Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
PASTO
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PASTO.
Definiz: Cibo. Lat. cibus, esca, edulium. Gr.
Definiz: βρῶσις, σιτίον, ἔδεσμα.
Esempio: M. V. 8. 6. E per questo le gregge si dispargono, e diventano pasto di lupi rapaci.
Esempio: Dant. Inf. 1. E dopo 'l pasto ha più fame, che pria.
Esempio: E Dan. Inf. 33. La bocca sollevò dal fiero pasto.
Esempio: E Dan. Purg. 19. Quale il falcon, che prima a' piè si mira, Indi si volge al grido, e si protende Per lo disío del pasto, che là il tira.
Definiz: §. I. E figuratam.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Che vi truova tutto saziamento, e pasto.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. altrove: Ma noi avemo poca fede, e piccola, che le nostre buone opere sono, quasi a modo di latte, deboli a Cristo, che noi non gli potiamo dar pasto saldo.
Esempio: Pecor. g. 9. nov. 1. E poco stando, a costui piacque il pasto, e vennegli voglia di ritornare alla fanciulla, e così fece.
Esempio: Serd. stor. 6. 220. Colla loro verdura fanno ombra, e col gratissimo aspetto, quasi con certo pasto, ricreano gli occhi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 27. 21. Ben se' proprio figliuol d'una puttana, Che perso ch'ha l'onor, non ne fa stima, E dopo il pasto ha più fame, che prima.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 9. 9. Rispose tosto il figliuol di Milone: La pazienza è pasto da poltrone.
Esempio: Lor. Med. com. Comune natura degli amanti, e pasto dell'amorosa fame sono pensieri, e malinconíe piene di lagrime, e sospiri.
Definiz: §. II. Pasto, vale anche il Desinare, e la Cena.
Esempio: Burch. 2. 47. Beo d'un vino a pasto, che par colla.
Esempio: Bern. rim. 1. 33. Non giucate alla palla dopo pasto, Che vi farà lo stomaco acetoso.
Esempio: Ar. sat. 6. Ma gli error di quest'altri così 'l basto De' miei pensier non gravano, che molto Lasci il dormire, o perder voglia un pasto.
Definiz: §. III. Per Convito. Lat. epulum. Gr. πρόπομα.
Esempio: Lasc. Sibill. 2. 5. Io vorrei fare stasera un po' di pasto, ma lesto lesto, intendimi tu? senza impicciarmi nè con cuochi, nè con donzelli.
Definiz: §. IV. Pasto, diciamo anche al Polmone degli animali, che si macellano, come di buoi, castrati, porci, e simili.
Definiz: §. V. Pasto, figuratam. vale lo stesso, che Pastocchia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 14. Conobbe il soldato, che ciò era pasto per trattenere (il T. Lat. ha: sensit miles in tempus conficta)
Definiz: §. VI. Onde Dar pasto. Lat. inani spe lactare, vel ducere. Gr. κεναῖς ἐλπίσι θερμαίνειν.
Esempio: Varch. Ercol. 86. Dar pasto è il medesimo, che dar panzane, e paroline per trattenere chicchessia.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 1. Il fatto sta, S'egli ci scrive il vero, o pur se fa Per dar pasto.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 252. Egli dava pasto a ognuno, temperava con voce, e volto i soldati avidi, e minaccianti.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 1. Questi draghi fatati, questi incanti, Questi giardini, e libri, e corni, e cani, Ed uomini salvatichi, e giganti, E fiere, e mostri, ch'hanno visi umani, Son fatti per dar pasto agl'ignoranti.
Definiz: §. VII. E parlandosi di giuoco, si dice Dar pasto, del Lasciarsi vincere artatamente qualcosa per tirar su il giucatore, e mostrare di non ne saper più di lui.
Definiz: §. VIII. Mangiare a pasto nell'ostería, o Fare a pasto, si dice del Pagare per ogni pasto una determinata somma, senza far conto particolare a vivanda per vivanda.
Esempio: Malm. 7. 78. Dove il padron, che intende fare a pasto, Truova gran roba per parer garbato.
Definiz: §. IX. A tutto pasto, posto avverbialm. vale Di continuo, Continuamente.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Così fatto vino artemisiato lo prendano a tutto pasto, ma sia annacquato.
Esempio: Bern. Orl. 1. 8. 15. Serviano a tutto pasto quelle donne Succinte a mezza gamba in bianche gonne.
Esempio: Malm. 1. 66. E perchè ossequj avea sera, e mattina, E 'l titol di signora a tutto pasto ec.