dunque, Però, Ecco, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Allor, come di mia colpa compunto, Dissi: Or direte dunque a quel caduto Che ec.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 333: Or ecco conto ogni cosa.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 16: Or dunque tu, che sei saputa e dotta.... Scrivi la carta.
Esempio: Mont. Iliad. 13, 134: Or ecco che lontan dalla cittade Fino alle navi la battaglia spingono.
Esempio: Card. Poes. 236: Voce di Dio nel tempio or ecco tuona.
Definiz: § IX. Si usa, specialmente tronco, a modo di esclamazione o d'interrogazione, in locuzioni esprimenti desiderio, comando, rimprovero, ovvero augurio, approvazione, o simili. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Ad ascoltarli er'io del tutto fisso, Quando il Maestro mi disse: Or pur mira, Che per poco è che teco non mi risso.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Signor mio Gesù Cristo, Dio verace, Or fu sì fatta la sembianza vostra?
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 285: Abraam.... incominciò fortissimamente a piagnere, e disse: O figliuola mia dolcissima, Maria, or non mi conosci tu? or non vedi, ch'io sono Abraam tuo zio, che ti notricai?
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 86: Ora, alle cui mani se' tu venuto, Signor mio?
Esempio: Petr. Rim. F. 323: Non pianger più; non m'ài tu pianto assai? Ch'or fostù vivo com'io non son morta!
Esempio: E Petr. Rim. F. 336: Ch'or fuss'io spento al latte ed a la culla, Per non provar de l'amorose tempre!
Esempio: Bocc. Decam. 7, 245: Deh or t'avessono essi affogato, come essi ti gittarono là dove tu eri degno d'esser gittato.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 177: Or; questo vulgare or usiamo a confortare, come deh a pregare.
Esempio: Machiav. Comm. 84: Or sia a nome dell'Agnol santo, andiamo.
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 60: Or odi i detti miei, contrarj al canto De le sirene, e non ti sian molesti.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 74: Vicino al tramontar del giorno, Vi farò cenno: or voi ponete mente, E poi venite via allegramente.
Esempio: E Lipp. Malm. 2, 12: Or basta: se tu brami d'aver reda, Che il regno dopo te governi e domini: Commetti al Mosca, ec.
Esempio: Manz. Poes. 899: È risorto: Or come a morte La sua preda fu ritolta?
Definiz: § X. È anche particella rafforzativa e pleonastica, in proposizioni interrogative. –
Esempio: Card. Pros. 8: Ma stolta opera sarebbe a voler rinnovare sì fatti giuochi in letteratura: or si trastullano le nazioni come i bambini dei re?
Definiz: § XI. Ora, in corrispondenza con altro Ora, o anche Quando, nello stesso periodo, vale Quando, Talora, A volte; anche sottinteso in qualcuna delle proposizioni correlative. –
Esempio: Dant. Parad. 8: E da costei, ond'io principio piglio, Pigliavano il vocabol della stella Che il sol vagheggia or da coppa or da ciglio.
Esempio: Petr. Rim. F. 142: E come Amor l'envita, Or ride or piange, or teme or s'assecura.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 308: Andando per lo mondo e con questa e con quella ora una volta ora un'altra sollazzandosi, s'imaginano che le donne, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 61: Se potuto avesse, si sarebbe fuggito; ma non potendo, ora innanzi ed ora addietro e da lato si riguardava.
Esempio: Rucell. G. Ap. 540: Altri or alzando le bovine pelli, Ed or premendo, mandan fuori il fiato Grave, che stride ne i carboni accesi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 9: Fanno or con lunghi, ora con finti e scarsi Colpi veder che mastri son del giuoco: Or li vedi ire altieri, or rannicchiarsi, Ora coprirsi, ora mostrarsi un poco; Ora crescer inanzi, ora ritrarsi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 4: Or questo e quando quel luogo cercando Va, per trovar de la sua donna l'orma.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 21: Ora i canti levando a' grossi scudi, Schiodando or piastre, e quando maglie aprendo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 168: Si gettava coll'arme in mano ora qua ed ora là, non meno soldato che capitano.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 5: Ora ritraendo il fanciullo or questa cosa or quest'altra, non avendo nè fermo luogo, nè studio, avvenne che ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 8, 39: Io non sapea di tal vista levarmi, Mirando ora le lettre ed ora i marmi.
