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Dizion. 3° Ed. .
LENO
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LENO.
Definiz: | Fiacco, debole, di poco spirito, spossato, senza lena. Lat. debilis, imbecillus,
invalidus. |
Esempio: | Ret. Tull. Parlerà il dicitore con boce lena, e tremante. |
Esempio: | Franc. Sacch. Agnolo, con boce lena, dice: moglie mia, ec. |
Esempio: | Legg. G. S. Ma la presente ambasciata è ancora più lena, e più aspra in opera.
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Esempio: | Dan. Par. 28. Quando soffia Borea da quella guancia, ond'è più leno. |
Esempio: | Com. Par. 1. Quegli la conforta a più leno correre: quella non si fida, ma fugge
(cioè lento, e piano. Lat. lentus, piger. E qui anche può essere avverbio, e
vale Lentamente) |
Definiz: | §. Leno: dassi ancora per epiteto al Vino, quando è all'ultimo della botte, ma qui Debole, non potente, piccolo.
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Esempio: | Pallad. E aguale, là ov'è usanza di medicare il vino leno, e di
sapore molliccio, col gesso. |
Definiz: | §. Leno: Arrendevole, pieghevole. Lat. lenis, lentus. |
Esempio: | Albert. cap. 58. Sia fermo, e leno, quando il tempo, o la cosa il domanda.
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Esempio: | Cr. 3. 15. 6. Poichè raffreddato sia, ovvero tenero, e leno fatto (favella
del lino stato in macero) |
Esempio: | E Cr. 9. 97. 1. I segni della sanità sono s'elle son frequenti
nello sciame, e s'elle son nette, e se l'opera, ch'elle fanno, è eguale, e lena. |
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