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1) Dizion. 5° Ed. .
LUCIDO.
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LUCIDO.
Definiz: Add. Che manda luce, Che riluce, Splendente; detto più propriamente di cielo, astri, fenomeni celesti, fuoco, e simili.
Dal lat. lucidus. –
Esempio: Dant. Parad. 2: Pareva a me che nube ne coprisse Lucida, spessa, solida e pulita.
Esempio: Petr. Rim. 1, 232: E 'l ciel di vaghe e lucide faville S'accende intorno.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 32: Come ne' lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo,... così ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 672: Le lucciole sono piccoli animali.... ch'ànno il ventre lucido che pare sia fuoco, e chiudono ed aprono questo fulgore ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 71: Il dì seguente, allor che aperte sono Del lucido orïente al sol le porte, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 20: Parve che nel fornir di tai parole Scendesse un lampo lucido e sereno.
Esempio: Galil. Op. V, 125: Ma qui potrebbe per avventura cadere in opinione ad alcuno, che tali macchie potessero essere semplici superficie o almeno di una sottigliezza grandissima, poi che nel ritrovarsi vicine alla circonferenza del disco non più scorciano gli spazj lucidi che tra quelle s'interpongono, che si diminuischino le lunghezze loro proprie.
Esempio: E Galil. Op. VI, 365: L'istesso far la fiammella d'una candela, e massime colla sua superior parte, più lucida dell' inferiore ch'è intorno al lucignolo.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XI, 192: Tu affermi che quelle isolette lucide che, quasi piccole stelle, nella superficie della luna non ancora illuminata si veggono lontane dal confine del lume, sono ec.
Esempio: Bracciol. Schern. 20, 18: Tiene a settentrïon diritta strada, Lasciando a destra il lucido levante.
Esempio: Leopard. Poes. 158: Seguitando il sole.... Di lucidi torrenti Inonderà con voi gli eterei campi.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Panzier. Cant. sp. 1: Meredïana luce splendïente, Pazzia di Cristo, lucido splendore.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 57: La sua fama è glorioso trionfo e manifesto in ogni terra, e li suoi lucidi segnali risplendono in ogni parte.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 246: Ne' primi saggi Di tua virtù già si conobbe appieno Da sì lucida aurora Qual giorno nascerà.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 29: Dea, ch'è del sol più lucida e più bella, E Verità s'appella.
Esempio: Pindem. Poes. 86: Ma quel fior che sorge, Quel raggio che sì lucido s'innalza, Mi verrà su la cetra.
Definiz: § II. Pure per Lucente, Splendente, detto in particolare del corpo dei glorificati dopo la risurrezione. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 30: Nè men vorrà che si resti negletto Quel corpo in cui già visse alma sì degna; Lo qual con essa ancor, lucido e leve E immortal fatto, riunir si deve.
Definiz: § III. E con un compimento retto dalla prep. Di, indicante ciò per cui un corpo è lucido. –
Esempio: Tass. Gerus. 17, 34: Somiglia il carro a quel che porta il giorno, Lucido di piropi e di giacinti; E frena il dotto auriga al giogo adorno Quattro unicorni a coppia a coppia avvinti.
Definiz: § IV. Detto di qualsiasi corpo che, per la sua levigatezza o liscezza, è atto a riflettere luce, come metalli, pietre preziose, acqua, vetro, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Quello infinito ed ineffabii bene Che lassù è, così corre ad amore, Come a lucido corpo raggio viene.
Esempio: E Dant. Purg. 29: Mostrava l'altro la contraria cura, Con una spada lucida ed acuta.
Esempio: Petr. Rim. 2, 22: Se lamentar augelli.... O roco mormorar di lucid'onde S'ode d'una fiorita e fresca riva; ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 176: Oggi le fanno (le cappe da frate) larghe, e doppie, e lucide, e di finissimi panni.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 354: Cioè, come lo raggio del sole tutti li corpi lucidi de le stelle illumina...; così Iddio, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 54: E ne l'uno e ne l'altro già virile Braccio girava un lucido cerchietto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 30: D'intorno cinta (una fonte) di bel marmo fino, Lucido e terso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 96: Come colto l'avesse di piatto, La spada ritornò lucida e bella.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 58: Chiama egli a sè Michele, il qual nell'armi Di lucido diamante arde e lampeggia.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 20: Dal fianco dell'amante, estranio arnese, Un cristallo pendea lucido e netto.
