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1) Dizion. 5° Ed. .
CITTADINO.
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CITTADINO.
Definiz: Sost. masc. Colui che legittimamente partecipa ai doveri e ai diritti d'una città, e oggi anche d'uno stato, ed è sottoposto alla legge civile di quello.
Dal sost. città, mediante la sua forma cittade. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Io vidi gli Ughi, e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi, Già nel calare, illustri cittadini.
Esempio: Comp. Din. Cron. 49: Rimase la signoria della città a messer Corso Donati, a messer Rosso della Tosa,... a Simone Gherardini, a Lapo Guazza, e a molti altri cittadini e contadini.
Esempio: Vill. G. 440: Questo Dante fu uno orrevole antico cittadino di Firenze di Porta san Piero.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 200: In presenzia de' migliori cittadini di questa terra.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 250: Si dolsero che era stato promesso loro, che verrebbero a Piombino due o tre vostri cittadini per trattare con loro, e che era venuto un segretario, che anche non veniva da Firenze.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 3: Si attribuiva laude non piccola all'industria e virtù di Lorenzo De' Medici, cittadino tanto eminente sopra il grado privato nella città di Firenze, che per consiglio suo si reggevano le cose di quella Repubblica.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 227: Facilmente aprivano i Romani ad ogni forestiero la strada alla cittadinanza, per rendere con la moltitudine de' cittadini la città più potente e più atta a superare i vicini.
Esempio: Dav. Tac. 1, 258: Tra i quali il più antico, Clauso, di nazione sabina, fu fatto cittadin romano e senatore a un'otta.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 104: Non potendo credere che tanti autori s'ingannino, inclino a stimare, ch'egli [Apelle] fosse nativo di Coo, e cittadino d'Efeso.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 9: Sono scacciato da la cittadinanza, non di Napoli o di Ferrara, ma del mondo tutto; sì che a me solo non è lecito dire ciò che a tutti è lecito, cioè d'esser cittadin de la terra: escluso non solo da le leggi civili, ma da quelle de le genti e de la natura e d'Iddio.
Definiz: § II. E per Abitatore della città, Chiunque abita nella città. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 36: Sappiendo li cittadini, ch'era alla detta chiesa, correvano tanto intorno a vederlo, che la vigna della detta chiesa tutta si guastava.
Esempio: Comp. Din. Cron. 2: La quale [città] è.... povera di terreno, abbondante di buoni frutti, con cittadini pro' d'armi, superbi e discordevoli.
Esempio: Petr. Rim. 2, 256: Pianga Pistoia e i cittadin perversi, Che perdut'hanno sì dolce vicino.
Esempio: Poliz. Pros. 100: Nè restava Lorenzo.... di provedere allo stato suo, di accarezzare tutti i cittadini, ed a tutti rendere grazie infinite, e di dire che da tutti riconosceva la vita.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 213: Nacquero tristi accidenti per morti e ferite dei cittadini.
Esempio: E Machiav. Stor. 2, 155: Fu [Cosimo de' Medici] con pompa grandissima da tutti i cittadini alla sepoltura accompagnato.
Definiz: § III. Per similit. e poeticam., semplicemente Abitatore. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 284: Poi ch'Amor femmi un cittadin de' boschi.
Esempio: Bald. Vers. 8: Tutti, o tutte venite, o Divi o Dee, Cittadini de l'onde.
Definiz: § IV. E in locuzioni figurate, più che altro poetiche, Cittadino del cielo, o di vita eterna, dicesi per Beato; Cittadino d'inferno, d'averno, di Dite, per Demonio o Reprobo; e giocosamente Cittadino de' regni bui, per Morto, Estinto. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Omai, figliuolo, S'appressa la città che ha nome Dite, Co' gravi cittadin, col grande stuolo.
Esempio: E Dant. Conv. 391: Siccome a colui che viene di lungo cammino, anzi ch'entri nella porta della sua città, gli si fanno incontro i cittadini di quella; così alla nobile anima si fanno incontro quelli cittadini della eterna vita.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 7: Cittadini d'averno, or qui v'invoco, E te, signor de' regni empj del foco.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 6, 65: E quando cittadin dei regni bui Pensa che sia, sente di lui novella, Ode ch'egli era vivo.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 197: I poeti alcuna volta prendono in profano argomento le persone de' cittadini del cielo.
