Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ARROSTO.
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ARROSTO.
Definiz: Sost. masc. Vivanda arrostita.
Dal german. rost, gratella. –
Esempio: Vill. G. 354: Trovando gli arrosti e la vivanda della cena de' Franceschi a fuoco.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 533: Questo lesso fu del re di Francia, l'arrosto del re d'Inghilterra.
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. 9: Astengasi da tutte cose agute, agliate, peverade, frutte, arrosti.
Esempio: Machiav. Comm. 329: L'arrosto più che il lesso Par che oggi ne diletti, Con certi vin bruschetti.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 13: Buoni arrosti si mangiano e buon lessi, Quella nostra gran madre vacca antica Si manda via con taglie e bandi espressi.
Definiz: § I. Arrosto figuratam. dicesi per Sbaglio, Errore; onde il modo Fare un arrosto o Fare arrosti per Fare uno sbaglio, un imbroglio. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 22: Che Baconero, il quale è un avventato, Nel dar la palla all'altro di nascosto Senza guardarla prima, Avea scambiato E preso un granchio e fatto un grand'arrosto.
Esempio: Fag. Rim. 7, 58: Si disputaron sempre i luoghi, i posti, Falli e non falli, e in dare la sentenza I giudici facevan degli arrosti.
Definiz: § II. Fumo d'arrosto, dicesi per Albagia, Boria, Burbanza. –
Esempio: Bern. Orl. 65, 4: Tanta insolenzia, tanto esser manesco, Tanto fumo d'arrosto, caverebbe Le ceffate di mano a san Francesco.
Definiz: § III. Molto fumo e poco arrosto, dicesi proverbialm. di chi molto presume e poco vale. Meno fumo e più arrosto, dicesi per riprendere chi mostra grande albagia e si gloria soverchiamente di cose vane. Stimar più il fumo che l'arrosto, vale Apprezzar più le apparenze che la sostanza. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 2, 52: Se stimando più il fumo che l'arrosto, vorrà senza l'abito canonicale occupare il luogo più degno in figura di Vicario generale, in tal caso si avrà come assente dal coro.
Esempio: Monet. Poes. 3: Cittadini vi son di bassa mano, Ch'hanno gran fumo in testa o poco arrosto.
Esempio: Fag. Comm. 2, 47: Or io non mi curo di questa sorta di nobiltà, e l'ho stoppata quanta ve n'è: manco fumo e più arrosto.
Esempio: E Fag. Comm. 2, 99: Del fumo, dimolto ha questo Potestà, ma dell'arrosto molto poco.
Definiz: § IV. Venire più a tempo, o più a punto, che l'arrosto o Giungere più a tempo, o più a punto, che l'arrosto, vale Venire o Giungere opportunissimo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 71: Noi giugnerem più a tempo che l'arrosto.
Esempio: Gell. Err. 5, 4: Ecco di qua Fellino, che vien più a punto che l'arrosto.
Esempio: Cecch. Servig. 3, 9: Oh tu sei Arrivato più a tempo che lo arrosto!
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 217: O Nigi, tu Giungi più a punto che l'arrosto; io avevo A trovar il padron tuo, chè il mio vecchio S'è avviato alla porta.
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 362: Questa ritirata del Turco venne più a tempo che l'arrosto, per servigio di Clemente.
Definiz: § V. Si dice in proverbio: È meglio aspettar l'arrosto che trovare il diavolo nel catino, a significare Che è meglio andar presto a tavola ed aspettare, di quello che andar tardi e trovare sparecchiato.
V. anche Catino. –
Esempio: Salv. Spin. 4, 8: Egli è meglio avere ad aspettar l'arrosto, che trovare il diavolo nel catino.