Lessicografia della Crusca in rete

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LENO
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LENO.
Definiz: Add. Fiacco, Debole, Di poco spirito, Spossato, Senza lena. Lat. debilis, imbecillus, invalidus. Gr. ἀσθενής, ἀδρανής, ἀδύνατος.
Esempio: Rett. Tull. Parlerà il dicitore con boce lena, e tremante.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 64. Agnolo con voce lena dice: donna mia, tu dì', che io mi ricollichi; dolente sono, che m'è convenuto collicare.
Esempio: Leggend. G. S. Ma la presente ambasciata è ancora più lena, e più aspra in opera.
Esempio: Dant. Par. 28. Quando soffia Borea da quella guancia, ond'è più leno.
Esempio: Com. Par. 1. Quegli la conforta a più leno correre: quella non si fida, ma fugge (cioè: lento, e piano)
Esempio: Pallad. Ottobr. 14. Dicono del vino potente diventare soave, e leno, se vi si mischia alteia.
Esempio: E Pallad. appresso: E aguale là, ov'è usanza di medicare il vino leno, e di sapore mollaccio, col gesso.
Definiz: §. Leno, per Arrendevole, Pieghevole, Liscio. Lat. lenis, lentus. Gr. γλίσχρος.
Esempio: Albert. cap. 59. Sia fermo, e leno, quando il tempo, o la cosa il domanda.
Esempio: Cr. 3. 15. 6. Poichè raffreddato sia, ovvero tenero, e leno fatto, compiuta sarà la macerazione (favella del lino stato in macero)
Esempio: E Cr. 9. 97. 1. I segni della sanità (dell'api) sono, s'elle sono frequenti nello sciame, e s'elle son nette, e se l'opera, ch'elle fanno, è eguale, e lena.