Esempio: Galil. Op. II, 246: E perchè.... la terra è situata nel centro del zodiaco, tale moto del sole intorno alla terra sarà ora più tardo ed ora più veloce.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 51: Or ora è bianca come il mio collare, Or bigia, or gialla, or rossa, or paonazza.
Esempio: Giust. Vers. 12: Or flebile mi suona (la voce della persona amata).... Or mi consiglia, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 312: Quasi ogni anno, Signor, privo restai Or di vacche, or di pecore, or di buoi: Solo la moglie mia non muore mai!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 274: Camminando, faceva a Renzo, in aria di discorso, ora una, ora un'altra domanda.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 188: Egli difatti vede sotto l'intonaco.... la disposizione dei mattoni ora in piano, ora a coltello, ora ad arco.
Definiz: § XII. Ora, usato con la congiunzione Che ora che, forma una locuzione congiuntiva di tempo. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 334: Or che costui è innamorato di costei, e' vuol ch'ella somigli la moglie.
Esempio: Leopard. Poes. 2, 47: Ora che io sono maturo di tempo, e che mi sono voltato alla filosofia, cerco in ogni cosa l'utilità.
Esempio: Giust. Vers. 157: Ora che il suo buon animo È chiaro e manifesto, A scanso d'ogni equivoco Si ponga mente al resto.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 289: Or che l'agraria è in sommo onore, Perchè non imparate il contadino?
Definiz: § XIII. Or allora, vale lo stesso che Allora sì. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 427: Quando una casa avesse molte colonne, perchè se ne levasse una o parecchie non caderebbe però la casa...; ma quando fossero rade, or allora è il pericolo, chi ne traesse niuna.
Definiz: § XIV. Ora al presente, Ora in presente, si usò con pleonasmo, per lo stesso che Ora, Nel presente momento; ma con maggiore efficacia. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 183: L'affanno della andata di Cornovaglia m'à tanto rotto e stanco, che la caccia non fa ora al presente per me.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 251: Voglio che or al presente voi gli mandiate alcuna buona parola di conforto.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 280: Sire, quanto ora al presente, io sì non vi domando niente, ma ec.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 346: Voglio da te sapere se in niuna parte ha niuno palazzo tanto nobile, come questo ove ora al presente siamo.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 489: Insomma dico, che per questi Sagramenti l'uomo merita, e riceve ora in presente la divina grazia, perciocch'egli sono, come vaselli contentivi di grazie.
Definiz: § XV. Or bene, Or su, Or via, che si scrive anche congiuntamente Orbene, Orsù, Orvia, e altresì Or va', Or oltre, sono maniere che servono alla esortazione, alla concessione, alla interrogazione, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Tu m'hai con desiderio il cor disposto Sì al venir, con le parole tue, Ch'io son tornato nel primo proposto. Or va', chè un sol volere è d'ambedue.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Or va', diss'ei, chè quei che più n'ha colpa Vegg'io a coda d'una bestia tratto Verso la valle, ove mai non si scolpa.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 59: Or ben, disse Bruno, come è ella fatta (una pietra)? Calandrin disse: egli ne son d'ogni fatta, ma ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 124: Or via, diamgli di quello ch'e' va cercando. Dira'gli, qualora egli ti parla più, che io amo molto più lui che egli non ama me.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 129: È uno volgare che dice: Or va' tu, e non fare dell'impronto.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 297: Noddo ride, e studiavasi; e Giovanni Cascio si studiava, e gittava al cane. Alla per fine dice Noddo: Or oltre, facciamo adagio, e non gli gittare.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 137: Non lasciò nè lo scudo nè la lancia; ma partitosi disse: Or bene: e andò a quello da Ricasoli, e ec.
Esempio: Gell. Circ. 117: No, or su, ecco risposto tosto.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 49: Or via, sì bella cosa Non resti inoperosa. Entrate dunque in cova, E insegnateci ancora a porvi l'uova.
Esempio: Giust. Vers. 79: Or via, poichè accorreste in tanta schiera, Piombate addosso al mercenario sgherro.
Definiz: § XVI. Ora che è poco, Ora da poco, Ora di fresco, e simili, vale Da poco tempo, Da breve tempo, Di recente. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 4: Avendo ora di fresco fatte molte esperienze, e molte intorno al nascimento di que' viventi che infino al dì d'oggi da tutte le squole sono stati creduti nascere a caso,... non fidandomi ec.
