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1) Dizion. 3° Ed. .
SCONCIO
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SCONCIO.
Definiz: Add. Sconvenevole. Lat. turpis, indecorus, inhonestus.
Esempio: Dan. Par. 9. Piangerà Feltro ancora la diffalta Dell'empio suo pastor che sarà sconcia.
Esempio: E Dan. Inf. 18. Io fui colei, che la Ghisola bella Condussi a far le voglie del Marchese, Come che suoni la sconcia novella.
Esempio: Boc. g. 6. f. 4. Non per dover nell'opere mai alcuna cosa sconcia seguire.
Esempio: E Bocc. Nov. 82. 7. Colle sue sconce, e vituperevoli opere.
Esempio: E Bocc. Nov. 50. 4. Prima se ne cominciò forte a turbare, ed averne col marito di sconce parole.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 7. A qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati.
Esempio: G. V. 12. 7. 19. All'uscita di Giugno fece fare una sconcia giustizia.
Definiz: §. Per Ismisurato, gravissimo. Lat. immensus, immoderatus, immanis.
Esempio: Dan. Inf. 29. La vostra sconcia, e fastidiosa pena.
Esempio: Pass. 94. Fu in Parigi uno scolaio, il quale per gli sconci, e gravi peccati, che avea, si vergognava di venire alla confessione.
Esempio: Maestr. 2. 5. Della gola nascono cinque, cioè isconcia letizia, ec.
Definiz: §. Per Disadatto, sproporzionato, fuor d'ordine. Latin. inconcinnus, inelegans.
Esempio: Dan. Inf. 30. Cercando lui tra questa gente sconcia.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 19. Quivi soavemente spose il carco, Soave per lo scoglio sconcio, ed erto. [Latin. difficilis, asper, incommodus]
Esempio: Caval. Discipl. Spir. Come dunque sarebbe stolto, chi volesse innanzi sempre tenere il braccio sconcio, e vivere in continua pena, che sentir solo il duolo del racconciarlo (cioè guasto, e slogato. Lat. luxatus)
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 9. Di corpo sconcio, e di viso sì fino.