Lemma

1) Dizion. 4° Ed. . INFORMARE Apri Voce completa pag.822 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. » INFORMARE Dizion. 3 ° Ed. INFORMARE Dizion. 1 ° Ed. INFORMARE Dizion. 2 ° Ed. INFORMARE Dizion. 5 ° Ed. INFORMARE.

INFORMARE. Definiz: Dar forma. Lat. informare. Gr. μορφοῦν. Esempio: Pass. 332. I quali egli (il diavolo) puote trasmutare, alterare, informare, e figurare. Esempio: Capr. Bott. 4. 58. Non è però, che per insino al dì del giudicio io possa informar giammai altro corpo, che te. G. E per qual cagione? A. Per quella abitudine, che io ho ad informare te, e non altri. Definiz: §. I. Informare, neutr. pass. Pigliar la forma. Esempio: Dant. Purg. 17. Chi muove te, se 'l senso non ti porge? Muoveti lume, che nel ciel s'informa. Esempio: E Dan. Purg. 23. Pallida nella faccia, e tanto scema, Che dall'ossa la pelle s'informava. Esempio: Petr. son. 7. Ed è sì spento ogni benigno lume Del ciel, per cui s'informa umana vita. Esempio: Guitt. lett. 13. A cui s'affaitan tutti i minori vostri, e della forma vostra informan loro. Definiz: §. II. Informare, per Dare intera notizia di checchessia, Ragguagliare. Lat. certiorem facere, instruere, edocere. Gr. μηνύειν, δηλοῦν, γνωρίζειν. Esempio: Bocc. nov. 20. 9. E lui della sua intenzione informò. Esempio: E Bocc. nov. 79. 35. Acciocchè voi siate d'ogni cosa informato. Esempio: G. V. 12. 108. 9. E ancora ci strigne la maestà reale di queste cose informare. Definiz: §. III. Informare, neutr. pass. Pigliar notizia. Lat. cognitionem capere, certiorem fieri. Gr. γνωρίζειν τι. Esempio: Bocc. nov. 80. 3. S'informano i sensali, e delle qualità, e della quantità delle mercatanzíe. Definiz: §. IV. Per Disporre, Rendere atto. Lat. disponere. Gr. διατιθέναι. Esempio: Cr. pr. 1. L'animo dell'uomo sia informato alla conoscenza delle cose utili, e dilettevoli. Esempio: Petr. canz. 9. 3. Ah crudo amor, ma tu allor più m'informe A seguir d'una fera, che mi strugge, La voce, e i passi, e l'orme. Definiz: §. V. Per Insegnare, Ammaestrare. Lat. instruere, edocere. Gr. διδάσκειν. Esempio: Bocc. vit. Dant. 263. Informano l'anime, e gl'intelletti degli ascoltanti, e de' leggenti, li quali generalmente dottori in qualunque facultà si sia sono appellati.