Definiz: § XVII. Ora come ora, vale In queste congiunture, In siffatti momenti, Nella presente condizione di cose, Stando così le cose, e simili. –
Esempio: Magal. Operett. var. 228: Se questi animalacci si ritrovassero alloggiati in ogni altro luogo, che dove sono, io vorrei vedere se mi riuscisse di rompermi la testa con essi; ma ora come ora mi conviene sacrificare al rispetto il brio e la galanteria.
Esempio: E Magal. Lett. At. 362: Avendo il Caso.... trovato.... un'uscita in quest'ordine di cose che gli venne formato, di Caso egli è diventato Necessità; ed essendo Necessità, ora come ora, se gran cosa non è, non può più.... influire alcuna variazione nel mondo.
Esempio: Fag. Rim. 4, 145: Ora non ho danari: – Oh, la partita Va saldata. – Saldatela; io non n'ho, Ora com'ora: ell'è bell'e finita.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 399: Quailche poco (del denaro) ve n'ene (è); ma quil (quel) poco, ora com'ora, non ve lo posso dare.
Esempio: Bottar. Dial. 331: Il peggio è, che, ora com'ora, non basta questa cognizione in chi si accinge a quest'impresa.
Definiz: § XVIII. Or non, in proposizione interrogativa, vale Forse che non. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 114: Perchè furono sommerse le cittadi di Sodoma e arse? Or non perch'eglino diedono le membra loro a concupiscenzia e immondizia?
Definiz: § XIX. Or ora, vale Fra poco tempo, In breve, A momenti, e simili. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 294: A fin che te contenta io renda, Ha risoluto Amor ch'or ora io muoia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 28: Se ci capita Lando, apri, e di' ch'io sarò qui or ora.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 600: Io son di terra, e sarò terra or ora.
Esempio: Fag. Comm. 4, 189: S'io fussi il governatore di questa piazza, or ora la farei gettar dalle mura.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 42: Dirò or ora come si possano facilissimamente pulire e scegliere le uova.
Esempio: Manz. Poes. 85: E Adelchi? V. Or or fia qui, lo spero.
Definiz: § XX. Vale anche Un momento fa, Ora che è poco, Poco fa, Testè, e simili. –
Esempio: Gell. Capr. Bott. 127: Come fugge via questo tempo! oh egli è già dì, e parmi essere entrato or ora nel letto.
Esempio: E Gell. Capr. Bott. 196: Mi par proprio esserne venuto a letto ora ora.
Esempio: Car. Apol. 217: O questa sì ch'è bella! or ora m'hanno attaccato un cedolone su lo stomaco, dove siete dipinto fra certe maschere che vi mettono a cavallo in una bufala.
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 44: Or or belavi, pazzerelle, E ora state a far le bagattelle.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 81: Altro è pregare, come or or si diceva, ed altro è intercedere.
Esempio: Magal. Donn. immag. 222: In Filisburg, ove passammo or ora, Fan l'istesso i Francesi, e con gran fretta Gran numero di gente vi lavora.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 90: Or ora io stessa il vidi Verso i legni fugaci Sollecito condurre i suoi seguaci.
Esempio: E Metast. Dramm. 8, 142: Che! non dicesti Tu stesso or or, che per voler del padre A Nitteti.... S. A Nitteti Mi vuol servo, e non sposo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 322: Signore.... uno dei vostri or ora l'ha rapito (il popone).
Esempio: Guast. Scritt. Art. 72: Bisogna dimenticare gli affreschi or ora ricordati del Ghirlandaio, per sentire la squisita bellezza della composizione di Giotto.
Esempio: E Guast. Scritt. Art. 277: I panni usciti or ora di sotto il bianco vivaci anzi splendidi, e la testa del Salvatore colle stesse sue velature, mostrano come ec.
Definiz: § XXI. E per Ora subito, Propriamente ora, Immediatamente, e simili; ed anche semplicemente per Subito. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 48: Ed è bisogno che tu monti in sella, Se brami averlo, e che mi segni or ora.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 413: Io vo' tornar per certo in casa, io proprio..., Pacificarmi seco or ora, e chiederli ec.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 86: Di' piuttosto in che mo' noi siam parenti.... Ed io..., T'udirò volentieri. Allor Baldone Soggiunse: Or or ti servo: e.... Ricominciò quest'altra filastrocca.