Esempio: Bald. Vers. 86: Cercando me ne vo qualche bel ramo Di noderoso cornio, per formarne Un baston, com'è 'l tuo, lucido e nero.
Esempio: Buonarr. Oraz. t. 3, 231: Un lucido e ben guernito e ingemmato manto.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 85, 2: Lucido.... Terso, liscio, rilucente.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 17: Lo scoglio e il fulgido diamante un dì Sentiti furono parlar così:... Io non son lucido, ma son gigante Ed io ec.
Definiz: § V. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Assai bene è trascorsa D'esta moneta già la lega e il peso. Ma dimmi se tu l'hai nella tua borsa. Ed io: Sì, l'ho sì lucida e sì tonda, Che del suo peso nulla mi s'inforsa.
Esempio: Lenz. Diar. 22 t.: O sommo specchio lucido incorrotto, Ospizio d'umiltà, d'ogni amor porto, Virgo, ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 71: Alle pungenti, ardenti e lucid'arme,... Giunto mi vidi.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 89: O belle ed alte e lucide fenestre!
Definiz: § VI. Detto di aria, spazio, e simile, vale Rischiarato, Illuminato. –
Esempio: Dant. Conv. 227: Quasi come specchio che è vetro terminato con piombo; sicchè (la forma visibile) passar più oltre non può, ma quivi a modo d'una palla percossa si ferma; sicchè la forma, che nel mezzo trasparente non pare lucida, è terminata; e questo è quello per che nel vetro piombato la immagine appare, e non in altro.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 36: E perchè il giorno Spento era omai, sì che vedeasi appena, Apparir tante lampade d'intorno, Che ne fu l'aria lucida e serena.
Esempio: Soder. Agric. 162: Saranno sempre lodevoli le scale che sien lucide, spaziose e comode, che quasi invitino le persone a salire; saranno lucide, se averanno il lume vivo, ec.
Esempio: E Soder. Agric. 164: Di molta più luce ha di bisogno una stanza grande, acciocchè sia lucida e chiara, che una piccola.
Definiz: § VII. Detto di colore, vale Che lustra. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 40: E di poi datogli il lustro, se sotto a essa (alla pietra) si mette color nero lucido, diventa fulgentissimo.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 16: La rugiada del ciel su le sue spoglie Cade, che parean cenere al colore; E sì l'asperge che 'l pallor ne toglie, E induce in esse un lucido candore.
Definiz: § VIII. Detto del pelo di un animale, o dell'animale stesso, vale Mollo liscio e nitido. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 27: Mandollo a Mont'Albano, e a buone, spese Tener lo fece, e mai non cavalcosse, Se non per breve spazio e a picciol passo; Sì ch'era più che mai lucido e grasso.
Definiz: § IX. Detto, figuratam., d'intelletto, di mente, e simili, vale Che concepisce ed espone le cose con chiarezza, Acuto, Perspicace; e detto di cognizione, e simili, vale Chiaramente concepito, Evidente, Netto, e simili. –
Esempio: Panzier. Tratt. 46: Illumina (l'amore) la ragione, donandoli profondo e lucido conoscimento di Dio e di sè.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 150: Renderà (la geometria) la mente più acuta e più lucida, per cavar frutto da tutto quello che serve all'arte medica.
Esempio: Red. Lett. 1, 62: Intelletti più lucidi del mio non vi dureran fatica nessuna.
Esempio: Lambr. Elog. 10: Di economia pubblica però trattò egli espressamente e gravemente e con quella franca e potente maestria, che viene da cognizione lucida e piena del subietto.
Esempio: E Lambr. Elog. 61: Egli (il Cavour) non indovinava: sapeva: e le cognizioni lucide, ordinate, affidava a una lapidea memoria.
Esempio: E Lambr. Elog. 144: Quelle lezioni di viva voce.... restano non ultimo documento del suo sapere, del suo lucido intelletto, ec.