Definiz: § V. Per Concittadino; unito per lo più con qualche adiettivo possessivo. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Quell'anima gentil fu così presta Sol per lo dolce suon della sua terra Di fare al cittadin suo quivi festa.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Erano i cittadin miei, presso a Colle, In campo giunti co' loro avversarj.
Esempio: Vill. G. 296: E nota che questo è grande esempro a que' cittadini, che sono a venire, di guardarsi di non volere essere signori di loro cittadini.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 158: A me piace nella nostra città ritornare,... e come un nostro cittadino la sua donna perduta racquistasse mostrarvi.
Esempio: Cas. Pros. 2, 34: Vedrolli molto volentieri, come amici di V. S. e come miei cittadini.
Esempio: Maff. Veron. illustr. Proem. 4, 7: Non a gli estranei solamente, ma intenzione è di render utile anche a' cittadini questa ricerca.
Definiz: § VI. Vale anche Appartenente all'ordine medio della cittadinanza; e in questo senso tal volta è preso come contrapposto di Grande, tal'altra come contrapposto di Persona del popolo, Uomo della plebe. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 61: Lapo di messer Azzolino fu molto guardato da' grandi loro amici, perchè molti odj mortali avean quelli di casa sua con molti cittadini guelfi.
Esempio: Poliz. Pros. 89: Si trovava la famiglia de' Pazzi essere in odio parimente de' cittadini e del popolo minuto.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 160: Il che è stato anche osservato benissimo infino a' presenti tempi con la voce di cittadino; talchè il nome di gentiluomo è stato da molti usurpato più come cosa forestiera, che per propria della città.
Definiz: § VII. Cittadino alle porte, ed anche semplicemente Cittadino, si chiamò in Firenze Ciascuno di quei cittadini che, estratti a sorte, erano deputati a tenere la cassa della gabella alle porte; e questo medesimo titolo ebbero in tempi più recenti altri ufficiali, che dovevano vigilare sull'arrivo e sulla partenza dei forestieri. –
Esempio: Salvett. Rim. burl. 231: Io sono stato potestà al Galluzzo, Cittadino alle porte.
Esempio: Stratt. Port. 114: Gli cittadini quali hanno a servire alle porte, si tragghino, e ogni quindici giorni si mutino secondo gli ordini.
Esempio: E Stratt. Port. appr.: A ciascuna porta sieno due cittadini; uno serva da mattina sino all'Ave Maria, e l'altro dall'Ave Maria sino a tanto non sarà serrata la porta. E.... sia tenuto.... serrare a chiave il coperchio della cassa e portare seco le chiavi.
Esempio: E Stratt. Port. 115: Non possino nè debbino detti cittadini dare a' cassieri o stradieri danari attenenti alle casse.
Definiz: § VIII. Cittadino salvatico si disse, presso varie delle nostre Repubbliche nel medio evo, Quell'abitatore di contado, cui era concessa la cittadinanza, a condizione che dimorasse nella città per un tempo stabilito dell'anno, e ne pagasse le gravezze, rimanendo con ciò libero dalle gravezze e personali servitù proprie degli altri abitatori del contado. Si disse altresì Quel cittadino che abbandonata la città, poneva stabilmente la propria dimora nel contado. E tal sorta di cittadini vennero così chiamati per distinguergli dagli altri originarj della città ed in essa dimoranti, i quali si dissero Cittadini domestici. –
Esempio: Legg. Band. C. 1, 81: Atteso che.... son suti descritti a gravezza in Firenze, ne' libri e tra le poste de' cittadini, assai del contado, i quali di poi non di meno hanno seguitato e seguitono di abitare in contado, e si chiamano cittadini salvatichi,... però provviddono et ordinorono che.... si intenda assegnato e prefisso loro termine di mesi sei.... a tornare ad abitare familiarmente e con la loro famiglia in Firenze.