Esempio: Menz. Sat. 257: Che fa il signor, che omai non si dispiccia Da questa turba, che udienza attende? I. Dentro è Tonton, che i baffi or or gli arriccia.
Definiz: § XXII. Ora ora, è anche espressione di minaccia, e si usa da chi vuol gastigare alcuno, colto in fallo, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 33: Disser gli attori: Perfino a quest'ora Restare a letto? porcaccio! ora ora! Oh, disse l'impresario, gliela serbo.... Andate tutti con un bravo nerbo, E al poeta levategli il poltrone.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 245: "Ah birboni! ah furfantoni! È questo il pane che date alla povera gente? Ahi! Ahimè! Ohi! Ora, ora!" s'urlava di giù.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 661: E con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che rispondeva: "ora, ora".
Definiz: § XXIII. Ora ora, così ripetuto è pure espressione di chi invita altrui ad aspettare un momento, a pazientare un poco, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 34: Mi fe' cenno col dito d'uscir fuora. Io vo' goder la scena, e dico: Ora, ora.
Definiz: § XXIV. Ora per sempre, e Ora per tutte le volte, vale Questa volta per ogni altra avvenire. –
Esempio: Bocc. Amet. 156: Il pregarti non credo che bisogni, ma se bisogna, ora per tutte le volte ne sii pregato.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 282: Questo mi è parso di dirle ora per sempre.
Definiz: § XXV. Or su, Or via. – V. il § XV.
Definiz: § XXVI. Da ora, Fino da ora, Fino d'ora, vale Fino da questo punto o momento, per il tempo avvenire. –
Esempio: Bocc. Filoc. 146: E questo.... ti sia da ora promesso.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 158: E tu, o Mercurio..., io prego per quell'amore che già ti cosse, e per lo mio sangue, il quale io da ora offero a te, che tu benignamente la guidi.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 84: Fate da ora, padre mio, di me ciò che volete, che io sono disposta.... a fare ogni cosa.
Esempio: Bern. Orl. 16, 37: E quantunque io sol tanto ti conosca, Quanto fa il valor tuo palese e piano, Da or ti dono il gran regno di Mosca.
Esempio: E Bern. Orl. 43, 55: Però da or t'avverto e fo sapere, Che 'l tuo caval da me non fia guardato.
Esempio: Cecch. Mogl. Prol. 3: Io vi prometto da ora, che questa moglie che noi dar vi vogliamo si vestirà e farà le spese del suo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 430: Chi son io pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che profitto possa ricavar da voi un tal Signore?
Definiz: § XXVII. Vale anche Dacchè, Dappoichè, sottintesa la particella Che. –
Esempio: Vespas. Vit. Manett. 66: Ma da ora le cose sono condotte qui, io ho comessione, se vi dà l'animo, d'aconciare queste cose.
Definiz: § XXVIII. Da ora a sempre, vale In perpetuo, In eterno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 1: Sia benedetto il nome del Re nostro Da ora a sempre infino all'ultim'ore.
Definiz: § XXIX. Da ora innanzi, ed anche Di ora innanzi, D'ora in poi, o in là, vale lo stesso che semplicemente Da ora. –
Esempio: Petr. Rim. F. 43: Da ora inanzi faticoso od alto Loco non fia, dove 'l voler non s'erga.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 80: Adunque si cessi da ora innanzi cotale cogitazione vana, e stea in Dio per continua orazione pauroso e timoroso.
Esempio: Segner. Mann. ag. 4, 2: Quello che Cristo ha sopportato per te, ti ha da muovere a non volere di ora innanzi più vivere a te medesimo, ma a lui solo.
Esempio: Panant. Epigr. 144: Figliuolo caro, non ci confondiamo, Il mondo già vuol sempre criticare; Quel che ci torna d'ora in poi facciamo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 279: Prima di rispondere, Renzo votò un altro bicchiere: era il terzo; e d'ora in poi ho paura che non li potremo più contare.
Definiz: § XXX. E ora? Esclamazione ellittica d'impazienza per imporre ad altri che smetta di fare o dire alcuna cosa molesta, sconveniente, e simili; e altresì d'incitamento a proseguire cosa incominciata a dire o a fare e ad un tratto sospesa; od anche di perplessità, trovandosi alcuno in qualche imbarazzo o difficoltà, da cui non sappia lì per lì come uscire.