Definiz: § X. E dotto di discorso o di scrittura, vale Intelligibile, Facile a comprendersi, Senz'alcuna oscurità, e simili. –
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 64: All'oscurità del legato suppliva la chiarezza del vicelegato, il quale, con ordini scritti e lucidi, togliea la perplessità e facea scudo e cuore agli uffiziali minori.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Si adunò la compagnia Per giudicar,... Non già s'è poesia lucida e bella. Ma se fa pel maestro di cappella.
Definiz: § XI. Pur figuratam., vale Illustre, Glorioso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Io veggio.... continuamente la vostra religione aumentarsi, e più lucida e più chiara divenire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 21: Quale a mur, quale a porte, e quale altrove, Tutti davan di sè lucide prove.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 11: Nè mancherà qui loco, ove s'impieghi Con più lucida fama il tuo valore.
Definiz: § XII. In forza di Sost. L'esser lucido, Lucidezza, Lucidità. –
Esempio: Gell. Porz. Gol. Occh. volg. 49: Con ciò sia cosa che la natura del diafano e del lucido sia di portar le immagini a essi organi ed a essi sensorj, ma non già di ritenerle.
Definiz: § XIII. Term. dei Disegnatori. Il lucidare, e più spesso La cosa lucidata. Copia di, disegno o di pittura fatta sopra carta lucida o altra cosa trasparente, e talora al riscontro della luce. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 64: Quando tu hai disegnato una cosa medesima tante volte, che te la paia avere a mente, prova a farla sanza lo esempio, ed abbi lucidato sopra un vetro sottile e piano lo esempio tuo, e porrallo sopra la cosa ch'ài fatto sanza lo esempio. E nota bene dove 'l lucido non si scontra col disegno tuo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 85, 2: Possono gli eccellenti artefici valersene con utilità, pigliando dal lucido il dintorno d'un certo tutto, e poi riducendo le parti con maestra mano a stato perfetta.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. appr.: Lucido, m. Il lucidare.
Definiz: § XIV. E in senso particolare chiamasi Lucido, o Lucido catastale, il Disegno rappresentante la figura e le varie particelle di un dato fondo o possesso, fatto su carta lucida, e ricopiato di su le mappe del Catasto.
Definiz: § XV. E Lucido dicesi anche la Carta o altro con che si lucida. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 85, 2: Lucido, m.... Lo strumento da lucidare.
Definiz: § XVI. Carta lucida, dicesi la Carta che con olio o altro mezzo si è resa trasparente in guisa da poter con essa lucidare disegni, o scritti, o altro. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 14: Ancora è una carta che si chiama carta lucida, la quale ti può essere molto utile per ritrarre una testa o una figura o una mezza figura, secondo che l'uomo truova di man di gran maestri. E per avere bene i contorni.... metti questa carta lucida in su la figura, o vero disegno, attaccata gentilmente ec.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 18: A questo lume di notte (cioè di candela) sia interposto il telaro, o carta lucida,... e vedrai le tue ombre non terminate.
Esempio: Borgh. R. Rip. 113: Volendo poi trasportare il disegno, che avete fatto sopra la carta lucida, in tavola o in tela o in altra carta, se il campo d'essa tavola o tela.... sarà di colore coperto, piglierete fogli bianchi tanti che coprano appunto la carta lucida, e gli appiccherete insieme con essa: poi ec.
Definiz: § XVII. Corpo lucido, si disse, nel linguaggio di alcuni fisici, il Corpuscolo di natura ignea contenuto nei corpi; che si chiamò pure Ignicolo. –
Esempio: Pap. Nat. Cald. 75: Ella è dunque cosa certissima, che quasi in tutte le materiali sostanze i corpi lucidi imprigionati ritrovansi.
Definiz: § XVIII. Lucido intervallo. V. Intervallo, §§ XIX e XX.
Definiz: § XIX. Dare il lucido, o Levare, il lucido, parlandosi di panni, stoffe, e simili, vale Renderli lucidi, o Togliere ad essi la lucidezza; più comunemente Dare il lustro, o Levare, il lustro.