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1) Dizion. 2° Ed. .
SCONCIO
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SCONCIO.
Definiz: Sconvenevole.
Esempio: Dan. Par. 9. Piangerà Feltro ancora la diffalta Dell'empio suo pastor, che sarà sconcia.
Esempio: E Dan. Inf. c. 18. Io fui colei, che la Ghisola bella Condussi a far le voglie del Marchese, Come che suoni la sconcia novella.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 4. Non per dover nell'opere mai alcuna cosa sconcia seguíre.
Esempio: E Bocc. n. 82. 7. Con le sue sconce, e vituperevoli opere.
Esempio: E Bocc. n. 50. 4. Prima se ne cominciò forte a turbare, ed averne col marito disconce parole.
Esempio: E Bocc. nov. 13. 7. A qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati.
Esempio: G. V. 12. 7. 19. All'uscita di Giugno fece fare una sconcia giustizia.
Definiz: ¶ Per ismisurato, gravissimo. Lat. immensus.
Esempio: Dan. Inf. 29. La vostra sconcia, e fastidiosa pena.
Esempio: Passav. 94. Fu in Parigi uno scolaio, il quale, per gli sconci, e gravi peccati, che avea, si vergognava di venire alla confessione.
Definiz: ¶ Per disadatto, sproporzionato, fuor d'ordine. Lat. inconcinnus, inelegans.
Esempio: Dan. Inf. c. 30. Cercando lui tra questa gente sconcia.
Esempio: E Dan. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco, Soave per lo scoglio sconcio, ed erto.
Esempio: Cavalc. discipl. spirit. Come dunque sarebbe stolto, chi volesse innanzi sempre tenere il braccio sconcio, e vivere in continua pena, che sentir solo il duolo del racconciarlo [cioè guasto, e slogato]