Definiz: § XXXI. Fino ad ora, Infino ad ora o Insino, ad ora, vale Fino a qui, a oggi, ed altresì Fino ai nostri tempi, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 335: Riprovata è la falsissima e dannosissima opinione de' malvagi ed ingannatori uomini che di nobiltà hanno infino a ora iniquamente parlato.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 3: Dira'gli gli tenga in spesa dalla banda di qua, e li temporeggi con la guerra, come ha fatto fino ad ora, per consumarli.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 47: Le dee parere strano (alla Terra) di aver poi sempre a correre e affaticarsi tanto, non avendo mai dato un crollo da quel suo luogo insino a ora.
Definiz: § XXXII. Fino a ora, Fin ora, Per infino ad ora, si usò per lo stesso che Fin da ora o Fin d'ora. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 10, 101 t.: Fino a ora facciamo inibizione a ciascuno rettore del Comune di Firenze, e presente e che sarà per lo innanzi, che per reverenzia del Comune di Firenze e del nostro officio, contra i predetti Niccolò e suoi figliuoli e consorti fare non debbiano alcuna novità.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 84: E per essa fortificazione non fatta, non vogliamo che portino pena, e fino a ora dal detto sodamento gli rileviamo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 78: E vo' dolermi, e fin ora mi doglio, Di te, se più ti veggo fra le squadre Del re Agramante.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 143: Io prometto e per infino ad ora concedo che la Comunità ne disponga durante la mia vita.
Definiz: § XXXIII. Fino da ora, Fino d'ora. – V. il § XXVI.
Definiz: § XXXIV. Fin ora, che più spesso si scrive congiuntamente Finora, vale Fino a questo tempo, Fino a questo momento. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 985: Quantunque affermi il Ruellio.... conoscere l'alisma, la quale io fin ora non conosco, e dicono chiamarsi da alcuni fistola di pastore, e da altri piantagine acquatica, nondimeno ec.
Definiz: § XXXV. Infino o Insino ad ora. – V. il § XXXI.
Definiz: § XXXVI. Per da ora, vale lo stesso che Fino da ora, Fino da questo momento. –
Esempio: Cecch. Ass. 5, 2: E per da ora io vi prometto di contarne una a voi che ec.
Esempio: E Cecch. Ass. appr.: E per da ora, vedete, io vi perdono ogni cosa.
Definiz: § XXXVII. Per infino ad ora. – V. il § XXXII.
Definiz: § XXXVIII. Per ora, posto avverbialm., vale Fino a ora; o Fino a nuovo avviso, disposizione, ordine; e altresì Momentaneamente, Temporaneamente. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 17: Altro non addimando, se non ciò che ti dispiace in me, tu il levi via per ora, e per sempremai.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 26: A questi tali meritamente si può dir quello che una valorosa donna in una nobile compagnia piacevolmente disse ad uno, ch'io per ora nominar non voglio.
Esempio: Alam. L. Gir. 14, 69: Ma perch'e' biasmo contro un disarmato Vi perdono per or la morte rea.
Esempio: Gell. Err. 1, 4: E avetene voi da vendere? (di queste trine). M. F. Madonna no, per ora.
Esempio: Giannott. Op. 2, 309: Attendi un po' per ora, Ch'io non sia nè sospinto nè calpesto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 289: L'importanzia È il fuggire per or questo primo impeto: Disponla tu.
Esempio: Borgh. R. Rip. 79: Per far piacere al Poppi, che è valentuomo nell'arte sua, accetteremo per ora quella bella fanciulla.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 17: Fate a mio senno, lasciando andare per ora questa semplicità, se desiderate ottener dagli Ateniesi condizioni oneste.
Esempio: Giord. Op. 1, 41: Se il Montrone per ora non ha preso argomento degno di lui, io lodo ec.
Esempio: Card. Pros. 428: La confederazione, morale e ideale per ora, delle genti latine.... è un fatto di natura.
Definiz: § XXXIX. Vale anche lo stesso che Ora come ora. –
Esempio: Guast. Rapp. El. 167: Per ora m'accade vedere che non dura a novembre ciò che il filologo fila di ottobre.
Definiz: § XL. E per Intanto. –
Esempio: Guerrazz. Buc. 22: Io per ora me ne andrò a dormire, e siccome la notte porge consiglio, le risponderò riposato domani.
Definiz: § XLI. Pur ora. – V. il § II.